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E t e r n o A u r i g a

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Academic year: 2022

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4 Premaswarupulara!

Editoriale

Non Sprecate le Risorse Naturali Discorso Divino del 18 luglio 1996 5 Celebrazioni a Prasanthi Nilayam

Cronaca

8 Viaggio Spirituale dell’Anima verso l’Amato Baba Kaya Gunata

13 Fede e Amore Sono i Migliori Guaritori Dr. A.N. Safaya

18 Rama è il Dharma Personificato Estratto di Discorsi di Rama Navami 21 Madre Sai e Io

Fize Mohammed

25 L’Onnipotente Salvatore

Maggior Generale S.P. Mahadevan 29 Pioggia di Dolci Sorprese di Swami

B.V. Ramana Rao

34 La Piccozza Benedetta da Baba Mi Ha Salvato la Vita Effulgenza della Gloria Divina

36 Il Sentiero Regale verso Dio Leonardo Gutter

40 Occhi Compassionevoli Poesia

41 La Veste

Shitu Chudasama 44 L’Orgoglio di Argiuna

Chinna Katha

45 Notizie dai Centri Sai

S O M M A R I O

Siti Web Ufficiali di Prasanthi Nilayam

Sri Sathya Sai Central Trust: www.srisathyasai.org.in Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Settore Publicazioni: www.sssbpt.org

Sanathana Sarathi: www.sanathanasarathi.org Fotografie online di Bhagavan: www.saireflections.org

Prasanthi Nilayam, Cronache dal Sito Web: www.theprasanthireporter.org Radio Sai Global Harmony: www.radiosai.org

Sri Sathya Sai Easwaramma Women’s Welfare Trust: www.ewwt.org.in

E t e r n o A u r i g a E t e r n o A u r i g a

Dedicato all’Elevazione Morale e Spirituale dell’Umanità

VERITà RETTITUDINE PACE AMORE NON VIOlENzA

© Sri Sathya Sai Sadhana Trust, Publications Division Prasanthi Nilayam Pubblicato sul Sito Web del Movimento Srì Sathya Sai d’Italia

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APRILE 2 1 2

“Gli studenti, oggi, sprecano molto denaro. Essi dovrebbero comprendere che i loro genitori affrontano numerose difficoltà per guadagnarlo. Lavorano duramente

e talvolta si privano persino del cibo per risparmiare un po’ di soldi

e mandarli a loro.”

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PREMASWARUPULARA!

EDIT ORIALE

’uomo vuole sempre essere amato; nessuno vuole essere odiato, perché l’amore, non l’odio, è la vera natura dell’uomo. Ci sentiamo felici quando riceviamo amore e infelici quando siamo odiati. Dio è sceso sulla terra, ai nostri giorni, nella forma umana di Bhagavan sri sathya sai Baba e ha mostrato all’uomo la strada dell’amore per consentirgli di realizzare la sua vera identità e sperimentare la beatitudine.

Bhagavan ha affermato: “È per insegnare all’essere umano la verità dell’amore Divino che l’amore stesso si è incarnato sulla terra in forma umana.” l’uomo dovrebbe pertanto condurre la propria vita alla luce di tale verità e renderla divina. Bhagavan ha messo in pratica ciò che ha predicato; l’intera sua vita è una saga d’amore. egli ha dato amore a milioni di persone; il suo amore trascende tutte le barriere di casta, credo, razza, religione, nazionalità e lingua. egli ha amato tutti – ricchi e poveri, eruditi e masse illetterate, giovani e vecchi, uomini e donne, e persone di ogni ceto sociale, di ogni estrazione sociale.

Ha dato a tutti loro l’amore di mille madri. Il suo amore era puro, incondizionato e disinteressato; in esso non c’era nemmeno un briciolo di egoismo. l’egoismo distrugge la purezza dell’amore. l’amore puro rende l’uomo divino. al contrario, quando perde l’amore, l’uomo perde la sua umanità; quando, in effetti, predica e pratica l’odio si disumanizza.

l’amore è la forza unificante più potente; unisce gente di tutte le culture, fedi e nazionalità. l’uomo può portare il paradiso in terra se segue il sentiero dell’amore puro e disinteressato indicato da Bhagavan. Creerà invece l’inferno se predica e pratica l’odio, l’egoismo e l’avidità. Bhagavan ha ammonito l’uomo: “privo di prema, il mondo diventerà un calderone di sofferenza.” egli dovrebbe perciò usare la sua discriminazione per seguire il sentiero mostrato da Bhagavan e fare di questo mondo un paradiso di beatitudine dove ognuno dà e riceve amore puro e non predica né pratica l’odio.

per i devoti di Baba, ciò sarebbe il più grande tributo a Bhagavan in occasione dell’aradhana mahotsavam per rinnovare il loro impegno di proseguire sul sentiero d’amore da lui indicato.

In ogni Discorso, Bhagavan si è rivolto ai suoi devoti definendoli

“premaswarupalara” (Incarnazioni dell’amore), non una, ma parecchie volte. egli fece il suo primo Discorso nel 1953, durante le celebrazioni di Dasara nel giorno di vijaya Dasami e ci ha benedetti con il suo ultimo Discorso il 22 novembre 2010. Durante questi 57 anni, Bhagavan ha fatto migliaia di Discorsi, in ognuno dei quali ha chiamato i suoi devoti “premaswarupalara” migliaia di volte. ovviamente, voleva che diventassimo Incarnazioni dell’amore, come lui. lo siamo?

- Il Redattore

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è terminato alle 17,45, dopodiché si è svolta una breve sessione di Bhajan che è culminata con il Bhajan “Ganga Jata Dhara Gowri sankara”, cantato dalla voce di Bhagavan. Il programma si è concluso alle 18 con l’arati.

PELLEGRINAGGIO DEI DEVOTI DEL DISTRETTO DI ADILABAD

oltre 1600 devoti, provenienti dal distretto di adilabad nell’andhra pradesh, sono giunti a prasanthi nilayam e, durante il corso del loro pellegrinaggio, hanno presentato programmi culturali e musicali.

Il primo è stato una commedia musicale danzata presentata il 25 febbraio 2012.

Il programma è cominciato alle 17,15 con un canto e una danza dedicati a Bhagavan sri sathya sai Baba per invocare le sue benedizioni. a ciò ha fatto seguito uno splendido insieme di dialoghi, danze, Burra Katha, poesie e canti di gruppo che hanno illustrato la Grandezza e gli Insegnamenti di Bhagavan.

la proiezione di spezzoni di video, attinenti alla descrizione della storia narrata dalla commedia, ne ha accresciuto il valore. non appena i cantanti hanno eseguito la canzone conclusiva che esprimeva il loro amore e la loro devozione a Bhagavan, i devoti nella sala hanno agitato piccoli cartelli a forma di cuore recanti la scritta: “noi ti amiamo, swami”, il che ha creato un’atmosfera di devozione nell’intero ambiente.

ESIBIZIONE DI DANZA DEDICATA AL SIGNORE SIVA

ell’amBIto Delle

celebrazioni di sivarathri a prasanthi nilayam, il 23 febbraio 2012, un gruppo di studenti specializzandi del Campus dell’Istituto d’Istruzione superiore sri sathya sai di prasanthi nilayam ha presentato un programma di danza intitolato “sivoham” dedicato al signore siva, in cui si invoca la sua grazia.

mentre i ballerini eseguivano una danza accompagnata da un’emozionante musica, i cantanti recitavano versi scelti dello sri rudra e dello shiva panchakshari stotra.

Inoltre, c’era un esplicativo commento in telugu e in inglese che descriveva la gloria del signore siva come veniva rappresentato dai ballerini nella loro danza e dai cantori nei versi che eseguivano.

Il programma, cominciato alle 17,20,

“Sivoham”, una danza dedicata al Signore Siva.

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al termine, 108 devoti sono andati davanti al samadhi di Bhagavan tenendo in mano candele e lampade accese e offrendo i loro reverenti omaggi. la commedia è stata seguita dai Bhajan.

nel frattempo, sono stati donati abiti ai partecipanti ed è stato distribuito a tutti il prasadam. Il programma è giunto a conclusione alle 18,30 con l’arati.

I devoti di adilabad hanno presentato il loro secondo programma il 26 febbraio 2012. esso comprendeva splendidi canti in gruppo e in assolo eseguiti da cantanti, donne e uomini, e ha intrattenuto i devoti per circa un’ora. ogni canto è stato preceduto da un commento e seguito da proiezioni video delle precedenti esibizioni presentate dai devoti di adilabad alla Divina presenza di Bhagavan. Il programma, cominciato alle 17, è giunto al termine alle 17,50. In conclusione, sono stati offerti abiti ai partecipanti. Ciò è stato seguito da una breve sessione di Bhajan che si è conclusa con “shyama sundara madana mohana mor mukuta Dhari”, cantato dalla voce di Bhagavan. Il programma è terminato alle 18 con l’arati e la distribuzione a tutti del prasadam.

FESTIVITÀ DI HOLI

la sacra festa di Holi è stata celebrata

a prasanthi nilayam il 9 marzo 2012, con allegria, devozione e solennità. più di 800 devoti sono giunti da Bihar e Jharkhand per celebrarla nel sacro ambiente di prasanthi nilayam. In tale occasione, essi hanno fatto due presentazioni musicali nel sai Kulwant Hall.

Il primo programma è stato un concerto musicale presentato l’8 marzo 2012 da Kum. a. Jyotsna.

Iniziando la sua esibizione alle 17 con il canto di preghiera al signore Ganesh “vakra tunda maha Kaya” (o signore Ganesha, dalla proboscide ricurva e il grande corpo), l’eminente cantante ha intrattenuto i devoti con toccanti esecuzioni comprendenti canti dedicati a Bhagavan, canti sacri e di devozione popolare. ella ha concluso la sua esibizione alle 17,50 con la composizione di annamacharya

“nigama nigamaantha” (tu trascendi i veda). Hanno fatto seguito i Bhajan condotti anche dai cantanti di Bihar e Jharkhand. nel frattempo, Kum. Jyotsna, e gli artisti che l’avevano accompagnata, sono stati omaggiati con abiti. la sessione di Bhajan si è conclusa con “sivaya parameswaraya” cantata dall’aurea voce di Bhagavan. Il programma è terminato alle 18,15 con l’arati, dopo la distribuzione a tutti del prasadam.

anche nel giorno di Holi, 9 marzo 2012, c’è stato un concerto di musica devozionale presentato dal rinomato cantante dottor Krishna Kumar mishra e il suo gruppo.

Iniziando alle 17 con una composizione del santo poeta tulsi Das in lode del signore Ganesh, il cantante ha proseguito con un canto dedicato a Bhagavan quale sadguru di tutta l’umanità. a ciò, ha fatto seguire due composizioni popolari del santo Kabir e un’altra di tulsi Das, concludendo il concerto con l’esecuzione La danza eseguita dai devoti del distretto di Adilabad.

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Discorso di ugadi di Bhagavan, in cui egli esorta i devoti a cantare il Divino nome, a coltivare nobili sentimenti e a rendere la vita sacra e sublime. alla fine del Discorso, Bhagavan aveva cantato il Bhajan “prema mudita manase Kaho rama rama ram”, che l’intera assemblea ha seguito in coro.

Dopo di ciò, si è svolta una breve sessione di Bhajan. Il programma del mattino è giunto a conclusione alle 9,45 con l’arati, dopo la distribuzione a tutti del prasadam.

Il programma del pomeriggio è cominciato alle 17,30 con l’intervento dell’eminente studioso sri v.s.r. murthy sul significato spirituale di ugadi. egli ha esortato tutti ad abbandonare i vecchi pensieri e sentimenti impuri, e a custodire gelosamente nel loro cuore pensieri e sentimenti nuovi e sacri. Questo, secondo lui, è la migliore aradhana (adorazione) di Bhagavan, il Quale ha fornito all’umanità il messaggio di unità e spiritualità.

a ciò ha fatto seguito un concerto di musica devozionale eseguito dalla rinomata cantante smt. nithya santhoshini.

Cominciando alle 18 precise, l’eminente cantante ha soffuso l’intero ambiente di fervore devozionale eseguendo popolari canti comprendenti “allah tero naam, Ishwar tero naam”, “sai Baba Bolo, sai Baba Bolo”, “atma rama ananda ramana”, “vaishnav Jan to tene Kahiye”.

al termine, la cantante e gli artisti che l’accompagnavano sono stati omaggiati con abiti e doni. Hanno poi fatto seguito i Bhajan mentre veniva distribuito a tutti il prasadam. Il programma è giunto a conclusione alle 19,10 con l’arati.

di tre canti di Holi, soffondendo l’intero ambiente del gioioso spirito di tale festività.

al termine, il dottor mishra e gli artisti che lo accompagnavano sono stati omaggiati con scialli ed è stato distribuito a tutti il prasadam. È seguita una breve sessione di Bhajan condotti da cantanti, donne e uomini, di Bihar e Jharkhand. Il programma è giunto al termine alle 18 circa, segnando la conclusione delle celebrazioni di Holi a prasanthi nilayam.

FESTA DI UGADI

Fervore devozionale e amorevole dedizione hanno caratterizzato le celebrazioni della festa di ugadi a prasanthi nilayam, che si sono svolte il mattino e il pomeriggio del 23 marzo 2012 nel sai Kulwant Hall, adeguatamente decorato con bandierine colorate e splendidi festoni di carta dai disegni accattivanti con immagini di mango simboleggianti il fausto arrivo di nuove messi. C’erano raffinate decorazioni sul samadhi di Bhagavan, eseguite con fiori freschi di varie tonalità di colore.

Il programma del mattino è cominciato alle 8 con il canto dei veda, che è stato seguito dalla lettura dell’almanacco, consueto rituale di ugadi. l’eminente erudito sri Kuppa siva subrahmanya avadhani ha illustrato il significato del nuovo anno chiamato “nandana” e ha esortato tutti a seguire gli Insegnamenti di Bhagavan sri sathya sai Baba al fine di condurre una vita nobile per il benessere di tutta l’umanità. I devoti riuniti nella sala hanno ascoltato l’intervento dell’eminente erudito con grande devozione e, al termine, egli è stato omaggiato con uno scialle e doni. Hanno fatto seguito canti devozionali eseguiti dagli studenti dell’Istituto. Il programma è finito in modo adeguato con un brano tratto da un

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VIAGGIO SPIRITUALE DELL’ANIMA VERSO L’AMATO BABA

Kaya Günata

Un giorno, un’anziana signora, che non sapeva nulla di Baba, venne per curarsi. Dopo la guarigione, mi chiese chi fosse “quell’uomo” nell’immagine attaccata al muro.

Quando le domandai perché lo volesse sapere, mi disse che durante la guarigione “quell’uomo” era venuto fuori dall’immagine con la sua veste arancione e la sua corona di capelli, le si era avvicinato, l’aveva toccata ed era poi ritornato nel quadro.

’autore DI Questo artIColo, nato nel 1927 in turchia in una famiglia musulmana, vuole mostrare come la mano Divina sia in ogni cosa, che noi non siamo gli artefici dell’azione come pensiamo, e che tutti noi siamo governati dalla volontà di Dio.

tutto cominciò a Calcutta (oggi Kolkata), India. nel 1962, andai a Kolkata per motivi commerciali. Durante il mio soggiorno a Calcutta, mi imbattei in un noto Guru che mi predisse il futuro, dicendo che, dopo essere rimasto per tre anni a Kolkata, sarei tornato a londra e, dopo un po’, il mio lavoro spirituale sarebbe cominciato lì.

Ci sarebbero state guarigioni, avrei avuto il lavoro in ospedale, istruzione ecc.

Visione di Shirdi Sai Baba a Londra Come preannunciato, nel 1965 dovetti lasciare l’India per londra. Intorno al 1974, iniziò un ardente desiderio per le cose spirituali. un periodico,

denominato “psychic news” (notizie paranormali), fu la causa dell’inizio di un lavoro spirituale.

un annuncio

che richiedeva partecipanti per sedute spiritiche domestiche mi convinse a far richiesta per diventarne membro.

Durante il lavoro nel

“Cerchio”, divenni chiaroveggente e fui in grado di vedere gli spiriti durante le sedute. un evento importante, che accadeva nel corso di ogni seduta, anche se, in quel momento, non aveva molta importanza, era l’apparizione di un’entità che si mostrava per tutto il tempo seduto su un masso con le gambe incrociate, una stoffa avvolta attorno alla testa e che mi guardava. le stesse visite continuarono quasi tutti i giorni regolarmente anche a casa mia. Dopo due anni, si rivelò come shirdi sai Baba, di cui non sapevo nulla. a quel tempo, però, peggy mason aveva iniziato a scrivere, in

“psychic news”, articoli su sathya sai Baba, che diceva di essere la reincarnazione di shirdi sai Baba. Conobbi, in tal modo, sathya sai Baba.

