Capitolo 2 La redazione degli atti amministrativi
3.4 Normativa recente sulla semplificazione amministrati-
Semplificare significa introdurre elementi di chiarezza e sistematicità nell'ordinamento, intervenendo non solo sulla quantità delle leggi ma sulla loro qualità, al fine di contribuire alla competitività e allo sviluppo del Pae- se.
L'unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, per contrastare il disordine normativo si è servita dello strumento "taglia-leggi"70, che ha consentito una drastica riduzione del numero degli atti normativi presenti nel nostro ordinamento, eliminando regole inutili che rendevano spesso il nostro sistema giuridico oscuro e farraginoso, limitando la libertà dei citta- dini, scoraggiando la competitività delle imprese e ritardando i tempi di de- cisione e di erogazione dei servizi da parte delle amministrazioni.
La riduzione dei testi normativi è, tuttavia, solo il primo passo verso una semplificazione effettiva del sistema amministrativo italiano. Occorre, in- fatti, portare avanti l'opera di riassetto della normativa vigente, tramite la predisposizione di codici e testi unici, promuovere una maggiore qualità della regolazione, porre in essere misure di liberalizzazione e semplifica- zione dei procedimenti amministrativi al fine di ridurre gli oneri burocratici
70 Il taglia-leggi, introdotto dall‟articolo 14 della legge n.246 del 2005, è uno strumento volto alla
riduzione del numero delle leggi presenti nel nostro ordinamento, lo scopo del tagli-leggi e duplice da un lato diminuire il numero delle norme esistenti, dall‟altro facilitare la conoscenza delle norme per
gravanti sui cittadini e sulle imprese. Nello svolgimento di queste attività è essenziale un coordinamento tra le amministrazioni statali e quelle locali, nel rispetto dei principi costituzionali di sussidiarietà, adeguatezza e diffe- renziazione. Gli obiettivi di semplificazione sono perseguiti anche attraver- so la partecipazione alle iniziative e ai programmi di semplificazione avvia- ti dall'Unione Europea, dall'Ocse e da altri organismi internazionali.
Già con il decreto legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, con legge 6 agosto 2008, n. 133, si era riusciti a produrre un taglio di circa 7.000 leggi, tra le 3.370 espressamente abrogate e le altre abrogazioni av- venute in modo implicito. E' stata, dunque, determinata la cancellazione di fatto o l'abrogazione delle norme ritenute obsolete, inutili o già implicita- mente abrogate. Il testo, inoltre, contiene numerose misure di semplifica- zione normativa a favore dei cittadini e delle imprese.
Successivamente con il decreto-legge n. 185/2008, recante "Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anticrisi il quadro strategico nazionale", convertito in legge, con modificazioni, dalle legge n. 2/2009, sono state introdotte ulteriori mi- sure di semplificazione, tra le quali il blocco e la riduzione delle tariffe, la posta elettronica certificata, l'abolizione del libro soci e la trasmissione te- lematica dei certificati.
Il 17 febbraio 2009 è stata, inoltre, approvata la legge di conversione n. 9/2009 del decreto-legge n. 200/2008, che abroga quasi 29.000 leggi ritenu- te oramai obsolete. In particolare, vengono abrogate tutte le norme primarie del Regno d'Italia ancora vigenti. Basandosi sulla banca dati storica della Corte di Cassazione, sono stati selezionati circa 29.000 atti primari di incer- ta o dubbia vigenza, che comunque è utile abrogare espressamente. In tal modo, si contribuisce in maniera decisiva alla certezza del diritto e soprat- tutto si consente di non dover procedere alla marcatura e all'inserimento
nella banca dati pubblica "Normattiva" di circa 29.000 provvedimenti, con cospicui risparmi di spesa, considerando che il costo di tali attività viene stimato in circa 200 euro per ogni atto normativo.
Con il decreto-legge n. 78/2009, recante "Provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali", sono state introdotte nuove misure di semplificazione tra le quali il conte- nimento del costo delle commissioni bancarie, la riduzione del costo dell'e- nergia per imprese e famiglie e interventi urgenti per le reti dell'energia. È stato pubblicato il 9 febbraio 2012 il decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione che contiene un‟ampia serie di prov- vedimenti di semplificazione e altre disposizioni di sostegno e impulso allo sviluppo del sistema economico”.
