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MADRE SAI E IO

Nel documento E t e r n o A u r i g a (pagine 21-25)

MADRE SAI

E IO

residenza di swami in compagnia di altri aspiranti spirituali. arrivammo a prasanthi nilayam la mattina del Guru purnima.

le celebrazioni erano in corso nel poornachandra Hall. era il nostro primo Darshan di Bhagavan. per i successivi trenta giorni lo osservammo prendere le lettere, materializzare la vibhuti, produrre oggetti direttamente dall’aria impalpabile e continuamente benedire i devoti e fornire loro una guida. ogni giorno che passava i miei dubbi svanivano e un’indescrivibile sensazione di gioia, meraviglia e beatitudine prendeva il loro posto. sentivo che ero arrivato a casa. pace e felicità erano un fenomeno in crescita. la vita era passata attraverso un cambiamento radicale. sai allah mi aveva toccato e trasformato con il suo amore medicamentoso.

Perché Temere se Sai è Qui?

ebbi la mia prima “interview” nell’ottobre del 1983 dopo un bruttissimo incidente d’auto avvenuto a trinidad, in cui alcuni del nostro gruppo erano stati vicini a perdere la vita. la prima cosa che il misericordioso signore mi disse nell’“interview” fu: “sono stato Io a salvarvi da quell’incidente.” a distanza di anni e guardando alle molte esperienze, si può ben dire che il “vaso”

era letteralmente traboccante della grazia di sai.

una volta, tornando a casa da puttaparthi, mentre io e mia madre stavamo facendo acquisti al palika Bazaar di nuova Delhi, mi capitò di perdere una borsa contenente i passaporti e i soldi.

le frenetiche ricerche non portarono ad alcun risultato. preso dalla disperazione, strinsi un ciondolo che swami aveva materializzato per me in quel viaggio e presi a cantare il suo nome ininterrottamente.

Dopo un po’ aprii gli occhi e vidi un ragazzino di circa sette anni, vestito di bianco, venire verso di me. mentre si avvicinava, tese le mani e chiese se la borsa appartenesse a me. la presi per controllarla: ogni cosa era al suo posto, compresi i passaporti e i soldi. Quando alzai gli occhi per ringraziarlo, egli era scomparso alla vista. I miei occhi erano fissi per lo sbigottimento. scoppiai in lacrime e caddi in ginocchio ringraziando madre sai di amarci così tanto. perché temere se sai è qui?

madre sai è l’ancora nei momenti più tempestosi. egli ha l’amore di mille madri e non ci abbandonerà mai. le sue parole sono verità. molte volte possiamo avere la sensazione che egli non ci presti attenzione o che impieghi troppo tempo per risolvere questioni o problemi con cui ci scontriamo. a volte può darci risposte

Il futuro del mondo sta nelle mani dei genitori e degli insegnanti.

Per portare la pace nel mondo, dobbiamo prima portarla in noi

stessi. Dobbiamo diventare tutti agenti del cambiamento, manifestando i valori di Sai. Di tutte le acquisizioni nel mondo, il carattere riveste un’importanza straordinaria. Se hai il carattere, ti arriverà anche tutto il resto. Come diceva il Mahatma Gandhi: “Sii il modello che vuoi che gli altri siano.” Che cosa vuole Swami realmente da noi? “Siate come un

faro che si staglia alto nel cielo e irradia amore e luce. Ecco che cosa

potete fare per Swami.”

che non riusciamo a comprendere. ma dobbiamo sviluppare la massima fede in swami, credere in lui e sapere che ogni cosa accade secondo il suo piano divino.

egli ha promesso di proteggerci come fanno le palpebre con gli occhi.

Guida Divina su Matrimonio e Figli nel corso della prima “interview”

swami mi parlò del matrimonio. egli disse: “Fai decidere ai genitori e Io darò la benedizione.” Questo avveniva nel 1983.

otto anni dopo, il 24 novembre 1991, e con la benedizione dei miei genitori, il matrimonio ebbe luogo. Il successivo 16 dicembre, swami concesse quella che si potrebbe definire “interview matrimoniale”.