L’Amicizia con Victor Krishna Kanu Dopo sette anni di intenso lavoro, lasciai il cerchio di sedute spiritiche nel 1981, e mi venne detto di iniziare a svolgere guarigioni spirituali. lo stesso anno, una mattina mi svegliai presto, prima dell’alba,

l

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e aprendo gli occhi vidi, a fianco del letto, un africano alto e robusto, che indossava un abito nero. senza alcun timore, dissi:

“Chi sei?” l’uomo, a voce alta, rispose:

“victor Kanu!” e sparì.

(oggi è sabato 3 settembre 2011. Ho cominciato a scrivere questo articolo di mattina presto. alle 7,30 circa, mentre facevo la mia meditazione giornaliera, il telefono è squillato insistentemente parecchie volte. Durante la meditazione, avevo ricevuto le parole “cattive notizie” e, quando ho risposto al telefono, mi è giunta da londra la cattiva notizia della morte di victor Kanu a Freetown in sierra leone.

possa la sua anima riposare in pace!).

Dopo la visita di victor nella mia camera, feci indagini su di lui, ma tutte risultarono vane. Due mesi più tardi, un amico mi telefonò per informarmi di un raduno Bhajan in casa di victor Kanu a sud di londra.

Dunque, victor Kanu non era frutto della mia immaginazione! trascorsero altri due mesi e un uomo

di nome lucas rally, che avevo incontrato

al s.a.G.B.

( a s s o c i a z i o n e spirituale della Gran Bretagna), mi chiese se mi sarebbe piaciuto partecipare a un raduno “sai Baba” a casa sua.

C’erano circa 20 persone, e gli ultimi due arrivati erano victor e Genoveva Kanu. victor era esattamente come lo avevo visto in camera da letto e vestito allo stesso modo. Dopo le

presentazioni, descrivendo l’avvenimento accaduto, chiesi a victor se ricordasse qualcosa. la sua risposta fu che non ne sapeva nulla (un leela di swami!). ma egli continuò dicendo: “Ieri notte, durante la meditazione, mi è stato detto che in questa riunione ci sarebbe stata una persona nuova che non conoscevo e che in futuro avrei lavorato con lei. tu sei l’unica persona nuova che non conosco.”

victor e io diventammo intimi amici.

Dopo pochi mesi, victor mi chiamò al telefono e mi disse che dovevamo vederci per discutere qualcosa di importante.

Quando ci incontrammo era venerdì sera.

egli mi disse che ci era stato richiesto di andare a prasanthi nilayam per il seminario Bal vikas che avrebbe avuto luogo lì, e di essere pronto a partire per prasanthi nilayam il mattino successivo, cosa che facemmo.

La Mia Prima Visita a Prasanthi Nilayam Questa fu la mia prima visita a puttaparthi ed ero sconosciuto a tutti.

victor è stato per me un autentico e ottimo insegnante. a quel tempo, a prasanthi nilayam c’era una sola costruzione circolare e il mandir.

l’area del Darshan, di fronte al mandir, era tutta sabbia e non c’erano tante persone.

Quel mattino, victor e io partecipammo a tutti i riti, omkaram, sankirtan ecc. al

A ndai in ufficio dove era stata presentata la domanda e chiesi informazioni in merito, ma non ve n’era traccia. Non c’era registrazione o memoria del nostro file, né alcuna indicazione di dove fosse stato inviato. Dopo circa una settimana,

il file fu rimandato direttamente al mio indirizzo di casa, che era anche indicato quale recapito del Centro, dal Ministero dell’Interno con una lettera che informava che la nostra domanda era stata accettata.

Le autorità dissero che era accaduto qualcosa di inusuale e che non riuscivano a comprendere. Ma noi capimmo! Era un Leela della Mano Divina che aveva messo

lì il Nome “Sai Baba”!

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termine, ci sedemmo sulla sabbia di fronte alla statua di Ganesha che, in quei giorni, era davanti al mandir. stava spuntando l’alba quando swami uscì dalla sua stanza nel mandir e, tenendosi la veste arancione, venne verso la zona dove eravamo seduti, dirigendosi dritto verso di noi. victor si alzò, mentre le persone vicino a me cercavano di toccare i piedi di Baba. Io ero molto eccitato e non sapevo che fare! egli mi guardò dritto in volto sorridendo e, con voce sommessa, disse: “sei arrivato, dunque!” e se ne andò. Il giorno successivo, a me e victor fu detto di sedere sotto la veranda di fronte alla stanza di Baba. a quei tempi, nessuno sedeva sotto la veranda.

partecipammo al seminario Bal vikas con Baba assieme a un gruppo di persone, per lo più insegnanti donne indiane. Baba ci parlava ogni giorno in telugu; il professor Kasturi e il professor Gokak effettuavano la traduzione in inglese.

Durante un Darshan del mattino sotto la veranda, Baba disse a victor e a me:

“Dopo il Darshan andrò a Brindavan. non ditelo a nessuno; preparate le valigie e seguitemi con un taxi!” tuttavia, quando uscimmo, c’era una lunga fila di taxi con i devoti all’interno in attesa che Baba partisse! (un leela di Baba!)

a Brindavan, ci chiesero di partecipare agli incontri ogni sera dalle 8 alle 9 nella casa di Baba dove egli incontrava i suoi studenti e solo pochi ospiti. Fu meraviglioso essere vicino a Baba dove egli era solito sedere, nella sua sedia a dondolo, suonando i cimbali mentre venivano cantati i Bhajan.

una sera, egli mi chiamò nella sua stanza e mi concesse un’“inteview”

privata. Dopo avermi tenuto le mani e avermi guardato a lungo negli occhi, disse: “Da molto tempo vengo da te come shirdi sai Baba. shirdi Baba e Io siamo la stessa cosa. Continua con le guarigioni: Io

sono sempre con te...!” Questo colloquio mi riportò indietro, agli anni delle sedute spiritiche, quando shirdi sai Baba era solito venire da me, senza che nemmeno sapessi chi fosse! Dopo il ritorno a londra, gli anni che passarono furono occupati da victor ad avviare i programmi eHv e da me a proseguire le guarigioni spirituali.

Così, nel 1987, improvvisamente, senza un particolare motivo, vendetti la mia casa, lasciai il lavoro e decisi di tornare in turchia. se ben ricordo, in quell’anno anche a victor e a Genoveva era stato detto da Baba di andare in Zambia e avviare una scuola. victor e Genoveva dettero un pranzo di commiato, e io lasciai londra per Istanbul, in turchia. (ancora un altro leela di Baba!)

a Istanbul, grazie alle Divine Benedizioni di swami, il mio lavoro spirituale cominciò molto presto. allestii una stanza della mia casa a puja, completa, come a puttaparthi, della poltrona di Baba posta su di una pedana e fotografie a grandezza naturale di sathya sai Baba e di shirdi sai Baba sul muro. Cominciai con cinque amici a tenere Circoli di studio a casa mia e, un giorno la settimana, a cantare i Bhajan ascoltando una cassetta registrata e anche a preparare cibarie nella mia piccola cucina e a distribuirle con l’auto, porta a porta, in zone disagiate. poiché con i devoti di Instanbul avevamo problemi con la lingua inglese, ero solito tradurre la letteratura sai e poi studiare, nei nostri Circoli di studio, il materiale tradotto.

A Kodaikanal con Baba

Con la grazia di swami, il numero dei devoti cominciò ad aumentare. Durante quel periodo, in collaborazione con un altro devoto che era un insegnante di inglese, cominciai a tradurre il libro del dottor Hislop

“Conversazioni con Bhagavan sathya sai

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Baba”, e alcuni libri delle vecchie edizioni dei sathya sai speaks (Discorsi di sathya sai). Quando finii il libro del dottor Hislop, sentii il desiderio di andare a puttaparthi per far benedire il libro da sai Baba. presi l’aereo per Bangalore (ora Bengaluru) e scoprii che Baba si trovava a Brindavan e sarebbe partito per Kodaikanal il giorno dopo alle 4 del mattino. Chiesi all’autista che conoscevo da tempo di procurarmi un taxi, ma egli disse che non ne era rimasto neppure uno, in quanto erano tutti prenotati. alle 3 del mattino successivo, l’uomo bussò alla porta della mia stanza all’Hotel rama per dirmi che aveva trovato un posto per me in auto con una signora australiana e suo figlio. Facemmo un meraviglioso viaggio con una lunga carovana di automobili dietro quella di swami e fummo fermati frequentemente dagli abitanti dei villaggi assiepati lungo il margine della strada ad aspettare Baba.

trascorremmo la notte a ooty, dove Baba aveva un piccolo ashram. Il mattino successivo, prima dell’alba, ci riunimmo tutti nella piccola sala dove si trovava Baba. era strapiena e non appena a fatica fui dentro, venne chiuso il cancello dietro di me. Fu una meravigliosa sensazione vedere Baba camminare attorno a noi e benedirci. tenevo in mano il libro con la speranza che Baba lo benedicesse, ma il luogo era così stipato che mi scoraggiai. Improvvisamente, Baba cominciò a farsi strada fra la folla verso il luogo ove mi trovavo, mise la mano sul libro che reggevo e lo benedisse. Che momento emozionante! ( Forse dovremmo giustamente dire un altro suo leela!)

