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I moduli operativi di Eurojust

CAPITOLO III L’operatività di Eurojust e del Desk italiano nel 2020

3.4 I moduli operativi di Eurojust

Premessa: l’affinamento dei moduli operativi utilizzati dall’Agenzia e dal Desk italiano e la loro evoluzione alla luce del nuovo Regolamento su Eurojust, rende utile una loro rinnovata presentazione nella presente relazione, benchè la loro conoscenza dovrebbe risultare un patrimonio acquisito da parte di tanti magistrati. Inoltre, anche il naturale turn over con l’ingresso in magistratura di nuovi colleghi, giustifica una richiamo, in modo ordinato, delle principali modalità operative attraverso cui si snoda l’attività di supporto alla cooperazione giudiziaria ed al coordinamento svolta da Eurojust.

3.4.1 Le riunioni di coordinamento

Tra le forme di supporto operativo fornito da Eurojust, cui si è già fatto cenno in principio della presente relazione, vi sono le riunioni di coordinamento che forniscono l’opportunità, per pubblici ministeri e investigatori

impegnati in un caso transfrontaliero che richieda un coordinamento investigativo, di riunirsi per condividere informazioni, concordare i passaggi successivi, quali la risoluzione di problemi legali, quali la prevenzione di situazioni di ne bis in idem, l’individuazione dei percorsi investigativi da intraprendere e le misure giuridiche da utilizzare.

I coordination meetings esprimono uno dei migliori strumenti operativi di cui

dispone Eurojust e ne costituiscono l’essenza nel senso che corrispondono alla main mission dell’organismo: il coordinamento delle indagini a carattere transnazionale. Solo il Desk italiano, nel 2020 ha partecipato con le proprie Autorità Giudiziarie a ben 91 di tali riunioni, di cui 58 attivate di propria iniziativa.

Le strutture: Eurojust promuove e supporta tali contesti di confronto con le proprie strutture, fornendo analisi e incrocio dei dati messi a disposizione, consulenze per la soluzione preventiva di problemi di giurisdizione, interpretariato, e locali attrezzati per le riunioni, finanziando anche i costi di viaggio e permanenza delle autorità nazionali

invitate ovvero mettendo a disposizione la propria piattaforma sicura di video conferenza per i partecipanti da remoto.

La preparazione: Il Desk italiano, parallelamente ai propri omologhi coinvolti nel coordinamento, in prospettiva dell’incontro assume le informazioni investigative nazionali utili allo sviluppo del caso. Lo scambio di informazioni investigative con il membro nazionale italiano, oltre a rispondere ad un preciso obbligo di cui all’art. 21 del Regolamento di Eurojust, è il presupposto fondamentale per cercare collegamenti con le indagini eventualmente pendenti in altri Paesi membri ovvero per stimolarne l’apertura con appropriati atti di impuslo. Tali informazioni, unitamente a quelle fornite dalle autorità estere coinvolte, confluiscono di frequente in una nota informativa e di analisi contenente anche, in relazione alle singolarità del caso, informazioni giuridiche, proposte di raccomandazioni comuni in tema di giurisdizione, progetti di accordi per la costituzione di squadre investigative, e ulteriori consigli.

Il supporto della Segreteria: la nostra struttura di segreteria, parlante italiano, provvede a curare e comunicare gli aspetti logistici (inviti, modalità di registrazioni dei partecipanti, prenotazioni alberghiere, rimborso delle spese di viaggio anticipate, organizzazione delle videoconferenze). Per quelle in videoconferenza è previsto l’intervento dei tecnici di D.G.S.I.A..

Cosa succede durante l’incontro: durante l’incontro, che si svolge in presenza o in videoconferenza, ed è normalmemte presieduto dal membro nazionale o da altro membro del Desk assegnatario del caso, si possono condividere le informazioni aggiornate sulle reciproche indagini, discutere i passaggi

successivi e le forme giuridiche delle attività che si chiederanno in assistenza, coordinare le giornate d’azione, la costituzione e i piani d’azione di eventuali Squadre investigative comuni.

Ulteriore valore aggiunto delle riunioni di coordinamento.

