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Capitolo 4 – Mercato finanziario ed energie rinnovabili

4.4 Mercato italiano

Nel mercato azionario italiano possono esser identificate undici società aventi come

core business esclusivo o prevalente le energie rinnovabili - numero raggiunto con la recente quotazione di Enel Green Power - su un totale di 2162 costituenti il comparto elettrico/utilities.

Tali società operano nella generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili e/o nelle

tecnologie e negli impianti a queste connesse, realizzando in queste aree la maggior parte del loro fatturato. Le società sono quindi attive in uno o più dei seguenti comparti della filiera delle

rinnovabili: Biomasse, Eolico, Solare, WTE63, Biogas oltre all’idroelettrico.

Le imprese sono state selezionate in base al criterio della “attività prevalente”, cioè considerando solo le società quotate che realizzano la maggior parte del loro giro d’affari nei vari segmenti delle FER, con l’obiettivo di dare una rappresentazione realistica della presenza dell'industria delle rinnovabili nel mercato mobiliare italiano. Il perimetro dell'indice flessibile in funzione dell’evoluzione dei business delle diverse società quotate, ad oggi è costituito dalle seguenti società: Alerion, EEMS, Erg Renew, ErgyCapital, Falck Renewables (ex Actelios),

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Si tratta delle seguenti società: A2A, Acea, Acegas-Aps, Acque Potabili, Acsm-Agam, Alerion, Ascopiave, Edison EEMS, Enel, Enel Green Power, Erg Renew, Ergycapital, Falck Renewables, Greenvision, Hera, Iren, Kerself, Kinexia, K.R.Energy Ternienergia.

Greenvision Ambiente, K.R. Energy, Kerself, Kinexia, Terni Energia e, da ultima, Enel Green Power64.

In linea generale, sono distinguibili due tipologie d’imprese che si differenziavano per la tipologia di attività svolta: la prima tipologia si occupa essenzialmente di generazione di energia elettrica mentre la seconda, impegnata nello sviluppo e realizzazione di tecnologie, realizza impianti e componenti per la produzione di energia da FER.

Ad oggi, tale distinzione sta venendo meno in quanto molte imprese tendono ad attuare una strategia di integrazione della catena del valore coniugando l’impiantistica con la produzione di energia. Ad esempio, TerniEnergia ha affiancato all’attività di progettazione, installazione e manutenzione di impianti fotovoltaici industriali in conto terzi, la realizzazione di impianti in proprio ed in Joint Venture, diventando quindi anche produttore di energia elettrica.

Tuttavia, considerando l’attività prevalente, si possono distinguere le due seguenti macrocategorie:

Power generation; in questa categoria possono essere comprese Alerion, Erg Renew,

ErgyCapital, Falck Renewables (ex Actelios), Greenvision Ambiente, K.R. Energy, Kinexia e Enel Green Power;

System integrator: in questa categoria vengono ricomprese EEMS, Kerself e Terni Energia.

Occorre, altresì, puntualizzare che è identificabile anche un terzo gruppo di società, operanti in altri settori industriali, che sta attuando una strategia di diversificazione investendo nel settore delle rinnovabili. Si tratta, in particolare, di Beghelli, Carraro, Gefran, Industria e Innovazione, Pramac, Uni Land. Allo stato, l’incidenza delle rinnovabili sul fatturato complessivo di tali società è ancora limitato.

Nella costruzione di nuovi impianti nel biennio sono stati investiti complessivamente 998 milioni di euro, di cui più della metà in progetti nel fotovoltaico65. In termini di potenza installata, l’eolico, in parte a causa delle caratteristiche tecniche delle tecnologie e in parte a causa dei diversi sistemi di autorizzazione e incentivazione, mostra un livello di poco inferiore al

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Le 11 società sono altresì considerate come componenti dell’indice IREX. L’IREX (Italian Renewable Index), è un indicatore sintetico che monitora, da oltre due anni, l’andamento del comparto delle società italiane delle energie rinnovabili quotate alla Borsa Italiana. L’IREX è stato lanciato dalla società di consulenza Althesys.

fotovoltaico. In media gli investimenti nel fotovoltaico hanno la potenza di 6 MW per

operazione, mentre nell’eolico tale valore è decisamente più elevato, pari a 24,5 MW. Le

acquisizioni di partecipazioni, sia di maggioranza che di minoranza, sono state 21 per un valore stimato delle transazioni pari a 290 milioni di euro. La maggior parte di queste operazioni è finalizzata alla crescita delle Società che hanno anche realizzato vari accordi di collaborazione e

Joint Venture.

Complessivamente le società selezionate presentano una capitalizzazione cumulata di 9,18 miliardi di Euro con il 90% circa rappresentato da Enel Green Power.

