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Studio I: Effetti differenziali di diversi tipi di attività fisica e combinazione fra training motori e cognit

FUNZIONI ESECUTIVE:

3.2.3 Strumenti di misura

La valutazione dei parametri cognitivi è avvenuta tramite l’utilizzo di strumenti neuropsicologici cartacei e computerizzati. La batteria di test su piattaforma computerizzata (Presentation® mobile software; Version 18.0, Neurobehavioral Systems, Inc., Berkeley, CA) includeva: il Wisconsin Card Sorting Task (WCST), l’Eriksen flanker

Search (VS). Il Trail Making Test (TMT) è stato utilizzato nella sua forma originale

cartacea, mentre il test della fluenza verbale nella versione di Novelli, Papagno, Capitani, e Laiacona (1986).

La valutazione dei parametri di cardiofitness è avvenuta tramite un self-report (l’International Physical Activity Questionnaire, IPAQ) e il Rockport-fitness 1-mile test (Kline et al., 1987).

3.2.3.1 Strumenti per l’assessment dei livelli di attività fisica

Sono stati utilizzati tre indici per la valutazione dei livelli di fitness dei soggetti che hanno preso parte alla ricerca sperimentale: i mesi di pratica di una determinata attività sportiva (se intrapresa); la valutazione soggettiva tramite un questionario self-report; la stima del VO2max.

Per la valutazione soggettiva è stato utilizzato l’IPAQ (Manocci et al., 2010). La versione completa (utilizzata per la presente ricerca) è composta da 27 item specifici per l’attività fisica e 4 relativi alle informazioni demografiche. L’IPAQ fornisce informazioni relative a cinque domini:

• attività fisica correlata al lavoro; • attività fisica per spostarsi;

• lavori casalinghi, mantenimento della casa e cura della famiglia; • attività ricreative, sport e tempo libero;

• tempo passato seduto.

Il self-report dà informazioni relative alla quantità di attività fisica su una scala continua che incorpora informazioni sul tipo e l’intensità di attività ed il tempo ad essa dedicato (in riferimento alla settimana precedente). Più nel dettaglio ciascuna attività svolta è suddivisa in base alla sua intensità secondo una categorizzazione che si riferisce agli Equivalenti Metabolici (METs). I valori forniti fanno riferimento ai METs- minuti/settimana, che si ottengono moltiplicando fra loro un valore attribuito a ciascuna attività, i minuti intrapresi al giorno e i giorni a settimana. Il questionario fornisce tre punteggi che fanno riferimento alla somma dei valori ottenuti nei vari domini rispetto ai livelli di intensità dell’attività fisica stessa (camminata, attività moderata e attività vigorosa). Inoltre è possibile ricavare anche un punteggio categoriale che permette di suddividere i soggetti in tre gruppi, in base all’attività fisica svolta nell’ultima settimana: livello basso, livello moderato e livello alto (1, 2, e 3). La versione italiana del

questionario, tarata da Manocci et al. (2010), presenta una buona consistenza interna, con un alpha Cronbach = .73.

La valutazione oggettiva dei livelli di cardiofitness è stata condotta tramite il

Rockport-fitness 1-mile test, che fornisce una stima del VO2max valida per tutti i livelli di

età e di fitness (Kline et al., 1987). Il test richiede ai soggetti di effettuare una camminata veloce in pianura per un miglio (1,609m). La stima viene calcolata tramite una equazione di regressione (specifica per genere) che necessita dell’età, il peso, il tempo impiegato per svolgere il percorso (minuti e secondi) e il battito cardiaco (bpm) alla fine della camminata.

3.2.3.2 Strumenti per l’assessment della flessibilità cognitiva

Per la valutazione della flessibilità cognitiva sono stati impiegati tre strumenti: il TMT, il WCSTe il test della fluenza verbale.

