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Capitolo 3 Riqualificazione della rete di illuminazione pubblica di Breda di Piave

3.4 Lo stato di fatto dello stralcio di progetto

L’opera di riqualificazione della rete di illuminazione pubblica di Breda di Piave proposta nella presente trattazione consta, come già accennato, in un stralcio di entità compatibile da un lato con le disponibilità economiche del Comune e dall’altro con la necessità di ottenere un buon punteggio nella graduatoria inerente il bando regionale di cui all’introduzione.

Quest’ultimo, infatti, come riportato nell’Allegato A alla Dgr n. 1421 del 05 agosto 2014, attribuisce al progetto un punteggio superiore nei casi in cui:

 il soggetto attuatore metta a disposizione un contributo economico superiore

rispetto alla quota minima prevista, pari al 15% del costo complessivo dell’intervento per i comuni con popolazione residente compresa tra i 5.000 e i 15.000 abitanti;

 la percentuale di risparmio energetico prevista in fase di progetto rispetto alla

situazione ante intervento sia rilevante (condizione verificabile solamente se il numero di punti luce sui quali si agisce è sufficientemente elevato);

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Un approfondimento in merito alla classificazione delle strade e alla selezione delle categorie illuminotecniche a esse associate sarà affrontato in una sezione apposita della presente trattazione.

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 il rapporto tra la spesa prevista per la realizzazione del progetto e il numero

degli abitanti residenti, con riferimento ai dati Istat del 2011, sia superiore ai valori di cui all’Art. 8 dell’allegato sopra menzionato.

Sulla base di tali considerazioni, la dimensione dello stralcio ritenuta idonea a soddisfare entrambe le esigenze suddette abbraccia un totale di 1.039 punti luce (più del 75% di tutti gli apparecchi presenti sul territorio comunale), suddivisibili in due diverse categorie a seconda della logica di funzionamento prevista per gli stessi: la prima è comprensiva di 822 corpi illuminanti che si intende gestire e regolare da remoto mediante un apposito sistema di telecontrollo, mentre la seconda ingloba le rimanenti 217 lampade per le quali l’implementazione di tale sistema non risulta vantaggioso dal punto di vista economico ed è preferibile quindi una soluzione basata sull’installazione di dispositivi di regolazione punto a punto o “stand alone”.

Infatti, come sarà ampiamente illustrato nel prosieguo della trattazione, per effettuare una regolazione da remoto è necessario dotare ciascun quadro elettrico di riferimento posto a monte della linea che si intende tele-controllare di una centralina in grado di comunicare sia con il sistema di alimentazione delle lampade, sia con il centro di gestione; dal momento che non risulta dunque opportuno installare tale apparecchiatura nei quadri che controllano un numero esiguo di lampade, nella proposta progettuale si è scelto di gestire da remoto solamente le vie che presentano almeno 25 punti luce, prevedendo per i corpi illuminanti rimanenti un funzionamento di tipo “stand alone” mediante l’utilizzo di alimentatori elettronici aventi un profilo di regolazione prestabilito oppure attraverso l’adozione di nuove lampade a LED, anch’esse dotate da un profilo di riduzione interno non modificabile.

In particolare, gli 822 punti luce sopra citati sottostanno a un totale di 20 quadri e comprendono:

• 705 lampade a vapori di sodio ad alta pressione, di cui 678 da 100 W e 27 da 70 W;

• le 48 lampade a LED installate in via Indipendenza; • 69 lampade a vapori di mercurio.

I restanti 217 punti luce che si intende regolare in modalità “stand alone” comprendono invece:

• 117 lampade SAP, di cui una da 150 W, 107 da 100 W e 9 da 70 W; • 100 lampade VM.

Le figure sotto riportate mettono in evidenza settore per settore le vie interessate dall’intervento e la disposizione delle lampade e dei quadri elettrici esistenti nelle stesse; per non appesantire il contenuto delle mappe sono stati evidenziati solamente i nomi dei tracciati principali, lasciando alle didascalie il compito di esplicitare la lista

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completa, confrontabile con quanto riportato all’interno della tabella proposta nell’Appendice B, recante la suddivisione nelle diverse vie dei punti luce costituenti lo stralcio di progetto.

Figura 56 – SETTORE 1, Località Vacil:

via Mazzolà; via del Lavoro; via delle Industrie; via Cal di Breda; via Brugnotto; via Pozzetti; via Masotti; via Serenissima (fonte: treviso.consorziobimpiave.bl.it).

75 Figura 57 – SETTORE 2, località Breda di Piave:

via Dal Vesco Alvise; via Parè; via Trento e Trieste; via Termine; via Europa; via Pasteur; via Formentano; via San Pio X; via Carlesso; via Del Monaco; via Levada; via Marmolada; via Cansiglio; via Monte Bianco; via

Moretti; via Roma; via San Giacomo; via Antelao; piazza Italia; piazza Nazioni Unite; piazza Olivi; via Parè; via Ponteselli; via San Pietro (fonte: treviso.consorziobimpiave.bl.it).

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Figura 58 -SETTORE 3, località Pero:

via S. Pellico; Via Don Asti; via XI Febbraio; vicolo Cannaregio; via Pertini; via Einaudi; via Garibaldi; via Cal del Brolo; via Code; via Saragat; via Don Soldera; vicolo Don Soldera; via Marche; via Vicinale Marche; via della Vittoria; via IV novembre; via dell’artigianato; via Volta; via Toniolo; piazza Cesare Battisti;

77 Figura 59 –SETTORE 4: via Piave; via Bovon di Breda; via Bovon di San Bartolomeo (fonte: treviso.consorziobimpiave.bl.it).

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Figura 60 – SETTORE 5, località San Bartolomeo:

via Bovon di San Bartolomeo; via per Cavrie’ di San Bartolomeo; via Sg.te Davanzo di San Bartolomeo; via dei Tigli; via Acquicciola; via Cavalieri di Vittorio Veneto; via Bianca Roveda; via don Lorenzo Milani; via XII ottobre; via XXIV maggio; via Villa del Bosco; via Argine Piave; via Indipendenza; via dei Mastri;

79 Figura 61 – SETTORE 6, località Saletto:

via Molinetto; via dei Casoni; via Casette; via Casette Davanti; via Montello; via Argine Piave; via Chiesa; piazza Vittorio Veneto (fonte: treviso.consorziobimpiave.bl.it).

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