Al riguardo, si riporta di seguito il grafico rappresentante la distribuzione delle capitalizzazioni di mercato a data recente (19 febbraio 2011)66.

Figura 19 – Principali società italiane attive nelle FER ordinate per capitalizzazione di mercato – Fonte: Thomson Datastream

A titolo di riferimento, il gruppo di società operanti nelle energie rinnovabili pesa circa il 10,9% del settore Utilities del MTA di Borsa Italiana e circa il 2% della capitalizzazione complessiva della borsa italiana. Escludendo la blue chip Enel Green Power il peso del settore scende allo 0,2% circa della borsa italiana. Tranne EGP, tutte le società quotate del settore appartengono ai comparti Mid e Small Cap dell’MTA.

66 Si precisa che la capitalizzazione di Enel Green Power non è in scala.

0,00 100,00 200,00 300,00 400,00 500,00 600,00 700,00 800,00 Enel Green Power SpA

Alerion Clean Power SpA Falck Renewables SpA ERG Renew SpA TerniEnergia SpA EEMS Italia SpA K.R.Energy SpA KERSELF S.p.A. ErgyCapital SpA Kinexia SpA Greenvision Ambiente 8.340,00 219,84 202,37 128,69 103,63 66,01 65,22 58,02 43,81 41,68 27,65 Market Cap S o c ie t à Market Cap

L’analisi delle perfomance storiche dei titoli selezionati evidenzia particolari criticità. La tabella seguente riporta le perfomance ad un anno, dal 1° gennaio 2009 e dal 1° gennaio 200867.

La tabella evidenzia perfomance generalmente negative nei tre archi temporali considerati. In particolare, nell’ultimo anno, si evidenzia un andamento significativamente negativo in relazione alle perfomance degli indici di riferimento.

Si segnala tuttavia che i titoli del settore hanno mostrato un andamento poco correlato tra di loro e variabile da titolo a titolo. La deviazione standard rispetto alla performance media è stata pari al 30% circa nell’ultimo anno e del 67% circa negli ultimi due anni. Analizzando la

performance dal 01.01.2008 si nota una maggiore correlazione dei rendimenti (la deviazione standard scende al 18% circa).

In generale, nell’ultimo anno i titoli del settore hanno sottoperformato l’indice generale di borsa (FTSE Italia All-Share, +6,6% ad 1 anno), con le sole eccezioni di EEMS (+34%) e ERG Renew (+8,26%, ma la performance di questo titolo è stata influenza dall’OPA per

delisting lanciata dalla controllante Erg a dicembre 2010). Tutti gli altri titoli hanno subito perdite in conto capitale. In particolare, si segnalano le forti perdite di Ergycapital, Kerself e Falck Renewales, che hanno dimezzato il loro valore di borsa.

67 Per la recente quotazione, Enel Green Power non è stata considerata nella tabella. Si precisa che la perfomance del titolo alla data del 23 febbraio 2011 è pari al 6% circa.

Perf. % dal 01-01-08 Perf. % dal 01-01-09 Perf. % a 1 anno Alerion CleanPower -27,58 27,09 -14,41 EEMS Italia -61,90 30,75 34,34 ERG Renew -67,77 48,46 8,26 ErgyCapital n.a. 24,60 -58,29 Falck Renewables -73,71 -44,30 -52,23 Greenvision Ambiente -79,09 -79,20 -23,93 K.R.Energy -82,20 -74,56 -37,13 Kerself -66,80 -65,54 -56,61 Kinexia -47,93 -0,13 -29,65 TerniEnergia n.a. 133,18 -12,87

FTSE Italia All-Share -38,99 19,12 6,57

FTSE Italia Oil & Gas n.a. n.a. 10,22

S&P Clean En. € -0,70 -0,16 -0,05

Nel seguito del presente capitolo, si analizzeranno le undici società considerate riportando una sintesi delle attività svolte, dei dati finanziari dell’ultimo periodo (2009 – 2010) dell’andamento di mercato e i punti di forza e debolezza di ogni società.

Anche i principali comparables europei del settore hanno realizzato performance relative non positive sia nell’ultimo anno che dal 2008. Solamente la britannica PV Crystalox Solar ha realizzato una performance positiva nell’ultimo anno (+19,6%).

L’analisi delle volatilità dei prezzi azionari segnala anch’essa forte incertezza sui valori dei titoli analizzati. La volatilità dei prezzi azionari a 90 ed a 200 giorni mostra valori medi superiori al 40%, più che doppi rispetto alla volatilità generale della Borsa italiana oscillante intorno a valori del 20%. Si segnalano in particolare i casi di:

• Kerself – volatilità del prezzo azionario del 97% negli ultimi 90 giorni.

• Falck Renewables – la volatilità evidenzia un andamento significativamente in crescita nell’ultimo periodo, passando dal 43% a 200 gg al 103% negli ultimi 10 gg..