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DANNI ALLA SALUTE

3.1 L A S TORIA DEL CONSUMO DI ALCOLICI IN I TALIA

4.2.2 P RODUCERS C OMMITMENT

4.2.2.1 Obiettivi e risultat

Nel 2013 furono sottoscritti 10 impegni per ridurre l'abuso di alcol. Ognuno di questi impegni è supportato da un obiettivo rigoroso e specifico, e viene accompagnato da un Key Performance Indicator. Questi KPI sono stati sviluppati in collaborazione con Accenture Sustainability Servi- ces, che ha contribuito a garantire che essi siano coerentemente applicati da ciascuno dei firma- tari in tutto il mondo, utilizzando un processo di raccolta dei dati utili e affidabili.

Gli impegni sono così suddivisi:

Area di azione 1: rafforzare i regolamenti per l’età minima legale di acquisto.

L'acquisto legale di età è definito come l’età minima per la vendita e/o per il consumo come sta- bilito dalla legge. Questa varia da paese a paese. I requisiti del presente KPI sono soddisfatti se vengono introdotti nuovi regolamenti in paesi in cui non esisteva regolamentazione in data ante- cedente al 1 gennaio 2014. I paesi in cui la vendita di alcol non è consentita né legale sono al di fuori della portata di questo KPI.

92 http://www.producerscommitments.org/about/

93 PR Newshire, (2015). Beer, Wine and Spirits Producers' Commitments Mark Two-year Progress Toward Reducing

Harmful Drinking. http://www.prnewswire.com/news-releases/beer-wine-and-spirits-producers-commitments-mark- two-year-progress-toward-reducing-harmful-drinking-527631011.html

60 Questo copre tutte le attività destinate soprattutto a promuovere l'introduzione di norme di legge sull'acquisto di età.

Esempi potrebbero includere incontri con le forze di polizia e con i legislatori, tavole rotonde con gli industriali e iniziative con i rivenditori per le misure di verifica dell'età, in cui i sistemi sono in svolgimento al fine di acquisire dati sulle iniziative nella vendita al dettaglio.

Risultati: all’inizio dell’anno 2014, sono stati implementati questi parametri in ben 5 nazioni, Cambogia, Grecia, Haiti, Sierra Leone e Vietnam.

Area di azione 2: iniziative didattiche.

Riguarda il numero di programmi di istruzione e il numero di paesi in cui i programmi di educa- zione sono operativi, derivanti dalle attività dei firmatari con le ONG, le organizzazioni inter- governative e altre parti interessate.

Per questo KPI, le iniziative didattiche sono definite come programmi progettati per prevenire e ridurre l'acquisto e il consumo di alcol da parte di persone al di sotto dell'età legale. Alcune di queste attività sono gestite da singoli firmatari, altre come partenariati tra diversi firmatari, altre ancora attraverso le organizzazioni di terze parti come ad esempio le organizzazioni sociali (di vendita) e le associazioni di categoria. Le iniziative devono essere adattate al fine di soddisfare la cultura e le circostanze locali, e possono includere l'impegno digitale attraverso moduli on- line, così come eventi nelle scuole o in altre sedi.

Per questo KPI, gli individui minorenni sono definiti come i giovani di età inferiore all’acquisto legale nel paese in cui viene eseguito il programma. L'età di acquisto legale varia in base al pae- se. Le attività devono comportare l'impegno diretto con individui specifici. L’impegno diretto può avvenire attraverso seminari faccia a faccia o di apprendimento a distanza e comprendono un test finale di comprensione. Gli individui minorenni sono raggiungibili anche attraverso la distribuzione generale di materiale didattico.

Il numero di influenzatori (genitori, insegnanti, altri adulti, leader di comunità) collettivamente raggiunti con i programmi ed i materiali derivanti dal lavoro dei firmatari con le ONG, le orga- nizzazioni inter-governative e altre parti interessate nell’educazione deve essere ampliato. Gli individui interessati da questo KPI includono quelli noti per avere una forte influenza sui giovani, come i genitori e gli insegnanti, così come altri adulti che hanno una parte importante da svolgere nella vita dei ragazzi, come leader di comunità, agenti delle forze dell'ordine e cele- brità influenti.

61 Come per il precedente KPI, la attività avvengono sia attraverso seminari che con apprendimen- to a distanza, anche qui somministrando un test finale di comprensione. La pubblicazione e la diffusione di materiali didattici possono essere inclusi.