Kodaikanal era splendida, ed era meraviglioso essere così vicino a Baba. un mattino, mentre stava dando il Darshan, egli si avvicinò a Joy thomas, autrice di numerosi libri su di lui, che allora sedeva su una sedia a rotelle. le disse di alzarsi

e di andare nella stanza delle “interview”.

Quando ella si alzò e percorse la lunga strada verso la stanza delle “interview, fu entusiasmante vedere l’eccitazione dei devoti che stavano assistendo al miracolo di swami.

Centri Sai Baba in Turchia

nel 1990, feci due pellegrinaggi a puttaparthi con un gruppo di 18 devoti.

Baba ci concesse un colloquio privato, durante il quale mi benedisse e mi invitò ad aprire un Centro sai a Istanbul. al nostro ritorno, preparammo immediatamente un regolamento per il Centro, chiamadolo

“associazione sai Baba”.

Quando presentai la domanda, le autorità mi chiesero di cambiare il nome

“sai Baba”, che dissero sarebbe stato sicuramente respinto dal ministero degli Interni. risposi che la domanda andava bene com’era e avremmo apportato le modifiche nel caso in cui fosse stata respinta. passarono tre mesi senza alcuna notizia dalle autorità. andai in ufficio dove era stata presentata la domanda e chiesi informazioni in merito, ma non ve n’era traccia. non c’era registrazione o memoria del nostro file, né alcuna indicazione di dove fosse stato inviato. Dopo circa una settimana, il file fu rimandato direttamente al mio indirizzo di casa, che era anche indicato quale recapito del Centro, dal ministero dell’Interno con una lettera che informava che la nostra domanda era stata accettata. le autorità dissero che era accaduto qualcosa di inusuale e che non riuscivano a comprendere. ma noi capimmo! era un leela della mano Divina che aveva messo lì il nome “sai Baba”!

Quindi, avendo registrato e affiliato il Centro all’organizzazione Internazionale, cominciammo regolarmente i programmi settimanali di canto dei Bhajan, dei Circoli

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di studio, e traduzione in turco della letteratura sai. allestimmo anche una mensa per i bisognosi, un centro sanitario e cominciammo a tenere lezioni Bal vikas per i bambini della scuola elementare nel doposcuola e, nei fine settimana, anche incontri con i genitori. Baba ci concesse di fare tutto ciò senza alcuna difficoltà. Gli siamo davvero molto grati per aver teso verso di noi la sua mano soccorritrice.

Col tempo, si formò un secondo Centro sai a Istanbul, e questi due Centri vengono tuttora gestiti con attività spirituale, educativa e di servizio nella misura in cui Baba ci consente di fare.

nel corso degli anni, mentre traducevo la letteratura sai e curavo le persone quasi tutti i giorni, ho sempre sentito la presenza di Baba, e ho avuto la sensazione di essere alla sua Divina presenza 24 ore al giorno. attraverso tale opera, numerose persone sono venute a conoscenza tanto di Baba e della sua Divina potenza, quanto dei suoi Insegnamenti. per esempio, un giorno, un’anziana signora, che non sapeva nulla di Baba, venne per curarsi.

Dopo la guarigione, mi chiese chi fosse

“quell’uomo” nell’immagine attaccata al muro. Quando le domandai perché lo volesse sapere, mi disse che durante la guarigione “quell’uomo” era venuto fuori dall’immagine con la sua veste arancione e la sua corona di capelli, le si era avvicinato, l’aveva toccata ed era poi ritornato nel quadro. (ancora un leela di Baba che mostrava la sua onnipresenza!).

non appena distribuisco la vibhuti alle persone giunte per curarsi, esse ne sono così felici da chiederne sempre ancora.

alcune di esse mi riferiscono anche di aver visto Baba nei loro sogni.

Pellegrinaggi a Prasanthi Nilayam Quando gli Insegnamenti di swami

cominciarono a diffondersi in turchia tra le persone, fummo benedetti, in alcune circostanze, dall’opportunità di portare la gente a prasanthi nilayam. nell’ambito del pellegrinaggio della regione mediorentale 94, nel 2010, visitammo prasanthi nilayam con un gruppo di circa 40 persone provenienti dalla turchia, e cantammo inni turchi alla Divina presenza di swami. Fu un’esperienza esaltante. Il pellegrinaggio fu poi ripetuto nel 2011, e fu reso omaggio al maha samadhi di swami, mettendo questa volta in scena una rappresentazione fatta dai “Dervisci rotanti” della turchia, cosa che ebbe uno straordinario successo.

Fino a oggi, sono stati tradotti in turco e pubblicati oltre 50 libri di letteratura sai, principalmente costituiti dei Discorsi Divini e dei vahini di swami. essi non vengono venduti, ma distribuiti gratuitamente a coloro che ne sono interessati. sempre più persone in turchia stanno ora conoscendo Baba e la sua opera Divina.

per quanto mi riguarda, sono molto grato del sostegno Divino che è sempre stato dato da Baba, e lo prego di concedermi ciò che egli ritiene più adatto al viaggio di quest’anima verso di lui.

U na sera, Egli mi chiamò nella Sua stanza e mi concesse un’“inteview privata”. Dopo avermi tenuto le mani e avermi guardato a lungo negli occhi, disse: “Da molto tempo vengo da te come Shirdi Sai Baba. Shirdi Baba e Io siamo la stessa cosa. Continua con le guarigioni: Io sono sempre con te...!”

Questo colloquio mi riportò indietro, agli anni delle s edute spiritiche, quando Shirdi Sai Baba era solito venire da me,

senza che nemmeno sapessi chi fosse!

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FEDE E AMORE SONO I MIGLIORI RIMEDI

Dr. A.N. Safaya

o avuto Il prIvIleGIo DI parlare e di scrivere su Bhagavan sri sathya sai Baba in varie occasioni, in vari posti e a varie platee. ma scrivendo per questo numero del sanathana sarathi (nell’edizione italiana, “eterno auriga” – n.d.t) devo dire che avverto la mancanza della presenza fisica di swami, così magnetica. egli sarà sempre con noi con la sua onnipresenza, ma è la sua presenza fisica che mi manca.

vivendo in un posto come Delhi, con le sue luci scintillanti, poche volte avevo pensato di poter servire Dio. ma Bhagavan Baba, l’avatar di questa era, aveva i suoi piani, e il fatto che sia finito a prestare servizio nel suo ospedale di alta specializzazione è un vero e proprio leela divino.

medico di professione, sono stato istruito a credere solo all’indagine scientifica;

perciò qualunque cosa non superasse la prova della scienza, per me diventava un’invenzione. ma poi nella mia vita entrò Bhagavan Baba che, passo dopo passo, mi fece realizzare la verità insita nella spiritualità e nella religione, un ambito in cui l’indagine scientifica era inutile.

Amore, il Principio Ultimo dell’Organizzazione Sanitaria

non solo ho imparato a comprendere la verità intrinseca della vita, ma anche a livello fisico Bhagavan Baba è divenuto la mia guida e mi ha insegnato i princìpi fondamentali dell’organizzazione a livello umano, finanziario, materiale, nonché il principio ultimo dell’organizzazione

sanitaria, che è l’amore. purtroppo l’amore incondizionato è assente nell’attività medica, tanto a livello tecnico quanto professionale, in ogni parte del mondo.

nelle facoltà di medicina di qualunque università non esistono programmi di studio che trattino le relazioni umane nella cura di un essere umano.

È stato solo Bhagavan Baba a esprimere il principio dell’amore universale, che ha preso forma nei suoi templi di guarigione, templi che chiamerei laboratori di guarigione con l’amore.

