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MONTE 2008 COSTO TOTALE Q.TA IMPUTAZIONE VAL DA CAPITALIZZARE

ASSICURAZIONI 4.637,35 0,8 3.709,88

SALARI 144.693,40 0,8 115.754,72

CONTRIBUTI 71.124,09 0,8 56.899,27

ACQ. MAT. DI CONSUMO 24.294,09 0,8 19.435,27

IND. ANZIANITA' 9.910,41 0,8 7.928,33

85 Milone Mario, “L’economia delle imprese marmifere”, Bari, Dott. Francesco Cacucci editore, 1973,

CARBURANTI 67.432,07 0,8 53.945,66

LUBRIFICANTI 976,00 0,8 780,80

MAN. ORD. MECCANICA 36.335,48 0,8 29.068,38

MAN. ORD. ELETTRICA 5.766,93 0,8 4.613,54

LEGNAMI 437,58 0,8 350,06

TRASPORTI 4.550,70 0,8 3.640,56

LEASING KORFMANN 8.197,85 0,8 6.558,28

LEASING PALA COMPATTA 3.466,90 0,8 2.773,52

LEASING PALA COMPATTA

998 23.724,18 0,8 18.979,34

LEASING KIT FORCHE 8.029,74 0,8 6.423,79

SPESE TASSA MARMO 24.644,92 0,8 19.715,94

VESTIARIO DIPENDENTI 950,10 0,8 760,08

FORZA MOTRICE 20.201,86 0,8 16.161,49

RIG. FILO DIAMANTATO 4.841,61 0,8 3.873,29

ACQ. FILO DIAMANTATO 15.205,20 0,8 12.164,16

MENSA OPERAI 484,05 0,8 387,24 LEASING TAGLIATRICE 6.364,45 0,8 5.091,56 LEASING MACC.ELETT. LOCH. 2.713,09 0,8 2.170,47 NOLEGGIO MACCHINARI 66,67 0,8 53,34 TOTALE 489.048,72 0,8 391.238,98 Q.TA AMMORTAMENTO 10% 39.123,89

Le manutenzioni straordinarie sono costi relativi ad interventi sulle immobilizzazioni destinati a migliorarle in modo duraturo (es. sistemazione delle strade di arroccamento, messa in sicurezza, tramite chiodature, posa in opera di reti, del sottotetto della galleria, lavori di verifica e pulizia del fronte di cava, riparazione escavatore, installazioni protezioni per la tagliatrice a filo diamantato); i valori non sono stati portati ad aumento delle relative immobilizzazioni per non doverne variare il relativo piano di ammortamento. I costi pluriennali sono costi sostenuti nel periodo, ma che rilasciano la propria utilità, oltre che nell’esercizio in corso, anche in quelli futuri (es. installazione di una barriera paramassi, spese per la redazione di documentazione tecnica relativa alla valutazione della stabilità, spese per la redazione di documentazione tecnica di un progetto di sistemazione stradale).

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI86

86 Per un approfondimento sul tema delle immobilizzazioni materiali vedi:

Allegrini Marco e Martini Paolo, “Bilancio civilistico e imponibile fiscale”, Napoli, Esselibri S.p.a., 2007, pag. 165-203, e, Quagli Alberto, “Bilancio di esercizio e principi contabili”, Torino, G. Giappichelli editore, 2006, pag. 119-158

La voce immobilizzazioni materiali, il cui valore è pari a € 527.940,è formata da terreni ad utilizzazione industriale, cioè agri marmiferi, per un valore pari a € 268.372, impianti e macchinari per un valore pari a € 224.942, escavatori e pale gommate per un valore pari a € 18.384, attrezzature industriali e commerciali per un valore pari a € 4.615, costruzioni leggere per un valore pari a € 10.911, automezzi per un valore pari a € 266 e da macchine ufficio elettroniche per un valore pari a € 450. Le immobilizzazioni sono iscritte al costo storico di acquisto o di produzione e sono state ammortizzate sistematicamente in ogni esercizio, considerando l’utilizzo, la destinazione, la durata economico tecnica dei cespiti e la residua possibilità di utilizzazione di ogni singolo cespite, alle seguenti aliquote:

agri marmiferi 4%

impianti e macchine 10%

escavatori e pale gommate 25%

attrezzature industriali e comm. 30%

costruzioni leggere 10%

automezzi e autoveicoli 20%

macchine ufficio elettroniche 18%

La voce agri marmiferi si riferisce ad alcuni mappali acquistati dalla società nel 2005 e nel 2006. Il prezzo pagato per gli agri è composto da due elementi, uno naturale, gli agri veri e propri, ed un’altro dovuto all’azione dell’uomo, individuabile nei lavori pluriennali compiuti per trasformare il terreno nella struttura di cava idonea alla produzione, che saranno sottoposti ad una valutazione arbitraria per distribuire il prezzo tra i vari componenti, tenendo anche conto del fatto che tali opere non sono trasferibili separatamente dall’agro. Pertanto il valore dell’ agro sarà pari al costo nel caso in cui si prenda in considerazione solamente la somma spesa per l’acquisto della proprietà, senza considerare i lavori pluriennali perché non esistenti; sarà pari ad un valore di stima nel caso in cui con l’agro si acquisiscano anche i lavori pluriennali, dietro

pagamento di un prezzo unitario, che successivamente sarà ripartito tra l’ agro vero e proprio e le varie opere, oppure quando viene acquisito gratuitamente, nel caso di donazione o successione, attraverso permuta o come conferimento in una società. Tuttavia la distinzione delle varie opere può essere utile ai fini della chiarezza del bilancio, perché non tutte hanno la stessa durata, e pertanto contribuiscono in maniera diversa alla formazione del risultato di esercizio. Il valore degli agri viene ammortizzato perché essi sono soggetti, come tutti i fattori a lungo termine, ad una usura fisica dovuta all’esaurimento del materiale e ad una usura economica dovuta alla permanenza di condizioni ambientali e tecniche che consentano una produzione economicamente conveniente, alle condizioni del mercato e alla variabilità dei gusti dei consumatori, che nel tempo possono preferire altri tipi di marmo o materiali similari o del tutto diversi87.

Negli impianti e macchine88 sono comprese le tagliatrici a filo diamantato, le

tagliatrici a catena diamantata, le macchine perforanti, una gru derrick, le cisterne e una cabina elettrica, tutti quanti iscritti al costo del canone di riscatto del leasing.

La voce escavatori e pale gommate comprende quelli già riscattati dalla società di leasing, inclusi eventuali accessori acquistati a parte (es. nel caso esaminato il martello dell’escavatore), che vengono iscritti al costo del canone di riscatto. Nelle costruzioni leggere sono compresi due box, utilizzati uno come mensa e l’altro come spogliatoio e due container utilizzati come magazzino per lo stoccaggio di utensili e pezzi di ricambio.

Nella voce automezzi e autoveicoli è iscritto, al costo del canone di riscatto dalla società di leasing, un fuoristrada, necessario per il trasporto dei lavoratori in cava.

L’entità e la composizione delle ultime voci analizzate, varia a seconda delle dimensioni della cava e dal tipo di coltivazione prescelta (es. nel caso di una

87 Milone Mario, “L’economia delle imprese marmifere”, Bari, Dott. Francesco Cacucci editore, 1973,

pag. 148-150

88 Per un approfondimento sul tema degli impianti e la loro manutenzione vedi:

coltivazione all’aperto, dati gli spazi più ampi rispetto ad una coltivazione in sotterraneo, potranno essere impiegati un maggior numero di escavatori e pale gommate, mentre una cava coltivata in sotterraneo avrà bisogno di un maggior numero di tagliatrici a catena diamantata).

