• Non ci sono risultati.

Capitolo 2: La Business Intelligence a supporto del management

2.4 I limiti della BI

In primo luogo, la Business Intelligence, è un insieme di metodologie che offre una visione approfondita sul passato e anche sul presente identificando gli schemi che determinano il comportamento e prestazioni delle funzioni aziendali: vendite, produzione, supply chain, marketing, amministrazione, finanza e così via. Possono quindi dirci “cosa” è successo, o sta succedendo, e “perché” (il che obiettivamente non è assolutamente poco). Tuttavia però è uno strumento che presenta un forte limite da questo punto di vista perché non aiuta a prevedere quello che potrebbe succedere, come ad esempio simulare gli effetti di una decisione anziché di un’altra. Presenta, quindi, un neo evidente su quelle che sono le previsioni future. È un limite troppo forte per chi deve prendere delle decisioni in quanto ci si basa su intuizioni soggettive piuttosto che su dati oggettivi, nati da una previsione accurata.

In secondo luogo, la Business Intelligence , espone un altro limite che riguarda la difficoltà di trovare degli schemi che non siano già stati previsti.

La qualità dei risultati che anche le applicazioni più potenti e meglio progettate sono in grado di dare, dipende strettamente da quella del modello di dati che ne è alla base. Qualunque sia il modo in cui i dati sono organizzati, gerarchico, relazionale o multidimensionale, i data-model cui tutte le applicazioni di BI fanno riferimento devono essere progettati in modo da prevedere tutte le potenziali domande cui l’applicazione dovrà poter rispondere in futuro. Una qualsiasi entità (prodotto, cliente, fornitore …) non potrà infatti mai essere analizzata con efficacia se non sarà stata prima modellata in tutti i suoi rapporti con le altre entità (per dire: come si relazionano clienti e fornitori) e non sarà stata associata a un fattore dimensionale (tempo, area geografica, linea di prodotto, zona di vendita e così via).

Sostanzialmente, la BI è un approccio innovativo, che ancora oggi, le aziende fanno fatica ad implementare al proprio interno, ma d’altro canto l’era dell’ intelligenza ha già fatto passi da gigante e si sta procedendo verso nuovi

strumenti che sfruttano tutti i benefici della BI aggiungendone di nuovi, così da avere un pacchetto più completo per rispondere alle nuove esigenze future.

Considerazioni finali

Da alcune dati ritrovati nel web, si riscontra che l’uso della BI non è ancora alla portata di tutti, infatti si stima che il 70% delle aziende che potenzialmente potrebbero avvalersi di strumenti di supporto di intelligence non li prendono in considerazione perché considerati estranei all’operatività aziendale; ragion per cui alcuni manager, forse più spigliati di altri, investono tanto in quest’area perché vogliono ottimizzare i loro processi cioè vogliono poter sfruttare il cambiamento esterno, e soprattutto vogliono fare dell’ondata tecnologica, la propria chiave del successo.

Sono gli stessi manager consapevoli dei nuovi scenari, ad affermare che bisogna lavorare tanto per avere risultati ottimali soprattutto in contesti del genere dove la BI è stata quasi superata

Un errore che spesso si fa è quello di pensare che queste soluzioni possano essere adottate solo dalle aziende di grandi dimensioni dimenticando che per esempio parlando dell’Italia, il tessuto economico è rappresentato dalle piccole e medie imprese e che quindi anche in tali realtà c’è spazio per orientamenti del genere. Difatti, sempre dagli studi condotti dall’Osservatorio di Milano, si afferma che gli investimenti cresceranno nel prossimo triennio, proprio perché i CFO delle aziende si sono resi conto che scommettere sulla tecnologia non è di certo una perdita di denaro, ma al contrario potrebbe essere la svolta per il proprio business.

Non a caso oggi si parla di era dell’intelligenza ed è su questo fronte che le aziende devono cercare di avvicinarsi, portando il proprio core business ad eccellere il più possibile. Dopo tutto, è così che le organizzazioni possono essere più vicine ai bisogni del mercato: assecondare le loro richieste, raccogliere dati sparsi per tutto il web (si pensi all’uso che oggi si fa dei social networks e con quale facilità si riesca a penetrare nella quotidianità della gente con un solo click,

entrando nella loro privacy e catturare le informazioni ritenute importanti per le organizzazioni).

Si parlerà infatti di Big Data, di Business Analytics e di Performance, che negli ultimi 3 anni sono stati i temi boom dell’economicità aziendale e che hanno, e stanno supportando la funzionalità delle organizzazioni.

La Business Analytics viene definita come l’evoluzione della BI dove i vantaggi competitivi delle aziende derivano dal ricorso di sistemi più avanzati di studio delle informazioni e infatti a dispetto della BI che si è già visto offre una visione sugli aspetti del passato e del presente, la BA risponde invece a esigenze future, cercando di ottimizzare il processo; parte infatti da ciò che potrebbe succedere, al perché, al come sino ad arrivare a decretare quale potrebbe essere il migliore scenario .

Questo processo è supportato dai Big Data, che oggigiorno sono l’input principale per l’avvio del percorso di conoscenza per un’azienda; difatti in un’intervista il responsabile dei Sistemi Informativi in BNL afferma che oggi il

«business parte dalla conoscenza del dato»53, perché è alla base di tutte le

strategie di Business Intelligence ma anche di Business Analytics, ed è anche l’elemento portante attorno al quale si valutano gli interventi di “intelligence” da effettuare.

Infine si parlerà di Performance, ovvero, come di questi interventi abbiano impattato sulla performance. Quali sono in sostanza i reali cambiamenti nella quotidianità dell’azienda, perché il suo fine ultimo è quello di rimanere in piedi in questo scenario turbolento.

Rispetto alla BI il sistema di performance management è un ulteriore passo avanti perché, mentre la BI guarda alla riorganizzazione dei dati e all’analisi dei processi aziendali il performance management allarga il raggio di azione misurando gli effetti di questi benefici in ottica di risultato aziendale.

Tale approccio completa, in un certo senso la Business Intelligence & Analytics, andando a misurare la performance oggi, chiedendosi il perché di

quest’andamento e ottimizzare le previsioni.

53

Capitolo 3: La Business Analytics a supporto della