Il decreto contiene un articolato pacchetto di interventi volto ad alleggerire il carico degli oneri burocratici gravanti sui cittadini e sulle imprese e a stimolare lo sviluppo di alcuni settori strategici al fine di rilanciare la cre- scita economica. Questo insieme di provvedimenti comprende, oltre ad al- cune norme di carattere generale e sistematico, numerose disposizioni pun- tuali e immediatamente operative.
Infine, nel Consiglio dei Ministri del 13 giugno 2014, su proposta del Pre- sidente, Matteo Renzi, era stato varato il disegno di legge recante “delega al Governo per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”.Il de- creto, secondo quanto aveva annunciato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, contiene norme sul ricambio generazionale, che permetteranno di creare 15 mila posti di lavoro nel settore pubblico attraverso la modifica dell'istituto del trattenimento in servizio'.
La riforma prevede la riduzione degli uffici e del personale impiegato in attività strumentali, al fine di rafforzare le strutture che forniscono servizi diretti ai cittadini, nonché la riduzione degli uffici di diretta collaborazione
dei ministri. E' stata razionalizzata la rete organizzativa delle Prefetture- Uffici Territoriali del Governo, attraverso la revisione delle competenze e delle funzioni; gli uffici sono stati riarticolati a livello regionale ed è stata garantita una gestione unitaria dei servizi strumentali delle pubbliche am- ministrazioni, mediante la costituzione di uffici comuni.
Queste le principali linee di intervento: Ricambio generazionale: al fine di consentire l‟ingresso di giovani generazioni nella pubblica amministrazio- ne, è stata disposta la revoca dei trattenimenti in servizio. I trattenimenti in essere alla data di entrata in vigore del decreto (25 giugno 2014) sono fatti salvi fino alla data del 31 ottobre 2014 o fino alla loro scadenza, se prevista in data anteriore.
Incarichi direttivi ai magistrati ed incompatibilità: oltre a provvedimenti
per evitare la vacanza dei magistrati, si dispone che i magistrati ammini- strativi, ordinari, contabili e militari non potranno ricoprire incarichi diri- genziali nella pubblica amministrazione facendo ricorso all‟istituto della aspettativa.
Semplificazione e flessibilità nel turn over: sempre nell‟ottica di un ricam-
bio generazionale e di rendere possibile nuova occupazione viene semplifi- cato e reso più flessibile il turn over nella Pubblica Amministrazione. Per l'anno 2014, per le amministrazioni dello Stato, le agenzie e gli enti pubbli- ci non economici, sarà possibile procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessi- vamente corrispondente ad una spesa pari al 20% di quella relativa al per- sonale di ruolo cessato nell'anno precedente. Tale percentuale crescerà fino a raggiungere il 100% nel 2018.
Mobilità obbligatoria e volontaria: le amministrazioni potranno ricoprire
posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti in servi- zio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento. In
tale ottica, è istituito un apposito fondo destinato al miglioramento dell'al- locazione del personale.
Divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza: è fatto divieto di
assegnare incarichi dirigenziali a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza.
Soppressione di enti e uffici: a decorrere dal 1° luglio 2015 sono soppresse
le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale aventi sede in co- muni che non sono sedi di corte d'appello, ad eccezione della sezione auto- noma della provincia di Bolzano. E' soppresso il magistrato delle acque per le province venete e di Mantova. E' altresi' soppresso il Comitato tecnico di magistratura. E' soppressa, infine, l'Autorita' di vigilanza sui contratti pub- blici di lavori, servizi e forniture, i cui compiti e funzioni sono trasferiti all'Autorita' nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza (ANAC), rinominata Autorita' nazionale anticorruzione.
Snellimento del processo amministrativo: entro 60 giorni dall'entrata in vi-
gore della legge di conversione (legge 11 agosto 2‟14 n.114) del presente decreto, è prevista l'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all'art. 13 dell'Allegato 2 al decreto legislativo 2 luglio 2010 n. 104. A decorrere dal 1° gennaio 2015, tutti gli atti e i provvedimenti del giudice, dei suoi ausiliari, del personale degli uffici giudiziari e delle parti sono sottoscritti con firma digitale (nuovo comma 2-bis dell'art. 136 del codice del processo amministrativo).