Specie quando svolte in presenza,

essse danno l’opportunità di brevi ma strategici momenti di informalità, con l’opportunità di costruire relazioni personali tra gli attori dei procedimenti, gettando così le basi di una reciproca fiducia, e tramite tali relazioni generare un vero e proprio spirito di gruppo, in funzione di un comune obiettivo.

In molti casi complessi vengono poi organizzati più incontri di coordinamento, per tutta la durata delle indagini, anche prodromici a costituire e rendere operative squadre investigative comuni e giornate di azione esecutiva congiunte.

A beneficio dei colleghi che ancora non hanno avuto l’opportunità di utilizzare questo importante strumento nelle indagini a carattere transnazionale, si rappresenta che l’iniziativa della promozione di tali incontri rientra tra le prerogative del Membro Nazionale di Eurojust, che vi provvede in base alle

informazioni che gli giungono o acquisisce dalle Autorità Nazionali ai sensi degli artt. 8 e 9 del Regolamento di Eurojust, ovvero dalle articolazioni interne dell’Agenzia, ovvero ancora da partner esterni (Europol, OLAF, magistrati di collegamento di paesi terzi). Vengono inoltre ovviamente organizzati anche su input delle Autorità Nazionali.

Le autorità nazionali, a loro volta, possono confrontarsi preventivamente con il membro nazionale per acquisire informazioni e richiedere pareri sull’opportunità e utilità di tali riunioni, tramite contatto diretto ovvero all’indirizzo e-mail: CollegeIT@eurojust.europa.eu.

3.4.2 I coordination centres

Alcune indagini coordinate da Eurojust, in particolare quelle per le quali sono state attivate anche delle Squadre investigative comuni, possono richiedere azioni di intervento congiunto per l’esecuzione in più Stati di atti a sorpresa, ovvero di iniziative cautelari. Tale esigenza è particolarmente frequente in casi di procedimenti per reati associativi e di terrorismo e richiede l’organizzazione di un centro di coordinamento, o coordination centre, dove possano essere incrociate tutte le informazioni, individuati, e quindi risolti, problemi operativi, pratici e giuridici.

Il Desk italiano, nel corso del trascorso anno, ha organizzato come action leader sei giornate operative, o action day, su richiesta delle Autorità Giudiziarie italiane. Il nostro Desk è stato poi coinvolto nella collaborazione di un ulteriore intervento su richiesta di un altro Stato membro di Eurojust.

Cosa c’è a monte?

Individuato il giorno dell’azione operativa comune, l’Agenzia, grazie anche al dialogo ed allo scambio informativo con i componenti dei Desk coinvolti, fornisce preliminarmente l’assi-stenza e consulenza utile al fine di assicurarsi che le Autorità Nazionali adottino gli adeguati

strumenti di cooperazione e che le attività richieste. Inoltre si assicura che i presupposti giuridici delle azioni e i dati forniti, siano conformi alle normative degli Stati richiesti e consentano un risultato investigativo e processuale il più possibile conforme alle aspettative e processualmente utilizzabile.

Anche se l’esecuzione in concreto delle misure previste nelle giornate d’azione è spesso delegata alle forze di polizia, il coordinamento di Eurojust apporta comunque un fondamentale valore aggiunto anche per i

partner di polizia: grazie al raccordo con le altre Autorità Giudiziarie nazionali che individuano e

dispongono delle forze operative coinvolte, i contatti tra tutti gli operatori coinvolti nell’azione diven-tano sicuramente più fluidi.

In vista di tale momento Eurojust, specie quando l’action day vede

preliminarmente ed in modo strutturato tutti gli obiettivi operativi comuni ed elabora un piano d’azione completo e coordinato.

Il giorno dell’action day. Eurojust organizza nella sua struttura una sala operativa attrezzata con tecnologie di comunicazione audio/video all’avanguardia, con telefoni dedicati, posta elettronica sicura, strutture per videoconferenza, nonché l’accesso ai sistemi d’informazione Schengen, SIENA e a fonti aperte, per garantire che dati e informazioni raccolte sul campo vengano rapidamente scambiate tra tutte le autorità nazionali coinvolte in un ambiente sicuro.

