IL PROGETTO AUTOSTRADALE PER LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI: L’ESEMPIO DELLA FRANCIA
L‟incremento degli studi e delle sperimentazioni sul tema della progettazione delle strade veloci ha messo in evidenza una diversa sensibilità di approccio al contesto e un diverso interagire con il paesaggio. Se si guarda agli interventi fatti in Francia negli ultimi anni sembra essere divenuta una prassi comune quella di intendere il progetto di infrastruttura come un progetto di paesaggio. La particolare sensibilità nei confronti del paesaggio contemporaneo dei progetti infrastrutturali francesi non è esclusivamente merito dei progettisti anzi deriva da politiche nazionali. A tal proposito appare essenziale mettere in luce che per la Direction des Routes du Ministère de l‟Equipement del governo francese “l'ambiente è un concetto misurabile, di essenza scientifica che
permette, in generale, di fornire una risposta tecnica ai problemi incontrati, mentre il paesaggio è sensibile, dunque, il dominio culturale dell'arte. Il paesaggio è una scelta della società che combina l'ambiente naturale e le sue attrattive. Oggi, l'approccio paesaggistico sembra essere uno dei più in grado di condurre un progetto di sviluppo sostenibile, creando un collegamento diretto tra la popolazione, le associazioni, le culture locali, i funzionari eletti, i professionisti della pianificazione...Tenendo conto dei progetti di paesaggio e di gestione stradale si aprono questioni importanti sia per la conservazione dei siti per lo sviluppo territoriale. Il progetto di paesaggio è, attraverso una lettura dei luoghi e dei siti, un‟apertura per il loro futuro. Le scelte culturali e politiche del loro sviluppo guida il trattamento dei problemi ambientali”148
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114_A54 (Nemes-Caissargues): ingresso all’area di sosta nei pressi di Nimes [fonte: Ponticelli L., Micheletti C.]
115_A837 (Saintes-Rochefort): passaggio tra le cave di Crazannes [fonte: Ponticelli L., Micheletti C.]
148 Direction des Routes, Le paysage et la route, Document de travail – julliet 2003 (Répubblique Française, Ministere de l’équipement des transports du logement du tourisme et de la mer)
Sotto l‟impulso di questo potente organo di governo si sono creati nuovi strumenti normativi la cui funzione è quella di garantire un elevato standard progettuale in special modo nelle aree rurali. I progetti di autostrade e ferrovie, così come quelli di parchi giardini e architetture in generale, fanno parte di un vasto programma che la Francia sta portando avanti da circa un ventennio la cui funzione è quella di rinnovare l‟immagine culturale della nazione. Un ruolo attivo e fondamentale è attribuito, in questa vasta operazione, ai paesaggisti che oltre alla pratica della progettazione degli spazi aperti sono chiamati a collaborare a tutte quelle opere che modificano l‟immagine del territorio. La politica di ammodernamento della rete di trasporto pubblica è intesa infatti non solo come un problema di mobilità, ma come un problema culturale, un mezzo per rinnovare il volto della nazione e la contempo un nuovo punto di vista per osservarla. A tal proposito a partire dal 1989 la Direction des Routes, diretta da Christian Leyrit, si avvale di una consulenza fissa di un paesaggista e di un architetto, che hanno la nomina di Conseiller, e del collegio di otto
esperti(Paysage et Environnement) ognuno afferente ad un ambito disciplinare differente (botanica, ecologia, sociologia, estetica, paesaggio, urbanistica, protezione acustica) ed esterni a qualsiasi Amministrazione. Il compito del Collegio è di affiancare i tecnici in modo da avere un approccio multidisciplinare al progetto per fronteggiare meglio le nuove esigenze dei fruitori dell‟autostrada e di coloro che vivono nei dintorni.
116_B. Lassus: schema per l’abbattimento del rumore in prossimità delle abitazioni [fonte: Morelli E.]
Il 1989 è lo stesso anno in cui viene sperimentata per la prima volta una norma che stabilisce che 1% del costo dell‟infrastruttura sia destinata alla realizzazione di progetti di paesaggio che mettano in relazione l‟infrastruttura stessa con le popolazioni locali che possono partecipare attivamente al progetto corrispondendo lo stesso finanziamento (1% paysage et developpement). Tutto ciò comporta che gli interventi non siano strettamente connessi all‟infrastruttura, ma interessino la porzione di paesaggio in relazione visiva con essa. Questo nuovo approccio viene applicato in occasione della costruzione di due nuove autostrade, la A20 (Vierzon-Mountauban) e la l‟A75 (Clermont Ferrand – Béziers). In questo caso specifico l‟obiettivo era, al contempo, quello di salvaguardare il paesaggio del Massiccio Centrale e di promuovere lo sviluppo turistico ed economico dell‟intera regione. Un ulteriore strumento normativo varato grazie alla lungimiranza della Direction des Routes è la Dichiarazione di Pubblica Utilità, attraverso la quale la società costruttrice dell‟infrastruttura si impegna a realizzare un certo numero di progetti la cui funzione è quella di minimizzare gli impatti ambientali (les engagements de l‟Etat). A queste politiche di sensibilizzazione verso la materia paesaggistica la Direction des Routes ha istituito un premio biennale “Le Rubans d'Or” assegnato ai migliori progetti realizzati sul tema delle infrastrutture per la viabilità.
La Francia appare quindi come un immenso laboratorio paesaggistico in cui il vecchio e le
tradizioni sono recuperate e reinterpretati in chiave contemporanea, in modo da garantire una coerente mutazione tra passato, presente e futuro149. All‟interno di questo laboratorio troviamo le esperienze progettuali più significative ovvero le opere ferroviarie per il TGV firmate da Michel Desvigne e Christine Dalnoky e la prolifica collaborazione di Bernard Lassus con la Direction des Routes per le opere autostradali. È del paesaggista francese il grande merito di essere riuscito a far mettere in pratica alla Direction des Routes alcune accortezze che evitassero di sfregiare il Massiccio Centrale per la costruzione delle due autostrade sopra citate. Difatti oltre all‟applicazione del 1% paysage et developpement Lassus è riuscito a far variare il tracciato dei due tratti autostradali in modo da non tagliare al centro la catena montuosa ma contornandola e rendendo possibile la visione del paesaggio al fruitore. Questo è solo uno dei tasselli che compongono la filosofia progettuale con cui si vuole realizzare la nuova rete autostradale francese, filosofia esplicitata nel testo Autoroute et paysage, curato dallo stesso Lassus con Christian Leyrit, nel 1994. Il testo esplicita l‟idea che Lassus ha dell‟autostrada, ovvero un creatore di nuovi scenari paesaggistici, ma esplicita anche il ruolo fondamentale nella costruzione della nuova Europa. Attraverso l‟esperienza del viaggio si può ampliare la conoscenza paesaggistica e la progressiva
messa in opera della rete autostradale aprirà gli occhi su altri paesaggi150.
119_A54(Nimes – Caissargues): area di sosta nei pressi di Nimes [fonte: Ponticelli L., Micheletti C.]