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Si discosta da questo filone Ernst Buschor,60 il quale propone allřincirca contemporaneamente un concetto di ritratto allargato in cui la somiglianza esteriore o la differenza tra rappresentazione ideale e realistica non riveste più alcun ruolo. Egli non offre alcuna soluzione al problema dellřorigine del ritratto greco ed è significativo che non faccia menzione dellřerma di Temistocle. Lřapproccio metodologico è completamente stravolto, partendo dalla base: il concetto di ritratto indissolubilmente legato alla riconoscibilità è, secondo lřautore, un fenomeno tardo e privo di corrispondenza per le epoche antiche. Qualsiasi rappresentazione artistica di un determinato individuo ha valore di ritratto. Ciò è valido anche per quelle manifestazioni che non presentano caratteri individuali, come nellřarte arcaica. Lřimmagine riceve la denominazione di ritratto solo a partire dalle intenzioni che ogni epoca ripone sullřopera. Cade in tal modo il criterio assoluto della riconoscibilità e subentra quello della ritraibilità, il cui significato è relativo a seconda dello spirito del tempo. Si tratta di una relativizzazione radicale, dalla quale nascono nuove possibilità di interpretazione. Le idee di Buschor, in un primo momento, non riscossero molto successo e la sua concezione collaterale dello sviluppo formale dellřarte greca appare oggi inattuale. È oltremodo vero che riformulare i fossili guida di realismo e

59 S

CHWEITZER 1941.

60 B

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somiglianza, ridiscutendo le loro prerogative, costituisce al contrario unřoperazione meritevole di riflessione.

Recentemente, infatti, ci si è chiesti se per lřarte greca sia appropriato parlare di realismo.61 La somiglianza stessa diviene una categoria secondaria e irrilevante.62 Tali considerazioni, più che dal ragionamento sui principi costitutivi della ritrattistica, fanno leva sulle difficoltà degli specialisti di conciliare teoria e dato materiale.63

Nel tentativo di oltrepassare le criticità di una valutazione fisionomica dei tratti individuali Ŕ compresi i tanti ritratti privi di associazione con una personalità storica e, pertanto, passati sotto silenzio Ŕ si distingue un indirizzo di ricerca che ritiene valida soltanto la prima parte della teoria di Schweitzer.64 La somiglianza si manifesta attraverso altri simboli,65 come per il ritratto ellenistico di Omero: nessuno contesta la sua appartenenza alla categoria del ritratto individuale, nella misura in cui è impossibile affermare che il poeta avesse davvero avuto quellřaspetto. Il punto, su cui insiste Klaus Fittschen,66

è che i moderni non sono in grado di giudicare se una persona del passato sia stata rappresentata fedelmente alla realtà. La differenza tra una rappresentazione ritrattistica e lřopposto risiede nellřintenzione, nella ritraibilità di un determinato soggetto. Ogni manifestazione che intende preservare il ricordo del singolo rientra in questa eccezione. È possibile solo dimostrare che, in qualche modo, i ritratti greci sono stati ideati individualmente. Lřindividualità è leggibile, per contrasto, tramite la differenza con lřarte ideale del tempo o, positivamente, in relazione alla memorabilità

61

JÄGGI 2008, 48-52. Stato della questione in NOWAK Ŕ WINKLER-HORAČEK 2018, dove si adopera Wirklichkeit, Reales e Realismus come sinonimi; ma già HÖLSCHER 1971, 12-23 sottolinea lřopposizione Ideal-Individuum (dunque Wirklichkeit) allřinterno della polis.

62 In questo senso R

IDGWAY 1990, 109-111;OSBORNE 1998, 221-223; FULLERTON 2000, 76-77; BEARD Ŕ HENDERSON 2001, 205-238; KEESLING 2017a, 9 che, in maniera ancora più radicale, condanna anche la categoria dellřindentità. DILLON 2006, 9 definisce «tyranny of “likeness”» la ricerca della corrispondenza diretta tra i lineamenti esteriori e la resa scultorea. Valorizzano invece la somiglianza dei tratti RICHTER 1959, 39-41; 1965, 18-20; BRECKENRIDGE 1968, 3-14; ROBERTSON 1975, 511; RICHTER ŔSMITH 1984, 25; POLLITT 1986, 59; BRILLIANT 1991, 15.

