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3. VIVERE E RACCONTARE “SOTTO IL CIELO DI ROMA”: traduzione e analisi d

3.3. Proposta di traduzione

3.3.1. Il matrimonio

C’è da dire che il matrimonio di Yingxi e Dano si è sviluppato praticamente come il capriccio di un bambino. Era un caldo pomeriggio di agosto a Pechino e i due erano fermi sotto un albero al lato della strada.

«Allora? Che dici, ci sposiamo o no?» Yingxi teneva le braccia incrociate sul petto, con espressione spazientita.

«A dir la verità, sono un po’ indeciso, ma allo stesso tempo so bene che se non ci sposiamo adesso, me ne pentirò amaramente!» rispose seriamente Dano, con lo sguardo fisso a terra. «Non dire stupidaggini, vuoi sposarti adesso o no?»

«Sì!» disse lui con convinzione, alzando gli occhi di scatto.

Yingxi si zittì, all’inizio sperava che Dano battesse in ritirata, in quel caso sicuramente si sarebbero sentiti entrambi molto più rilassati.

Dano, che è sempre così empatico, guardò Yingxi e all’improvviso le chiese con una leggera risata: «Che c’è? Sembra che sia tu a non avere il coraggio! L’hai chiesto tu a me, ma sembra che tu stia cercando una scusa per non farlo.» Fece una pausa, poi aggiunse: «Decidi tu!» «Che vuoi dire?» Yingxi si scaldò: «Devo decidere io? Per qualsiasi cosa aspetti me che decida? Perfino per il matrimonio fai decidere me? Che faccia tosta! Così se qualcuno te lo chiederà, sembrerà che sia stata io ad averti costretto a sposarmi!» A quel punto, cominciò a viaggiare con la mente e si infuriò ancora di più, così si mise ad urlare: «Sei perfido! Così se il nostro matrimonio non andrà bene, tu potrai lavartene le mani e dire ‘Eri tu che ti volevi sposare!’ Non è vero?»

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Dano si affrettò a negare: «Non volevo dire questo! Ero sincero! Stavolta per venire a Pechino ho preparato tutti i documenti per sposarci…Ma è normale che dobbiamo confrontarci su questa storia del matrimonio.»

Arrivati a questo punto, è chiaro che c’è bisogno di una spiegazione per i lettori, Dano non è di Pechino, per la verità non è nemmeno cinese, è un italiano che però adora gli spaghetti cinesi e non beve mai caffè.

Mentre erano in strada a gestire la situazione, il cellulare di Yingxi suonò, era sua madre che le inviava un messaggio. Yingxi controllò che c’era scritto:

«Avete preso il certificato di matrimonio? Se sì, allora stasera andiamo fuori a cena con tuo padre, altrimenti devo iniziare a preparare la cena.»

Yingxi si sentì infinitamente stressata, già questa storia dello sposarsi o meno le faceva venire il mal di testa, perché la mamma in quel momento delicato chiedeva anche della cena? Le conseguenze di questo matrimonio erano enormi, a parte il cambiamento dello stile di vita da quel momento in poi, che era già un aspetto importante, ma addirittura dove andare a mangiare dipendeva da questo matrimonio! D’un tratto Yingxi si sentì ancora di più sotto pressione. «Devo farlo sapere a mia madre, muoviamoci! Allora?» Yingxi fissava sovrappensiero i taxi che passavano in strada, in realtà, anche se avessero deciso di andare a prendere questo certificato, temeva che non avrebbero fatto in tempo, erano già le 16.30, l’ufficio di registrazione dei matrimoni tra cittadini cinesi e stranieri si trovava a nord della città e alle 17.00 avrebbe chiuso. A questo punto, Yingxi cominciò improvvisamente a fare pensieri negativi: due persone stanno insieme per tre anni, entrambe costrette a viaggiare dall’Italia alla Cina e dalla Cina all’Italia per vedersi, oltre ai soldi dei biglietti aerei, spendono soldi in telefonate, posta e pacchi… Tutto ciò era un investimento enorme! Lasciandoli da parte per ora, la cosa più importante era il grande tormento che portava, i pianti l’uno nelle braccia dell’altro al momento dei saluti all’aeroporto, le lacrime che scendevano ai due capi del telefono, nonostante nelle lettere si prospettasse un futuro felice, non si riusciva a sopportare quel presente crudele, che spesso portava dei lasciti sospetti: o singhiozzi o lacrime…ma sempre d’amarezza! Ripensando a quei momenti terribili, sarebbe stato meglio approfittarne per metterci un punto! Con questi pensieri, Yingxi agitò il braccio per fermare un taxi, poi si voltò a guardare Dano, i suoi occhi rivelavano allo stesso tempo tribolazione e tranquillità, disse poi con fermezza:

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«Se non ci sposiamo oggi, allora non ci sposeremo mai più!»

