• Non ci sono risultati.

7.5 Alcune variazioni sul tema

7.5.6 miscela di diverse dimensioni

e invertendo r0  pR1 R2qv 2 f v2 f v 2  pR1 R2q 1dCL 2 . (7.6)

Per il valore del caso base di dCL=104

, r0 valepR1 R2qp1 10 8

q.

Per dCL=101

, r0 incomincia a non essere trascurabile rispetto alla distanza che

una particella al vertice della struttura tetraedrica deve percorrere per uscire dalla sua “buca di potenziale”: facendo evolvere infatti un corpo cristallino a questi valori di dCL, la configurazione cristallina si disgrega.

7.5.6 miscela di diverse dimensioni

Per testare il comportamento degli aggregati di pkdgrav con particelle non identiche, si `e proceduto ad usare in luogo di sfere di dimensione omogenea una miscela di due

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 a3/a1 a2/a1

Figura 7.26: configurazioni iniziali utilizzate per il caso di miscela di due popolazioni con dimensioni differenti.

popolazioni di dimensioni differenti.

Questo tipo di simulazioni, che sono un primo passo verso una modellizzazione pi`u corrispondente alla variet`a di composizione dei rubble pile asteroidali, sono di recente state utilizzate in alcuni casi, e dai primi dati sembra che l’effetto della miscela sia quella di rendere pi`u fluido l’aggregato.

Un test estensivo `e stato effettuato con la miscela N1 500 Rp150 m

N2500 Rp237, 5 m

e con densit`a delle particelle omogenea e uguale al caso base ρp 3000 kg{m 3.

Per ricavare le condizioni iniziali, si `e proceduto cambiando il raggio e la massa di una particella su due all’interno dell’aggregato da 5000 particelle utilizzato per generare il caso base, e facendo rilassare l’oggetto prima di ritagliarne le forme volute. Come per il caso base, `e stato necessario far ruotare l’aggregato per fargli assumere pi`u forme che permettessero di ritagliare tutte le 36 configurazioni iniziali.

I casi iniziali sono mostrati in fig. 7.26.

Se l’analisi delle linee evolutive non mostra differenze significative, un confronto della distribuzione degli stati finali, che appare pi`u evoluta, conferma i dati della letteratura. Data la prossimit`a delle distribuzioni al punto di equilibrio di Jacobi, `e difficile fornire una stima del parametro ˜φ per questo tipo di composizione, che comunque appare inferiore rispetto al caso di sfere omogenee.

0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 a3/a1 a3/a1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 a3/a1 a3/a1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 a3/a1 a3/a1

Figura 7.27: configurazioni finali ottenute con la “miscela” a L=0 ; 0,2 ; 0,4: appaiono pi`u vicine all’equilibrio idrostatico rispetto al caso base

Capitolo 8

Conclusioni

Nel corso del lavoro di Tesi, si `e cercato di ottenere una visione pi`u ampia sul com- portamento del modello a rubble pile perfetto utilizzato in letteratura per lo studio degli asteroidi supposti essere cumuli di macerie, ed `e stato presentato un metodo per prevedere l’andamento delle linee evolutive

Si `e visto come l’impacchettamento ordinato, usato in [D.C. Richardson e al., 2005], presenti un notevole comportamento anisotropo, che limita l’applicabilit`a dei risultati con esso ottenuti ai casi reali. Le simulazioni qui effettuate riallineano i risultati con quelli ottenuti in [J.F. Consigli e al., 2006] e [P. Tanga e al., 2008 II] giustificando l’im- possibilit`a nei casi di riaccumulazione di ottenere forme finali stabili compatibili con quelle a bassa rotazione in [D.C. Richardson e al., 2005].

Al contrario, l’impacchettamento naturale disordinato presenta una notevole fluidit`a ( ˜φ 5



), e una incapacit`a di mantenere forme caratteristiche di angoli di risposo φ 

1530 

compatibili con i risultati esposti in [K.A. Holsapple, 2001] (cfr. fig. 3.6), sebbene la discrepanza con le forme di equilibrio possa essere comunque marcata, vista la scarsa dipendenza di Φ dalla forma nei pressi delle zone di equilibrio (cfr. figg. 4.3 e 7.11).

L’andamento dei gradienti dell’energia potenziale e dell’angolo di riposo massimo descritti nel cap. 4 sembra corrispondere in maniera adeguata alle evoluzioni osservate, in particolar modo da un punto di vista statistico, arrivando a giustificare un accumulo di configurazioni finali attorno al caso prolato a2  a3, in maniera simile a quanto

appare per gli asteroidi osservati.

