Lo studio della personalità abbiamo visto riguardare in genere due temi importanti: 1. Come una persona è, i suoi tratti e come li ha acquisiti; 2. Come una persona funziona. La misurazione della personalità è quindi condotta attraverso la descrizione dei tratti psicologici di ogni individuo.
Per costruire una scala possono essere utilizzati 3 approcci (Wiggins,1973): 1- Approccio Analitico: si basa sulla teoria per la determinazione della modalità
di selezione di voci, procedure per la valutazione degli individui; 2- Approccio Empirico: si basa su di un indice dei concetti da misurare;
3- Approccio dei sistemi sequenziali: si propone di integrare i due approcci sopra citati in una sequenza logica, e di valutarne le caratteristiche psicometriche.
Utilizzando quest’ultimo approccio, è stato ideato il “Questionario degli
Adattamento di Personalità” (Vann Joines). Si tratta di un questionario a risposta
dicotomica Vero/Falso. Si sono susseguite tre edizioni, ed il numero originario degli item era di 195, che è stato però ridotto a 72 , per evitare un eccessivo affaticamento e perché l’autore pensò che potessero bastare 10-12 voci per identificare un
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adattamento. Per ognuno dei sei adattamenti è stata generata quindi una lista di domande correlate a ciascuno di essi (Joines V. , Stewart I. 2002).
3.3.1Somministrazione e valutazione
Il questionario degli Adattamenti di Personalità vede tre edizioni. Per quanto riguarda la prima edizione (2001), i soggetti selezionati per il questionario di valutazione erano in larga parte clienti di psicoterapia provenienti da setting diversi. Il numero totale di individui ai quali è stato somministrato il questionario era 268 (età media=37 anni). Erano in gran parte volontari, clienti dell’autore e clienti di 50 professionisti della salute mentale. Consegnato il questionario, è stato chiesto ai soggetti di rispondere a tutte le domande. I fogli di risposta sono stati in seguito valutati e restituiti al cliente. Per quanto riguarda l’analisi dei dati, sono stati analizzati utilizzando metodi statistici. Sono state in particolare calcolate le correlazioni di Pearson per valutare il modo in cui ogni item era correlato agli altri per ognuno dei diversi adattamenti. Dopo questa analisi le scale sono state ridotte da 30 item a circa 15 ciascuna, poiché item con basso indice di correlazione sono stati considerati non correlati con l’adattamento che dovevano misurare e quindi eliminati, e item con correlazione moderatamente alta con un altro item sono stati eliminati per ridurre le duplicazioni. Successivamente sono stati generati gli indici di omogeneità con l’Alfa di Cronbach per entrambe le versioni, e anche in questo caso gli item con bassa correlazione sono stati eliminati. Con questo procedimento le scale sono state ridotte ulteriormente a 12. Sono state poi calcolate altre correlazioni per osservare se alcuni item appartenevano effettivamente alla propria scala o funzionavano meglio in altre, dai risultati si è quindi potuto spostare gli item nelle scale giuste, e sono stati generati gli indici Alfa di Cronbach per gli item caratterizzanti ogni scala. Come ultima analisi è stata applicata un’analisi fattoriale prima sui tre adattamenti di performance e poi sui tre adattamenti di sopravvivenza, dalle quali si sono ottenute le divisioni degli adattamenti. Questa scissione è stata eseguita perché le due tipologie appartengono a dimensioni diverse e il numero dei soggetti era relativamente poco. Successivamente nella seconda edizione (Joines e Stewart,2002) sono aumentati i soggetti reclutati, per arrivare alla terza edizione, quella attuale (Joines e
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Stewart,2014) dove sono state apportate alcune modifiche. Sono stati generati tre
nuovi item per la scala relativa all’Adattamento Schizoide, 6 per la scala relativa all’adattamento Antisociale e all’adattamento Paranoide, 5 per la scala relativa all’adattamento Ossessivo- Compulsivo e 7 per quello Istrionico. Dall’analisi fattoriale emerge una buona evidenza che i sei adattamenti di personalità esistono nella realtà e che possono essere misurati con il questionario sviluppato. I soggetti globalmente riconoscono i comportamenti relativi ad ognuno degli adattamenti. Essendo comunque statisticamente debole è necessario eseguire altre ricerche per valutare la validità esterna dello strumento (Joines Vann e Stewart Ian,2004).
Vediamo adesso precisamente gli items de “Il Questionario degli Adattamenti di personalità”
Creativo-Sognatore:
2) Gli altri mi dicono che sono calmo/a.
