• Non ci sono risultati.

Livello del mare 

Onda lunga

SCENARIO CONDIZION

5.3  Possibili evoluzioni del sistema climatico 

5.4.2  Livello del mare 

Ci sono ancora grossi limiti nella comprensione di alcuni importanti fattori che influiscono sul livello del mare, quindi il rapporto dell’IPCC non fornisce una migliore stima o un limite superiore per l’aumento del livello del mare così come ha fatto per l’aumento della temperatura. Il lavoro dell’IPCC si limita a riportare un intervallo di aumento del livello medio globale dei mari alla fine del 21° secolo (2090-2099) per ognuno dei sei scenari emissivi ipotizzati. Queste proiezioni, mostrate nella Figura 41, riportano l’intervallo (dal 5 al 95%) ottenuto dai risultati di una serie di modelli climatologici. Gli intervalli sono più ristretti rispetto a quelli introdotti nel TAR soprattutto grazie al miglioramento delle informazioni riguardo alcuni argomenti importanti per calcolare il livello del mare. Un progresso notevole riguarda il calcolo dell’espansione termica delle masse d’acqua oceanica grazie a modelli AOGCMs capaci di simulare in maniera più accurata

l'assorbimento e il trasferimento di calore e la conseguente dilatazione termica. Tale miglioramento è molto importante visto che la dilatazione termica contribuisce dal 70 al 75% sul valore stimato per ogni scenario. Nel corso del periodo 2000-2020, secondo lo scenario A1B, si prevede un tasso di espansione termica di 1,3 ± 0,7 mm/anno e questo valore non è significativamente diverso negli

90 scenari A2 e B1 (l’espansione termica osservata dal 1993 al 2003 è stata di 1,6 ± 0,6 mm/anno). Le proiezioni riportate in tabella non includono le incertezze derivanti dai feedback climatici e non tengono conto pienamente delle possibili variazioni della velocità scioglimento del ghiaccio continentale, a causa di una letteratura di base carente. Pertanto, il valore più alto degli intervalli non deve essere considerato il limite superiore possibile di incremento del livello dei mari. Le proiezioni includono il contributo derivante dal maggiore tasso di scioglimento osservato in Groenlandia e Antartide dal 1993 al 2003, ma questo flusso potrebbe aumentare o diminuire in futuro. Se il tasso di scioglimento dei ghiacci di queste due regioni dovesse crescere linearmente con l’aumento della temperatura media globale, il valore superiore dell’intervallo di aumento del livello del mare, per i sei scenari riportati nella figura seguente, dovrebbe essere aumentato di 0,1 - 0,2 metri.

In tutti gli scenari, tranne B1, la velocità media di incremento del livello dei mari durante il 21° secolo molto probabilmente sarà superiore quello osservato dal 1961 al 2003 (1,8 ± 0,5 mm/anno). La distribuzione geografica del futuro cambiamento del livello del mare deriva principalmente da variazioni nella distribuzione del calore e della salinità negli oceani e le conseguenti modificazioni della circolazione oceanica.

Le caratteristiche comuni delle distribuzioni geografiche simulate dai diversi modelli indicano un incremento del livello degli oceani meridionali più basso della media, un incremento maggiore per quanto riguarda i mari artici ed una banda stretta di evidente aumento del livello del mare attraverso l’Atlantico del sud e l'Oceano Indiano.

Figura 41: Proiezioni di incremento del livello del mare alla fine del 21° secolo nei diversi scenari emissivi. Le variazioni sono relative al valore medio 1980-1999. Queste stime sono ottenute mediante una serie di modelli che comprendono un semplice modello climatico, alcuni modelli di complessità intermedia e un gran numero di AOGCMs

(Atmosphere-Ocean General Circulation Models). (Fonte: IPCC AR4, 2007)

5.4.3 Neve e ghiaccio 

Per il 21° secolo è prevista la riduzione della copertura nevosa ed un aumento diffuso del disgelo nel suolo nella maggior parte delle regioni caratterizzate dal permafrost. In tutti gli scenari è attesa

91 anche una consistente riduzione della piattaforma glaciale (ghiaccio marino) artica e antartica e, in alcune proiezioni, si prevede addirittura che i ghiacci del mar artico possano scomparire quasi completamente durante l’estate nell’ultima parte di questo secolo. Il ghiaccio del mare artico

risponde infatti molto sensibilmente al riscaldamento. Le proiezioni indicano cambiamenti moderati di estensione dei ghiacci durante l’inverno ma, considerando lo scenario A2, in alcuni modelli climatici si prevede la quasi completa scomparsa durante l’estate verso la fine del 21° secolo. Il fenomeno di scioglimento è accelerato da una serie di feedback positivi del sistema climatico. La riduzione della piattaforma glaciale determina una diminuzione dell’albedo e quindi un maggior riscaldamento durante l’estate dell’acqua libera dai ghiacci. L’effetto complessivo è un feedback positivo poiché l’aumento di calore trasportato dall’oceano verso la regione artica riduce

ulteriormente la copertura di ghiaccio. Le simulazioni indicano che alla fine dell’estate la

piattaforma glaciale diminuirà notevolmente la sua estensione evolvendosi approssimativamente nella stessa scala temporale del riscaldamento globale.

Infine, durante questo secolo è prevista una riduzione, in misura minore, del ghiaccio continentale antartico. Per maggiore chiarezza, nelle pagine seguenti sono riportate due figure tratte dall’ultimo rapporto dell’IPCC.

Figura 42: Media della concentrazione (%) del ghiaccio marino calcolata dai diversi modelli per i mesi gennaio-marzo (JFM), e giugno-settembre (JAS) nella regione artica (in alto) e antartica (in basso) per i periodi (a) dal 1980 al 2000 e

(b) dal 2080 al 2100. L’estensione del ghiaccio marino è definita come la superficie totale dove il ghiaccio ha una concentrazione superiore al 15%; linea bianca tratteggiata indica il valore di questa concentrazione. Tutte le

92

Figura 43: Anomalie dell’estensione del ghiaccio marino, calcolate con diversi modelli, per il 20° secolo e per il 21° secolo, utilizzando gli scenari emissivi A2, A1B e B1. Queste anomalie sono state calcolate per l’emisfero nord da gennaio a marzo (a)(JFM) e da luglio a settembre (b)(JAS). I pannelli (c) e (d) si riferiscono all’emisfero sud. Le linee colorate mostrano il valore medio mentre quelle ombreggiate la deviazione standard. L’estensione del ghiaccio marino è definita come la superficie totale dove il ghiaccio ha una concentrazione superiore al 15%. Le anomalie sono relative

al periodo 1980-2000.(Fonte: IPCC AR4, 2007)