• Non ci sono risultati.

147 Nascita e storia: da collezione privata a museo civico

All’inizio degli anni Venti del Novecento, Carlo Schmidl, celebre editore musicale triestino, dona la sua Raccolta Storico-Musicale al Comune di Trieste, in essa sono contenuti alcuni dei più preziosi documenti che si riferiscono alla vita teatrale della città a partire dal XVIII secolo, oltre ad una quantità incredibile di libretti, pubblicazioni e altre tipologie di manufatti. Dalla poliedrica attività di un singolo privato ha dunque origine una collezione notevolissima che andrà arricchendosi di anno in anno fino a formare uno degli attuali musei civici della città.

Carlo Schmidl nasce il 7 ottobre del 1859407, è figlio di un direttore d’orchestra ungherese trasferitosi a Trieste, ed è quindi da subito indirizzato dalla famiglia ad una carriera nell’ambito musicale. Appena tredicenne, il 1 luglio 1872, il giovane Schmidl inizia a lavorare come copista presso uno dei più celebri negozi di musica della città, si tratta del Fondaco Vicentini, aperto a inizio ‘800 da Domenico del Maschio408

e noto a Trieste per le sue attività di promozione culturale, soprattutto nell’ambito dell’editoria musicale. Sarà proprio questo suo lavoro ad immergere completamente il giovane Carlo nella vita musicale di Trieste e a fare di lui, oltre che un grande appassionato del settore, uno dei giovani triestini più esperti nell’ambito dell’editoria musicale; tanto che sarà proprio lui, nel 1889, ad acquisire l’intero Fondaco Vicentini409 (del quale era dipendente da ormai quasi vent’anni), per creare una sua propria attività: lo stabilimento musicale Carlo Schmidl & Co410. Non più soltanto un lavoro, per il giovane, ma una risposta concreta alla sua più grande passione, quella che fin dalla più tenera età l’aveva portato a collezionare ogni cimelio musicale e teatrale gli capitasse di trovare: fondendo così passione e professionalità

In oltre cinquant’anni Carlo Schmidl raccoglie biglietti, fotografie, programmi di sala, volumi musicali, manifesti, locandine, autografi, oggetti appartenuti ad attori e musicisti, cimeli antichi e quant’altro sia in grado di documentare la vita musicale e teatrale della città. Non una semplice raccolta casuale ed eccentrica ma qualcosa di accurato e metodico. La grande esperienza in

407

Stefano Bianchi, Itinerari teatrali e musicali a Trieste tra Otto e Novecento attraverso le raccolte del

Civico museo Teatrale di Fondazione “Carlo Schmidl”, in «Quaderni Giuliani di Storia», anno XIX, numero

2, 1998, p.268. 408

L’antico Fondaco di Musica Vicentini era stato aperto a Trieste nel 1813 da Domenico del Maschio, detto per l’appunto il Vicentini proprio per le sue origini venete. Adriano Dugulin, Carlo Schmidl, in Musei in

Scena, a cura di Adriano Dugulin, Edizioni dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, 1991, p.11.

409

Adriano Dugulin, Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, …cit. pp. 7-8. 410

148

quest’ambito permetterà infine, a Schmidl, nel 1887, di pubblicare per Ricordi il Dizionario

universale dei musicisti411, opera fondamentale, e tutt’ora unica nel suo genere, per la ricerca musicografica del secondo Ottocento412, nella cui edizione, di qualche decennio successiva alla prima, egli traccia anche un’interessante autobiografia:

«Studiò violino e teoria musicale con suo padre Antonio, diretto d’orchestra e banda, e compositore (Budapest 1814 – Trieste 1880). Assolti gli studi scolastici il 1 luglio 1872 entrava commesso nell’antico Fondaco di musica Vicentino (aperto a Trieste il 16 novembre 1813 da Domenico del Maschio di Vicenza, detto il Vicentini) e vi rimaneva fino al 1889, anno in cui fondò un proprio stabilimento sotto la ragione C. Schmidl e Co., acquistando, nel corso della stessa annata anche il Fondaco Vicentini. Fino dal 1883 aveva incominciata la sua la sua attività di editore di musica, nel frattempo rilevava le edizioni “Mozarthaus” di Vienna (1903), Casa editrice mus. Ital. (Cesare Baldin) di Milano (1913), A. Puccio, Milano (1914), Stabilimento Raffaello Maurri, Firenze (1923) e varie altre minori. Nel 1901 ebbe dalla Casa G. Ricordi e Co. Di Milano l’incarico di fondare una sua filiale a Lipsia, e ne tenne la direzione per cinque anni. Fino al 1884 diede inizio all’organizzazione e l’impresa di concerto, presentando a Trieste moltissimi dei sommi artisti fra cui Gemma Luziani, Teresina Tua, Alice Barbi, Ysaye, P.A. Tirindelli, Ces. Thomson, Pablo Sarasate, Arrigo Serato, Kubelik, Ugo Becker, Davide Popper, Emilio Sauer, Eug. D’Albert, Godowsky, ripetutamente Ferr. Busoni e Alfredo Grünfeld, i Quartetti Bolognese, Boemo, Hellmesberger, ecc. ecc. […]Oltre al “Dizionario universale dei Musicisti” (prima edizione Milano Ricordi, 1887-89 e al supplemento dello stesso (1938) pubblicò: Roberto Schumann, cenni biografici (1890), G.S. Mayr, cenni biografici (1901) ed altri scritti minori.»

Carlo Schmidl, negli anni dieci del Novecento, è ormai un adulto esperto del settore e comprende immediatamente l’importanza di quella sua, inizialmente giovanile passione per il collezionismo e per la musica: un atto divenuto, negli anni della maturità, un’azione ormai pienamente consapevole di tutela e conservazione, nei confronti del patrimonio teatrale e musicale della sua città413.

Trieste è la città in cui egli vive, e di cui si sente figlio, una città particolare, in conflitto da decenni, sbocco austroungarico sul mare, di bandiera austriaca ma di cuore italiano, una città dai mille contrasti e dalle grandi ambizioni, fulcro di un’attività artistica, letteraria e musicale senza eguali e di una mescolanza etnica che ai giorni nostri potrebbe essere presa ad esempio di perfetto melting-

pot culturale. Un rapporto, tra musica e società, oltre che politica, che Carlo Schmidl ben intuisce e

vive a pieno negli anni della sua massima espressione414.

411

La cui prima edizione viene data alle stampe da Ricordi tra il 1887 e il 1889. Stefano Bianchi, Itinerari

teatrali e musicali a Trieste tra Otto e Novecento…cit, p.268.

412

Stefano Bianchi, In visita al Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl con il nuovo sistema di audioguide, in AA. VV., Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, n. 22, (2006-2010), p. 174.

413

Adriano Dugulin, Il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, …cit. pp. 8-9. 414

149