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Verifica dei dati di ricognizione attraverso il confronto con i dati di scavo I risultati della ricognizione sono stati successivamente confrontati con i dati emers

Capitolo V- Prospezioni magnetiche per l’indagine dei villaggi medievali abbandonat

J. Day A Terrosu-Asole G Deriu

VI. 3 Hostiano de Monte Inquadramento storico.

VI.4.3 Verifica dei dati di ricognizione attraverso il confronto con i dati di scavo I risultati della ricognizione sono stati successivamente confrontati con i dati emers

durante la campagna di scavo.

Nell’area 2100 è stato messo in luce quanto rimane del muro su cui si imposta la cappella quadrangolare della chiesa, obliterato sotto la strada privata che conduce al sito dalla SP Siligo-Adara. Il muro che fa parte dell’impianto termale, è costruito con tecnica mista in basalto e calcare con l’impiego nei corsi e nel sacco di qualche mattone; la struttura è tagliata dal lato sud e risulta inclinata verso nord-ovest, con evidenti problemi di statica causati probabilmente dagli interventi subiti. Poco distante dal muro è emersa un ampio piano pavimentale in cocciopesto tagliato e con evidenti segni di dissesto dovuti anche in questo caso a danneggiamenti subiti a seguito dell’uso del terreno (ripetutamente arato, su cui sono stati impiantati sia una vigna che alcuni alberi da frutto), che hanno interessato forse anche una delle sepolture rinvenute, l’individuo infatti è stato trovato privo del cranio e dei piedi, che potrebbero essere stati tagliati dal passaggio dell’aratro.

L’alto numero di reperti registrato in ricognizione è compatibile con le strutture rinvenute, va comunque considerato che tale numero in questa fascia del campo può dipendere dai lavori agricoli. Nelle aree 2300 e 2500, ubicate lungo le fasce più esterne del campo non sono emerse strutture ma sono stati messi in luce sistemi di drenaggio dell’acqua. Nell’area 2500 in corrispondenza dei quadrati 5 e 6, fra quelli con il numero di laterizi più alto, è stato scavato uno strato di laterizi frammentati e posti di piatto associati a frammenti di ceramica, di cronologia successiva al IV e V secolo, sotto un deposito alluvionale di circa

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10 Laterizi 85 52 56 33 33 20 10 14 Ceramica 8 19 7 5 14 10 9 21 6 13 Fauna 1 Vetro Metallo

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152 40 cm. Nella trincea 2500 una sistemazione simile ma in pietre non lavorate, per circa il 98% di origine vulcanica di piccole dimensioni (il 96% delle pietre è rientra nel modulo C351, con misure inferiori ai 15 cm) associate a materiale anche in questo caso tardo imperiale, si è formata in periodo altomedievale come testimoniato dal rinvenimento di alcuni frammenti di forum ware. Siamo dunque in un’area antropizzata marginale del sito. Alla luce di questi dati è chiaro come l’uso delle prospezioni geofisiche potrebbe fornire indicatori sulla presenza di strutture sepolte e sull’estensione del deposito archeologico consentendo una programmazione mirata delle aree da indagare con scavo stratigrafico. VI.4.4 La campagna di prospezione.

Il primo step del lavoro di prospezione nel sito di Mesumundu si è svolto sotto forma di corso propedeutico all’uso dello strumento352 e, come scelta metodologica finalizzata, prima dell’avvio della seconda campagna di scavo al fine di utilizzare i dati della prospezione geofisica per l’apertura di saggi mirati.

Si è potuto cominciare subito con la battuta dei punti in quanto la quadrettatura era già stata predisposta l’anno precedente e utilizzata come base per la campagna di ricognizione intensiva. Le griglie erano state sistemate seguendo un orientamento con angolo di 45° gradi in rapporto a strutture visibili, in modo tale da non dovere riposizionare la quadrettatura durante la prospezione ed avere dei dati perfettamente sovrapponibili (figg. 42-43).

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Durante la prima campagna di scavo di Bisarcio nel 2012 è stata studiata e testata una tabella per la classificazione della pezzatura e della lavorazione dei materiali, quando si rese necessario lo studio dimensionale e morfologico degli elementi litici ai fini di stabilire la natura di crollo o spoglio di alcune US. Le pietre vengono misurate e attribuite ad un modulo specifico; i moduli sono tre: modulo A, pietre con dimensioni superiori ai 40 cm, Modulo B, pietre con dimensioni comprese fra i 15 e i 30 cm e modulo C, pietre con dimensioni inferiori ai 15 cm.

352 Il corso si è svolto sotto la direzione della dott.ssa Laura Cerri, che ha diretto le operazioni sul campo ed elaborato i dati, poi rivisti ed esaminati sulla base dei risultati delle campagne di scavo. L’approfondimento nell’area 2500 è stato svolto dalla scrivente in accordo col tutor prof. Milanese al fine di valutare l’incidenza sui risultati magnetometrici della profondità cui si trovano le strutture sepolte e del tipo di sedimento che le oblitera.

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Fig. 42. Mesumundu. Quadrettatura usata in ricognizione e progettata ai fini della campagna di prospezione.

Fig. 43. Mesumundu. In evidenza l’orientamento (in giallo) dei quadranti rispetto all’orientamento (in fucsia) delle strutture visibili.

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Fig. 44. Mesumundu. Rilievo con lo strumento lungo il profilo verticale (asse y) della griglia.

E’ stato necessario invece predisporre la griglia nel campo della chiesa e in quello confinante dal lato nord: si è deciso di effettuare la prospezione anche in queste aree per avere una visione più ampia possibile delle eventuali tracce archeologiche presenti.

La prima operazione da compiere è stata quella di sostituire tutti i picchetti in ferro con quelli in alluminio e/o legno; di seguito è sto individuato un’areale a magnetismo costante dove effettuare l’azzeramento dello strumento, che si azzera calibrando lo strumento su un valore il più possibile costante per tutti e quattro i punti cardinali, considerando il Nord magnetico e non quello geografico. Al termine dell’azzeramento vengono inseriti nel gradiometro le impostazione relative ad altezza e lunghezza delle griglie, all’intervallo trasversale (ossia la distanza tra i profili di battuta di ogni singola griglia) e la distanza fra i punti.

Tutto il sito è stato indagato con una maglia di punti distanti 0,50 cm su profili di 1 m, mentre in alcune griglie ritenute interessanti per densità di strutture e problematiche interpretative si è proceduto con una maggiore densità di punti presi a distanza di 0,25 cm su profili di 0,50 cm.

Durante la prospezione (figg. 44-45) è stato preso nota di tutti i fattori di disturbo presenti, quali la presenza di elementi vulcanici, recinzione in conci di basalto, rete dell’alta tensione, rifiuti metallici, materiale di superficie (laterizi); non ha influito invece a copertura erbosa, in quanto prima dell’inizio della campagna l’amministrazione comunale ha provveduto al taglio dell’erba su tutta l’area da indagare.

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Fig. 45. Mesumundu. Rilievo con lo strumento lungo il profilo verticale (asse y) della griglia.