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Aracoeli, Elsa Morante

1. Interpretazioni e modelli 1 La critica

1.3 Micro e macrostoria

In Aracoeli l'effetto della tragedia familiare si unisce agli eventi storici che portano alla seconda guerra mondiale e alle sue conseguenze, fino a giungere alla contemporaneità, in un'universale perdita di legami sani e benigni. Sia sul piano temporale rivolto al passato e che su quello dedicato

154 ELSA MORANTE, Opere, , a c. di Cesare Garboli e Carlo Cecchi, p. 1659

155 STEFANIA LUCAMANTE, op. cit, p.4.

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57 al presente, alle vicende individuali di Manuele e della sua famiglia corrispondono gli eventi storici collettivi. Dalla compresenza di entrambi i livelli e le sfere d'azione del testo scaturisce «una fosca ironia [che] torna a ripercuotersi sulla vicenda privata, indirizzandola insieme all'altra verso la catastrofe».157

Se La storia è l'epoca violenta in modo scoperto e distruttivo delle guerre mondiali, del nazifascismo, Aracoeli comprende parte di questo periodo ma il suo esito e le forze che lo determinano sono in parte diverse. La storia assume connotazioni subdole, invasive ad un livello sotterraneo, come una malattia dai sintomi difficilmente riconoscibili. Non per niente il personaggio politico scelto per fare da portavoce ai totalitarismi del secolo è Francisco Franco, non il dittatore più immediatamente riconoscibile, identificato subito con il terrore; è invece un tipo particolare, più marginale e meno violento in modo evidente, apparentemente più mite. La dittatura franchista, e lo spettro della contestazione giovanile del '68 acquisiscono per confronto con gli eventi storici precedenti una connotazione più umiliante e ridicola, non nel senso di una minore atrocità ma di un diverso modo di manifestarsi e agire sulla coscienza delle persone che rappresenta l'inizio dei fenomeni storici della tarda modernità.

L'umanità piccolo-borghese è sentita, dalla Morante, come lo stereotipo dell'umanità. È forse questa una delle chiavi per comprendere la coesistenza simultanea, nel nostro Autore (coesistenza diventata così proverbiale), di due registri in apparente contraddizione: l'alto e il basso, il mitico e il qualunque, la favola e la realtà. 158

Aracoeli racconta la storia di un ritorno alle origini, delineando un percorso rivolto all'indietro sia in

senso mentale che fisico. Il protagonista Manuele intraprende un recupero memoriale della sua infanzia, e contemporaneamente si mette in viaggio verso il paese d'origine materno. La narrazione si sviluppa come un “monologo sregolato” interrotto soltanto da bianchi tipografici, senza la solida partizione che presentano i precedenti romanzi. Manuele racconta l'incontro e l'unione dei suoi genitori, Eugenio, militare piemontese e Aracoeli, giovane spagnola. Il padre appartiene all'alta borghesia italiana dalle grandi speranze, mentre la madre è una contadina senza titoli e senza cultura. Per questo motivo inizialmente la sua permanenza in Italia verrà tenuta nascosta agli occhi della società dove ha luogo la vita di Eugenio; la prima sistemazione a Totetaco (Monte Sacro) è motivata con la necessità di impedire le maldicenze che potevano derivare dall'insolita unione, non autorizzata dai canoni borghesi. Nel quartiere Monte Sacro, aiutata dalla compagnia della zia Monda, Aracoeli mette alla luce Manuele, che trascorre qui i suoi primi quattro anni di vita per poi trasferirsi ai Quartieri Alti con la madre. Nella casa dei Quartieri Alti viene alla luce Carina, la secondogenita che però morirà dopo circa un mese. In seguito alla sua morte, una misteriosa

157GUIDO PADUANO, op. cit., pp. 315-316.

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58 malattia prende il sopravvento su Aracoeli, che perde ogni traccia del suo pudore originario e si trasforma in una creatura dominata dal desiderio sessuale, per soddisfare il quale si spinge fino a lasciare la propria famiglia per trasferirsi in una casa di incontri. Il progredire della malattia la porta in una clinica dove viene sottoposta a un'inutile operazione, mentre Manuele viene mandato a casa dei nonni paterni. La malattia porterà Aracoeli alla morte, mentre il resto della famiglia proseguirà l'esistenza seguendo un inevitabile percorso di discesa. Alle sequenze che riguardano la rievocazione dell'infanzia di Manuele e la triste storia della sua famiglia, si affianca il racconto del viaggio verso El Almendral. Alla conclusione di questo viaggio, il protagonista non troverà altro che un deserto sterile, senza alcuna risposta o consolazione.

La trama appare abbastanza scarna dal punto di vista dell’intreccio, e determina una preponderanza di tono riflessivo - descrittivo che si concentra più sulla sfera interiore che su ciò che accade materialmente. A questo proposito Franco Fortini sottolinea «quanto il peso degli eventi sia [in Aracoeli] inconfrontabile con la loro organizzazione, ossia con l'intreccio».159 Gli elementi fattuali esistono e sono fondamentali per lo sviluppo della vicenda, ma non costituiscono la forza propulsiva dell'opera; è pur sempre vero però che la storia dei fatti, gli eventi realmente accaduti che incorniciano la storia privata di Manuele, sono stati scelti e disposti dall'autrice con grande attenzione compositiva. L'importanza degli eventi storici emerge anche dai manoscritti preparatori al romanzo nei quali si possono notare i processi di cambiamento nell'associazione tra eventi privati e avvenimenti storici; come dice Concetta D'Angeli, le variazioni di Elsa Morante nelle scelte di date e vicende fanno riflettere sulla sua disposizione nei confronti della letteratura e del ruolo che questa può svolgere. In merito a tale problema la studiosa afferma: «nemmeno nell'ultimo romanzo la scrittrice ha dunque contraddetto al mandato che, fin da Pro o contro la bomba atomica, ha riconosciuto all'arte, e cioè il compito, storico oltre che morale, di ridare realtà al mondo».160

La stretta relazione tra storia privata e pubblica in Aracoeli è evidente in primo luogo per i rimandi a carattere rappresentativo di eventi realmente accaduti. Se si considera l'opera da un punto di vista ampio, la microstoria e le vicende della famiglia di Manuele sono legate da una relazione di corrispondenze con la macrostoria che copre l'intero arco del romanzo, stabilendo connessioni simboliche tra i due piani che funzionano da punti di svolta della trama. Concentrando l'attenzione su elementi più circoscritti, si trovano interventi della voce narrante che assumono un valore altamente significativo. Un esempio di questo tipo di intervento può essere dato dal peso che assumono le brevi descrizioni dei condomini ai Quartieri Alti, presentati prima e dopo le catastrofi (private e storiche) con folgorante e tragica sintesi.

159 FRANCO FORTINI, Nuovi saggi italiani, Milano, Garzanti, 1987, p. 242.

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