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Norming Study 2 1 Metod

PARTE II – ESPERIMENTI 2.1 Introduzione

2.3. Norming Study 2 1 Metod

Sulla base delle risposte fornite dai vari partecipanti nel Norming Study 1 sono state create 200 coppie paziente-evento e ad ogni soggetto è stato chiesto di indicare l’agente coinvolto nell’esecuzione di quell’azione con quel determinato oggetto (ad esempio, aperitivo-mangiare-> chi mangia l’aperitivo?). Lo scopo del task è quindi quello di individuare agenti tipici che innescano eventi specifici.

2.3.2. Partecipanti

Hanno partecipato allo studio volontariamente e in maniera anonima 10 soggetti normo- dotati (4 maschi e 6 femmine) di madrelingua italiana compresi per lo più nella fascia d’età 20-39 anni. Fattori quali età e sesso sono stati considerati solo a fini indentificativi dei soggetti; mentre sono stati nuovamente inseriti i dati sulla professione e l’ambito di studio per poter verificare, anche se in minima parte, l’influenza della vita quotidiana di ognuno di essi sulla scelta di particolari scenari descritti (come suggerito dalle risposte fornite nel Norming Study 1). Ancora una volta è stata posta poi la domanda sul possesso della laurea o meno, semplicemente per poter constatare se la maggiore specificità di certe risposte fosse dovuta al grado di istruzione ricevuto. In effetti, in questo caso, è possibile osservare una differenza abbastanza significativa: tutti e 4 i partecipanti con laurea hanno indicato termini più settoriali e più pertinenti, cercando di differenziare il più possibile gli scenari proposti, laddove fattibile (ad esempio alla domanda chi scrive una canzone? viene indicato il librettista; o ancora chi guarda il film? I cinefili; chi fuma la sigaretta? Il tabagista. E saltano fuori anche associazioni particolari e per nulla scontate del tipo: chi si fa crescere la barba? Un filosofo). Gli altri soggetti, invece, hanno preferito indicare quasi sempre gli stessi agenti, uniformando così le situazioni presentate e scegliendo parole semplici, di uso comune e molto generiche (ad esempio, risposte quali mamma e figlio compaiono praticamente per tutte le attività illustrate).

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2.3.2. Materiali

Le 200 coppie paziente-evento sottoposte all’attenzione dei partecipanti sono il risultato dell’associazione tra i cinquanta nomi arbitrariamente selezionati per il primo studio di norma e i primi quattro eventi maggiormente elicitati dai partecipanti. È opportuno precisare che hanno eseguito i due norming study soggetti differenti. Al fine di agevolarne la compilazione, il task è stato suddiviso in sezioni, precedute da qualche riga di spiegazione e di incoraggiamento a continuare, considerata la lunghezza. In particolare, ogni paziente compariva una sola volta per parte, così da evitare che potesse verificarsi un copia e incolla tra le quattro situazioni selezionate per ognuno degli oggetti.

2.3.3. Procedura

Il compito richiedeva di elencare gli agenti che tipicamente innescano quel determinato evento. Ai partecipanti veniva chiesto di indicare il maggior numero di risposte possibili fino ad un massimo di dieci, senza imporre nessun limite di tempo. In questo caso i soggetti non sono stati particolarmente produttivi (uno/due agenti per situazione), ma è probabile abbiano influito la lunghezza stessa del task e, in alcuni casi, la specificità di certi scenari proposti (chi taglia la barba? chi taglia i capelli? chi taglia la siepe? ecc.). Il compito è stato distribuito in formato digitale attraverso i social network a persone conoscenti e non. Ogni elemento è stato sottoposto ad una media di 10 partecipanti, data la bassa variazione semantica (scenari già ristretti dai risultati del Norming Study 1). Per ogni coppia sono stati selezionati i primi 4 agenti forniti dalla maggioranza dei soggetti. Sono state così formate 800 triplette agente-evento-paziente, evidenziando per ogni quadrupla (es. ragazzi-bere-aperitivo; amici-bere-aperitivo; coppia-bere-aperitivo; clienti-bere-aperitivo) l’agente migliore (bere-aperitivo -> ragazzi) e di conseguenza le triplette ad alta tipicalità (ragazzi-bere-aperitivo).

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2.3.4. Risultati

Il test è stato realizzato con Google Forms, uno strumento di Google Drive per la creazione di questionari. La prima fase quindi di inserimento delle risposte fornite dai vari partecipanti è stata eseguita automaticamente dal tool. Il file elaborato ha permesso di ricavare informazioni sulla produttività dei partecipanti, sulla scelta di determinati agenti rispetto ad altri possibili, sulla specificità delle parole selezionate, sull’influenza del grado di istruzione ricevuto. Nella seconda fase poi sono state calcolate le frequenze e individuati i primi 4 agenti maggiormente elicitati. In generale, le risposte dei soggetti sono state riportate integralmente, senza effettuare modifiche di nessun tipo e mantenendo, laddove possibile, la preferenza di genere relativa ad una certa forma (per esempio, ha registrato molte più occorrenze la sarta rispetto a il sarto in rapporto a cucire- orlo, e così via…). Tale azione ha innanzitutto lo scopo di assicurare la trasparenza dei dati, senza stravolgerli in alcun modo; ma potrebbe essere utile anche per ulteriori riflessioni non propriamente pertinenti a questo studio (ad esempio, è possibile osservare la presenza ancora forte di particolari stereotipi legati alle differenze di genere, per cui tutte le attività che hanno a che fare con le faccende domestiche e simili vedono al primo posto un agente come la mamma; mentre altre ritenute probabilmente più virili (alzare un muro, imbiancare un muro, tagliare la siepe, ecc.) vengono invece associate al papà). Non è invece stata data nessuna importanza all’elicitazione di una stessa forma al singolare o al plurale: frasi come il ragazzo beve l’aperitivo vs. i ragazzi bevono l’aperitivo non apportano particolari informazioni, per cui non si rende necessaria una differenziazione. Spesso la situazione appariva già chiara di per sé, poiché le risposte fornite dai partecipanti mettevano già in risalto gli agenti tipici. Quando, però, questo non succedeva allora si procedeva ad accorpare i sinonimi: gli unici casi sono rappresentati da domestica/colf/donna di servizio, prete/parroco/sacerdote, professore/insegnante, tecnico/esperto, una persona distratta/una persona sbadata. Tuttavia, per una stessa coppia è capitato di selezionare soltanto agenti sinonimi: è il caso, ad esempio, di scrivere un esercizio, che presenta tra le persone che eseguono questa

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attività soltanto nomi come studente, allievo, alunno, professore, insegnante, docente, ecc. Data quindi una situazione di questo tipo, diventa praticamente impossibile poter scegliere agenti differenti. Ad ogni modo, in circostanze diverse, a parità di punteggio si preferiva sempre la parola più specifica e/o più pertinente (un esempio è dato da camionista vs. bambino in riferimento a mangiare un panino). Infine, nella terza fase sono state registrate le triplette (agente-evento-paziente) così formate, evidenziando per ogni quadrupla l’agente migliore e quindi le triplette ad alta tipicalità.

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2.4. Esperimento sulla metonimia logica