Questa è l’era di una dilagante commercializzazione della professione medica. Le compagnie assicurative, i gruppi monopolistici che producono strumenti tecnici e altre organizzazioni dello stesso tipo

tengono in pugno la professione medica. Ecco che l’umanità ha ben

poche possibilità di credere nella scienza medica come professione finalizzata alla guarigione. È perciò

essenziale che il modello dato da Bhagavan Baba sia riproposto in molti altri posti nel mondo, così che il

sentiero d’amore mostrato da Swami possa essere praticato ovunque e in

qualunque ambito della vita.

H

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Questi ospedali non solo sono dotati di tecnologie e attrezzature, edifici e personale di ottimo livello, non solo curano gratuitamente i pazienti, ma sono anche unici nel trattamento degli stessi, nel senso che tutto il personale cerca di seguire il sentiero enunciato da Bhagavan: quello della cura amorevole.

Bhagavan Baba è un fenomeno, un misterioso fenomeno. nessuno è in grado di conoscerlo o tantomeno può sforzarsi di farlo. nessuno può interpretare le sue strade. possiamo solo, faticosamente e umilmente, cercare di comprenderlo e di fare qualunque cosa ci dica. Fu proprio questa caratteristica del mistero di Bhagavan ad attrarmi verso di lui all’inizio.

non avevo mai sentito parlare di Bhagavan Baba fino al 1970. ero di ritorno a Delhi da un viaggio ufficiale in Iraq, quando il mio amico somnath m’invitò a cena a casa sua. nel salotto aveva due bellissimi quadri di siva e sakti uno di fianco all’altro. mi accorsi che tra i due quadri somnath aveva attaccato la foto di qualcuno con una gran massa di capelli.

l’uomo aveva l’aspetto di un hippy, e così mi venne spontaneo dire: “somnath, qui hai messo la foto di un hippy! Che ti succede?” Il mio amico apparve perplesso e così i suoi anziani genitori, e tutti mi guardarono come se avessi detto qualcosa di blasfemo. Compresi il mio errore e mi scusai con loro. somnath mi disse che si trattava della foto di una persona che è Dio stesso, e aggiunse: “se hai forza e fede in te, riesci a vedere in lui siva e sakti.”

Quando gli chiesi come si chiamasse, egli rispose: “si chiama sathya sai Baba.” e mi dette un libro in hindi su Baba, dal titolo

“sathyam sivam sundaram”, prima parte.

portai a casa il libro; il giorno dopo cominciai a leggerlo, guardando qua e là tra le pagine e così crebbe enormemente l’interesse per questo testo. ecco

l’attrazione, ecco il fascino, ecco il mistero di swami che mi attrasse. Quando finii il libro, mi accorsi che avevo saltato le mie lezioni. all’epoca ero docente dell’Istituto panindiano di scienze mediche (aIIms) a nuova Delhi. avevo addirittura dimenticato di mangiare, tanto il libro mi teneva incollato. ecco come feci la conoscenza di Bhagavan Baba.

presi ad andare ai Bhajan, assunsi informazioni sull’organizzazione sai e piano piano fui coinvolto al punto da dimenticare quale fosse la motivazione del mio lavoro all’aIIms, presso il Dipartimento di anatomia, in quel periodo. nel 1975 divenni il responsabile degli ospedali dell’aIIms. Fu allora che mi apparve chiaro che il libro era arrivato a me, questo risveglio era arrivato a me affinché ne utilizzassi gli insegnamenti in ospedale.

all’aIIms cercai, per quanto potevo, anche di svolgere opera di umanizzazione. non ero ancora venuto in contatto con swami, ma il mistero mi aveva sempre attratto.

appartengo a una famiglia ortodossa e ritualistica del Kashmir e spesso mi assalivano le domande su chi e che cosa è Dio, che cosa c’è dietro a tutto questo. Già nella prima infanzia mi venivano raccontate storie affascinanti tratte dal mahabharata, dal ramayana e dai purana. sentivo che tutti quei racconti non potevano non essere veri; da qualche parte doveva esserci della verità. nel momento in cui lessi “sathyam siva sundaram”, ebbi l’impressione che ci fosse una persona che poteva dirmi ogni cosa. e divenni il suo fervente servitore.

Come Swami Sviluppò la Mia Fede Giunsi per la prima volta a puttaparthi nel 1983. swami mi concesse alcune

“interview”. egli sapeva che ero il direttore sanitario dell’aIIms, ma non me ne parlò mai. Con grande meticolosità si dedicò a sviluppare la fede in me. Da persona

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di scienza, istruita alla medicina con modalità esclusivamente scientifiche, avevo cominciato a mettere in dubbio le storie dei purana, del mahabharata e del ramayana che avevo ascoltato da piccolo.

sembravano troppo fantastiche per essere vere. la mia fede era quasi scomparsa.

ma appena cominciai ad andare ai Bhajan di swami, le cose cambiarono. avevamo adottato un villaggio chiamato sultanpur.

prestavamo cure gratuite ai pazienti e pian piano la mia fede riprese a crescere. Come swami riuscì in questo, solo lui lo sa.

Quando Bhagavan concepì l’idea di creare un ospedale di alta specializzazione, non so perché mi scelse. Il giorno prima che l’ospedale di puttaparthi aprisse, la sala operatoria non era pronta, nel senso che il conteggio della presenza di colonie microbiche era molto alto. mi innervosii moltissimo e persi il controllo.

Dovevano essere le nove di sera quando arrivò mia moglie, che si sorprese nel vedermi sconvolto, visto che di rado cedo all’emotività. mi disse di aver fede in swami. Disse che era stato swami a fare tutto e che egli avrebbe anche provveduto a risolvere il piccolo problema. “non preoccuparti. abbi fede in lui”, furono le sue parole. era swami che mi parlava tramite lei. Dormii un po’. la mattina presto mi precipitai in ospedale per sapere il risultato della coltura. era assolutamente negativo e potevamo operare senza timori.

swami aveva garantito che accadesse.

Furono effettuati cinque interventi e tutti e cinque i pazienti si ripresero rapidamente, meglio ancora di quanto riportato dalle medie internazionali per tali operazioni.

ecco come si rafforzò la mia fede. Giunsi così alla conclusione che, se esiste un Dio, allora swami è Dio. egli deve essere seguito scrupolosamente, deve essere seguito senza obiezioni, deve essere seguito senza incertezze. Quando ciò si

verifica, le cose cominciano ad accadere da sé. allora non sei tu ad agire, ma è lui che fa e assume il comando.

Cure Miracolose con la Benedizione di Bhagavan

una volta dovevamo eseguire un’operazione molto difficile. Il paziente era un parente stretto dell’allora primo ministro dell’andhra pradesh. aveva avuto un attacco di cuore. Dopo l’angiografia fu deciso che l’uomo doveva essere sottoposto a un intervento di bypass coronarico. ma a londra, dove viveva, gli ospedali avevano rifiutato un tale intervento a causa della debolezza dei suoi polmoni (era un fumatore accanito) e di altre patologie presenti. Il primo ministro lo portò ai piedi di Bhagavan e Gli disse: “per questo paziente tu sei il solo rifugio.” Bhagavan disse sì e mi chiese di occuparmi della questione. Chiamai il miglior cardiochirurgo di quel tempo, il professor venugopal di nuova Delhi. Il paziente aveva qualcosa che non andava anche a livello addominale, ma ancora non lo sapevamo. Chiamai il professore e anche il direttore del dipartimento di chirurgia dell’aIIms e tutti presero un volo per puttaparthi. era una grande opportunità per loro ed essi non aspettavano altro che l’ordine di swami. vennero e visitarono il paziente. aveva dei polmoni in pessimo stato e un cancro del colon. l’appendice era in cattive condizioni, così come le coronarie. eravamo tutti in un’impasse, così chiedemmo a Bhagavan che fare.

Bhagavan disse che avrebbero operato due chirurghi: uno all’addome, l’altro al cuore. Io ero esasperato, perché il paziente aveva dei polmoni in condizioni terribili.

essendo anche un forte bevitore, il fegato stesso doveva essere compromesso.

ma l’ordine di Bhagavan era stato dato e i chirurghi cominciarono a operare.

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potete credermi, gli interventi andarono a buon fine. Furono fatte tre operazioni:

una al cuore, l’altra al colon e la terza all’appendice, che fu tolta. Il paziente si riprese estremamente bene. allora smise di fumare, smise di bere e così facendo divenne una brava persona. ebbe una lezione dalla vita. Questo caso è stato documentato a livello medico. ecco ciò che può fare la fede. la fede dei medici in Bhagavan, le benedizioni di Bhagavan e il minimo ego da parte dei chirurghi e dei medici curanti operarono il miracolo.