RIMANENZE89

La voce magazzino, il cui valore è € 447.592, è formata da rimanenze di prodotti finiti (blocchi) per un valore pari a € 438.970 e da rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo (le scorte di questi fattori produttivi, il cui bisogno è continuo durante tutta la gestione, vengono tenute per evitare arresti o interruzioni al processo produttivo) per un valore pari a € 8.622 (nello specifico, filo diamantato per un valore pari a € 7.380 e gasolio per un valore pari a € 1.242). Le rimanenze sono state iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato; il costo di produzione include tutti i costi diretti fino al momento dal quale il bene può essere utilizzato. Il valore di mercato viene determinato, per le materie prime, in base al costo di sostituzione, mentre per i prodotti finiti, in base al prezzo di vendita nel corso della normale gestione. La determinazione del costo dei beni fungibili è stata effettuata secondo il metodo lifo.

La determinazione del costo di produzione dei blocchi90, nel nostro caso tutti di

produzione interna, è resa difficoltosa dal fatto che da una cava non si estrae sempre uno stesso materiale, ma materiali diversi che, pur avendo un diverso valore di mercato, non possono considerarsi come produzioni a se stanti; inoltre il calcolo del costo è ulteriormente reso difficoltoso dalla presenza di elementi stimati, e dal fatto che alcuni costi generali, pur riferendosi alla produzione di un

89 Per un approfondimento sul tema delle rimanenze vedi:

Allegrini Marco e Martini Paolo, “Bilancio civilistico e imponibile fiscale”, Napoli, Esselibri S.p.a., 2007, pag. 245-283, e, Quagli Alberto, “Bilancio di esercizio e principi contabili”, Torino, G.

Giappichelli editore, 2006, pag. 159-189, e, Giannessi Egidio, “Il problema delle rimanenze”, Pisa, Opera universitaria di Pisa, 1981

90 Per un approfondimento sul tema dei costi calcolati sulle attività aziendali vedi:

Miolo Vitali Paola, “Strumenti per l’analisi dei costi vol. II”, Torino, G. Giappichelli editore, 1997, pag. 47-94

periodo, rilasciano la loro utilità anche in periodi successivi, il che rende incerto il grado di attendibilità del reddito attribuito al periodo.

I singoli componenti che partecipano alla determinazione del costo sono i seguenti:

• Costi del lavoro umano impiegato nelle operazioni di cava (cioè nelle operazioni di escavazione, riquadratura, spostamento dei blocchi, sgombero dei detriti);

• Costi del lavoro meccanico utilizzato per le medesime operazioni (mezzi meccanici ed attrezzi vari utilizzati nelle operazione menzionate al punto precedente);

• Costi dei vari materiali impiegati (filo diamantato, esplosivi);

• Costi della forza motrice;

• Costi generali tecnici (amm.to lavori straordinari, imposte e canoni riguardanti la produzione di cava, costi di direzione tecnica, ecc.).

Una volta determinato l’ammontare dei costi totali, andranno divisi per le tonnellate estratte, determinando il costo alla tonnellata della produzione ottenuta9192.

TRATTAMENTO FINE RAPPORTO

Il fondo trattamento di fine rapporto, il cui valore è pari a € 13.973, è iscritto in conformità della legge e dei contratti di lavoro vigenti. Il fondo corrisponde al totale dei trattamenti maturati a favore dei singoli dipendenti, in relazione allo stato giuridico di ognuno e alla anzianità lavorativa, alla data di chiusura del bilancio, al netto degli anticipi erogati, e rappresenta correttamente quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi in cui a tale data fosse cessato il rapporto di lavoro.

La quota annuale, nel nostro esempio pari a € 9.910, che viene inserita in conto economico tra i costi per il personale, si calcola, secondo l’art. 79 del contratto

91 Milone Mario, “L’economia delle imprese marmifere”, Bari, Dott. Francesco Cacucci editore, 1973,

pag. 223, pag. 269-271

92 Per un approfondimento sul tema dei costi totali e unitari vedi:

collettivo nazionale di lavoro dell’industria dei materiali lapidei, dividendo per 13,5 la retribuzione annua, la quale è composta dai seguenti elementi:

• Retribuzione minima tabellare:

• Indennità di contingenza, nelle misure indicate dalla legge n. 297/1982;