Con queste premesse, `e possibile utilizzare il modello a rubble pile perfetto con una maggiore cognizione sul suo comportamento.

Varie possibilit`a si presentano per una continuazione di indagine per mezzo del modello. In primo luogo, gli asteroidi binari, che appare ([P. Pravec, A.W. Harris, 2002]) siano molto pi`u proni ad assumere forme prossime a quelle di equilibrio, in cui `e possibile che giochino un ruolo importante sia la possibile origine da riaccumulazione (che, come visto, tende a riaccorpare forme vicine alle sequenze classiche), sia le forze di marea che possono tendere a “rompere” un impacchettamento e fluidificare il corpo.

In secondo luogo, frammenti di forme differenti: recentemente, pkdgrav `e stato aggiornato per poter gestire frammenti rigidi formati da pi`u particelle sferiche; questi possono essere utilizzati per meglio simulare le forme presenti all’interno dei rubble pile reali.

Bibliografia

[ASTEROIDS III] W. Bottke, A. Cellino, P. Paolicchi, R.P. Binzel (edited by), Asteroids III, University of Arizona press, 2002.

[J.E. Barnes, P. Hut, 1986] J.E. Barnes, P. Hut, A hierarchical O(N Log N) force calculation algorithm, Nature 324(4) (1986), 446-449.

[B. Bertotti e al., 2003] B. Bertotti, P. Farinella, D. Vokrouhlick´y, Physics of the solar system, Kluwer Academic Publishers, 2003.

[V. Castellani, 1985] V. Castellani, Astrofisica Stellare, Zanichelli, 1985. [A. Cellino, disp.] A. Cellino, Fisica degli Asteroidi

[S. Chandrasekhar, 1969] Chandrasekhar S., Ellipsoidal figures of equilibrium, New Haven and London, Yale University Press, 1969.

[J.F. Consigli e al., 2006] J.-F. Consigli, P. Tanga, C. Comito, D. Hestroffer, D.C. Ri- chardson, Formes d’ast´ero¨ıdes et formation de satellites: le rˆole de la r´eaccumulation gravitationelle, Comptes Rendus Physique 8 (2007), 469-480

[P. Descamps, F. Marchis, 2008] P. Descamps, F. Marchis, Angular momentum of binary asteroids: Implications for their possible origin, Icarus 193 (2008), 74-84. [J.W. Dohnanyi, 1969] J.W. Dohnanyi, Collisional models of asteroids and their debris,

J. Geophys. Res. 74 (1969), 2531-2554

[L.T. Elkins-Tanton, 2006] L.T. Elkins-Tanton, Jupiter and Saturn, Chelsea House, New York, 2006

[P. Goldreich, R. Sari, 2007] P. Goldreich, R. Sari, Tidal Evolution of Rubble Piles, arXiv:0712.0446v1[astro-ph], 2007.

[D. Gregory, 1702] D. Gregory, Astronomiae physicae et geometricae elementa, Edimburgo, 1702.

[I. Hacisu, Y. Eriguchi, 1984] I. Hachisu, Y. Eriguchi, Fission sequence and equilibrium models of rigidity rotating polytropes, Astrophysics and Space Science 99 (1984), 71- 74.

[I. Hacisu, 1986 I] I. Hachisu, A versatile method for obtaining structures of rapidly rotating stars, The Astrophysical Journal Supplement Series 61 (1986), 479-507.

[I. Hacisu, 1986 II] I. Hachisu, A versatile method for obtaining structures of rapidly rotating stars. II. Three dimensional self-consistent field method, The Astrophysical Journal Supplement Series 62 (1986), 461-499.

[D. Hestroffer e al., 2002] D. Hestroffer, P. Descamps, M. Kaasalainen, P. Tanga, J. Torppa, J. Berthier, A. Cellino, M. Lattanzi, M. Di Martino, J. Piironen, V. Zappal`a, Comparison of topographic models for asteroids to the HST/FGS data, Proceedings of Asteroids, Comets, Meteors (ACM 2002), 29 July - 2 August 2002, Technical University Berlin, Berlin, Germany (ESA-SP-500, November 2002).

[D. Hestroffer, P. Tanga, 2008] Hestroffer D., Tanga P., Asteroids from Observations to Models, in pubblicazione

[K.A. Holsapple, 2001] K.A. Holsapple, Equilibrium Configurations of Solid Cohesion- less Bodies, Icarus 154 (2001), 432-448.