63 Alla crescente diffidenza verso lřuso del termine realismo ha contribuito, inoltre, lřinstabile

significato attribuitogli in epoca moderna: QUEYREL 2009, 234-235. In Germania, sono sorte ulteriori difficoltà a causa del difficile rapporto con il realismo socialista della DDR: DIETRICH

2011, 13 nota 2. 64 A partire da B USCHOR 1960, 7. 65 Sul problema V OUTIRAS 1980. 66 F ITTSCHEN 1988, 3-5.

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fisionomica. I ritratti non perdono di valore se mancano della somiglianza, poiché per gli antichi era frequente mescolare effigi ideali e realistiche. Sono ritratti le immagini di Omero, che per i Greci era una personalità realmente vissuta, o le eikones di Kleobis e Biton menzionate da Erodoto.67 Rientrano nella categoria anche gli eroi eponimi dellřagora di Atene e le statue dei re argivi a Delfi, tra cui Danao con tutta la stirpe fino a Perseo.68

Venuto meno il criterio della somiglianza, lřidea di un ritratto di ricostruzione o di fantasia (Phantasieporträt) perde di valore, poiché non è giustificata dallřaspetto esteriore della raffigurazione. È impossibile valutare i tratti reali o individuali di unřimmagine, tanto per gli antichi quanto per i moderni. Seguendo questa linea di pensiero, il vecchio indovino del frontone Est di Olimpia (Figg. 41-42) è un ritratto al pari dellřOmero cieco (Fig. 56).69 Rilevante è lřelemento dellřimpressione, ossia i quesiti sorti nella mente dei Greci davanti alle immagini- ritratto: domande che forse esulano dallřosservazione fisionomica e riguardano, semplicemente, un nucleo simbolico. Un ipertesto correlato di rimandi a personalità vissute molte generazioni addietro, dei cui tratti esteriori non si ha più memoria.

Ciononostante, anche nel caso in cui la somiglianza partecipi alla rappresentazione, bisognerebbe considerarla secondo vari livelli e schemata che rispondono alle istanze del tempo. Nikolaus Himmelmann,70 allievo di Buschor, interpreta la somiglianza dei ritratti di ricostruzione in maniera non letterale, ma come concettualità ragionata. La funzione di questo principio è la sostituzione dei tratti non tramandati. Così, si raggiunge la caratterizzazione per mezzo di una Ersatzähnlichkeit, somiglianza sostitutiva,71 che connette lřosservatore allřidea espressa con il ritratto. Questo tipo di somiglianza è il requisito per raggiungere

67

I, 31, 5.

68 Paus. I, 8, 2 (eikones); X, 10, 5 (andriantes, eikones).

69 Non si può seriamente parlare del ritratto ideale di un cieco: F

ITTSCHEN 1988, 3; pace ZANKER

1997, 23; RAECK 2003, 27, il quale definisce ritratto ideale realistico (realistische Idealporträt) lřOmero tipo Epimenide.

70 H

IMMELMANN 1994, 49.

71 Il termine è di difficile traduzione. Secondo S

TIEBER 2004, 62, questo concetto si può applicare alle korai arcaiche dellřacropoli di Atene.

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lřultimo stadio, ovvero il Wiedererkennungseffekt, riconoscimento visivo.72 Di conseguenza, il valore della ritrattistica greca non è la resa più o meno realistica dei tratti del volto, ma risiede nel motivo generante lřidea:

1) In forma di una mimica cifrata portatrice di significato; 2) Come associazione simbolica;

3) In qualità di tratti metaforici.

Si dirà, insomma, che la caratteristica principale della somiglianza è lřintenzione stessa.