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4 Unione Italiana Vin

Unione Italiana Vini è la più antica e rappresentativa associazione del settore vitivinicolo con circa 500 aziende associate che esprimono il 70% del valore dell’ex- port vitivinicolo italiano. La missione di Unione Italiana Vini è tutelare e valorizzare le imprese e i prodotti, progettando e implementando modelli di sviluppo della filie- ra vitivinicola innovativi e compatibili con produzioni e consumi sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.

Tergeo (www.tergeo.it) è il progetto di sostenibilità in viticoltura ed enologia promosso e coordinato da Unione Italiana Vini, con l’obiettivo di proporre un modello di sostenibilità am-

bientale, sociale ed economica attraverso il coinvolgimento di tutti gli operatori del comparto. La sostenibilità è il tema dei prossimi anni e ha bisogno di processi di pensiero per apportare adeguamenti, innovazioni, miglioramenti, così come ha bi- sogno di trovare criteri oggettivi che la definiscano e possano guidare lo sviluppo sostenibile delle aziende. Il progetto Tergeo promuove la condivisione di ricerca teorica e applicata da parte degli attori che a tutti i livelli costituiscono la filiera: le imprese vitivinicole con le loro esigenze, i fornitori con le loro risposte tecnologiche, la comunità scientifica con le proprie ricerche e sperimentazioni.

Per garantire alle imprese che quello che viene definito e applicato in Ter- geo discende da un’attenta valutazione tecnica e scientifica, è stato costituito un comitato composto da imprese associate a UIV, da ricercatori impegnati in campo viticolo ed enologico e da rappresentanti delle istituzioni. Il comitato decide le li- nee strategiche e di indirizzo su cui sviluppare il progetto, coordina la redazione di codici di buona prassi e di matrici di autovalutazione delle performance aziendali rispetto alla sostenibilità, valuta i contenuti proposti dagli aderenti al progetto.

5 Magis

Magis è il progetto che unisce 140 aziende e le principali istituzioni scientifi- che per dimostrare che lavorando insieme si può massimizzare l’efficienza, gene- rare un risparmio e continuare a fare bene il vino che il mondo ci invidia.

Che cosa c’è in un nome

Magis è una parola latina che vuol dire “di più”, cioè “sempre meglio”. È un motto che Sant’Ignazio di Loyola scelse per la sua Compagnia di Gesù come esortazione a cercare di tendere sempre verso qualcosa di superiore e a superare i propri limiti. Il nome evoca la natura e lo scopo di Magis: continuare a identificare, creare e diffondere tutta l’innovazione necessaria per migliorare la sostenibilità della vitivinicoltura e la salubrità del vino.

Tutti bravi come i più bravi

Con Magis, le più avanzate conoscenze della comunità scientifica e le espe- rienze più riuscite del mondo produttivo vengono messe a disposizione di tutte le

aziende aderenti attraverso un protocollo specifico per ogni area geografica, basato sulle migliori tecniche di agricoltura di precisione. Magis è il primo e più avanzato esempio di sostenibilità nella vitivinicoltura italiana, e uno dei più avanzati al mon- do, come riconosciuto anche dall’OIV (Organisation International de la Vigne et du Vin), l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa dell’innovazione scientifica e tecnica nel settore.

Magis è sostenibilità ambientale sociale ed economica insieme

Come ogni attività, anche la produzione del vino ha un impatto sull’ambiente, sia locale che globale. Attraverso una viticoltura di precisione, Magis permette al produttore di ridurre ogni operazione al minimo indispensabile per produrre un vino di qualità e sano.

Magis fa anche coincidere sostenibilità ambientale, sostenibilità sociale e sostenibilità economica. Compiere meno operazioni nel vigneto vuol dire, infatti, rispettare non solo l’ambiente, ma anche semplificare il lavoro e quindi spendere di meno. Mantenendo inalterata la qualità e quindi il successo del vino.

