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Capitolo V- Prospezioni magnetiche per l’indagine dei villaggi medievali abbandonat

V.4 Il Meilogu Diocesi di Sorres.

La delimitazione dell’area definita come Meilogu ha subito nel corso del tempo numerose modifiche, a partire dalla curatoria di epoca giudicale, quella testimoniata nel 1388, il feudo del periodo spagnolo, fino all’attuale sub-regione della Provincia di Sassari, che comprende un areale molto esteso228.

Nel periodo giudicale sono attestate nel territorio le curatorie di Meilogu (comuni di Siligo, Banari, Bonnanaro, Borutta e Torralba), Costa de Addes (Bonorva e Semestene), Capuabbas e Campulongu (Bessude, Thiesi, Cheremule, Giave, Cossoine), Ardara

226 Sull’argomento vedere ANATRA 1989, pp. 109-216. 227 MILANESE 2004, pp. 150-151.

228 Sull’evoluzione del concetto di Meilogu, nonché sulle varie entità istituzionali susseguitesi sul tempo e sulla loro estensione, ho utilizzato DERIU- CHESSA 2011; c.d.s. cui si rimanda onde evitare l’appesantimento del testo con troppe note.

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Fig.3. Localizzazione della regione del Meilogu (elaborazione grafica e GIS G. Marras).

(Ardara); non abbiamo dati certi rispetto la pertinenza delle villas comprese nei territori comunali di Mores e Ittireddu, probabilmente poste nel Meilogu.

Il tratto unificante di queste circoscrizioni, che ci permette di considerala in modo unitario in questa ricerca, è che appartenevano tutte alla diocesi di Sorres229, ad eccezione di Ardara, che faceva capo alla diocesi di Bisarcio.

Dopo il crollo del giudicato di Torres la curatoria di Costa de Addes passa dapprima ai Malaspina e poi al Giudicato di Arborea. Le restanti curatorie sono invece in mano alla famiglia dei Doria, che la cederà poi, per mano di Damiano Doria, a Mariano IV di Arborea nel 1353230.

229 CSP, ZICHI 1975.

230 MELONI 1971, p. 171.

Fig. 4. Le curatorie medievali nell’area dell’attuale comprensorio del Meilogu (da DERIU-CHESSA

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99 Nel 1388, alla firma del trattato di pace fra il Giudicato d’Arborea e la Corona d’Aragona, sono presenti i delegati dell’Incontrada di Ardara e Meilogu, che unisce le precedenti ed omonime curatorie e comprende il loci de Capula (che riuniva l’omonimo castello, Siligo e forse Querqueto), Ardara, Bonnanaro, Borutta, Torralba, Mores, Ittireddu, Lachesos,

Todorache e un altro centro non leggibile231.

A partire dal XV secolo, con il compiersi del processo di feudalizzazione dell’isola, questa circoscrizione, inizialmente in mano a a Bernat Riusech alias de Centelles232, si smembra fra il 1438 e il 1445233 nei feudi di Capula234 (poi di Cea e di Villanova Montesanto), comprendente i territori comunali di Banari e Siligo, in quello di Meilogu235 (o marchesato di Valdecalzana) nelle aree di Bonnanaro, Borutta e Terralba, curadoria de Oppia236 (Ardara, Mores, Ittireddu, Lachesos, Todorache).

Il nome Meilogu deriva dal medievale Medio Loco, come attestato dall’icastica serie toponomastica237 Meiulocu-Meyulogu-Metzologo238, quindi “luogo di mezzo”, in riferimento alla sua posizione centrale all’interno del Giudicato di Torres. La ricerca sulle fonti scritte è stata finora indirizzata all’elencazione dei vari insediamenti239 e alla loro pertinenza alle differenti curatorie giudicali, mentre non si dispone finora di sintesi soddisfacenti sui singoli centri testimoniati nel medioevo.