Il Miracolo della Vibhuti

Ci fu un altro caso e si tratta di una mia esperienza personale. mia suocera si ammalò improvvisamente. ebbi la notizia a puttaparthi. Dissi ai miei parenti acquisiti di trasferirla all’aIIms. Feci alcune telefonate ed essa fu ricoverata. Dissi a Bhagavan che dovevo andare a Delhi, perché la madre di mia moglie non stava bene. Bhagavan mi accordò il permesso di partire, mi infuse coraggio e mi disse che tutto sarebbe andato bene.

mia moglie e io andammo a trovarla in ospedale. aveva l’addome molto gonfio e si era formato un nodulo nell’intestino crasso. Il nodulo non regrediva e si rendeva necessario un intervento chirurgico. ma la donna aveva una grave forma di diabete e la chirurgia costituiva un rischio. Il direttore del dipartimento di chirurgia era stato mio collega. Disse che l’operazione era molto difficile da eseguire e che dovevamo essere preparati a tutto.

mia moglie aveva più fiducia in Bhagavan che nel medico. essa massaggiò la vibhuti sull’addome di sua madre e per grazia di Bhagavan il nodulo scomparve.

mia suocera svuotò l’intestino e quando il mattino successivo il chirurgo passò per vedere come programmare l’intervento, egli trovò una paziente perfettamente

normale. Disse che non c’era nulla di anomalo ed era curioso di sapere che cosa fosse accaduto. mia moglie rispose che aveva fatto un massaggio con la vibhuti di Bhagavan sri sathya sai Baba. Il medico rimase sorpreso, interruppe la visita e uscì dalla stanza.

Il giorno dopo, sfortunatamente, la malattia ricomparve. l’addome era di nuovo gonfio. Il chirurgo disse: “vedete, lo avevo detto, queste cose non funzionano;

occorre la chirurgia”, al che replicai: “se l’intervento è necessario, perché non lo fai?” egli rispose che dal punto di vista del rischio un’operazione non era consigliabile e così di seguito. mia moglie prese altra vibhuti e la strofinò di nuovo sul gonfiore che, per la seconda volta, scomparve, senza più ripresentarsi. “Questa vibhuti merita una riflessione; funziona davvero”, fu il commento del chirurgo. “È meglio della chirurgia.”

ma egli voleva essere sicuro. “no, no, voglio mandarla a fare la sigmoidoscopia e gli esami radiografici”, disse. Gli risposi che doveva farli senz’altro. mia suocera uscì ed era tutto a posto. “Diagnosi

Giunsi così alla conclusione che se esiste un Dio, allora Swami è Dio. Egli deve essere seguito scrupolosamente, deve essere seguito senza obiezioni, deve essere seguito senza incertezze.

Quando ciò si verifica, le cose cominciano ad accadere da sé.

Allora non sei tu ad agire, ma è Lui che fa e assume il comando.

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errata, probabilmente”, così si espresse il radiologo.

Il chirurgo divenne un devoto di Bhagavan. non fu dunque solo per il dottor a.n. safaya, ma per queste cose che swami divenne un nome familiare all’aIIms. molti medici erano scettici sulla possibilità che venissero prestate cure mediche gratuite con alta tecnologia, ma essi le videro realizzate a puttaparthi.

tanti furono i medici che cominciarono a recarsi a puttaparthi per prestare servizio nell’ospedale di Bhagavan. I casi che ho raccontato sono tutti registrati nei rispettivi ospedali, così ognuno può andare e controllare. non si tratta di immaginazione o piaggeria. esistono innumerevoli esempi, ma ho citato questi avvenimenti perché sono documentati.

Egli è Sempre con Noi

Così Bhagavan sviluppa la fede e la fede è ciò che oggi manca nel mondo. nella professione medica molte cose possono essere fatte, ma, sfortunatamente, la fede in Dio e la fede nell’amore sono scomparse.

Quella fede deve essere ricreata. e quella è stata l’idea incondizionata alla base dei due ospedali di alta specializzazione, strutture che hanno dimostrato che pur in presenza di un elevato grado di specializzazione medica è possibile fornire gratuitamente e con amore cure ad alta tecnologia. vi ho raccontato, passo per passo, il mio viaggio verso swami e il viaggio verso la Divinità. se voi fate un passo verso di lui, swami ne farà dieci verso di voi. Ho avuto la fortuna di servire Baba per ventun’anni.

I ventun’anni di vicinanza a Bhagavan, di lavoro con Bhagavan sono stati come camminare sul filo della lama. non puoi permetterti di sbagliare. per Bhagavan non esiste il 99,9%; deve essere il 100%. non sono possibili compromessi.

l’intero concetto della medicina nasce dall’amore, perché si ama il paziente, e questo è già guarigione. non perché possiede denaro, perché è ricco. Questa è l’era di una dilagante commercializzazione della professione medica. le compagnie assicurative, i gruppi monopolistici che producono strumenti tecnici e altre organizzazioni dello stesso tipo tengono in pugno la professione medica. ecco che l’umanità ha ben poche possibilità di credere nella scienza medica come professione finalizzata alla guarigione. È perciò essenziale che il modello dato da Bhagavan Baba sia riproposto in molti altri posti nel mondo, così che il sentiero d’amore mostrato da swami possa essere praticato ovunque e in qualunque ambito della vita.

Non solo ho imparato a comprendere la verità intrinseca della vita, ma

anche a livello fisico Bhagavan Baba è divenuto la mia guida e mi ha insegnato i princìpi fondamentali dell’organizzazione a livello umano,

finanziario, materiale, nonché il principio ultimo dell’organizzazione

sanitaria, che è l’amore. Purtroppo l’amore incondizionato è assente nell’attività medica, tanto a livello tecnico quanto professionale, in ogni

parte del mondo. Nelle facoltà di medicina di qualunque università non

esistono programmi di studio che trattino le relazioni umane nella cura

di un essere umano.

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ama È un nome pIù DolCe di tutte le dolci cose della natura gustate insieme o da sole. non può mai stancare la lingua o la mente, e ha grandi e misteriose potenzialità mistiche per elevare l’uomo.

per questo, bisogna impegnarsi a tenerlo sempre fisso nella mente.

Il Ramayana è un’altra versione dei Vedala storia di rama, il ramayana, non è che un’altra versione dei veda. Infatti, si dice che i veda si siano incarnati come ramayana per aiutare la distruzione del male e il rifiorire del vivere in rettitudine, impegno che il signore prese su di sé nella sua Incarnazione umana come rama. egli prese l’aspetto umano al fine di instaurare ed esemplificare il Dharma. “rama è il Dharma personificato”: è questo il modo in cui il ramayana lo descrive. nel racconto, egli è il simbolo del rig veda che promuove la celebrazione dei riti e delle cerimonie sacre. lakshmana rappresenta lo Yajur veda che contiene i mantra che si recitano durante la loro esecuzione. Quando rama andò nella foresta, Bharata lasciò ayodhya e rimase a nandigrama recitando col canto il suo nome Divino per ventiquattro ore al

RAMA ILLUMINA OGNI RICERCATORE SPIRITUALE

RAMA È IL DHARMA PERSONIFICATO

“Più dolce dello zucchero, più saporito del latte cagliato, più dolce invero anche del miele è il Nome di Rama. La ripetizione costante di questo dolce Nome fa provare il sapore dello stesso nettare divino. Si dovrebbe pertanto meditare incessantemente sul Nome di Rama.” (poesia telugu)

Siete fortunati a poter ascoltare la sacra storia di Rama e a cantare

la Sua gloria. Dio brilla fulgido nell’universo e l’universo brilla ugualmente in Dio; la relazione tra l’universo e Dio è intima e non

può interrompersi. L’universo è pieno di esseri viventi e ognuno

di essi è un’incarnazione di Rama. Non confinate Rama a una

forma o a un nome particolari:

tutti gli esseri sono Sue forme.

Rama significa “Colui che delizia”. Egli è presente in tutti.

giorno, per cui è il simbolo del sama veda (è il terzo dei sacri veda ed è la scienza della musica spirituale, o veda dei canti sacri, saman. I suoi versi sono posti in musica – n.d.t.).

R

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Rama, Lakshmana, Bharata e Shatrughna erano i quattro figli

di Dasharatha, ma conoscere semplicemente questa relazione fisica non basta. Chi è Dasharatha?