Dio mantiene sempre le sue promesse.

Quando ci sedemmo nella stanza interna delle “interview”, swami prese le fedi e imponendovi le mani disse: “le benedico, le benedico, le benedico.” Guardandomi direttamente negli occhi, chiese: “Quanti figli vuoi?” Di getto risposi: “swami, voglio per primo un figlio maschio.” egli disse:

“perché vuoi un maschio? le femmine sono migliori. le figlie si prendono meglio cura dei genitori; hanno più riguardo e sono premurose.” allora ingoiai il mio orgoglio e dissi: “swami, sia fatta la tua volontà.”

e fu così che arrivarono due figlie. In una successiva “interview”, sorridendo, swami mi disse: “ti ho dato un’ottima prole.” oggi le ragazze hanno 17 e 18 anni e sono giovani adulte dedite, con molto impegno, all’organizzazione sai. a scuola sono considerate studentesse modello, il che è indubbiamente il risultato delle benedizioni di swami e del programma di educazione ai valori umani (eHv).

Madre Sai Mi Infonde Fiducia

Inizialmente avevo grande paura di

parlare in pubblico e ne soffrivo terribilmente.

era difficile parlare di fronte a una folla a causa di questa paura. Fiducia e sicurezza in me stesso, così come l’autostima, erano assenti. ricordo quando, per la prima volta, mi fu chiesto di trasmettere un messaggio su sai. paura e tensione abbondavano.

sudavo copiosamente: gocce di sudore mi coprivano tutto il corpo. mi venivano terribili attacchi di emicrania e il cuore batteva all’impazzata. pregavo madre sai di avere un po’ di tregua e la sua guida. a quel punto intervenne swami e in un’“interview” mi disse con tono deciso: “Devi avere fiducia in te stesso.” le sue parole furono come una saetta di luce che scacciò la paura e riempì di fiducia il mio essere. la grazia di swami fu di riempire e addirittura far traboccare il mio “vaso” in un suo ulteriore atto materno. seduto nella stanza interna delle “interview”, swami mi guardò e disse:

“Devi parlare dell’esperienza di sai e della moralità.” al che risposi: “swami, non utilizzo materiale cartaceo e spesso tengo gli occhi chiusi.” swami stese il braccio e mi pizzicò amorevolmente la guancia.

ruotando entrambe le mani in un enorme arco, mi guardò profondamente negli occhi e ordinò: “vai a parlare; sarò dentro di te.”

Da quel momento la paura cominciò a diminuire, sostituita da sicurezza e fiducia, e riuscii così a parlare tranquillamente.

oggi, per grazia di swami, ho trasmesso oltre 2000 messaggi sugli Insegnamenti di sai: dai Caraibi all’India, dalla Gran Bretagna agli stati uniti d’america, al Canada e al sudamerica. ogni volta che mi viene chiesto di trasmettere un messaggio su sai, lo prego di parlare attraverso di me e di rendermi suo potente strumento per condividere il suo amore attraverso le sue parole.

L’Atma è Eterno

ogni ostacolo. Bastava salire su un aereo e lo si raggiungeva facilmente. molte volte mi sono fatto con gioia le diciotto ore di viaggio da trinidad a puttaparthi per essere spettatore della sua Divina Grandezza.

Ho riflettuto e meditato sul perché il signore avesse scelto di eliminare la sua forma da questa terra. adesso c’era da sopportare questa grave perdita.

Quando comunicai la spiacevole notizia a mia moglie, anch’essa rimase di sasso.

andammo tutti nella stanza della preghiera.

Il silenzio permeava il nostro essere. non c’era bisogno di parole. Comprendevamo il suo gioco divino? potevamo veramente dire che tutto ciò che egli ci aveva insegnato ci avrebbe automaticamente dato conforto in questa occasione?

solo dopo molte settimane ho avuto piena consapevolezza di ciò che era

accaduto. Ho

cominciato a capire che swami mi stava dicendo che non esiste né nascita né morte. l’atma è eterno e imperituro.