Il coordination centre, cui partecipano i rappresentanti dei Desk coinvolti, monitora continuamente le operazioni in corso e, in caso di imprevisti o di nuove opportunità investigative, assiste le magistrature nazionali con la consulenza legale e pratica per l’adozione in tempo reale degli opportuni strumenti giudiziari utili a raggiungere i traguardi prospettati.

Sulla base delle informazioni ricevute dalle autorità, il centro di coordinamento comunica regolarmente lo stato di

avanzamento dell’ese-cuzione delle misure a tutti i soggetti interessati.

Quando le esigen-ze del caso concreto lo richiedono, il Membro nazionale italiano, d’intesa con le autorità giudiziarie procedenti ovvero nei casi d’urgenza, può

diretta-mente emettere ordini di indagine europei ai sensi del nuovo Regolamento di Eurojust. Inoltre i nostri magistrati possono essere ospitati direttamente presso la nostra sede dell’Aja, per monitorare in presenza lo svolgimento delle azioni programmate e adottare direttamente le nuove iniziative richieste dallo svolgersi dell’azione.

L’opportunità di attivare un coordination centre viene in genere valutata nel contesto di un caso già aperto ad Eurojust. In ogni caso, informazioni supplementari possono essere richieste al Membro Nazionale per l’Italia direttamente, ovvero tramite contatto all’indirizzo CollegeIT@eurojust.europa.eu.

3.4.3 Le squadre investigative comuni

Nel corso del 2020 le autorità nazionali italiane hanno partecipato a 53 squadre investigative comuni (SIC)

coordinate e costituite con il supporto di Eurojust, di cui 16 costituite nel decorso 2020, nonostante la situazione sanitaria.

Ma che cos’è una squadra investigativa comune?

È un gruppo di investi-gatori, composto tipicamente

da pubblici ministeri, assistiti dalle rispettive polizie giudiziarie, che lavorano insieme in presenza di un comune interesse investigativo per reati che interessano i loro paesi.

È lo strumento ideale per le indagini complesse che richiedono attività dinamiche in più Stati nell’acquisizione transfrontaliera della prova, senza la necessità di ricorrere a rogatorie o a ordini di indagine.

Quali sono le cornici legali e i regimi di utilizzabilità delle prove? Prevista in ambito europeo da all’art. 13 della Convenzione del 2000 sull’assistenza in materia penale e dalla Decisione n. 465 del 2002 GAI, nonché, anche al di fuori dell’Unione, da altri strumenti, tra i quali l’art. 20 e ss. del II protocollo addizionale alla Convenzione di Strasburgo 1959, la SIC si può formare sulla base di più previsioni normative sovranazionali, incluse quelle stabilite in ambito O.N.U. nei relativi trattati di cooperazione giuziaria.

La squadra si fonda su un accordo tra le autorità coinvolte e opera in una cornice legale che garantisce che le prove raccolte e le informazioni scambiate siano ammissibili nei procedimenti penali interni di ciascun membro.

Le informazioni e le prove raccolte da una SIC possono essere condivise con tutte le parti sulla base dell’accordo della

SIC sottoscritto, senza bisogno di fare affidamento a strumenti tradizionali di assistenza giudiziaria reciproca. I partecipanti della

SIC hanno diritto anche ad essere presenti o partecipare in misure investigative che vengono condotte all’esterno del loro stato di origine, entro i limiti della legislazione

nazionale e/o delle indicazioni del leader della SIC del paese dove vengono svolte le attività.

Sono intuibili, pertanto, i vantaggi dell’utilizzo di un tale strumento in termini di riduzione delle formalità, immediatezza dello scambio informativo e probatorio, partecipazione degli attori nazionali all’acquisizione diretta degli elementi utili al processo (perquisizioni, sequestri, altri atti irripetibili, ecc.) anche al di fuori del proprio territorio nazionale nel rispetto delle garanzie poste dal nostro ordinamento e con un conseguente regime di utilizzabilità privilegiato, disciplinato per quelle unionali dal Decreto Legislativo 15 febbraio 2016, n. 34.