In quel momento Dano non si soffermò a riflettere sul significato velato di quella frase, anche lui montò di corsa su taxi e insieme a Yingxi si diressero velocemente verso l’ufficio di registrazione a nord della città.

La cosa bella della giovinezza è il coraggio.

Quella sera, andarono fuori a cena con la famiglia di Yingxi. Seduta in macchina di sua madre, la ragazza guardava fuori dal finestrino, aveva ancora qualche lacrima che le scendeva sul viso, era successo tutto così velocemente che l’aveva colta impreparata. Durante l’adolescenza si era sempre chiesta con curiosità come sarebbe stato il suo matrimonio, ma non avrebbe mai pensato che si sarebbe trattato di entrare in una sala matrimoniale totalmente confusa e disorientata, come se stesse facendo una scommessa.

La discussione con Dano di poche ore prima in strada era ancora viva nella sua mente, i due si provocavano con forza a vicenda: «Te la senti o no?» «Mi sembra che tu non te la senta! Io me la sento!» proprio come nel Viaggio in Occidente, Sha Wujing e Zhu Bajie199 litigavano, l’uno dicendo «Sali!» e l’altro «Scendi!» e alla fine entrambi caddero in acqua.

‘Che cavolo!’ Pensò Yingxi.

Dano era un tipo così leggero e senza pensieri, disse pieno di gioia di sentirsi come se si fosse liberato da un peso, come se avesse fatto la cosa giusta. Yingxi lo guardava in modo freddo, in effetti non era male, almeno tra i due ce n’era uno disteso e gioioso. Tornò a guardare fuori dal finestrino, e continuò a pensare all’assurdità di tutto ciò.

Poco prima, quando erano arrivati all’ufficio matrimoniale, avevano notato con sorpresa che era vuoto, Yingxi aveva sentito dire che ultimamente per ottenere il certificato di matrimonio bisognava fare una lunga fila, così pensò che avessero già chiuso. Si trattava, invece, del normale orario di lavoro, l’impiegato chiese loro i dati per la registrazione, il passaporto di Dano e il suo certificato di stato libero, poi la carta d’identità di Yingxi, tutto molto semplice. «Tutto qui?» Mormorò lei tra sé e sé, pensava che le avrebbero chiesto di fornire qualche altro dato. In genere, le cose che si sentono dire riguardo alle procedure sono sempre più semplici di come sono in realtà.

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L’impiegato portò i documenti in un altro ufficio e nel giro di pochi minuti apparve il notaio, si salutarono e la coppia prese posto davanti a un’ampia scrivania color marrone scuro, mentre lui si sedette dal lato opposto. Alle sue spalle c’era una finestra, con la luce alle spalle il suo volto non era ben distinto, perché era avvolto nell’oscurità, mentre Yingxi e Dano furono investiti dalla luce del tramonto. All’angolo del tavolo c’era la bandiera della Repubblica Popolare Cinese, all’improvviso Yingxi avvertì una sconfinata e insondabile sensazione di serietà, come se si stesse tenendo un processo entusiasmante, e ogni suo minimo movimento fosse talmente importante da influenzare il destino della nazione. Tremò e si ritrasse dal terrore, mentre Dano, non capendo il cinese, spalancava gli occhi e si sporgeva in avanti con cautela, ma curioso ed eccitato.

Dopo essere usciti, Yingxi non ricordava per niente quello che il notaio aveva detto mentre porgeva loro i libretti rossi.200 Solo tre solite frasi di circostanza. Dato che lei non ricordava nulla, Dano non aveva modo di capire. Ancora sotto shock, Yingxi non riusciva a crederci: è stato tutto così facile?!

Yingxi aveva soltanto i suoi genitori, i suoi nonni materni erano volati in cielo prima che lei nascesse, suo nonno paterno era venuto a mancare quando suo padre era ancora piccolo, l’unica anziana rimasta della famiglia era la sua nonna paterna, ma anche lei lo scorso inverno si era lentamente spenta. Così, le uniche persone accorse a festeggiare il suo matrimonio erano stati i suoi genitori, suo padre aveva scelto un ristorante di lusso e aveva prenotato una splendida sala interna per il banchetto.

Anche se in quattro non era molto movimentato, era comunque intimo e tranquillo. Durante questo grande party, il padre della sposa pronunciò delle parole sincere e sentite, nient’altro che quello che tutti i genitori del mondo augurano ai propri figli:

«Dovete rispettarvi a vicenda, prendervi cura l’uno dell’altra, così avrete un matrimonio felice.» Dano era a testa bassa tutto preso dalla cena, Yingxi fissava il bicchiere inebetita, sua madre li osservò entrambi e con una risatina pensò: ‘Questa piccolina si è già sposata!’

Per i genitori i figli restano sempre dei bambini, anche se Yingxi aveva ormai venticinque anni e Dano ventiquattro.

200 Si tratta dei certificati di matrimonio, anche chiamati libretti rossi, una sorta di documenti di riconoscimento di coppia

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