La sostenibilità può e deve essere misurata

La sostenibilità, la sicurezza e la qualità del vino devono essere dei fatti di- mostrabili e non solo parole. Già nel primo anno le aziende Magis hanno potuto ridurre in media del 9% l’uso di agrofarmaci, selezionando peraltro le molecole più selettive e sicure, e di oltre il 30% l’uso di fertilizzanti. Un minor numero di opera- zioni vuol dire anche un risparmio di acqua e soprattutto di energia, quindi minori emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Magis ha permesso, inoltre, di ab- bassare i costi di produzione mediamente del 15,4%. Per fare tutto questo occorre naturalmente un know-how molto maggiore di quello normalmente disponibile in un’azienda: per questo c’è Magis che riesce a mettere a disposizione di tutti le mi- gliori conoscenze possibili.

Che cosa gestisce

La fertilizzazione viene regolata punto per punto per concimare solo dove, quando e quanto serve. Il controllo di muffe e parassiti viene effettuato attraverso la protezione integrata. Il diserbo si effettua in caso di assoluta necessità e solo lungo il filare. Nella potatura, il rapporto fra foglie e frutti è regolato per avere un vino equilibrato, ma anche per ridurre le possibilità di attacco da parte dei parassiti. Nella vendemmia è possibile individuare nel tempo i grappoli che hanno raggiunto il grado giusto di maturazione e raccogliere solo quelli, migliorando così la qualità

del vino. Presto Magis gestirà anche la qualità biologica del suolo e contabilizzerà i risparmi in termini di energia e di emissioni di gas serra di un minor numero di lavorazioni.

Vino che rispetta l’uomo e l’ambiente

Magis rappresenta l’evoluzione più avanzata dell’approccio della protezione integrata, che prevede la protezione della vite usando tutti i mezzi a disposizione, compresi quelli agronomici, fisici e biologici, ricorrendo a quelli chimici solo quan- do, nelle quantità e per il tempo davvero necessari. L’obiettivo finale è quello di eliminare o comunque ridurre ben al di sotto della soglia di sicurezza la presenza nel vino di contaminanti naturali o artificiali.

Il protocollo Magis

Magis offre alle aziende un protocollo, specifico per ogni vitigno e ogni area geografica, che costituisce una vera e propria guida per la gestione sostenibile del vigneto. Le indicazioni del protocollo, che tiene naturalmente conto dei disciplinari di produzione e/o protezione integrata regionali nonché di tutte le normative eu- ropee e nazionali, sono adattabili alle esigenze specifiche di ciascuna azienda. Il protocollo viene preparato e aggiornato dal Comitato tecnico-scientifico di Magis, che riunisce studiosi selezionati fra i migliori esponenti della ricerca pubblica na- zionale.

Un sofisticato sistema informativo

Le aziende registrano tutte le lavorazioni eseguite e i risultati ottenuti in un sofisticato software appositamente sviluppato, la piattaforma IT Magis. Si tratta di un sistema informatico che conosce tutte le regole tecniche e le normative di una coltivazione a regola d’arte, che ha a disposizione le banche dati sui mezzi tecnici e le previsioni meteo, e che può affiancare il viticoltore a compiere sempre la migliore operazione. Non esiste oggi al mondo un altro sistema informativo per la vitivinicol- tura che sia altrettanto avanzato. Tutte le attività registrate nelle aziende aderenti sono così accessibili ai ricercatori, i quali hanno a disposizione uno strumento che non avevano mai avuto prima: i dati necessari per capire dove e come migliorare ancora.

Tracciare per poter controllare

La provenienza del vino è sempre stata garantita già dall’etichetta. A que- sto, Magis vuole aggiungere però una dimensione in più: poter sapere esattamente

tutto ciò che è stato fatto a un vino. Dal vigneto alla cantina, e presto anche alla bottiglia. Tutte le operazioni compiute nel vigneto vengono infatti registrate nel si- stema informativo di Magis, la piattaforma informatica che garantisce più livelli di controllo. Il primo è quello nell’azienda stessa, dove tutti sono così più consapevoli di quello che è stato fatto, anche da altre persone, compresi eventuali errori. Il secondo è quello dei ricercatori che analizzano i dati. Il terzo è la possibilità di con- trollare i dati anche in futuro, perché vengono tutti conservati.