È possibile che si possa verificare qualche conteggio doppio nella valutazione del numero di giovani raggiunti attraverso queste iniziative, in quanto non è possibile tenere traccia se alcuni individui frequentano più di un programma. I numeri raggiunti attraverso i programmi on-line possono essere difficilmente valutati con precisione.

Il numero di individui che vengono raggiunti con programmi educativi, a volte non può essere identificato per età, come una specifica conseguenza del firmatario di collaborare con le ONG, OIG, e le altre parti interessate. In questo ambito è prevista solo una diffusione passiva dei pro- grammi di formazione.

Risultati: nel 2014, i risultati hanno mostrato una serie di aumenti rispetto all’anno 2013;

 il numero totale dei programmi sostenuti dai firmatari è aumentato del 28%, da 135 a 173;

 il numero totale dei paesi in cui sono partiti programmi di educazione è aumentato da 55 a 57;

 i programmi di educazione hanno raggiunto più di 2,58 milioni di persone minorenni, contro gli 1,02 milioni dell’anno precedente;

 gli influenzatori adulti sono passati da 518.000 a 3,2 milioni.

Area di azione 3: garantire che almeno il 70% del pubblico della pubblicità sia composto da adulti.

Una percentuale collettiva raggiunta attraverso stampa, televisione e per via digitale risultante dalla pubblicità dei firmatari deve essere un pubblico composto per la maggior parte da adulti. Per soddisfare i requisiti del presente KPI, una parte specifica di pubblicità deve essere limitato solo alle pubblicazioni di stampa, canali di trasmissione, o piattaforme digitali dove il 70% del pubblico è oltre l’età legale di acquisto nel paese in questione. Nella maggior parte dei casi, il posizionamento di tale pubblicità è gestita da agenzie di terze parti, ma è responsabilità dei fir- matari garantire che le loro agenzie attuino le esigenze di questo KPI.

Questo KPI dà luogo ad alcune questioni pratiche e tecniche, che i firmatari sperano di affronta- re nel corso del tempo. Per esempio, non vi è ancora una metodologia consolidata per valutare le percentuali collettive raggiunte per media digitale, e in alcune regioni - in particolare in Afri- ca - vi è una mancanza di dati affidabili anche per i media tradizionali come la televisione. I

62 firmatari hanno varie attività in corso per garantire che i dati più affidabili possono essere acces- sibili e proseguire in tal senso.

Numero di paesi nei quali le azioni dei firmatari si traducono in dati (sulla percentuale collettiva raggiunta attraverso stampa, televisione e media digitali, derivante dalla pubblicità dei firmatari) viene reso nuovamente disponibile.

Questo KPI comprende qualsiasi attività che si traduce in nuove informazioni disponibili ri- guardo il pubblico esposto a pubblicazioni specifiche a mezzo stampa, programmi televisivi e radiofonici, media digitali.

Area di azione 4: sviluppo di linee guida in tema di marketing digitale.

La Pubblicazione dei Principi Guida Digitali (Publication of the Digital Guiding Principles). I DGPS sono una serie di principi guida a livello mondiale per la commercializzazione delle be- vande alcoliche nella sfera digitale che applicano gli stessi standard che si applicano alle attività di marketing tradizionali.

Interessa la percentuale dei firmatari che rispettano i principi guida digitale in tutti i paesi in cui sono commercialmente attivi.

Ai fini di questo KPI, e tutti gli altri in cui è rilevante, ognuno dei firmatari è considerato "commercialmente attivo" in un determinato paese se ha impianti di produzione, uffici, e dipen- denti lì, e quando commercializza i suoi marchi come 1) proprietario di maggioranza, o 2) con una proprietà di almeno il 50%, dove si ha il controllo su come quei marchi sono commercializ- zati.

Area d’azione 5: coinvolgere gli agenti al di fuori dell’industria nel processo di autoregolamen- tazione.

La percentuale di paesi in cui i firmatari sono commercialmente attivi, in cui la partecipazione

non-industry è stabilita dalle azioni dei firmatari nei processi di autoregolamentazione esistenti. La “partecipazione non-industry" è definita come il coinvolgimento di uno o più individui che non sono direttamente coinvolti nell’industria di birra, vino o liquori. Questo potrebbe includere operatori sanitari, accademici e rappresentanti di organizzazioni non governative, specialisti di comunicazione o legislatori. Questo KPI si applica solo ai paesi in cui esistono processi di auto- regolamentazione e consente la partecipazione non-industry. Il conteggio di questo KPI avviene solo se si potrà dimostrare che i firmatari hanno portato direttamente al coinvolgimento di qual- cuno al di fuori del settore nel processo di autoregolamentazione.