Il corpo è ciò che è nato e deve uscire dal mondo fisico. swami ha scelto di venire in forma umana, di darci la beatitudine del suo Darshan spesso mi chiedo dove sarei andato se non fosse stato per la grazia, la protezione e la guida di madre sai. In un’“interview”

domandai a swami: “Che servizio devo fare?” egli rispose: “Insegna ai bambini, aiuta gli anziani e vai a trovare i ricoverati negli ospedali.” nel corso di un’altra

“interview”, concessami quando ero un giovane adulto, mi disse: “Hai troppi amici.

Fai che Dio sia il tuo unico amico. tua madre ti lascerà, gli amici ti lasceranno, ma Dio non ti lascerà mai.” Ho passato gli ultimi trent’anni a fare l’insegnante nell’ambito dell’educazione sathya sai.

adesso il nostro dovere è condividere e diffondere questo divino amore attraverso le molte strade offerte dall’organizzazione sai, avendo swami come Divino auriga.

“Il servizio fatto all’uomo è servizio fatto a Dio” deve diventare la nostra realtà. “mani Madre Sai è l’ancora nei momenti

più tempestosi. Egli ha l’amore di mille madri e non ci abbandonerà mai. Le Sue parole sono verità. Molte

volte possiamo avere la sensazione che Egli non ci presti attenzione o che impieghi troppo tempo per risolvere questioni o problemi con cui ci scontriamo. A volte può

darci risposte che non riusciamo a comprendere. Ma dobbiamo sviluppare la massima fede in Swami, credere in Lui e sapere che ogni cosa accade secondo il Suo piano divino.

Egli ha promesso di proteggerci come le palpebre proteggono gli

occhi.

Continua a pagina 28...

I

sathya sai Central trust, sri Kutumba rao, e a swami Karunyananda che si trovavano con lui nella sua stanza al piano superiore del prasanthi mandir: “Il generale mahadevan ha avuto proprio ora un attacco di cuore a Hyderabad e Io l’ho salvato.” Dopo queste parole Bhagavan agitò la sua Divina mano, materializzò della vibhuti, la mise in una busta e me la face arrivare all’ospedale militare di secunderabad, dove ero stato ricoverato dopo l’attacco. tramite il presidente del trust dell’andhra pradesh, sri sathya murthy, egli mi fece pervenire anche una bellissima lettera scritta in un inglese elegante, assieme a un cesto di agrumi, che si dice facciano bene al cardiopatico e che non erano disponibili in estate a secunderabad.

l 24 aprIle 2011 Il nostro amatissimo e veneratissimo Bhagavan sri sathya sai Baba decise di lasciare il suo Corpo umano. Il motivo di una partenza così anticipata è noto solo a lui, sebbene milioni di devoti in tutto il mondo, compresi vecchi devoti come me, nutrissero la speranza e pregassero per la sua permanenza in questo mondo per qualche altro anno, affinché continuasse a offrirci il suo Darshan e le sue Benedizioni. ma egli non ha voluto che fosse così.

L’Onnisciente Signore Sai

Il 24 aprile è un giorno importante e una data indimenticabile per me, perché il 24 aprile 1986 il nostro misericordioso, magnifico e comprensivo Bhagavan sai mi salvò da un grave attacco di cuore (infarto del miocardio) che mi aveva colpito a Hyderabad, dopo aver partecipato al Convegno panindiano dei presidenti delle Commissioni per il personale nei servizi pubblici, presieduto dall’allora primo ministro smt. Indira Gandhi. In aprile la città di Hyderabad può essere molto calda e umida, ma anche secca e piena di polvere. Forse a causa del caldo o forse degli argomenti infuocati trattati al convegno, alle 14,10 persi i sensi ed ebbi un attacco cardiaco. mia moglie, che era seduta accanto a me, cominciò a piangere e a pregare di fronte alla foto di sai Bhagavan. nel giro di alcuni minuti, per grazia del misericordioso signore sai, ripresi conoscenza.

esattamente alle 14,10 del 24 aprile 1986 l’onnisciente e onnipotente signore sai disse all’allora segretario dello sri

Nel documento E t e r n o A u r i g a (pagine 21-25)

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