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Il Libro Verde Promuovere un quadro europeo per la responsabilità

sociale delle imprese

, pubblicato nel 2001 dalla Commissione Europea,

ha tentato di dare una prima definizione del concetto di responsabilità sociale, concependola come “integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.

Il concetto di responsabilità sociale d’impresa si è diffuso nel mondo delle imprese per alcune ragioni particolari. Prima tra tutte, l’affermarsi di una sempre maggiore consapevolezza dei consumatori circa i danni provocati dall’impatto ambientale del sistema produttivo sull’ecosistema del pianeta. Questa presa di coscienza, che ha trasformato il consumatore-cliente in un consumatore-cittadino, ha aumentato il suo potere d’incidere in modo significativo sull’offerta dei beni e servizi disponibili sul mercato. In secondo luogo, la centralità delle motivazioni e del senso di appartenenza dei lavoratori in rapporto alla propria impresa; nessun incentivo di tipo economico si è rivelato efficace a produrre un clima positivo in azienda quanto la diffusa condivisione degli obiettivi, tipica delle imprese socialmente responsabili.

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6....2222 Un approfondimento sul concetto di responsabilitàUn approfondimento sul concetto di responsabilitàUn approfondimento sul concetto di responsabilitàUn approfondimento sul concetto di responsabilità

Il concetto di “responsabilità”, di cui si ritrovano tracce già nelle antiche civiltà romane, greche e germaniche, è entrato nell’epoca contemporanea con un bagaglio storico rilevante che ne ha fatto un concetto cardine dell’agire sociale e pubblico. Max Weber arriva a considerare l’etica della responsabilità come l’etica per eccellenza, quella che deve

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contraddistinguere l’uomo che “vuole mettere le mani negli ingranaggi della storia”69

. Chi intraprende un’azione pubblica, che pretende d’incidere non solo sul proprio destino ma anche sul destino di altri, deve essere disposto a render conto delle conseguenze delle proprie scelte e azioni. Per Weber, infatti, l’azione responsabile è l’azione che, consapevole del proprio limite e al tempo stesso della capacità d’incidere sulla vita umana, si sottopone al giudizio di terzi, anzi, lo esige. In ciò compie un doppio movimento: decide di esercitare al meglio delle proprie capacità un potere a favore di qualcuno, ma al tempo stesso non si arroga il diritto di giudicare dell’esercizio del proprio potere, non pretende di sottrarsi all’obbligo del render conto, ma si sottopone al giudizio dell’altro, lo evoca, come ne evoca l’impegno. In questo doppio movimento di azione e sottomissione sta il senso e la grandezza della responsabilità umana, sul piano personale come su quello sociale.70

Secondo Zanobbio (2011, pp. 20-23), si possono individuare tre filoni principali, nella nozione di responsabilità sociale d’impresa:

la responsabilità sociale d’impresa neoclassica, secondo cui l’unica responsabilità sociale di un’impresa è quella di massimizzare i profitti, nel rispetto delle regole di base della società, sia quelle incorporate nel diritto sia quelle incorporate nell’etica; è sufficiente che l’imprenditore faccia bene il suo lavoro di produttore di beni e servizi, per svolgere intrinsecamente anche un ruolo sociale;

la responsabilità sociale d’impresa strategica, per la quale, […] attraverso una buona reputazione, derivante da comportamenti socialmente responsabili, l’impresa può migliorare i propri profitti e conquistare una quota maggiore di mercato;

la responsabilità sociale d’impresa etica. Questa visione è diametralmente opposta a quella precedente, ed è fondata su una motivazione intrinseca, su un insieme di principi etici secondo i quali il comportamento sociale viene deciso indipendentemente dalle pressioni strategiche provenienti dagli stakeholder o dalla ricerca strategica del profitto. Le attività socialmente responsabili

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Weber in Rusconi, Dorigatti (2004, p. 34).

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vengono scelte liberamente ed attuate non per i benefici che l’impresa può ottenere, ma per le conseguenze positive che derivano alla società. Si sviluppa, così, una visione tesa ad “umanizzare” l’economia, mediante il superamento della concezione secondo cui l’unico obiettivo dell’attività d’impresa sia il profitto.

In conclusione, il concetto di responsabilità sociale d’impresa non trova una definizione univoca. Tuttavia, pur se nella letteratura economica sono rintracciabili diversi tipi di approccio all’argomento, in ognuno di essi è possibile identificare un denominatore comune: un comportamento, da parte delle imprese, che tende a gestire l’attività produttiva, tenendone in considerazione gli effetti sociali ed ambientali, nel tentativo di migliorare, in modo continuativo, tali relazioni.

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6....3333 Il raIl raIl rapporto tra etica ed economia ed il ruolo degli Il rapporto tra etica ed economia ed il ruolo degli pporto tra etica ed economia ed il ruolo degli pporto tra etica ed economia ed il ruolo degli

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Caselli focalizza l’attenzione sui rapporti tra razionalità economica e razionalità etica e ritiene che le linee di pensiero possano essere suddivise secondo quattro principali orientamenti:

1. l’economia è autonoma, indipendente rispetto all’etica. La razionalità economica si fonda su leggi oggettive, che l’operatore imprenditoriale deve rispettare. L’etica conta nel vissuto individuale e può intervenire solo a posteriori, per correggere eventuali distorsioni provocate dall’agire economico;

2. l’economia non è slegata dall’etica, si inscrive nell’“utilitarismo morale”, per cui la ricerca dell’utile individuale si risolve in benessere collettivo. Perciò, la socializzazione degli interessi umani avviene automaticamente attraverso il mercato;

3. razionalità economica ed etica sono distinte, ma unite nell’agire della persona. Ogni opera dell’agire umano deve essere a servizio dell’uomo e del bene comune;

4. l’etica è connaturata alla razionalità economica; questo perché la dimensione morale è all’interno di tutti i settori dell’agire umano.

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Il mercato deve essere solo uno strumento per garantire libertà e intrapresa. 71

Ad ogni modo, l’economia di mercato richiede di essere inserita in un sistema che preveda antecedentemente coordinate politiche, giuridiche, etiche, culturali, istituzionali. L’economia, quindi, non sussiste senza etica, come l’etica non può essere scissa dalle condizioni di vita, dall’economia, dalla politica della società in cui nasce. E’ necessario tenere sempre conto del fatto che l’impresa è plasmata dal mondo in cui si colloca e che, data la crisi dell’attuale sistema economico mondiale, la dimensione della responsabilità sociale è un aspetto con cui le imprese sono sempre più chiamate a confrontarsi. A questo proposito, è opportuno sottolineare quanto, oggi, la valutazione che il mercato dà di un’impresa dipende sempre più dalle sue

performance

sociali. La legittimazione sociale di un’impresa è diventata un fattore essenziale di successo. Un

feedback

negativo all’interno della società, circa i comportamenti sociali di un’impresa, spesso si traduce in minori vendite, perdita di immagine e di attrattività.

A questo proposito, è utile introdurre un altro elemento, connesso a quello della responsabilità sociale d’impresa: gli

stakeholder

. Secondo la

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