Gli studi finora effettuati evidenziano comunque il gran numero di insediamenti e la sopravvivenza di alcuni di loro (Villanova Montesanto a Siligo, Terchiddo a Bonorva, Todorake e Lachesos a Mores) oltre il periodo classico della crisi degli insediamenti (II metà del XIV secolo), con abbandoni scaglionati fino al XVII secolo (con la peste del 1652) e addirittura all’inizio del XIX; alcuni sembrano scomparire anche in periodo

231 CDS, sec. XIV, CL; CARIA 2003/04, MUREDDU 2003/04. 232 ME 2008 C.V. 8; AREDDU 2008, p. 137.

233 Per un quadro generale vedi DERIU 1983/84, pp. 137-140 234 JAVIERRE MUR 1958, p. 176; SODDU 2013,p. 40.

235 DERIU 1983/84, pp. 141-143; DERIU- CHESSA 2011, p. 43. 236 JAVIERRE MUR 1958, p. 176. SODDU 2013,p. 40.

237 Riepilogata da DERIU 1983-84, vol. I, p. 63.

238 In una fonte del 1346, vd. CASTELLACCIO 1995, App. 1, f. 27 v., p. 193.

239 Per l’elencazione dei vari insediamenti nei vari momenti storici si vedano i contributi citati nella nota 30. Particolarmente importanti, per registrare gli insediamenti a date ben precise sono comunque i documenti contenuti in SELLA 1945 (passim, 1342-1360), MELONI 1995, pp. 578-79 (1349) e la pace del 1388 (CDS CDS, sec. XIV, doc. CL, ora riedita in MUREDDU 2003/04 e CARIA 2003/04 (1388).

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100 precedente, come Villa Vetere, Bonortholi, Nurapassar, Puthu Passaris240, di cui è ignota la stessa ubicazione.

Anche dal punto di vista dei dati archeologici disponiamo finora di ricognizioni estensive su vari territori comunali (Giave, Cheremule, Mores, Bonorva) e di ricognizioni intensive in altri (Siligo, Bessude) 241. Pochi, e sostanzialmente inediti, sono invece gli scavi stratigrafici effettuati, che hanno peraltro interessato alcuni dei siti di maggior interesse (S. Nicola di Trullas242, S. Pietro di Sorres, S. Maria di Cea243, Castello di Ardara244), ma non sempre con metodologie corrette.

V.4.1 L’insediamento nella Diocesi di Sorres.

Nell’inquadrare i distretti amministrativi entro i quali ubicare le ville si notano differenze fra questi studiosi che hanno condotto un esame approfondito di questa regione della Sardegna (tabella 3).

Il Day e la Terrosu Asole nel compilare i rispettivi atlanti riportano solamente i villaggi, Deriu elenca invece castelli, ville, chiese e monasteri, centri minori ricordati dalla tradizione. Alcune differenze sono legate al tipo di fonte utilizzata: Day e Deriu si rifanno all’opera dell’Angius mentre la Terrosu Asole utilizza come base per il suo catalogo il Fara. Numerosi casi differiscono tra gli autori perché esito di errori di comprensione o trascrizione; altri sono dovuti allo sdoppiamento o ripetizione di toponimi.

Una delle differenze più marcate è la presenza della curatoria di Campulongu che compare solo nello studio di Deriu, che si basa su un’unica citazione databile fra il 1198 e il 1232245; recentemente il Livi ritiene si tratti di una denominazione alternativa del Cabuabbas246 mentre la cartina del Giudicato di Torres presente nell’ultima edizione del Condaghe di S. Pietro di Silki è ubicata presso i territori di Bessude e Thiesi247. Mentre il Day e il Deriu

240 Questi villaggi sono citati, insieme ad altre località di tipologia incerta (Silanos, Cortinas, Cannabaria) da LIVI 2014, pp.-152162.

241 MILANESE c.d.s.

242 BONINU-, PANDOLFI 2010. 243 CANALIS 2001.

244 Scavi 2012-14 sotto la direzione del prof. Marco Milanese, ancora inediti (vd. Comunque

http://www.fastionline.org/excavation/micro_view.php?item_key=fst_cd&fst_cd=AIAC_3020). 245 SODDU- STRINNA 2014, sch. 396.

246 LIVI 2014, p.347.

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101 tengono separate le curatorie di Meilogu e Oppia, la Terrosu-Asole e il Livi le contemplano come unico distretto.