Studi sull'industria musicale
3. BOLOGNA CITTÀ CREATIVA
3.1 Il milieu urbano come nodo locale delle reti global
Prima di analizzare il milieu musicale della città, vorrei contestualizzare il Comune di Bologna entro alcune altre reti tematiche cui già aderisce23, al fine di “rafforzare rapporti di collaborazione, scambiare informazioni e buone pratiche, concorrere, in partenariato, alla progettazione e attuazione di interventi a partire da problematiche di comune interesse, ottenere co-finanziamenti da parte di istituzioni comunitarie e organizzazioni internazionali per le attività di cooperazione sviluppate”.
Al momento della conclusione di questa ricerca, oltre al Global Alliance's Creative Cities Network, il Comune di Bologna aderisce ad altre cinque reti tematiche: Eurocities (Europe Major's Cities Network), ICLEI – Local Governments for Sustainability, IAEC (International Association for Educating Cities), GDG (Global Cities Dialogue) e ASCE (Association of Significant Cemeteries in Europe).
EUROCITIES24, fondata nel 1986, ha sede a Bruxelles e raggruppa 130 città, con più di 250.000 abitanti (con rilevanza regionale e una rete importante di attività internazionali) di 30 paesi dell'area europea, oltre ad altre istituzioni, come Camere di Commercio e Università25.
Questi gli obiettivi della rete: sensibilizzare le istituzioni europee al tema delle politiche urbane affinché le città vengano riconosciute quali attori delle politiche
23 Cfr. al proposito la pagina del Comune dedicata alle Relazioni Internazionali: http://www.comune.bologna.it/relazioni-internazionali/reti.php (ultima consultazione 10 marzo 2007) da cui è tratta anche la citazione. Sul tema delle città come nodi di reti si veda l'interessante volume di Francesca Governa, Il milieu urbano. L'identità territoriale nei processi di sviluppo, Franco Angeli, Milano, 1997.
24 Cfr. www.eurocities.org.
europee e quindi anche come soggetti destinatari di finanziamenti mirati ad azioni progettuali specifiche ed innovative a livello locale; favorire lo scambio di informazioni, esperienze, staff e best practices tra le città, nonché la promozione di progetti ed azioni di cooperazione comune su temi inerenti lo sviluppo urbano; sostenere le città dell'Europa centro - orientale e balcanica e della Comunità dei Nuovi Stati Indipendenti nella loro transizione verso un sistema democratico di governo locale ed un'economia di mercato.
Gli ambiti di azione di Eurocities comprendono, tra gli altri, la mobilità, il lavoro e gli affari sociali, la cultura, l'educazione e, come vedremo, l'information and knowledge society. In particolare, in occasione dello Spring Council, Eurocities sottolinea l'importante ruolo del settore culturale come motore di innovazione, incoraggiata anche dal Programma Europeo per la Competitività e l'innovazione: “Culture and creativity are a vital aspect of our societies, and people need access to a wide range of arts and cultural activities. Europe's cities are home to a rich mixture of people including migrants from all parts of the world, and this diversity represents a valuable source of cultural wealth and human potential”26.
Nell’ottobre 2006, il Comune di Bologna è stato eletto alla Presidenza del "Knowledge Society Forum - Telecities"27. Il Forum è uno degli ambiti tematici di
attività della rete e ha come obiettivo strategico la promozione della società dell'informazione e della conoscenza a livello locale e territoriale, facendo dello scambio di conoscenze e competenze e della cooperazione il modello del proprio lavoro. La Presidenza del "Forum della società della conoscenza" ha come compito principale quello di coordinare, promuovere e proporre politiche, progetti e iniziative per la rete e il suo sviluppo.
26 In http://www.eurocities.org/main.php (ultima consultazione 10 marzo 2007).
27 Al Forum aderiscono attualmente dieci città italiane con più di 250 000 abitanti (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Trieste, Torino e Venezia) in qualità di full member e cinque più piccole (Bari, Grosseto, Modena, Salerno e Siena) in qualità di associated partner.
L'ICLEI28 (International Council for Local Environmental Initiatives) ha sede a Toronto, mentre a Friburgo ha sede ICLEI–Europe, che conta più di 180 membri.
La rete, nata nel 1990 come agenzia internazionale per l'ambiente a servizio delle autorità locali, ha successivamente ampliato la propria mission nel novembre 2003, in occasione del convegno mondiale “Local Action 21” tenutosi ad Atene, includendovi una particolare attenzione per la sostenibilità dello sviluppo, tanto che al nome stesso della rete è stata aggiunta la dicitura Local Governments for Sustainability. Bologna è membro fondatore di ICLEI dal 1991.
Questi gli obiettivi di ICLEI: incoraggiare e favorire il cammino delle città verso la sostenibilità, stimolando l’attivazione di processi di Agenda 21 Locale; sensibilizzare le istituzioni al tema delle politiche di sostenibilità locale affinché le città vengano riconosciute quali attori chiave delle politiche e quindi anche come soggetti destinatari di finanziamenti mirati ad azioni progettuali specifiche ed innovative a livello locale; favorire lo scambio di informazioni, esperienze, staff e best practices tra le città, nonché la promozione di progetti su temi inerenti l’ambiente e lo sviluppo sostenibile.
Uno di questi progetti, attualmente in corso a Bologna, è il progetto SUVOT (Sustainable & Vocational Tourism) per la valorizzazione delle risorse turistiche locali attraverso il turismo sostenibile e vocazionale.
L'AICE29 (Associazione Internazionale delle Città Educatrici), composta da 227 città di 28 differenti paesi europei ed extraeuropei, fu istituita a Barcellona nel 1990 ed è volta alla creazione di una metodologia di lavoro comune attorno al tema dell'Istruzione e della Formazione Continua, disciplinata dalla Carta delle Città Educatrici. La presidenza
28 Cfr. www.iclei.org. 29 Cfr. www.edcities.bcn.es
è attualmente detenuta dal Sindaco di Barcellona, che è la città in cui ha sede il Segretariato Generale.
Questi gli obiettivi della rete: sviluppare progetti innovativi nel campo dell'Istruzione, basati sui principi espressi nella "Carta delle Città Educatrici"; favorire lo scambio di informazioni, esperienze, e best practices tra le città; contribuire alla diffusione delle informazioni su questi temi; ogliere le opportunità di finanziamento offerte dalle istituzioni europee.
GCD30 (Global Cities Dialogue), è un forum di cui Bologna è tra
le città fondatrici e membro del Comitato Direttivo. Nato dalla "Stockholm Challenge Award", una gara tra applicazioni telematiche finalizzate al miglioramento della vita dei cittadini, promossa dal Comune di Stoccolma in collaborazione con la Commissione Europea, il Global Cities Dialogue è un forum creato per sostenere un dialogo politico e lo scambio di esperienze di informatizzazione tra città di tutto il mondo e conta attualmente fra i suoi membri 67 città di 31 diversi paesi. Tra gli obiettivi: aiutare le città nella loro transizione verso la Società dell'Informazione; contribuire allo sviluppo di una Società dell'Informazione multi-culturale accessibile a tutti
Bologna è infine fondatrice dell'ASCE31 (Association of Significant Cemeteries in Europe), “rete europea delle realtà pubbliche e private impegnate nella cura dei cimiteri europei più interessanti per ragioni storiche o artistiche"32. Ha tra le sue finalità la
promozione del riconoscimento dei cimiteri europei come beni culturali di eccezionale importanza.
30 Cfr. www.globalcitiesdialogue.org 31 Cfr. www.significantcemeteries.net. 32 Articolo 1 dello Statuto dell'ASCE.