63 Area d’azione 6: fare dei codici di marketing un obbligo contrattuale.

Una percentuale di contratti con le agenzie pubblicitarie devono includere clausole per l'agenzia affinché rispettino gli impegni dei firmatari.

Questo KPI copre tutti gli accordi legali in essere tra i firmatari e le agenzie responsabili per il marketing e la pubblicità dei loro prodotti.

Area d’azione 7: innovazione responsabile del prodotto.

Una percentuale di prodotti non devono contenere eccessive quantità di stimolante aggiunto. Questo KPI copre tutti i prodotti fabbricati e venduti dai firmatari, tra cui nuovi marchi ed estensioni di marchi esistenti.

Le quantità eccessive vengono definite dalle leggi locali e da prove disponibili dalla ricerca scientifica, articoli peer-reviewed nonché da autorità di regolamentazione. Per stimolanti si in- tende qualsiasi ingrediente non naturalmente presente nel prodotto che aumenta il livello di atti- vità fisiologica o nervoso nel corpo. Questi includono la caffeina, la guaranà e la taurina. Questo KPI non copre i cocktail creati dai consumatori stessi, per loro scelta.

Una percentuale di prodotti firmatari che vengono commercializzati come energizzanti o con effetti stimolanti.

Come per il KPI precedente, questo riguarda tutti i prodotti fabbricati e venduti dai firmatari, tra cui nuovi marchi ed estensioni di marchi esistenti. Esso copre tutte le attività di marketing asso- ciato con il marchio, sia sulla confezione, o nella pubblicità o promozioni.

Risultati: per quanto riguarda il marketing, nessuno dei marchi delle imprese associate o esten- sioni di marca sono stati commercializzati come bevanda energizzante o avente effetti stimolan- ti nel 2014. Questo segna un miglioramento rispetto al 2013, quando due aziende promuoveva- no prodotti non conformi.

Area d’azione 8: informazione ai consumatori.

Percentuale di marchi che imprimono sulle confezioni dei consumatori uno o più simboli e/o pa- role addizionali, creazione di un indirizzo web contenente informazioni aggiuntive, tra cui la percentuale alcolica del prodotto e promemoria sui pericoli per la salute del consumo dannoso. Questo KPI, definito un "pacchetto di consumo", comprende tutti i prodotti che possono essere acquistati nei punti vendita, bar, ristoranti o da altri rivenditori al dettaglio. Esso copre sia le eti- chette sui prodotti che l'imballaggio in cui sono forniti. Per conformarsi alla presente KPI, la

64 confezione deve includere i simboli e/o la scrittura stabilita per la veicolazione del messaggio (esiste flessibilità per quanto riguarda la formulazione dello stesso, ma non per il messaggio di fondo) o di un sito web.

I siti web possono essere sia propri sia di un organismo di terza parte riconosciuta del firmata- rio, purché contengano le informazioni richieste sulla gradazione alcolica e sui rischi dell’abuso. Risultati: è avvenuta la creazione di un sito web dedicato, sono stati inseriti simboli per il con- sumo responsabile sull’etichetta.

Area d’azione 9: riduzione della guida in stato di ebbrezza. Numero di paesi in cui il progetto è presente.

I progetti pilota di questo KPI sono quelli iniziati alla fine del 2014 e che sono volti ad offrire un modello che sia di successo e localmente sostenibile (vale a dire, può essere finanziato e ge- stito localmente senza un continuo coinvolgimento da parte dei firmatari).

Risultati: creazione di un programma pilota in 6 paesi, Argentina, Cambogia, Messico, Nigeria, Russia e Vietnam.

Area d’azione 10: vendita al dettaglio responsabile.

Riguarda la percentuale di mercati in cui i firmatari sono commercialmente attivi e di cui sono responsabili per le iniziative di vendita al dettaglio locali e per implementare i principi guida. Questo KPI include tutte le attività volte a sostenere il roll-out di iniziative di vendita al detta- glio responsabili, inclusi i requisiti di età minima legale e di formazione del personale di vendita al dettaglio nell’identificare e gestire gli heavy drinkers94.

4.2.3 L

A PARTECIPAZIONE AL

F

ORUM DELL

’U

NIONE

E

UROPEA SU ALCOOL E SA-

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