• Aumenti periodici di anzianità;

• Eventuale superminimo individuale o collettivo;

• Ex premio di produzione e/o erogazioni analoghe riconducibili a tale istituto, eventualmente corrisposte aziendalmente;

• Eventuale percentuale di maggiorazione per lavoro a turno non avente natura occasionale;

• Indennità speciale cavatori o indennità di cui all’art. 53 commi V e VI;

• Indennità per lavorazioni disagiate, non aventi natura occasionale;

• Indennità sostitutiva di mensa o di trasporto eventualmente corrisposta aziendalmente;

• Tredicesima mensilità ed eventuali ulteriori mensilità o premi annui corrisposti aziendalmente.

COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE E DI CONSUMO93

La voce costi per materie prime, sussidiarie e di consumo, il cui valore è pari a € 108.455, è formata da acquisto cancelleria per un valore pari a € 110, acquisto materiale di consumo per un valore pari a € 24.294, acquisto carburanti (necessari per gli escavatori e pale gommate) per un valore pari a € 67.432, acquisto lubrificanti per un valore pari a € 976, acquisto legnami per un valore pari a € 438, acquisto di filo diamantato per un valore pari a € 15.205.

COSTI PER SERVIZI

La voce costi per servizi, il cui valore è pari a € 119.533, è composta da costi telefonici per un valore pari a € 412, costi professionali e legali per un valore pari a € 39.132, costi per il servizio di centro elaborazione dati per un valore pari a € 2.514, costi per assicurazioni per un valore pari a € 4.637, costi per manutenzione

93 Per un approfondimento sul tema dei costi vedi:

Coda Vittorio, “I costi di produzione”, Milano, Dott. A. Giuffrè editore, 1968, e, Catturi Giuseppe, “Teoria e prassi del costo di produzione”, Padova, Cedam, 2000

meccanica per un valore pari a € 36.335, costi per manutenzione elettrica per un valore pari a € 5.767, costi per il servizio di trasporto blocchi per un valore pari a € 4.551, acquisto di forza motrice per un valore pari a € 20.202, costi per il servizio di rigenerazione filo diamantato per un valore pari a € 4.842, spese documentate per un valore pari a € 1.141.

Nei costi professionali e legali, oltre alle spese relative alle prestazioni professionali del commercialista e dell’avvocato, è compresa anche la spesa per le prestazioni professionali del direttore dei lavori. Il direttore dei lavori è un soggetto dotato di particolari qualifiche indicate dalla legge (si veda l’art. 27 D.P.R. n. 128 del 9 aprile 1959, riscritto nell’art. 20 del D.Lgs. n. 624 del 25 novembre 1996, il quale al primo comma stabilisce che “in tutte le attività estrattive il direttore responsabile deve essere laureato in ingegneria ed abilitato all’esercizio della professione”; al secondo comma viene stabilito che, nel caso l’attività estrattiva impieghi fino ad un massimo di 15 addetti nel turno più numeroso, può essere direttore responsabile anche chi è in possesso del diploma universitario in ingegneria ambiente-risorse o equipollente, o di diploma di perito minerario industriale o equipollente; al terzo comma è previsto che possa essere nominato direttore dei lavori, nelle attività che rispettano i limiti quantitativi del secondo comma, anche chi disponga di diploma in discipline tecniche industriali, a condizione che sia in possesso di formazione specifica nel settore di cui è responsabile, acquisita a seguito della frequentazione di corsi), che viene nominato dal titolare affinché osservi e faccia osservare le disposizioni normative e regolamentari ed attui quanto indicato dal documento di sicurezza e salute94, 94 Il documento di sicurezza e salute deve contenere la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza

dei lavoratori in relazione all’attività svolta, indicando le misure e modalità operative, in particolare le soluzioni adottate per ciascuno dei seguenti elementi: protezione contro gli incendi, le esplosioni e le atmosfere esplosive o nocive; mezzi di evacuazione e salvataggio; sistemi di comunicazione, di avvertimento e di allarme; sorveglianza sanitaria; programma per l’ispezione sistematica, la

