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Nativi e migranti schedati nel Casellario Politico Centrale

Nel documento Guastalla in chiaroscuro (pagine 53-60)

La Circolare istitutiva del primo schedario politico, posto sotto la Direzione generale di pubblica sicurezza, data al 25 maggio 1894. Tale servizio evolverà in Casellario Politico Centrale con le leggi eccezionali, varate dal fascismo tra il 1925 e il 1926. Contiene 152.589 fascicoli, raccolti tra il 1894 e il 1943 (con una coda fino al 1945). Questi i numeri degli schedati per Guastalla: 56 nativi (37 emigrano poi fuori Comune), cui si aggiungono 17 immigrati, per un totale di 73 persone.

La metà tra gli schedati vi è classificata come “socialista”, a confermare la presa di questa cultura politica sulle rive del Po (il primo sindaco socialista, Adelmo Sichel, data al 1893 e risulta anch’egli tra gli schedati). Certo, proprio per questo motivo, si tratta di una connotazione che può risultare generica e incompleta. Di spicco il caso di Attilio Gombia, che esordisce socialista (è il giovanissimo segretario della Camera del Lavoro nel 1920), per formarsi poi alla Scuola leninista di Mosca e diventare esponente di punta (processato dal Tribunale Speciale) della rete comunista.

Per quanto riguarda i comunisti schedati - il secondo gruppo più numeroso, e il più giovane per generazione, la metà nascono dopo il 1900 - colpisce che nessuno tra questi “nativi” risiede in Guastalla, ma piuttosto nelle frazioni. Ad ogni buon conto, ben due terzi sul totale degli schedati sposta la propria residenza in un altro comune: una percentuale enorme, se pensiamo alle disposizioni antimobilità varate durante il fascismo. Così

analizzata nei termini di mobilità politica dell’antifascismo, appare decisamente inferiore l’incidenza percentuale di quanti migrano da altri comuni verso quello di Guastalla: i nuovi schedati sono 17, contro i 37 su 56 che lasciano il comune nativo, e provengono per lo più dai comuni dei dintorni in provincia di Mantova (Moglia, Pegognaga, Viadana) o della bassa reggiana (Novellara in testa, quindi “Villarotta di Luzzara”, che era il villaggio “operaio” della bassa, epicentro della lavorazione del truciolo). Tra questi immigrati vi è anche un personaggio destinato a ricoprire il ruolo di riferimento durante la resistenza, il comunista Maino Malaguti (nato nel comune di Carpi, in una famiglia di mezzadri rovinati), il quale - è una sottolineatura che vale per il segno distintivo assunto da alcune frazioni - risulta censito come residenza a “S. Rocco di Guastalla”.

Una nota per quanto riguarda l’estero: in termini statistici i “fuorusciti” raggiungono il venti per cento del totale, con una netta predilezione per la Francia e il Belgio.

Tra coloro che sono schedati genericamente come “antifascisti” - il terzo gruppo per numero - spiccano alcune personalità di ascendenza borghese e intellettuale; tra questi, il caso più clamoroso è indubbiamente quello dell’avvocato Aldo Mossina, già nazionalista e manovratore dello squadrismo locale, cugino e patrocinatore legale del fondatore della prima grande impresa industriale di Guastalla, commissario prefettizio nel 1922, per supplire agli amministratori socialisti estromessi con la violenza. Sulla vicenda di Mossina pesano senz’altro le controversie interne al fascismo, nel passaggio da movimento a regime. D’altronde, il successo economico dell’impresa dei cugini, di cui tutela gli interessi - collegata a filo doppio con le commesse di stato (militari) -, testimonia di una successiva ricomposizione. Tuttavia, suggerisce qualche considerazione sul carattere strumentale dell’adesione al fascismo tra gli esponenti del tradizionale notabilato, piuttosto mosso dalla preoccupazione di salvaguardare la propria posizione di privilegio. Il totalitarismo fascista, in buona sostanza, agisce come un maglio nei confronti dell’antifascismo proletario, ma sa condursi altrimenti, mediando, nei confronti dei ceti proprietari e dalla chiesa.

Tra gli schedati a Guastalla vi è un solo “repubblicano”. Tuttavia, va detto, le professioni liberali (avvocati, professori, giornalisti) e i proprietari (possidenti, imprenditori) vi sono fortemente rappresentati, raggiungendo un quinto del totale. E’ questo un dato che conferma l’identità socialmente più complessa di Guastalla, propria di una piccola città, nei confronti dei paesi circostanti. Allo stesso modo, nel novero degli schedati ritroviamo braccianti, operai, ma anche i mestieri artigiani (falegnami, fabbri, tipografi, ecc.) e qualche piccolo commerciante.

Il quarto gruppo per numero è quello degli anarchici. La prima annotazione significativa riguarda la loro appartenenza generazionale: nascono tutti prima del 1900, alcuni prima ancora dell’unità nazionale; e risulta anarchico il più vecchio tra gli schedati (nasce nel 1848). E’ questo un dato che va colto: l’anarchismo accompagna nelle pianure della Bassa Emilia un diffuso sentimento di ribellione, il quale, pur non organizzandosi in partito, corrisponde ideologicamente allo spirito di fratellanza proletaria promosso dalla Prima internazionale.

