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Oltre al rischio di incorrere in un infortunio durante lo svolgimento del proprio lavoro, i lavoratori possono essere esposti anche a quello di contrarre delle patologie specificamente riconducibili alle attività svolte che prendono il nome di “malattie professionali”. La malattia professionale è una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente (il Testo Unico, infatti, parla di malattie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose).

Per le malattie professionali non basta l’occasione di lavoro come per gli infortuni, cioè un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo, ma deve esistere un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia. Il rischio può essere provocato dalla lavorazione che l’assicurato svolge, oppure dall’ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge (cosiddetto “rischio ambientale”) per cui la differenza fondamentale tra l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale è che il primo è un evento traumatico che si manifesta contestualmente all’esposizione al rischio, mentre la malattia professionale, per potersi sviluppare, necessita di un periodo di esposizione, più o meno lungo, ad uno specifico fattore di rischio cui segue un periodo di incubazione di durata altrettanto variabile, ma tendenzialmente più breve nel caso delle malattie meno gravi e più lungo per quelle più gravi.

I dati sulle malattie professionali dei lavoratori stranieri risentono di tali problematiche che non sempre danno evidenza della portata del fenomeno e non possono far comprendere l’entità di esso; la mobilità elevata del lavoratore, in qualità di migrante, non consente, inoltre, di fare maturare le condizioni per la denuncia e, a volte, i lavoratori stranieri che si ammalano tendono a tornare nel paese di origine.

I dati provvisori (riferiti al periodo gennaio-dicembre 2020 e rilevati al 31.12.2020) delle denunce di malattie professionali pervenute all’Inail, pari a 45.023, evidenziano una diminuzione del 26,6% rispetto alle 61.310 dello stesso periodo dell’anno precedente. Le denunce di tecnopatie dei lavoratori stranieri, nel periodo gennaio-dicembre 2020 sono state 3.141 (7,0% del totale) con un calo del 27,2% rispetto a quelle verificatesi nello stesso periodo dell’anno precedente (4.317).

Tabella 10.11. Denunce di malattie professionali per luogo di nascita del tecnopatico. Gennaio - Dicembre 2019-2020 LUOGO DI NASCITA

DEL TECNOPATICO Gennaio- Dicembre 2019 Gennaio- Dicembre 2020

Italia 56.993 41.882

Unione Europea (esclusa Italia) 1.452 1.052

Extra Unione 2.865 2.089

Totale 61.310 45.023

Fonte: Open Data Inail, tabella con cadenza mensile. Dati provvisori rilevati al 31.12.2020

Oltre 41mila le malattie professionali denunciate dai lavoratori italiani (93,0% del totale) con un calo del 26,5%

(poco più di 15mila in meno) rispetto all’analogo periodo del 2019.

10.3.1 Dati tecnopatici 2018-2019

Le malattie professionali denunciate e protocollate all’Inail nel 2019 sono state complessivamente 61.197 in aumento del 2,9% (+1.735 casi) rispetto al 2018. Si conferma quindi anche per il biennio 2018-2019 una crescita delle denunce dopo il decremento verificatosi nel biennio 2016-2017. Le elaborazioni statistiche fanno riferimento alle tre gestioni assicurative Inail: Agricoltura, Industria e servizi, Conto Stato e l’analisi è stata effettuata considerando la data di protocollazione all’Inail.

Per il biennio 2018-2019, l’aumento delle denunce di malattie professionali ha riguardato sia i lavoratori stranieri (+10,1%; da 3.915 a 4.312) che gli italiani (+2,4%; da 55.547 a 56.885); tra i nati all’estero maggiore è stato l’incremento delle tecnopatie per i lavoratori comunitari (circa 17%; da 1.244 a 1.451) rispetto a quello che si è avuto per gli extra-comunitari (7,1%; da 2.671 a 2.861).