Egli è colui che controlla “il carro del corpo umano consistente dei dieci sensi” (cinque di percezione e

cinque d’azione).

shatrughna è colui che annientò i nemici (shatru). egli protesse i buoni e i pii ed eseguì gli incarichi datigli dai fratelli. È l’incarnazione dell’atharva veda.

l’essenza di quest’ultimo consiste nel distruggere la malvagità e nel perseguire azioni e pensieri sacri. Il ramayana è il veda e il veda è il ramayana: non sono differenti. la vera umanità consiste nel comprendere quest’intima relazione tra i due.

Il Signore Vishnu si incarnò come Ramala storia di rama è il fior fiore dei veda, un vero oceano di latte. valmiki ha chiamato ogni sezione dell’epica “Kanda”, nome che significa “un pezzo di canna da zucchero”. per quanto la canna possa essere storta, ogni suo pezzo è dolce come gli altri; similmente, qualunque situazione sia descritta o emozione riferita, che si tratti dell’incoronazione o dell’esilio, della vittoria o della sconfitta, dell’eroismo o dello scoramento, dell’amore o dell’odio, della gioia o del dolore, l’epica è ugualmente dolce e avvincente. Ci sono due correnti principali di emozione nella storia di rama: la corrente della Compassione rappresentata da rama e quella dell’amore espressa da lakshmana ed è il fondersi delle due che evoca la Beatitudine. la Beatitudine è la natura vera di rama. egli è Dio stesso anche se valmiki non l’ha dichiarato esplicitamente. Dice che rama ha il valore di vishnu, ma non dice che sia vishnu stesso. È solamente attraverso la bocca dei figli di rama che il mistero è svelato.

Rama e i Suoi fratelli offrirono gli ideali più elevati del sacrificio di sé

rama, lakshmana, Bharata e shatrughna erano i quattro figli di Dasharatha, ma conoscere semplicemente

(20)

questa relazione fisica non basta. Chi è Dasharatha? egli è colui che controlla “il carro del corpo umano consistente dei dieci sensi” (cinque di percezione e cinque d’azione). In effetti, rama, lakshmana, Bharata e shatrughna non nacquero da Dasharatha e dalle sue tre mogli come comuni mortali; erano incarnazioni della Consapevolezza Divina dalla quale emersero uscendo dal fuoco sacrificale.

essi indicarono al mondo intero gli ideali sublimi sul modo in cui i fratelli devono comportarsi nella famiglia e allietarono tutti con la loro condotta ideale. a causa dell’effetto dell’era di Kali, oggi i fratelli non sono in unità, non provano amore tra loro, litigano e rendono miserevole la loro vita.

al contrario, rama, lakshmana, Bharata e shatrughna erano in unità totale, non altercarono mai e cercarono di rendersi felici a vicenda; con la loro unità dettero gioia anche agli altri. persino giocando da bambini, perseguivano ognuno la gioia dell’altro. tutti e quattro erano pronti a sacrificare vicendevolmente i propri desideri e aspirazioni e, in questo modo, mostrarono al mondo gli ideali più elevati di sacrificio di sé. rama fu l’Incarnazione dell’aderenza ininterrotta alla verità e alla rettitudine; solamente coloro che sono colmi di devozione a rama possono tuffarsi in quella gloria. egli è il grandioso ideale su cui potete meditare; facendo questo, potete assorbire e sviluppare le sue virtù in modo lento e silenzioso. la gloria di rama brilla luminosa perfino dopo tutti questi secoli e così sarà per le ere future. rama significa

“Colui che piace”. niente è più gradito all’uomo del suo atma che è la sorgente eterna e inesauribile della gioia. a tutte le altre gioie minori e momentanee bisogna preferire la consapevolezza dell’atma e la beatitudine che la sua consapevolezza dona.

Il Ramayana insegna i princìpi più elevati della moralità

la nascita di rama si celebra al fine di ricordare gli ideali che egli propugnò.

Dobbiamo riflettere sugli ideali che rama, lakshmana, Bharata e shatrughna ci proposero. siete fortunati a poter ascoltare la sacra storia di rama e a cantare la sua gloria. Dio brilla fulgido nell’universo e l’universo brilla ugualmente in Dio; la relazione tra l’universo e Dio è intima e non può interrompersi. l’universo è pieno di esseri viventi e ognuno di essi è un’incarnazione di rama. non confinate rama a una forma o a un nome particolari:

tutti gli esseri sono sue forme. rama significa “Colui che delizia”. egli è presente in tutti.

- Estratto dai Discorsi di Bhagavan per Rama Navami

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’amore CHe CammIna su Due piedi… che regolarmente negli ultimi trent’anni si è mosso leggero e lento verso di me. Che cosa potrebbe chiedere di più un aspirante in cerca della Divinità? a portarmi alla presenza fisica del Divino devono essere state le mie ferventi preghiere nelle nascite precedenti. non saprei da dove cominciare per fare una riflessione sugli incontri e sulle esperienze che ho avuto con l’amorevolissima madre sai. e come posso iniziare a sondare e spiegare le splendide melodie che l’amorevole signore continua a far risuonare sulle corde del mio cuore?

amata madre sai, ai tuoi piedi di loto offro umilmente questo articolo.

nato in una famiglia musulmana e cresciuto secondo le tradizioni e i princìpi islamici, già all’età di 16 anni cominciai a indagare e a pormi domande sul significato e lo scopo della vita. Con la lettura delle opere di molti grandi maestri spirituali, dei mistici islamici, del sufismo e degli insegnamenti del Corano, la ricerca spirituale s’intensificò. attraverso la lettura, la meditazione e la preghiera imploravo l’onnipotente allah di indicarmi la via e rendere possibile l’illuminazione.

La Ricerca della Verità

Già da allora l’adorata madre sai aveva cominciato a modificare e ricostruire il pensiero di questo giovane “affamato di Dio” di nome Fize. ma Dio fatto uomo, questo non mi era mai passato per la mente!

però avevo chiesto all’onnipotente allah di avere l’illuminazione e la rivelazione della verità. negli anni successivi fu necessario riflettere sui preesistenti livelli d’ignoranza della verità eterna: la fratellanza fra gli uomini e la paternità di Dio. Il misericordioso sai allah andava lentamente rimuovendo questo velo d’ignoranza.

swami dice: “C’è solo un Dio ed è onnipresente.” avendo alla fine trovato questa verità radicata nella mia coscienza, lo sforzo successivo fu di tradurla nella vita quotidiana. avevo ora la sensazione che la realizzazione dell’anima fosse imminente. Dopo molto studio e dibattito sugli Insegnamenti di swami, fu presa la decisione di andare a trovarlo a puttaparthi. C’era un urgente bisogno di provare la validità di tutto ciò che avevo letto e sentito a proposito di sai.

nel 1981 feci il primo viaggio presso la

L

Fize Mohammed

MADRE SAI E IO

MADRE SAI

E IO

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residenza di swami in compagnia di altri aspiranti spirituali. arrivammo a prasanthi nilayam la mattina del Guru purnima.

le celebrazioni erano in corso nel poornachandra Hall. era il nostro primo Darshan di Bhagavan. per i successivi trenta giorni lo osservammo prendere le lettere, materializzare la vibhuti, produrre oggetti direttamente dall’aria impalpabile e continuamente benedire i devoti e fornire loro una guida. ogni giorno che passava i miei dubbi svanivano e un’indescrivibile sensazione di gioia, meraviglia e beatitudine prendeva il loro posto. sentivo che ero arrivato a casa. pace e felicità erano un fenomeno in crescita. la vita era passata attraverso un cambiamento radicale. sai allah mi aveva toccato e trasformato con il suo amore medicamentoso.

Perché Temere se Sai è Qui?

ebbi la mia prima “interview” nell’ottobre del 1983 dopo un bruttissimo incidente d’auto avvenuto a trinidad, in cui alcuni del nostro gruppo erano stati vicini a perdere la vita. la prima cosa che il misericordioso signore mi disse nell’“interview” fu: “sono stato Io a salvarvi da quell’incidente.” a distanza di anni e guardando alle molte esperienze, si può ben dire che il “vaso”

era letteralmente traboccante della grazia di sai.

una volta, tornando a casa da puttaparthi, mentre io e mia madre stavamo facendo acquisti al palika Bazaar di nuova Delhi, mi capitò di perdere una borsa contenente i passaporti e i soldi.

le frenetiche ricerche non portarono ad alcun risultato. preso dalla disperazione, strinsi un ciondolo che swami aveva materializzato per me in quel viaggio e presi a cantare il suo nome ininterrottamente.