manutenzione e la prova di attrezzature, della strumentazione e degli impianti meccanici, elettrici ed elettromeccanici; manutenzione del materiale di sicurezza; utilizzazione e manutenzione dei recipienti a pressione; uso e manutenzione dei mezzi di trasporto; esercitazioni di sicurezza; aree di deposito; stabilità dei fronti; armature di sostegno; modalità della ventilazione; zone a rischio di sprigionamenti istantanei di gas, di colpi di massiccio e di irruzioni di acqua; evacuazione del personale; organizzazione del servizio di salvataggio; impiego di adeguate attrezzature di sicurezza per prevenire rischi di eruzione dei pozzi, misure di controllo del fango di perforazione e misure di emergenza in caso di eruzioni; dispositivi di sicurezza e cautele operative in perforazioni con fluidi diversi dal fango; impiego di esplosivo; eventuale

che deve anche firmare. Si tratta di una figura al di fuori e al di sopra della singola impresa, che non interviene direttamente nella gestione dei lavoratori, ma che potrebbe essere chiamata a rispondere in caso di infortunio derivante dalla violazione degli obblighi di natura tecnica che gli sono propri. Nel nostro caso oltre alle spese per la direzione dei lavori, troviamo spese per consulenze relative all’installazione di un sistema di monitoraggio dei pilastri della galleria, e le spese per una consulenza riguardante la strada di arroccamento; ulteriori spese per consulenze possibili in un’azienda del settore sono quelle relative alla tutela ambientale (gestione rifiuti, scarichi), alla gestione dei rifiuti derivanti dall’estrazione (detriti), alla gestione delle acque meteoriche di prima pioggia e delle acque dilavanti le aree di cava, alla qualità dell’aria a seguito delle emissioni in atmosfera e al sistema di monitoraggio dei pilastri.

Le spese per assicurazioni sono relative alla responsabilità civile auto per l’automezzo utilizzato per l’accesso in cava dei lavoratori, alla responsabilità civile aziende industriali, per la responsabilità verso terzi per sinistri, danni alle persone o alle cose che possono succedere ai visitatori della cava, responsabilità civile verso prestatori di lavoro, il cui premio viene calcolato utilizzando come parametro il valore delle retribuzioni dell’ultima denuncia Inail, e,infine, ad una polizza fideiussoria sottoscritta a favore del Comune di Carrara, ai sensi dell’art. 15, comma 2, della L.R. 78/98, per il rilascio di un progetto di variante al piano di coltivazione.

COSTI PER IL PERSONALE

La voce costi per il personale, il cui valore è pari a € 227.161, è composta da salari e stipendi per un valore pari a € 144.693, oneri sociali per un valore pari a € 71.124, quota del trattamento di fine rapporto per un valore pari a € 9.910, altri costi per un valore apri a € 1.434.

La voce salari e stipendi è data dalla sommatoria della retribuzione ordinaria, che varia a seconda della categoria del dipendente, delle festività, delle ferie godute, programma di attività simultanee; criteri per l’addestramento in caso di emergenza; misure specifiche per impianti modulari; comandi a distanza in caso di emergenza; indicazione dei punti sicuri di raduno; disponibilità della camera iperbarica; protezione degli alloggi dai rischi di incendio ed esplosione; attività di informazione e formazione dei lavoratori; consultazione del rappresentante della sicurezza.

dalle indennità per lavoro disagiato e lavorazioni speciali, dall’indennità sostitutiva di mensa, dal premio di risultato, dagli straordinari al 30% e al 40% e dall’indennità del 3 %.

