4. ESEMPI DI APPLICAZIONE DELLE MRNA
4.1 Miglioramento dello stato ecologico del fiume Órbigo in Spagna
Le MRNA implementate nel contesto del fiume Órbigo comprendono 5
misure di ritenzione delle acque in ambito idro-morfologico: N3 - ripristino e
gestione della pianura alluvionale; N5 - rinaturalizzazione del letto del
torrente; N9 - rimozione di dighe/barriere longitudinali; N10 -
stabilizzazione delle sponde naturali; N11 - eliminazione della protezione
delle sponde fluviali e una misura di ritenzione delle acque in ambito
forestale: F1 - fascia tampone riparia arborea.
Il fiume Órbigo si trova nel bacino fluviale del Duero, nella Spagna
nord-occidentale. Il sotto-bacino del fiume Órbigo ha una area di 1.605 km
2. Le
misure sono state implementate su un tratto di 23,5 km (tratto 1 Figura 4.1).
Circa metà dei 45 ha della pianura alluvionale del tratto 1 è coperta da
foreste di latifoglie, principalmente piantagioni di pioppi irrigate (42%
dell’area). Le sponde del fiume sono occupate da una fascia di vegetazione
riparia naturale ristretta (6% dell'area della pianura alluvionale). Un terzo
della area è coltivato (cereali irrigati), mentre il resto è occupato da
brughiere e lande (9%) e aree urbane (8%). Un quarto della lunghezza del
tratto di fiume contiene barriere longitudinali. Il fiume presenta una
pendenza molto bassa che varia dallo zero all’1,82%. La pendenza media per
l'intero bacino del fiume Órbigo è del 27%. Le precipitazioni annue medie
sono 535 mm/anno, con circa la metà delle precipitazioni in estate rispetto
all'inverno. In questo tratto il fiume presenta un regime di portata
permanente con una qualità delle acque classificata come buona-molto
buona.
La necessità di intervento è derivata principalmente da problemi di gestione
dell’area. I comuni di Cimanes del Tejar, Llamas de la Ribera, Carrizo de la
Ribera, Turcia e Santa Marina del Rey situati lungo il fiume Órbigo
(provincia di León, regione di Castilla y León) avevano subito infatti gli
effetti sia dei cambiamenti storici dell'idro-morfologia (ad esempio, dighe,
canali) che della gestione dell’uso del suolo lungo il corso d'acqua (Figura
4.2). I principali effetti riscontrati sono stati la perdita di connettività laterale
e trasversale (con incremento delle alluvioni), l’alterazione delle dinamiche
fluviali (con incremento di processi di erosione e sedimentazione),
l’alterazione della portata, la perdita e frammentazione della foresta riparia.
È stato quindi necessario affrontare diversi problemi fra cui gli impatti
idro-morfologici relativi alle alluvioni (che possono avere conseguenze a lungo
termine anche sullo stato ecologico e chimico dei corpi d'acqua di superficie
e potenzialmente sullo stato chimico dei corpi d'acqua di falda), gli impatti
sulle infrastrutture (servizi, generazione di elettricità, trasporti,
conservazione e comunicazione), la perdita del suolo, gli impatti delle
alluvioni sulla biodiversità, sulla flora e sulla fauna, l’alterazione degli
habitat dovuta a cambiamenti sia morfologici che idrologici. A tal proposito
il progetto ha avuto due obiettivi principali ovvero: 1. Controllo e
mitigazione delle alluvioni; 2. Stabilizzazione e conseguente controllo
dell’intensità dell’erosione.
Figura 4.1 Fiume Órbigo 1 (tratti 1, 2 e 3): evoluzione dal 1956 al 2006. Fonte: Duero River Basin Authority, http://www.nwrm.eu/list-of-all-case-studies.
Figura 4.2 Fiume Órbigo 2 (dettaglio): canalizzazione, uso del suolo e cambiamenti
morfologici (1956-2006). Fonte: Duero River Basin Authority,
Il progetto ha affrontato anche i temi della biodiversità e della conservazione
del patrimonio genetico nelle aree riparie, puntando anche a migliorare lo
stato ecologico del fiume. Per ottenere la mitigazione dei rischi di alluvione
è stato necessario il ripristino della morfologia naturale e della capacità
idraulica del letto del fiume e della sua connettività con la pianura
alluvionale oltre ai miglioramenti nella continuità longitudinale.