[K.A. Holsapple, 2004] K.A. Holsapple, Equilibrium figures of spinning bodies with self- gravity, Icarus 172 (2004), 272-303.

[H.M. Jaeger, S.R. Nagel, 1992] H.M. Jaeger, S.R. Nagel, Physics of Granular States, Science 255 (1992), 1524.

[D.G. Korycansky, E. Asphaug, 2003] D.G. Korycansky, E. Asphaug, Impact evolution of asteroid shapes 1. Random mass redistribution, Icarus 163 (2003), 374-388. [D. Lai e al., 1993] D. Lai, F.A. Rasio, S.L. Shapiro, Ellipsoidal figures of equilibrium:

compressible models, The Astrophysical Journal Supplement Series 88 (1993), 205- 252.

[G.W. Lugmair, A. Shukolyukov, 2001] G.W. Lugmair, A. Shukolyukov, Early Solar System events and timescales, Meteorics & Planet. Sci. 36 (2001), 1017-1026.

[P. Michel e al., 2001] P. Michel, W. Benz, P. Tanga, D.C. Richardson, Collisions and Gravitational Reaccumulation: Forming Asteroid Families and Satellites, Science 294 (2001), 1696-1700.

[A. Milani, Z. Kneˇzevi´c, 1994] A. Milani, Z. Kneˇzevi´c, Asteroids proper elements and the dynamical structure of the asteroid belt, Icarus 107 (1994), 219-254.

[A. Morbidelli, 2008] A. Morbidelli, Origin and dynamical evolution of comets and their reservoirs, in pubblicazione

[P. Paolicchi, disp.] P. Paolicchi, Dispense di Sistemi Planetari, www.df.unipi.it/ pao- lic/didattica.html

[P. Pravec, A.W. Harris, 2000] P. Pravec, A.W. Harris, Fast and slow rotation of asteroids, Icarus 148 (2000), 12-20.

[P. Pravec, A.W. Harris, 2007] P. Pravec, A.W. Harris, Binary asteroid population 1. Angular momentum content, Icarus 190 (2007), 250-259.

[S.D. Price, M.P. Egan, 2001] S.D. Price, M.P. Egan, Spaced based infrared detection and characterization of near earth objects, Adv. Space Res. 28 (2001), 1117-1127. [T.R. Quinn e al., 2000] T.R. Quinn, N. Kats, J. Stadel, G. Lake, Time stepping N -body

simulations, Astrophys J.

[D.C. Richardson, 1993] D.C. Richardson, A new tree code method for simulation of planetesimal dynamics, Mon.Not.R.Astron.Soc. 261 (1993), 396-414.

[D.C. Richardson, 1994] D.C. Richardson, Tree code simulations of planetary rings, Mon.Not.R.Astron.Soc. 269 (1994), 493-511.

[D.C. Richardson e al., 2000] D.C. Richardson, T. Quinn, J. Stadel, G. Lake, Direct large-scale N -body simulations of planetesimal Dinamics, Icarus 143 (2000), 45-59. [D.C. Richardson e al., 2005] Richardson D., Elankumaran P., Sanderson R. E., Nume-

rical experiments with rubble piles: equilibrium shapes and spins, Icarus 173 (2005), 349-361.

[V.S. Safronov, 1969] В.С. Сафронов, Эволюция допланетного облака и образование Земли и планет, Hаука, 1969

[V.S. Safronov, Evolution of the protoplanetary cloud and formation of the Earth and the planets, Nauka, 1969, trad. inglese di Israel Program for Scientific Translations, Gerusalemme, 1972]. [Tanga e al., 2002] Tanga P., Hestroffer D. Cellino A., Lattanzi M., Di Martino M.,

Zappal`a V., Shape and size mesurements of asteroids by the HST fine guidance sen- sors, Proceedings of Asteroids, Comets, Meteors (ACM 2002), 29 July - 2 August 2002, Technical University Berlin, Berlin, Germany (ESA-SP-500, November 2002). [P. Tanga e al., 2008 I] Tanga P., Weidenschilling S. J., Michel, Richardson D., Gravita-

tional instability and clustering in a disk of planetesimals, Astronomy & Astrophysics, in pubblicazione

[P. Tanga e al., 2008 II] Tanga P., Hestroffer D., Delb`o M., Richardson D., Asteroid rotation and shape: from distruption to gravitational reaccumulation by numerical simulations, Preprint submitted to Elsevier (2008).

Documenti correlati