In base all’art. 5 del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’industria dei materiali lapidei, i lavoratori sono inquadrati in una scala classificatoria articolata su 8 categorie alle quali corrispondono 8 diversi livelli di retribuzione, ognuno dei quali ha un valore minimo tabellare mensile. Le categorie sono le seguenti:

• A super: appartengono a questa categoria i lavoratori che svolgono con carattere di continuità, con un grado elevato di capacità gestionale, organizzativa, professionale, funzioni organizzativamente articolate di rilevante importanza e responsabilità, ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa per attività di alta specializzazione, di coordinamento e gestione, e/o ricerca e progettazione, in settori fondamentali dell’impresa, fornendo contributi qualificati per la definizione degli obiettivi dell’impresa. In definitiva appartengono alla categoria i lavoratori, sia amministrativi che tecnici, che svolgono funzioni direttive con discrezionalità di poteri e con facoltà di decisione ed autonomia di iniziativa nei limiti delle sole direttive generali impartite dal titolare o dai dirigenti dell’azienda;

• A: appartengono alla categoria i lavoratori di concetto, sia amministrativi che tecnici, che svolgono funzioni equivalenti per importanza e delicatezza, diverse da quelle indicate nella declaratoria precedente;

• B: appartengono alla categoria i lavoratori che esplichino mansioni particolari di fiducia e responsabilità che non siano normalmente attribuite agli operai, oppure che siano di guida e controllo di un gruppo di operai con competenza tecnico-pratica e con l’esercizio di un certo potere d’ iniziativa in rapporto alla condotta ed ai risultati della lavorazione;

• CS: appartengono alla categoria gli elettricisti, meccanici, o specializzati in entrambe le funzioni, in grado di individuare guasti su impianti e macchinari di produzione, e di compiere interventi di riparazione,

aggiustaggio e manutenzione di elevato grado di difficoltà su di essi, e coloro che nell’ambito di tali mansioni svolgono attività di coordinamento e controllo di attività tecniche del personale addetto alle manutenzioni e riparazioni; i sorveglianti di cava (coloro che, obbligatoriamente nominati dal titolare ai sensi dell’art. 27 comma 5 del D.P.R. 128/59, svolgono compiti analoghi a quelli del direttore dei lavori, che possono sostituire all’interno della cava, comunque nel rispetto degli ordini di servizio redatti da questo); gli operatori polivalenti di escavatore e di pala, ciascuno con potenza superiore a 300 cv, provvisti di adeguata patente, che abbiano acquisito o possiedano l’esperienza necessaria per la conduzione di più macchine in ambienti gravosi, quali le cave di montagna, per le quali sono richieste particolari abilità tecnico-pratiche;

• C: appartengono alla categoria i lavoratori che svolgono mansioni per le quali è richiesta una particolare preparazione tecnico-amministrativa particolarmente rilevante rispetto a quelle previste per le categorie successive, cioè i lavoratori che esplichino mansioni di fiducia- responsabilità che non siano normalmente attribuite agli operai o che siano preposti alla guida o al controllo di un gruppo di operai, con apporto di competenza tecnico pratica, ma senza iniziativa per la condotta ed i risultati della lavorazione, e con l’apporto di particolare e personale competenza per lavori che presuppongono la conoscenza della tecnologia specifica del lavoro e del funzionamento degli apparati lavorativi. Esempio di lavoratori appartenenti alla categoria sono coloro che eseguono l’armatura di qualsiasi tipo di taglio al masso nelle cave di montagna o nelle cave a pozzo anche con l’utilizzo di macchinette perforanti e che esegue tagli secondo sagome e profili diversi con tagliatrici a filo diamantato; coloro che effettuano il trasporto di blocchi di marmo dalle cave in montagna percorrendo le relative strade di arroccamento; l’operatore di tagliatrice a catena diamantata che, oltre al posizionamento e alla conduzione della macchina, si occupa anche della

messa a punto e della ordinaria manutenzione della catena, con interventi di riparazione e sostituzione in caso di rottura di denti o altre parti della macchina; l’operatore di mezzo semovente di potenza superiore a 300 cv provvisto di adeguata patente; il lavoratore che, con l’eventuale utilizzo di funi, scale ed altri mezzi adeguati, provveda alla pulitura delle pareti incombenti sulle cave, liberandole da massi e pietre pericolanti (tecchiaiolo);

• D: appartengono alla categoria i lavoratori che compiono a regola d’arte