Qual’è il ruolo di Eurojust? Eurojust ne facilita la costituzione e fornisce supporto alle operazioni della SIC, quando è richiesto il suo intervento. Il Desk italiano fornisce a tutte le squadre costituende o costituite un supporto di tipo operativo, legale (fin dalla predisposizione dell’accordo costitutivo) e nell’accesso ai finanziamenti per tutti i team in cui partecipa con le proprie autorità Nazionali. Spesso sono proprio le riunioni di coordinamento il contesto naturale nel quale si verifica l’opportunità di costituire una squadra, si definiscono i contenuti di massima dell’accordo da sottoscrivere, per una possibile preventiva definizione delle questioni derivanti dall’applicazione del principio della lex loci che regola lo svolgimento delle misure investigative. Infine, il supporto di Eurojust si manifesta nelle procedure di finanziamento che vengono gestite dal Segretariato delle squadre investigative comuni in seno all’organismo.

Eurojust, tramite il nostro Desk, quando partecipa ad una SIC in cui siano coinvolte Autorità italiane, la sostiene durante il suo intero ciclo di vita, partendo dal progetto, identificando le basi giuridiche per la creazione della stessa con paesi UE ed esterni. Nel contesto del dialogo con gli altri Desk dei paesi partecipanti, fornisce informazioni sulle norme procedurali degli Stati partner, sull’ammissibilità delle prove, sulla divulgazione delle informazioni e i poteri dei membri distaccati.

Il Desk facilita inoltre lo svolgimento delle operazioni, aiutando a delineare lo sviluppo di strategie investigative e giudiziarie, organizzando e ospitando riunioni di coordinamento e centri di coordinamento nella fase finale delle indagini ove siano necessari interventi operativi quali perquisizioni, sequestri, esecuzioni di misure personali coordinate in più paesi. Sempre quando ne è parte tramite un Membro Nazionale, supporta le SIC anche attraverso un sostegno finanziario per le spese di trasferta e di alloggio dei membri distaccati all’estero, i costi di interpretariato e di traduzione, e il trasporto di oggetti. Offre altresì in prestito, apparecchiature come smartphone, laptop, stampanti e scanner.

Nel decorso 2020, per le sole SIC partecipate dalle Autorità Giudiziarie italiane, Eurojust ha stanziato 1.117.984 €, su di un budget totale deliberato di 2 milioni €. Si tratta di un risultato straordinario, se consideriamo i primi problemi emersi nelle procedure di finanziamento.

Quando è consigliata una SIC?

Le SIC sono consigliate per casi di indagini transfrontaliere impegnative con collegamenti ad altri Stati ovvero per i casi che richiedono un’azione investigativa coordinata, concertata tra gli Stati membri coinvolti. Di recente è stata con successo sperimentata la SIC

in un procedimento penale culminato, attraverso un parallelo procedimento di prevenzione, in una misura di prevenzione patrimoniale.

Eurojust come partecipante della SIC, la sostiene durante il suo intero ciclo di vita:

partendo dal progetto, aiutando a decidere se il loro caso è adatto alla costituzione di una SIC, e identificando la base giuridica per la creazione della stessa con paesi UE e non; aiutando a navigare tra le leggi procedurali dello Stato partner, sull’ammissibilità delle prove, sulla divulgazione delle informazioni e i poteri dei

membri distaccati; assistendo nella fase della redazione

degli accordi per la loro costituzione, ottenendo le firme necessarie, oltre a suggerire i metodi di lavoro tra le autorità; facilitando le operazioni e sostenendo lo sviluppo di strategie investigative e giudiziarie, organizzando e ospitando riunioni di coordinamento e centri di coordinamento nella fase finale delle indagini, nonché facilitando eventuali problemi giurisdizionali.

Come acquisire ulteriori informazioni? Anche in questo caso il Desk italiano è disponibile tramite contatto diretto con il Membro Nazionale, ovvero tramite l’indirizzo CollegeIT@eurojust.europa.eu. Sul sito pubblico di Eurojust possono comunque acquisirsi ulteriori informazioni di carattere generale, oltra a documenti in italiano, quali la guida pratica delle SIC.