3) Mi sento più a mio agio nel fare cose che nel socializzare.
7)Quando sono con gli altri sento di dover rinunciare a ciò che voglio. 22) Mi sento più a mio agio da solo/a che con gli altri.
25) Mi stanco se sto con altre persone troppo a lungo.
35) A volte ho paura che se esprimo i miei veri sentimenti e bisogni gli altri non sapranno come gestirli.
38) Gli altri potrebbero dire che sono timido/a. 40) Sto molto bene da solo/a.
44) Tendo ad essere calmo/a nei gruppi.
58) Quando mi arrabbio o mi sento ferito/a cerco di non farmene accorgere. 61) Trattengo il mio entusiasmo.
63) Ho difficoltà ad essere al centro dell’attenzione. Affascinante Manipolatore:
4) Quando le cose mi turbano troppo me ne tiro fuori! 11) Sono astuto/a come una volpe.
17) Mi piace correre rischi.
23) Mi piace contravvenire alle regole. 28) Le emozioni forti mi entusiasmano.
61 53) Sono bravo/a a togliermi dai guai. 57) Sono impulsivo/a.
60) Non mi fido di nessuno. 66) Mi piace farla franca. 68) Odio annoiarmi.
71) Mi piace escogitare piani ingegnosi. Brillante Scettico:
1) Penso che la maggior parte delle persone presti poca attenzione a ciò che fa. 9) Spesso trovo necessario difendere ciò che ritengo giusto.
12) Mi arrabbio di fronte all’irresponsabilità.
20) Penso che sia importante stare attenti ad ogni cosa che si fa. 21) Tendo a dubitare delle cose finché non ho le prove.
31) Nei rapporti con gli altri provo a stare un passo avanti. 33) Spesso provo invidia per gli altri.
48) Credo che se non sono io a fare una cosa, non sarà fatta bene. 52) Rifletto sulle cose meglio degli altri intorno a me.
56) Mi arrabbio quando le persone non sono all’altezza. 62) Sono sospettoso/a delle intenzioni degli altri.
65) Ho difficoltà ad arrendermi. Scherzoso-oppositivo:
5) Nelle situazioni conflittuali mi dico contemporaneamente “Non esiste che lo faccia” e “Non esiste che non lo faccia”.
6) Mi sento ferito e confuso quando gli altri non sono contenti di me. 14) Tendo a sentirmi pressato da troppe cose da fare tutte insieme. 15) Prendere decisioni mi mette in difficoltà.
18) Mi accusano di avere reazioni eccessive. 24) A volte mi spavento a morte.
26) Mi sento come se la vita fosse una lotta.
29) Le persone spesso mi feriscono profondamente.
39) Vorrei che gli altri sapessero cosa voglio senza bisogno che lo chieda. 42) Quando le cose non vanno bene tendo a scappare.
62 47) Mi sento responsabile del mondo.
Responsabile Stakanovista:
10) Quando ho un progetto al lavoro mi trattengo più dei miei collaboratori per assicurarmi che tutto vada bene.
13) Tendo a passare da un lavoro all’altro senza mai fermarmi. 19) Spesso mi occupo di diversi progetti contemporaneamente.
27) Mi piace essere sollecito/a e mi attendo che gli altri facciano altrettanto.
34)È difficile che io mi conceda di stare semplicemente con gli altri perché sono occupato/a a pensare alle cose che devo fare.
36) Gli altri mi dicono che sono un/a perfezionista. 37) Controllo più volte di aver spento qualcosa.
49) Posticipo il divertimento finché non ho finito il lavoro. 50) Mi sento obbligato/a a fare la cosa giusta.
55) Lavoro mentre gli altri si divertono.
59) Ho difficoltà a concedermi di essere spontaneo/a. 70) Per me è difficile non fare niente.
Entusiasta Iperattivo:
8) Mi piace parlare delle mie emozioni e condividerle. 16) Le mie emozioni sono troppo evidenti.
30) I miei amici mi dicono che sono seduttivo/a. 32) Mi piace dire agli altri cosa penso.
41) Spesso sento di non essere importante per le persone a cui tengo. 43) Mi sento responsabile di far stare bene le persone attorno a me. 51) Mi piace essere al centro dell’attenzione.
54) Mi piace intrattenere gli altri.
64) Le altre persone pensano che io sia troppo emotivo/a. 67) Mi sento amato/a quando gli altri mi prestano attenzioni. 69) Le persone sono spesso invidiose della mia allegria.
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