Siamo in un ambito regionale, ricordiamolo, investito precocemente dai processi di globalizzazione, a cui corrisposero dinamiche politiche e culturali ugualmente radicali. Il regime questo lo capisce: l’antifascismo a Guastalla si rinsalda in filiere generazionali lunghe. Basti un dato: oltre un terzo tra i nominativi censiti è schedato nel Casellario prima del fascismo; d’altronde, una volta entrati, vi si rimane per moltissimo tempo, per esserne spesso radiati solo alla morte (il record della schedatura, se così si può dire, spetta allo scrivano Oliviero Pasini: vi entra con le leggi speciali di Crispi nel 1894, continua ad essere monitorato anche quando se ne va in Argentina, e così per tutta la vita, fino al 1942).

Ancora un’annotazione, sul genere. La presenza di due sole donne schedate - peraltro con un netto pedigree antifascista: Evelina Guastalla, sarta, comunista, fuoruscita in Belgio; Ebe Ferrari, comunista, residente in Francia - sembrerebbe confermare il pregiudizio sulle donne inette alla politica. In realtà, come hanno dimostrato altri e più articolati studi condotti sul Casellario Politico, le donne emergono quando si scava nei dossier cercando non l’antifascista “esemplare”, ma la comunità dell’antifascismo.[1] Uno sguardo, purtroppo, che ancora difetta nel campo storiografico, e non solo per l’Emilia.

I nomi rintracciati nel CPC sono qui enucleati in un repertorio anagrafico-politico, sulla base di alcune specifiche generalizzabili (cognome, nome, data e luogo di nascita, residenza, professione, colore politico), che ha la finalità di restituire a noi, nel tempo presente, un elenco sintetico dei perseguitati.

Alessandri Alfredo, nato nel 1906 a Guastalla, residente a Sabaudia - imbianchino, socialista

Alessandri Antonio, nato nel 1901 a Guastalla, ivi residente - bracciante, socialista Alessandri Dante, nato nel 1895 a Guastalla, ivi residente - bracciante, socialista Alessandri Ideo, nato nel 1898 a Guastalla - operaio, socialista

Alessandri Nazareno, nato nel 1865 a Guastalla, ivi residente - truciolato, socialista Ascari Vittorio, nato nel 1901 a Fabbrico, immigrato a Guastalla - bracciante, antifascista

Bacchiavini Arnedo, nato nel 1913 a Guastalla, residente a Reggio Emilia - bracciante, comunista

Balbarani Guglielmo, nato nel 1890 a Novellara, immigrato a Guastalla - calzolaio, antifascita

Bariaschi Emilio, nato nel 1866 a Villa Tagliata di Guastalla - socialista

Beltrai Riccardo, nato nel 1907 a Guastalla, emigrato in Belgio - bracciante, cameriere, comunista

Benatti Decimo, nato nel 1905 a Guastalla, emigrato in Francia - muratore, comunista Benatti Egidio, nato nel 1887 a Guastalla, residente a Torino - anarchico, fornaio Bisini Primo, nato nel 1868 a Guastalla - tipografo, socialista

Bolleri Enrico, nato nel 1870 a Villarotta di Luzzara, immigrato a Guastalla - venditore ambulante, anarchico

Bonelli Giovanni, nato nel 1851 a Guastalla, ivi residente - avvocato, socialista

Brevini Ferruccio, nato nel 1887 a Guastalla, residente a Genova - calzolaio, comunista Bussei Gino, nato nel 1904 a Guastalla, residente a Gonzaga - contadino, comunista

Cagliari Giovanni, nato nel 1905 a Guastalla, emigrato in Francia - muratore, antifascista Carletti Guido, nato nel 1901 a Novellara, immigrato a Guastalla - bracciante contadino, comunista

Carrara Mario, nato nel 1866 a Guastalla, residente a Torino - professore, socialista Casaletti Amilcare, nato nel 1890 a Guastalla, residente a Latina - operaio, socialista Casaletti Carlo, nato nel 1903 a Guastalla, residente a Latina - esercente, socialista Casaletti Erminio, nato nel 1892 a Guastalla, ivi residente - operaio, socialista

Collobiani Filippi Eurialo, nato nel 1862 a Guastalla - socialista

Daolio Angelo, nato nel 1912 a Guastalla, ivi residente - bracciante, antifascista

Falavigna Adamo, nato nel 1894 a Pegognaga, immigrato a Guastalla - muratore, socialista

Faveri Luigi, nato nel 1862 a Viadana, immigrato a Guastalla - contadino, socialista Ferrari Ebe, nata nel 1899 a Guastalla, emigrata in Francia - comunista

Ferretti Formenzio, nato nel 1841 a Canolo di Correggio, immigrato a Guastalla - cascinaio, socialista

Ferretti Licinio, nato nel 1883 a Guastalla, ivi residente - suonatore di flauto, anarchico Ferretti Pasquale, nato nel 1856 a Guastalla, residente a Novellara - possidente, socialista