Tabella 10.12. Malattie professionali per luogo di nascita del tecnopatico e genere. Anni di protocollo 2018 - 2019

LUOGO DI NASCITA DEL TECNOPATICO

2018 2019

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

Italia 40.941 14.606 55.547 41.762 15.123 56.885

Paesi Esteri 2.530 1.385 3.915 2.795 1.517 4.312

di cui:

Paesi UE 711 533 1.244 807 644 1.451

Paesi Extra UE 1.819 852 2.671 1.988 873 2.861

Totale 43.471 15.991 59.462 44.557 16.640 61.197

Fonte: archivi Banca dati statistica Inail, dati aggiornati al 31.10.2020

Circa il 93% delle tecnopatie denunciate dai nati all’estero (4.000) nel 2019 ha coinvolto i lavoratori della gestione assicurativa Industria e servizi con una crescita pari al 10,0% rispetto all’anno precedente e a seguire quelli occupati nell’Agricoltura con 303 casi (7,0% delle denunce totali degli stranieri), più 14,3% rispetto al 2018. In controtendenza il Conto Stato ha registrato una considerevole diminuzione del numero di patologie denunciate pari al 40% (da 15 a 9) rispetto al 2018.

Nel 2019, considerando le sole attività economiche incluse nella gestione assicurativa Industria e servizi ed escludendo i casi che non hanno ricevuto opportuna codifica, si evince che per i lavoratori stranieri, il settore delle Costruzioni continua ad essere quello in cui insorgono il maggior numero di tecnopatie (635 nel 2019, pari al 19,2% del totale) con un aumento dell’8,5% rispetto all’anno precedente. Seguono il settore dell’Industria Alimentare con 334 malattie (+12,8%), della Fabbricazione dei prodotti in metallo (218; +23,2%), dei Trasporti e magazzinaggio (206, +12,6%) e della Sanità che con 202 tecnopatie ha registrato una diminuzione pari al 2,4%

rispetto all’anno precedente. Anche per i lavoratori italiani, nel 2019, il settore delle Costruzioni è quello in cui sono state denunciate il maggior numero di malattie professionali (8.352) con una crescita pari al 5,2% sul 2018. Troviamo poi il settore del Commercio (3.316), dei Trasporti (2.488) e della Sanità (1.835) che hanno evidenziato complessivamente un aumento medio del 6,2% rispetto all’anno precedente.

Tabella 10.13. Malattie professionali contratte dai lavoratori stranieri per Gestione/Settore e luogo di nascita del tecnopatico. Anni di protocollo

Fonte: archivi Banca dati statistica Inail, dati aggiornati al 31.10.2020

Dall’analisi territoriale (ci si riferisce alla sede Inail competente), si evince che circa il 68% delle malattie sono concentrate nel Nord-Est (37,1%; 1.601) e al Centro (30,7%; 1.324). Seguono con percentuali sostanzialmente più basse il Nord-Ovest (16,5% 710), il Sud (13,4%; 576) e infine le Isole con il 2,3% (101 casi). Rispetto all’anno precedente, tutte le macroaree hanno registrato un aumento del numero di tecnopatie da un +4,9% al Centro a un + 27,0% nel Mezzogiorno.

Poco più del 63% delle malattie professionali denunciate dai lavoratori stranieri (2.732) nel 2019 si concentra in sole cinque regioni: Emilia-Romagna (875), Toscana (564), Lombardia (499), Marche (427) e Veneto (367) con un aumento medio dell’8,6% rispetto all’anno precedente raggiungendo in tali regioni un incremento del 16% circa per i lavoratori comunitari (da 699 a 810 nel 2019); più contenuto risulta l’aumento per i non comunitari (circa il 6%; da 1.817 a 1.922). Nelle restanti regioni si è avuto un aumento medio del 12,9%, più consistente per i lavoratori comunitari (+17,6%) rispetto ai non comunitari pari a +10,0%.

In ottica di genere si registra nel 2019 una prevalenza di tecnopatie per la componente maschile degli stranieri (65% circa; 2.795 casi) con un aumento del 10,5% rispetto al 2018, che ha interessato quasi completamente coloro che sono stati, o sono tuttora occupati nei settori industriali ed artigianali di produzione di beni. Per le lavoratrici nate all’estero, le segnalazioni presentate all’Inail nel 2019 sono state, invece, 1.517 con un aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente; in particolare hanno riguardato coloro che sono state, o sono impegnate nel comparto della Sanità e nelle Attività dei servizi (ristorazione, servizi alle imprese).