Il miglioramento dello stato ecologico del fiume ha richiesto il
miglioramento della continuità fluviale e delle condizioni morfologiche.
Affrontando questi problemi, il progetto intende mitigare sia le pressioni
relative alla direttiva sulle alluvioni (inondazioni e blocchi/ostruzioni) che le
pressioni relative alla direttiva quadro sulle acque (alterazione fisica del
canale/letto/area riparia/sponda del corpo d'acqua e dighe, barriere e blocchi
per la protezione da alluvioni). In futuro progetti simili saranno eseguiti nei
tratti a valle (27,5 km e 57,8 km). I lavori di miglioramento della
connettività laterale e della dinamica fluviale hanno incluso la rimozione di
4,72 km di protezioni rocciose e 8,71 km di argini in terra battuta,
l'arretramento degli argini in terra dal canale lungo un tratto di 5,22 km, la
rimozione di sette deflettori e il ripristino di una area soggetta ad
inondazione pari a 480 ha (ovvero l'area è stata ricollegata al fiume ed è ora
in grado di essere inondata). I lavori di miglioramento della continuità
longitudinale includono la modifica degli ostacoli nel fiume per consentire il
passaggio della fauna (pesci) e il trasporto dei sedimenti al di là di due dighe
presenti nel fiume; il ricollegamento di 26 bracci secondari (equivalenti a
10,06 km); la rivegetazione di 7,2 ha (Figura 4.3) con vegetazione riparia
(Salix alba, Populous nigra, Alnus glutinosa, Fraxinus angustifolia);
trattamenti di miglioramento della salute della vegetazione riparia lungo 25
km. Inoltre, il progetto include lavori di miglioramento della stabilizzazione
delle sponde, utilizzando salici autoctoni, canne e fascine. Le opere di
costruzione hanno avuto inizio alla fine del 2011 e sono durate un anno.
Il costo totale del progetto è stato di 3 milioni di euro. Il progetto è stato
finanziato interamente dal Ministro dell'ambiente della Spagna, nel quadro
della strategia nazionale sul ripristino dei fiumi. Il principale effetto positivo
dell’implementazione della misura in termini di connettività fra il fiume e la
pianura alluvionale è stata la rimozione dell’85,8% delle protezioni in
calcestruzzo e del 98,7% degli argini in terra. Per quanto riguarda la
continuità longitudinale è stato ripristinato lo 0,6% della vegetazione riparia.
La modifica degli ostacoli presenti nel fiume ha contribuito a consentire il
passaggio della fauna (pesci) e il trasporto dei sedimenti al di là delle due
dighe presenti.
I risultati della prima fase di valutazione hanno mostrato che lo stato
ecologico del fiume è migliorato dopo l’implementazione delle misure.
Secondo l'ufficio di pianificazione dell’autorità di bacino del fiume, gli
interventi hanno funzionato come pianificato rispetto alle alluvioni
verificatesi durante l'inverno del 2013 (160 m
3/s come portata di piena simile
a quelli che si sono verificati nel 1995 e nel 2000, causando gravi danni) e
durante la primavera del 2014 (300 m
3/s). Le piene si sono ridotte
Figura 4.3 Fiume Órbigo 4 Lavori per migliorare la continuità longitudinale: ripristino con vegetazione ripariale. Fonte: Duero River Basin Authority (Confederación Hidrográfica del Duero, CHD), http://www.nwrm.eu/list-of-all-case-studies.
notevolmente e c’è stata assenza di danni materiali (ad esempio danni agli
edifici e alle abitazioni di Carrizo de la Ribera) con conseguentemente
assenza di lamentele da parte della popolazione locale. Inoltre, molto
probabilmente c’è stato un tasso di infiltrazione e un tasso di ricarica delle
pianure alluvionali naturali maggiori (Figura 4.4). Maggiori approfondimenti
si possono trovare in Miglioramento dello stato ecologico del fiume Órbigo,
Spagna (http://www.nwrm.eu/list-of-all-case-studies).
Figura 4.4 Fiume Órbigo 6 Recupero delle aree soggette a inondazioni: attenuazione naturale delle alluvioni. Fonte: Duero River Basin Authority (Confederación Hidrográfica del Duero, CHD), http://www.nwrm.eu/list-of-all-case-studies.