Gatti Renzo, nato nel 1893 a Guastalla - operaio, socialista

Ghisolfi Napoleone, nato nel 1853 a Guastalla - veterinario, socialista

Gombia Attilio, nato nel 1902 a Guastalla, residente a Torino - manovale, socialista Guastalla Evelina, nata nel 1899 a Guastalla, emigrata in Belgio - sarta, comunista

Losi Leopoldo, nato nel 1910 a Guastalla, residente a Novi di Modena - contadino, comunista

Malaguti Maino, nato nel 1902 a Carpi, immigrato a Guastalla - falegname, comunista Manini Enrico, nato nel 1868 a Guastalla, residente a Suzzara - falegname, anarchico Miglioli Guiscardo, nato nel 1879 a Guastalla, residente a Genova - operaio, anarchico Mingori Pompeo, nato nel 1854 a Boretto, immigrato a Guastalla - geometra, socialista Moretti Illevadoro, nato nel 1892 a Moglia, immigrato a Guastalla - imbianchino, socialista Mori Vittorio, nato nel 1860 a Guastalla, residente a Boretto - muratore, anarchico

Nava Walter, nato nel 1891 a Guastalla, ivi residente - giornalista, antifascista

Negri Pericle, nato nel 1885 a Villarotta di Luzzara, immigrato a Guastalla - socialista

Orsini Pietro, nato nel 1913 a Luzzara, immigrato a Guastalla - contadino, antifascista

Paladini Egisto, nato nel 1877 a Treia (Mc), immigrato a Guastalla - professore, socialista Panizzi Angelo, nato nel 1873 a Gualtieri, immigrato a Guastalla - socialista

Pasini Oliviero, nato nel 1867 a Guastalla, emigrato in Argentina - scrivano, socialista

Pedrazzi Egidio, nato nel 1909 a Guastalla, residente a Guido Visconti - bracciante, comunista

Pietri Amedeo, nato nel 1890 a Novellara, immigrato a Guastalla - impiegato, antifascista

Righini Agide, nato nel 1903 a Guastalla, residente a Pisa - esercente, antifascista Riva Pericle, nato nel 1892 a Guastalla, emigrato in Belgio - cementista, socialista Rodolfi Pietro, nato nel 1897 a Guastalla, residente a Rubiera - meccanico, comunista Rolli Angelo, nato nel 1868 a Mezzano (Ra), immigrato a Guastalla - falegname, socialista Rossi Attilio, nato nel 1881 a Guastalla, ivi residente - possidente, socialista

Ruspaggiari Arnaldo, nato nel 1890 a Guastalla, ivi residente - socialista

Sassi Ruggero, nato nel 1878 a Guastalla, emigrato in Belgio - impresario edile, socialista Scaravelli Aniceto, nato nel 1858 a Guastalla, emigrato negli Stati Uniti d’America - mediatore

Sessi Francesco, nato nel 1883 a Guastalla, ivi residente - falegname, socialista

Setti Anchise, nato nel 1899 a Castelnuovo di Sotto, immigrato a Guastalla, emigrato in Francia - bracciante, antifascista

Sichel Adelmo, nato nel 1857 a Guastalla - avvocato, socialista

Soliani Ermes, nato nel 1910 a Guastalla, ivi residente - bracciante, autista, tornitore meccanico, antifascista

Soliani Francesco, nato nel 1891 a Guastalla, emigrato a Biarritz - materassaio, antifascista

Spargetti Emilio, nato nel 1890 a Guastalla - viaggiatore, socialista Storchi Agenore, nato nel 1869 a Guastalla - pollivendolo, socialista

Tarana Ugo, nato nel 1906 a Guastalla, ivi residente - venditore ambulante, antifascista Tanferri Mario, nato nel 1902 a Guastalla, emigrato in Francia - parrucchiere, antifascista Torelli Gino, nato nel 1910 a Guastalla, ivi residente - portalettere provvisorio, antifascista Tragni Ermes, nato nel 1870 a Guastalla, residente a Praticello di Gattatico - professore, socialista

Vaccari Pietro, nato nel 1848 a Guastalla, ivi residente - fabbro, meccanico, anarchico Valenza Pietro, nato nel 1893 a Guastalla, residente a Bologna - avvocato, repubblicano Veronesi Nino, nato nel 1894 a Guastalla, residente a Milano - tipografo, comunista

Note al capitolo

1. A questo proposito, sempre in area emiliana, si segnalano, di Antonio Canovi: Cavriago ad Argenteuil. Migrazioni Comunità Memorie, Comune di Cavriago-Istoreco, 1999, di cui è stata curata un’edizione francese tradotta da Marie-Pascale Travade, Argenteuil. Creuset

d’une petite Italie. Histoire et mémoires d’une migration, Le Temps des Cerises, Paris, 2000; Roteglia, Paris. L’esperienza migrante di Gina Pifferi, RS Europa Libri, Reggio Emilia, 1999 [edizione bilingue, traduzione in lingua francese a cura di Antoinette Mirandon].

Nel documento Guastalla in chiaroscuro (pagine 53-60)