Secondo la classificazione ICD-10, nel 2019 la stragrande maggioranza delle patologie denunciate dai lavoratori stranieri ha riguardato le malattie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (3.147; circa il 73%), in crescita del 12,6% rispetto all’anno precedente: tra queste, quelle più frequenti sono i disturbi dei tessuti molli (1.456) e le dorsopatie (1.447) che complessivamente raggiungono il 92,2%. Seguono le malattie del sistema nervoso (505) e dell’orecchio (279) che insieme rappresentano circa un quinto delle denunce totali e che hanno registrato un aumento del 7,3% sul 2018. Tra le patologie del sistema nervoso, il 90% circa (453) riguarda la sindrome del tunnel carpale (rientrante nella famiglia dei “disturbi dei nervi, delle radici e dei plessi nervosi”) con un’incidenza percentuale sul totale maggiore per il genere femminile (17,3%; 263) rispetto a quella maschile

(circa 6,8%; 190); quelle a carico dell’orecchio, generalmente ipoacusia, sono numericamente molto rilevanti per i lavoratori stranieri (274) rispetto alle lavoratrici (5 nel 2019), giustificabile da un’alta occupazione di lavoratori maschi stranieri in quei settori (Costruzioni, Fabbricazione dei prodotti in metallo) in cui è alta la numerosità di tecnopatie associate all’ipoacusia da rumore.

Tabella 10.14. Malattie professionali contratte dai lavoratori stranieri per ripartizione geografica/regione e genere. Anni di protocollo 2018 – 2019

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA/REGIONE

2018 2019

Femmine Maschi Totale Femmine Maschi Totale

Nord- Ovest 158 523 681 175 535 710

Fonte: archivi Banca dati statistica Inail, dati aggiornati al 31.10.2020

A seguire troviamo le patologie del sistema respiratorio (99), tra cui le malattie croniche delle basse vie respiratorie con il 46% circa; i disturbi psichici e comportamentali (55) con oltre il 70% di casi relativi a disturbi nevrotici legati a stress; le patologie tumorali (42), in particolare quelle dei bronchi e del polmone (una tecnopatia su tre) e il mesotelioma della pleura con l’11,9%. Nel biennio 2018-2019, ad eccezione dei tumori che hanno registrato un decremento dell’8,7%, le malattie del sistema respiratorio e i disturbi psichici e comportamentali hanno avuto un aumento medio pari al 7,7%.

Nel 2019 le malattie professionali presentate all’Inail e accertate positivamente sono 1.585 (il 37% circa delle tecnopatie denunciate dai lavoratori stranieri), ma tale dato sconta i tempi piuttosto lunghi per la definizione di malattia, pertanto è destinato a crescere nel tempo.

Tabella 10.15. Malattie professionali denunciate e accertate occorse ai lavoratori stranieri per ICD-10. Anni di protocollo 2018 – 2019

ICD-10 DENUNCIATO 2018 2019

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

In complesso 2.530 1.385 3.915 2.795 1.517 4.312

di cui:

Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99) 1.780 1.014 2.794 2.016 1.131 3.147

Malattie del sistema nervoso (G00-G99) 195 259 454 222 283 505

Malattie dell'orecchio e dell'apofisi mastoide (H60-H95) 269 8 277 274 5 279

Malattie del sistema respiratorio (J00-J99) 73 18 91 83 16 99

Disturbi psichici e comportamentali (F00-F99) 22 30 52 25 30 55

Tumori (C00-D48) 42 4 46 37 5 42

Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo (L00-L99) 38 14 52 20 9 29

Malattie del sistema circolatorio (I00-I99) 5 2 7 8 3 11

Malattie dell'apparato digerente (K00-K93) 7 - 7 7 2 9

ICD-10 ACCERTATO 2018 2019

Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale

In complesso 1.015 482 1.497 1.077 508 1.585

di cui:

Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (M00-M99) 747 337 1.084 819 376 1.195

Malattie del sistema nervoso (G00-G99) 98 132 230 113 121 234

Malattie dell'orecchio e dell'apofisi mastoide (H60-H95) 119 - 119 105 1 106

Malattie del sistema respiratorio (J00-J99) 14 5 19 16 2 18

Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo (L00-L99) 24 6 30 12 6 18

Tumori (C00-D48) 10 1 11 9 1 10

Malattie dell'occhio e degli annessi oculari (H00-H59) 1 - 1 2 - 2

Disturbi psichici e comportamentali (F00-F99) 2 1 3 - 1 1

Malattie del sistema circolatorio (I00-I99) - - - 1 - 1

Fonte: archivi Banca dati statistica Inail, dati aggiornati al 31.10.2020

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