• Non ci sono risultati.

Allegati 1 Federvin

2 Ministero dell’Ambiente

Gli impegni volontari delle imprese per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra stanno assumendo un ruolo sempre più significativo per il raffor- zamento delle azioni previste dalle norme e dalle politiche governative nell’ambi- to del Protocollo di Kyoto e del “Pacchetto Clima-Energia” adottato dal Consiglio dell’Unione Europea nel 2008. Il Ministero dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare da diversi anni sostiene questi impegni al fine di promuovere la riduzione delle emissioni e la diffusione di modelli sostenibili di produzione e consumo. In questo quadro nasce il progetto nazionale pilota per la misura della performance di sostenibilità della filiera vite-vino avviato nel luglio 2011 in collaborazione con: • alcune grandi aziende italiane del settore, scelte sulla base di criteri geogra-

fici e di prodotto (Tasca d’Almerita, Planeta, Marchesi Antinori, Mastroberar- dino, Montevibiano Vecchio, Masi, F.lli Gancia & Co., Chiarlo e Venica&Venica); • AGROINNOVA, Centro di Competenza dell’Università di Torino;

• Centro di Ricerca OPERA per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica del Sacro Cuore;

• Centro di Ricerca sulle Biomasse dell’Università degli Studi di Perugia. Il progetto si basa sulla consapevolezza che una buona parte delle aziende viticole italiane ha già adottato in vigneto criteri e tecniche di produzione sostenibili, mentre il settore vinicolo ha avviato iniziative concrete per migliorare le performan- ce ambientali delle cantine e dei sistemi di commercializzazione. Tali tecniche e competenze hanno sviluppato, nello stesso tempo, una originale capacità di adat- tamento della viticoltura alla variabilità climatica, consentendo sia di conservare e ampliare la capacità produttiva, sia di proteggere vaste aree agricole dal rischio della marginalità e del degrado.

vere le tecniche e le pratiche già sperimentate, ed individuare le azioni per consoli- dare la qualità ambientale della filiera usando le conoscenze messe a disposizione dalle aziende unitamente alle innovazioni scientifiche e tecnologiche della ricerca.

Gli obiettivi

• Costituire, partendo dall’analisi di aziende campione rappresentative per la produzione viticola, una base di dati che permetta di tracciare il profilo attuale dell’agricoltura italiana per quanto riguarda l’eco-sostenibilità;

• definire, nel rispetto delle indicazioni della Comunità europea e di organismi come l’O.I.V., le linee guida per una produzione sostenibile;

• sviluppare un codice di sostenibilità che permetta una certificazione per le aziende che seguiranno le linee guida proposte dal Ministero;

• fornire strumenti informatici di facile utilizzo che sia in grado di valutare la performance ambientale della gestione del vigneto basato sullo sviluppo d’in- dicatori che comprendano le dimensioni sociali, economiche, ambientali ed etiche proprie ai modelli di sviluppo sostenibile;

• sviluppare strumenti di comunicazione efficaci (video, applicativi, siti web, ecolabelling) in grado di comunicare ai consumatori significativi e tangibili elementi dello sviluppo sostenibile;

• formare tecnici in grado di portare avanti nelle aziende i protocolli di sosteni- bilità proposti;

• portare tutto questo all’attenzione del consumatore, sia sul mercato interno, che su quello internazionale.

La ricerca è oggi ad uno stato avanzato di realizzazione. I disciplinari tecnici per l’adozione degli indicatori sono pronti e la loro pubblicazione è prevista entro il 2013 insieme alle prime verifiche aziendali che porteranno alla nascita dei primi vini italiani sostenibili secondo un approccio virtuoso perché integra la sostenibilità ambientale a quella economica e sociale.

Informazioni sul progetto, software e documentazione è disponibile sul sito www.viticolturasostenibile.org.

SOStain: il programma di vitivinicoltura sostenibile integrato

SOStain (www.sostain.it) è un programma di sostenibilità volontario e proat- tivo sviluppato a partire dal 2010, che intende essere un contenitore delle iniziative di sostenibilità da promuovere e proporre alle aziende associate. Esse, attraverso un meccanismo di consultazione e confronto, sono portate a ridurre i propri impat- ti sull’insieme delle risorse impiegate nel tempo. Si contraddistingue dagli altri programmi per la trasparenza nella comunicazione, la multidisciplinarietà, l’ap- proccio scientifico e metodologico. SOStain nasce grazie a

due aziende siciliane (Tasca d’Almerita e Planeta) affiancate nel loro percorso dal centro di ricerca OPERA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Università di Milano ed è un programma aperto ad altre aziende siciliane. Gli elementi che caratterizzano il progetto SOStain sono:

• le linee guida SOStain, specifiche per ognuno degli ambiti di interesse di SO- Stain. In esse vengono individuate in modo sintetico le principali tematiche su cui si basa la gestione sostenibile dell’azienda e, per ognuna di queste, vengono raccolte una serie di possibili pratiche adottabili per incrementare il livello di sostenibilità aziendale;

• le schede di autovalutazione sono l’elemento essenziale per garantire il mi- glioramento delle aziende nel tempo. Per ogni capitolo individuato nelle Linee Guida vi è la relativa check-list nella quale vengono individuati gli aspetti cri- tici e presentate una serie di opzioni di scelta corrispondenti a diversi livelli di sostenibilità. La compilazione permette di ottenere una valutazione del livello di sostenibilità per singolo criterio e complessivo;

• indicatori di sostenibilità sono strumenti fondamentali per garantire rigore scientifico, oggettività, accuratezza, coerenza, trasparenza al programma di sostenibilità SOStain. Gli indicatori impiegati sono di tipo qualitativo e quanti- tativo e sono caratterizzati dall’essere facilmente reperibili, accessibili, ripro- ducibili ed affidabili.

• la rendicontazione dei risultati attraverso bilanci di sostenibilità pubblicati an- nualmente.

L’organizzazione di SOStain è basata su:

un’associazione tra le aziende aderenti che tutela ed aggiorna le procedure di realizzazione del programma, i disciplinari tecnici, le ispezioni e l’archiviazione dei dati;

un comitato tecnico-scientifico che raccoglie almeno un esponente per ognu- na delle organizzazioni rappresentate nel programma SOStain, ed almeno un rap- presentante delle aziende selezionate ed è un organismo con funzioni consultive e propositive;

una segreteria che coordina le attività e facilità la comunicazione tra i soggetti interni ed esterni ed è il braccio operativo del comitato tecnico di cui fa parte;

un panel temporaneo degli stakeholder in cui diversi soggetti che operano nell’ambito della sostenibilità si incontrano e dialogano con le aziende aderenti, of- frendo stimoli di miglioramento e consulenza su tematiche specifiche considerate prioritarie dal comitato tecnico-scientifico e dalle aziende. Nel panel sono coinvolti una pluralità di soggetti tra cui esponenti degli enti locali, della pubblica amministra- zione, delle università locali, di società di consulenza territoriali, rappresentanti dei consumatori e della stampa.