Dopo un po’ aprii gli occhi e vidi un ragazzino di circa sette anni, vestito di bianco, venire verso di me. mentre si avvicinava, tese le mani e chiese se la borsa appartenesse a me. la presi per controllarla: ogni cosa era al suo posto, compresi i passaporti e i soldi. Quando alzai gli occhi per ringraziarlo, egli era scomparso alla vista. I miei occhi erano fissi per lo sbigottimento. scoppiai in lacrime e caddi in ginocchio ringraziando madre sai di amarci così tanto. perché temere se sai è qui?

madre sai è l’ancora nei momenti più tempestosi. egli ha l’amore di mille madri e non ci abbandonerà mai. le sue parole sono verità. molte volte possiamo avere la sensazione che egli non ci presti attenzione o che impieghi troppo tempo per risolvere questioni o problemi con cui ci scontriamo. a volte può darci risposte

Il futuro del mondo sta nelle mani dei genitori e degli insegnanti.

Per portare la pace nel mondo, dobbiamo prima portarla in noi

stessi. Dobbiamo diventare tutti agenti del cambiamento, manifestando i valori di Sai. Di tutte le acquisizioni nel mondo, il carattere riveste un’importanza straordinaria. Se hai il carattere, ti arriverà anche tutto il resto. Come diceva il Mahatma Gandhi: “Sii il modello che vuoi che gli altri siano.” Che cosa vuole Swami realmente da noi? “Siate come un

faro che si staglia alto nel cielo e irradia amore e luce. Ecco che cosa

potete fare per Swami.”

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che non riusciamo a comprendere. ma dobbiamo sviluppare la massima fede in swami, credere in lui e sapere che ogni cosa accade secondo il suo piano divino.

egli ha promesso di proteggerci come fanno le palpebre con gli occhi.

Guida Divina su Matrimonio e Figli nel corso della prima “interview”

swami mi parlò del matrimonio. egli disse: “Fai decidere ai genitori e Io darò la benedizione.” Questo avveniva nel 1983.

otto anni dopo, il 24 novembre 1991, e con la benedizione dei miei genitori, il matrimonio ebbe luogo. Il successivo 16 dicembre, swami concesse quella che si potrebbe definire “interview matrimoniale”.

Dio mantiene sempre le sue promesse.

Quando ci sedemmo nella stanza interna delle “interview”, swami prese le fedi e imponendovi le mani disse: “le benedico, le benedico, le benedico.” Guardandomi direttamente negli occhi, chiese: “Quanti figli vuoi?” Di getto risposi: “swami, voglio per primo un figlio maschio.” egli disse:

“perché vuoi un maschio? le femmine sono migliori. le figlie si prendono meglio cura dei genitori; hanno più riguardo e sono premurose.” allora ingoiai il mio orgoglio e dissi: “swami, sia fatta la tua volontà.”

e fu così che arrivarono due figlie. In una successiva “interview”, sorridendo, swami mi disse: “ti ho dato un’ottima prole.” oggi le ragazze hanno 17 e 18 anni e sono giovani adulte dedite, con molto impegno, all’organizzazione sai. a scuola sono considerate studentesse modello, il che è indubbiamente il risultato delle benedizioni di swami e del programma di educazione ai valori umani (eHv).

Madre Sai Mi Infonde Fiducia

Inizialmente avevo grande paura di

parlare in pubblico e ne soffrivo terribilmente.

era difficile parlare di fronte a una folla a causa di questa paura. Fiducia e sicurezza in me stesso, così come l’autostima, erano assenti. ricordo quando, per la prima volta, mi fu chiesto di trasmettere un messaggio su sai. paura e tensione abbondavano.

sudavo copiosamente: gocce di sudore mi coprivano tutto il corpo. mi venivano terribili attacchi di emicrania e il cuore batteva all’impazzata. pregavo madre sai di avere un po’ di tregua e la sua guida. a quel punto intervenne swami e in un’“interview” mi disse con tono deciso: “Devi avere fiducia in te stesso.” le sue parole furono come una saetta di luce che scacciò la paura e riempì di fiducia il mio essere. la grazia di swami fu di riempire e addirittura far traboccare il mio “vaso” in un suo ulteriore atto materno. seduto nella stanza interna delle “interview”, swami mi guardò e disse:

“Devi parlare dell’esperienza di sai e della moralità.” al che risposi: “swami, non utilizzo materiale cartaceo e spesso tengo gli occhi chiusi.” swami stese il braccio e mi pizzicò amorevolmente la guancia.

ruotando entrambe le mani in un enorme arco, mi guardò profondamente negli occhi e ordinò: “vai a parlare; sarò dentro di te.”

Da quel momento la paura cominciò a diminuire, sostituita da sicurezza e fiducia, e riuscii così a parlare tranquillamente.

oggi, per grazia di swami, ho trasmesso oltre 2000 messaggi sugli Insegnamenti di sai: dai Caraibi all’India, dalla Gran Bretagna agli stati uniti d’america, al Canada e al sudamerica. ogni volta che mi viene chiesto di trasmettere un messaggio su sai, lo prego di parlare attraverso di me e di rendermi suo potente strumento per condividere il suo amore attraverso le sue parole.

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L’Atma è Eterno

ero molto

attaccato alla splendida forma fisica del mio amato swami. Questo amatissimo signore che aveva tenuto la mia mano, tirandomi fuori dalla buia disperazione, e che mi ha guidato e amato in maniera incondizionata, ha deciso di lasciare il Corpo Fisico il 24 aprile 2011. alla presenza di sai mi sentivo fortissimo ed ero capace di scalare qualunque montagna e superare

ogni ostacolo. Bastava salire su un aereo e lo si raggiungeva facilmente. molte volte mi sono fatto con gioia le diciotto ore di viaggio da trinidad a puttaparthi per essere spettatore della sua Divina Grandezza.

Ho riflettuto e meditato sul perché il signore avesse scelto di eliminare la sua forma da questa terra. adesso c’era da sopportare questa grave perdita.

Quando comunicai la spiacevole notizia a mia moglie, anch’essa rimase di sasso.

andammo tutti nella stanza della preghiera.

Il silenzio permeava il nostro essere. non c’era bisogno di parole. Comprendevamo il suo gioco divino? potevamo veramente dire che tutto ciò che egli ci aveva insegnato ci avrebbe automaticamente dato conforto in questa occasione?

solo dopo molte settimane ho avuto piena consapevolezza di ciò che era

accaduto. Ho

cominciato a capire che swami mi stava dicendo che non esiste né nascita né morte. l’atma è eterno e imperituro.

Il corpo è ciò che è nato e deve uscire dal mondo fisico. swami ha scelto di venire in forma umana, di darci la beatitudine del suo Darshan e di trasformarci con il suo Divino amore. l’umanità è stata cambiata per sempre. Qual è ora il nostro tributo a lui?

Il Nostro Dovere spesso mi chiedo dove sarei andato se non fosse stato per la grazia, la protezione e la guida di madre sai. In un’“interview”

domandai a swami: “Che servizio devo fare?” egli rispose: “Insegna ai bambini, aiuta gli anziani e vai a trovare i ricoverati negli ospedali.” nel corso di un’altra

“interview”, concessami quando ero un giovane adulto, mi disse: “Hai troppi amici.

Fai che Dio sia il tuo unico amico. tua madre ti lascerà, gli amici ti lasceranno, ma Dio non ti lascerà mai.” Ho passato gli ultimi trent’anni a fare l’insegnante nell’ambito dell’educazione sathya sai.

adesso il nostro dovere è condividere e diffondere questo divino amore attraverso le molte strade offerte dall’organizzazione sai, avendo swami come Divino auriga.

“Il servizio fatto all’uomo è servizio fatto a Dio” deve diventare la nostra realtà. “mani Madre Sai è l’ancora nei momenti

più tempestosi. Egli ha l’amore di mille madri e non ci abbandonerà mai. Le Sue parole sono verità. Molte

volte possiamo avere la sensazione che Egli non ci presti attenzione o che impieghi troppo tempo per risolvere questioni o problemi con cui ci scontriamo. A volte può

darci risposte che non riusciamo a comprendere. Ma dobbiamo sviluppare la massima fede in Swami, credere in Lui e sapere che ogni cosa accade secondo il Suo piano divino.

Egli ha promesso di proteggerci come le palpebre proteggono gli

occhi.

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