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NEL SETTORE LAPIDEO 4.1 SOCIETA’ DI ESCAVAZIONE

La società presa in esame per la descrizione di un bilancio di una impresa di escavazione è la Fossalunga s.r.l., la quale svolge la propria attività nella cava Fossalunga (generalmente le società di escavazione prendono nome direttamente da quello della cava nella quale svolgono l’attività), registrata al n. 71 del catasto cave del Comune di Carrara, situata nel bacino marmifero di Miseglia- Fantiscritti. Le varietà di marmo estratte sono le seguenti: bianco Carrara ordinario, bianco Carrara venato (caratterizzato localmente dalla presenza di venature grigie), bianco Carrara c, bianco Carrara c-d (queste ultime due sono varietà cromatiche del bianco ordinario). La cava è raggiungibile per mezzo di una strada di arroccamento che la collega con la strada asfaltata di Fantiscritti, che è l’arteria principale di tutto il bacino di Canal Grande. La cava è collegata alla rete elettrica nazionale e dispone di cabina elettrica privata, mentre l’approvvigionamento idrico avviene tramite la raccolta ed il recupero delle acque meteoriche, stoccate in una serie di cisterne e serbatoi, e tramite il riciclo delle acque di lavorazione (ricordo che l’acqua ricopre un ruolo fondamentale in tutte le fasi di taglio). I materiali di scarto della lavorazione vengono utilizzati per la realizzazione di strade interne alla cava e per la preparazione dei letti per il ribaltamento delle bancate; la parte di materiale non utilizzato viene conferito a società specializzate per il riciclo. Gli scarti non vengono pagati dalla società che li ricicla, che già paga il costo di trasporto, piuttosto alto, poiché la cava è difficile da raggiungere; altre cave, più facilmente raggiungibili, ricevono un compenso per la vendita di tali scarti. La coltivazione avviene in sotterraneo, applicando il metodo a camere e pilastri.

83 Per un approfondimento sul tema del bilancio vedi:

Caramiello Carlo, “Il bilancio di esercizio, ieri e oggi: brevi note per un confronto”, Milano, Dott. A. Giuffrè editore, 1994, e, Dezzani Flavio, Pisoni Piero e Puddu Luigi, “Il bilancio”, Milano, Dott. A. Giuffrè editore, 1996, e Terzani Sergio, “introduzione al bilancio di esercizio”, Padova, Cedam, 1995, e, Marchi Luciano e Marasca Stefano, “Il bilancio civilistico fiscale”, Milano, Ebc, 1994

Le voci contabili caratteristiche dell’ attività, sia dello stato patrimoniale che del conto economico, sono le seguenti (come esempio viene utilizzata la situazione contabile, che si trova nell’allegato C, della società brevemente descritta sopra):

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI84

La voce immobilizzazioni immateriali, il cui valore è pari a € 2.157.822, è composta da lavori straordinari al monte per un valore pari a € 1.954.612, manutenzioni straordinarie per un valore pari a € 106.251 e da costi pluriennali per un valore pari a 96.959. Le immobilizzazioni sono state iscritte al costo storico di acquisto comprensivo degli oneri accessori e sono state ammortizzate sistematicamente in ogni esercizio in base al periodo in cui si stima producano utilità e tenendo anche conto del loro sfruttamento nella fase produttiva alle seguenti aliquote:

lavori straordinari al monte 10%

manutenzioni straordinarie 20%

costi pluriennali 20%

I lavori straordinari al monte sono investimenti durevoli direttamente connessi al terreno, che, attraverso opere e miglioramenti vari eseguiti, spesso in economia, gradualmente lo hanno trasformato nella attuale struttura di cava idonea alla produzione (es. costruzione strade arroccamento, bonifica tecchie). Il valore attribuito a tali lavori, che viene capitalizzato, è pari al costo, se le opere sono state eseguite da terzi o sono state acquistate insieme alla concessione della cava dietro pagamento di un corrispettivo, oppure, se le opere sono state eseguite in economia dall’impresa stessa, è pari all’imputazione della quota dei costi totali che viene utilizzata per l’esecuzione di tali lavori, quota che viene stabilita da colui che attua l’imputazione secondo criteri certi; la percentuale di imputazione viene stabilita sulla base della relazione di un tecnico, generalmente il direttore dei lavori. In definitiva si tratta di costi che vengono iscritti tra i componenti negativi del conto economico al momento in cui sono sostenuti, ma che poi, alla

84 Per un approfondimento sul tema delle immobilizzazioni immateriali vedi:

Allegrini Marco e Martini Paolo, “Bilancio civilistico e imponibile fiscale”, Napoli, Esselibri S.p.a., 2007, pag. 119-163, e, Quagli Alberto, “Bilancio di esercizio e principi contabili”, Torino, G. Giappichelli editore, 2006, pag. 89-118

fine dell’esercizio, vengono capitalizzati per quella parte che si ritiene manifesterà la propria utilità in più esercizi. La quota di ammortamento, che nel nostro caso è pari al 10%, deve tenere conto dei principi logici generali a cui ogni impresa ha il dovere di attenersi, cioè deve essere calcolata tenendo conto della durata di vita utile di quel dato cespite, ovverosia del tempo nel quale sarà in grado di fornire utilità economica all’impresa; nel tipo di azienda presa in esame si imputa all’esercizio una quota annuale costante in relazione alla durata di vita utile dei lavori straordinari, stabilita dalla relazione del direttore dei lavori, tenendo sempre presente il periodo di durata della concessione; un altro fattore di cui si dovrebbe tenere conto nella determinazione della quota di ammortamento è la resa del monte, cioè la correlazione tra la produzione annuale estratta e la prevista entità totale del giacimento. La quota di ammortamento, tenendo conto di questa ultima affermazione dovrebbe essere determinata sulla base della seguente formula:

A = (C/Rn) * Pa

dove C indica i costi complessivi da ammortizzare, Rn la resa netta del monte e Pa la produzione annua ottenuta. Nella pratica, tuttavia, l’ammortamento viene calcolato in maniera empirica, non arrivando sempre ad una corretta attribuzione dei valori, commettendo un errore che comporta riflessi sui costi della produzione, alla cui formazione non si fa concorrere in maniera corretta uno dei fattori che è stato utilizzato per il conseguimento della produzione85. Nel caso in

esame il valore totale della voce è dato dalla somma dei lavori straordinari effettuati in vari anni; a titolo di esempio riporto il calcolo effettuato per la determinazione del valore nell’anno 2008: