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Indagine esplorativa sul Lara, gli apprendimenti e la percezione

3.1. Metodologia e strument

Considerata la natura dell’indagine, gli obiettivi di partenza e la pecu- liarità del progetto Lara è stato privilegiato un approccio esplorativo che consentisse di approfondirne alcune implicazioni, rispetto alla mera valuta- zione d’impatto, valorizzando la consolidata esperienza dei conduttori degli stage.

Sono stati integrati strumenti di tipo qualitativo ad altri di tipo quan- titativo. Il dibattito sull’opportunità e le difficoltà di operare in tal senso è ampio (Niero, 2008), mentre è consolidata in letteratura la propensione a considerare paradigmaticamente contrapposti i due approcci alla ricerca (Corbetta, 1999). In questo lavoro, valutati difficoltà e vantaggi insiti nei diversi tentativi di integrazione, è stata adottata una prospettiva “pragma- tica”: obiettivo generale non è la validazione di una teoria sull’efficacia del progetto attraverso metodi che la possano diversamente suffragare, quanto il consentire una connessione fra distinti approcci all’analisi (micro-macro) allo scopo di evidenziare aspetti “divergenti ma complementari” e arric- chire l’interpretazione del fenomeno. Una soluzione idonea alla definizione del disegno di ricerca è stata individuata nella triangolazione (Niero, 2008), assumendo che “la ricerca qualitativa è più adatta a ragionare sul micro, mentre la ricerca quantitativa è più adatta ad indagare sul meso (organizza- zioni) e sul macro. Da questo discende un terzo uso del termine triangola- zione, che comporterebbe mettere in comunicazione due o tutti e tre questi

livelli” (p. 85). Proprio questo terzo uso del termine (validazione il primo, ampliamento della spiegazione il secondo) consentirebbe cioè di affrontare la relazione fra i risultati dello studio qualitativo e i risultati dell’analisi quantitativa. Più precisamente è stato scelto un “disegno di triangolazione multilivello” che

si riferisce invece a sequenze di rilevazione ed analisi dei dati che possono avve- nire per sequenze o contemporaneamente, ma essere relative a livelli diversi di un sistema. Questo disegno è quindi tipico per l’analisi di organizzazioni e istitu- zioni. Ad esempio si possono raccogliere dati quantitativi quando l’analisi viene fatta a livello di clienti, quantitativi per l’analisi a livello di impiegati, e qualitativa quando questa viene fatta a livello di dirigenti. Il disegno di triangolazione è quel- lo che più garantisce l’indipendenza (anche epistemologica) dei momenti della ri- cerca condotti con procedure che appartengono a procedure diverse (Niero, 2008, p. 102).

La parte qualitativa della ricerca è stata realizzata mediante interviste in profondità ai conduttori degli stage e ad alcuni fra gli insegnanti coin- volti, domande aperte all’interno dei questionari e un focus group con i genitori.

La parte quantitativa è composta da quattro brevi questionari, ciascu- no dei quali costruito sulla base di ipotesi emerse in un lavoro prelimi- nare con lo staff del progetto Noi in Collina (composto dai conduttori di gruppo).

Per quanto concerne gli studenti partecipanti agli stage, sono state pre- viste due varianti dello stesso questionario, uno somministrato prima di partecipare all’esperienza (in ingresso) e il secondo in un periodo compre- so fra due e tre mesi successivi. L’obiettivo era comprendere i vissuti dei ragazzi in seguito allo stage Lara, i significati attribuiti all’esperienza, la consapevolezza maturata sul modo di relazionarsi in classe.

Le variabili inserite nel questionario, ad esclusione delle categoriali, prevedono risposte su scale auto-ancoranti in decimi (sono presenti cioè solo due riferimenti semantici: il limite minimo e il limite massimo); per altre è stata utilizzata una scala Likert a 4 intervalli. Ciascun item è stato pensato in funzione della costruzione di indicatori (Clima, Timori, Sup- porto percepito, Auto-efficacia percepita e un differenziale semantico per rilevare i significati impliciti Lara-scuola).

Sono stati sviluppati due ulteriori questionari, uno per i genitori dei ra- gazzi coinvolti e l’altro per i loro insegnanti, con lo scopo di comprendere l’eventuale percezione di cambiamenti nel comportamento dei ragazzi, do- po il rientro dallo stage.

Ciascuno strumento è stato predisposto per funzionare in auto-sommi- nistrazione, non richiedendo pertanto la presenza di un intervistatore du-

rante la compilazione. La compilazione dei questionari è stata sempre ano- nima e i dati sono stati elaborati in forma aggregata, con SPSS, nel rispetto delle norme vigenti in materia.

L’inclusione dei casi. La Fondazione è attiva in decine di scuole secon-

darie di primo grado sparse nel territorio pavese. Fra i possibili, sono stati selezionati tre casi, con l’obiettivo di massimizzare le differenze di prove- nienza territoriale: la prima scuola ha sede in una città capoluogo (Pavia), la seconda in un comune della provincia (Voghera), la terza nell’hinterland milanese. Si tratta di realtà che intrattengono con la Fondazione ed il pro- getto Lara collaborazioni di lunga data.

– Studenti. Nella prima somministrazione – immediatamente precedente

allo stage Pietralara – sono stati coinvolti 368 casi, 148 appartenenti al- la classe prima (40,2%) e 220 alla seconda (59,8%). Il secondo questio- nario, somministrato in un periodo compreso fra uno e due mesi dopo l’esperienza, ha consentito il raggiungimento di 329 casi validi. Il 48,4% dei ragazzi intervistati sono maschi, il 51,6% femmine, senza variazioni percentuali sensibili fra le due somministrazioni. Per quanto concerne la presenza di studenti nati in un paese diverso dall’Italia, la percentua- le si assesta sul 6,8% del totale. Sono di nazionalità diversa il 6,1% dei ragazzi iscritti alle classi prima e il 7,3% delle seconde. Il possesso di uno smartphone connesso a internet appare estremamente diffuso: nelle classi prime ne dispongono l’87,7% degli allievi, nelle seconde il 94% (l’88,1% dei maschi, il 94,6% delle femmine).

– Genitori. Considerando le classi coinvolte come universo della ricerca,

le famiglie sono state coinvolte su base volontaria. La compilazione è avvenuta tra uno e due mesi dopo lo stage. Sono stati raccolti 189 que- stionari validi, sul totale complessivo consegnato alle famiglie di circa 250. Hanno partecipato alla sperimentazione per la scuola di Voghera 64 casi, per quella di Pavia 91, per quella dell’hinterland 34. Il 32,6% sono genitori di ragazzi delle classi prime, il 67,4% di seconde, il 59,9% di femmine, il 40,1% di maschi.

– Insegnanti. Sono stati selezionati 26 insegnanti direttamente coinvol-

ti nell’esperienza Pietralara (8 di Pavia, 10 di Voghera, 8 della scuola milanese) con l’obiettivo di comprendere l’eventuale percezione di cam- biamenti in classe sul clima, la qualità delle relazioni, la collaborazione. La compilazione del questionario è avvenuta fra uno e due mesi dopo lo stage.

3.2. Lara a 360°: livelli di consapevolezza, percezione,