Studio I: Effetti differenziali di diversi tipi di attività fisica e combinazione fra training motori e cognit
3.1 Presupposti teorici per la ricerca sperimentale: effetti dell’attività fisica e della congiunzione con training cognit
3.1.1 Obiettivi e ipotes
Lo scopo della presente ricerca sperimentale è multiplo: 1) indagare le relazioni tra i livelli di cardiofitness - valutati tramite l’utilizzo di strumenti oggettivi e soggettivi - e la performance cognitiva in un gruppo di giovani adulti; 2) analizzare, tramite metodiche comportamentali e neuropsicologiche, se l’esposizione a diversi tipi di attività fisica possano avere effetti differenziali sulla cognizione; 3) valutare se l’applicazione di training cognitivi successivi all’attività fisica stessa, per un periodo di pari durata, possano favorire benefici che siano più marcati.
Più nel dettaglio è stato ipotizzato che:
1. i soggetti con livelli più alti di VO2max e che presentavano un coinvolgimento
maggiore in attività fisiche, avrebbero ottenuto una performance maggiore in una serie di strumenti neuropsicologici che valutavano l’attenzione, la memoria e le FE;
2. i soggetti che sono stati esposti a diversi tipi di attività fisica (training aerobici, arti marziali e stretching) avrebbero presentato effetti differenziali rispetto alle componenti neuropsicologiche che sono state analizzate;
3. i soggetti che, oltre al training motorio, sono stati sottoposti anche a training cognitivi individuali, atti a stimolare diverse funzioni cognitive specifiche, in linea con i risultati Kempermann et al. (2010), avrebbero presentato effetti di sinergia. La logica sottostante a queste assunzioni ipotetiche è che l’attività aerobica può favorire la modificabilità tramite meccanismi che alterano i parametri di cardiofitness; questi ultimi, come ampiamente dimostrato dalla letteratura, sembrano essere alla base della modificabilità cerebrale grazie a processi neurofisiologici e biochimici complessi (cardiovascular fitness hypothesis). La variazione dei livelli di VO2max non è l’unico
fattore responsabile dei miglioramenti cognitivi legati alla pratica dell’esercizio fisico; per cui l’arte marziale, incorporando richieste sia cognitive che motorie, può essere definita come una attività complessa, cognitivamente stimolante, e quindi capace di comportare un miglioramento trasversale in numerose funzioni cognitive. Lo stretching, per quanto facente parte dell’attività fisica, è una attività statica, che non promuove un incremento dei livelli di fitness o resistenza, e per tale motivo non sembra essere associato a cambiamenti significavi delle capacità di chi pratica. L’empowerment cognitivo si basa sull’idea che il cervello può essere modificato in qualsiasi fascia di età, soprattutto se viene fornita una appropriata stimolazione, adeguata alle capacità del soggetto con principi di ripetizione e gradualità di complessità del compito.
3.2 Metodo
3.2.1 Partecipanti
Lo studio sperimentale è stato condotto in collaborazione congiunta tra il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali (COSPECS), il Dipartimento di Scienze Motorie, Sport e della Salute e il Centro Universitario Sportivo (CUS Unime). Nel periodo compreso tra marzo 2018 e gennaio 2019 si è proceduto al reclutamento di un gruppo di studenti universitari i quali hanno preso parte al progetto di ricerca. Grazie all’utilizzo di mezzi di comunicazione informatica, gli studenti del CdS di Scienze Motorie appartenenti al CUS Unime hanno ricevuto una e-mail tramite la quale venivano informati dello svolgimento della ricerca sperimentale, con la possibilità di partecipare ad un incontro informativo. Gli studenti del CdS di Scienze e Tecniche Psicologiche hanno preso parte al progetto grazie all’apertura di un programma laboratoriale; tutti i partecipanti sono stati informati riguardo agli obbiettivi
generali della ricerca rispetto alle varie fasi e all’impegno necessario, in termini di durata delle attività stesse e hanno sottoscritto il consenso informato.
I criteri di inclusione erano: • età compresa tra i 20 e i 26 anni
• assenza di specifiche malattie neuropsicologiche e condizioni mediche che potessero influenzare l’esposizione a esercizi fisici più o meno intensi
• capacità visive nella norma o corretta tramite mezzi compensatori
Hanno preso parte al progetto di ricerca 105 studenti universitari (n = 36 Maschi; n = 69 Femmine). A causa dei criteri di inclusione, un partecipante è stato escluso dalle analisi statistiche, e i restanti soggetti hanno presentato un range di età in accordo con tali criteri (età, M = 21.91; DS = 2.29). Non tutti gli studenti hanno partecipato alle varie fasi del progetto di ricerca (drop out, n = 20), per cui il numero complessivo di studenti presi in esame nella valutazione degli effetti a lungo termine è stato di 84 partecipanti. Di seguito verrà presentata una tabella riassuntiva delle caratteristiche del campione preso in esame.
Tabella 3
Caratteristiche del campione esaminato
Variabile M DS Età 21.91 2.29 Genere (n) Maschi 36 Femmine 69 Scolarità (anni) 15.36 0.78 3.2.2 Procedura
Dopo aver dato l’adesione a partecipare al progetto, i soggetti hanno preso parte ad una procedura sperimentale composta da una serie di fasi. Tutti i partecipanti sono stati esposti ad una prima valutazione di baseline nella quale sono stati raccolti i dati relativi alle due aree di interesse: parametri cognitivi e livelli di cardiofitness. L’assessment dei parametri cognitivi è avvenuto tramite l’utilizzo di una batteria di test neuropsicologici su piattaforma computerizzata (Presentation®, mobile software), mentre i parametri di cardiofitness hanno implicato l’utilizzo di misure oggettive e soggettive. I partecipanti che hanno proseguito, sono stati assegnati in modo randomizzato a quattro gruppi, due gruppi
sperimentali (gruppo 1: arti marziali; gruppo 2: aerobica) e due gruppi di controllo (gruppo 3: stretching; gruppo 4: training cognitivi).
Il disegno sperimentale ha previsto una specifica timeline. I gruppi sono stati esposti ad un pre-test, a due mesi di intervento e al post-test 1. A seguire solo metà partecipanti (selezionati in modo randomizzato) dei due gruppi sperimentali hanno proseguito la ricerca e sono stati coinvolti in altri due mesi di intervento (training cognitivo) e rivalutati nel post-test 2. Gli stessi parametri cognitivi analizzati nel pre-test sono stati nuovamente valutati alla conclusione del post-test 1 e del post-test 2. La figura sottostante rappresenta in modo più chiaro il disegno della ricerca.
Figura 3. Disegno sperimentale
3.2.2.1 Training motori
Le tre tipologie di training motori sono iniziati circa due settimane dopo la raccolta dei dati del baseline. Questi hanno previsto sessioni di 1 h di allenamento continuo per tre volte a settimana, per un periodo complessivo di 2 mesi. Tutte le attività sono state
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