Il TMT (Reitan, 1958) viene comunemente utilizzato sia per la valutazione delle capacità attentive sia per la flessibilità. Si tratta di un compito visuo-motorio suddiviso in due parti: la prima prova (A) è composta da stimoli rappresentanti una serie di numeri da 1 a 25 inseriti all’interno di cerchi sparsi in un foglio bianco che il soggetto deve unire con una linea continua, il più velocemente possibile, seguendo l’ordine crescente. La seconda parte (B) è composta sia da numeri che da lettere; il numero 1 corrisponde all’inizio e il numero 13 alla fine, le lettere vanno da A a N. In questa seconda parte il soggetto deve alternare un numero ad una lettera dell’alfabeto seguendo un ordine crescente. Entrambe le prove sono precedute da un esempio nel quale si valida la comprensione della consegna. Una volta appurata l’assimilazione delle indicazioni si procede al test vero e proprio specificando che la prova sarà cronometrata. Il punteggio relativo alla flessibilità, e quindi alle capacità di switching, deriva dalla sottrazione dei tempi impiegati nella seconda parte della prova da quelli della prima parte (B-A).

Il WCST valuta le capacità di ragionamento astratto e di cambiamento delle strategie cognitive al mutare delle circostanze. Il test è composto da una serie di carte suddivise in base alle caratteristiche degli stimoli: colore, forma e numero. Il compito è quello di dedurre il criterio corretto di categorizzazione sulla base del feedback dato, tenendo a mente che le regole e i criteri vengono continuamente modificati durante il task. È stata utilizzata una versione computerizzata dello strumento con mazzi di 64 carte che contengono tutte le possibili combinazioni di accoppiamento criteriale (forma, colore e

numero). Vengono presentati sulla parte superiore dello schermo 4 mazzetti di carte e una carta nella parte bassa, con l’istruzione di abbinare quest’ultima seguendo un criterio di categorizzazione non noto. I soggetti devono iniziare con un abbinamento casuale, ed una volta trovata la regola corretta, mantenerla e modificarla successivamente, in base ai feedback, senza andare incontro a perseverazioni. Ad ogni abbinamento veniva fornito un feedback immediato. La regola subiva una modifica ogni 10 risposte corrette. Il test fornisce un punteggio per le RC, per gli errori e uno per il numero di perseverazioni.

La fluenza verbale valuta l’ampiezza del magazzino lessicale, la capacità di accesso al lessico e l’organizzazione lessicale (Novelli et al., 1986). Nei termini di flessibilità, dà un indice delle capacità di associazione semantica e della formazione dei concetti. Nella fluenza verbale per categorie fonemiche si chiede al soggetto di dire tutte le parole che gli vengono in mente e che cominciano con una determinata lettera. Sono validi nomi di cose, verbi, aggettivi e avverbi. Non sono validi nomi propri di persona, nomi propri di città e parole derivate. Nella fluenza verbale per categorie semantiche si chiede al soggetto di dire tutte le parole che appartengono ad una data categoria. I punteggi vengono corretti per età e scolarità in entrambe le prove.

3.2.3.3 Strumenti per l’assessment dell’inibizione

Per la valutazione delle capacità di controllo esecutivo, cioè della capacità di inibire una risposta in base alle situazioni contestuali, sono stati utilizzati due strumenti: l’Eriksen flanker task e il Numerical Stroop.

L’Eriksen flanker task è composto da una serie di stimoli che vengono presentati sullo schermo del PC i quali sono affiancati da stimoli distrattori flanked (che stanno accanto). Nella versione del test utilizzato per la presente ricerca i soggetti sono istruiti a discriminare la direzione di una freccia che appare al centro dello schermo e di premere il tasto direzionale sulla tastiera a essa corrispondente. Lo stimolo target è circondato da stimoli distrattori che possono corrispondere alla direzione del target (congruente) oppure aventi una direzione opposta (incongruente). L’attenzione deve essere focalizzata su un unico stimolo, fornire la risposta corretta ed inibire l’elaborazione degli stimoli no-target. La presenza dell’incongruenza crea un conflitto nella risposta, rallentando i TR e aumentando la probabilità di risposte erronee. Il test fornisce i valori relativi alle risposte corrette (RC) e ai TR.

L’effetto Stroop nel Numerical Stroop deriva dall’interferenza tra la dimensione del numero e la sua magnitudo. I soggetti sono istruiti a discriminare la grandezza, in termini di quantità, dalla grandezza in termini fisici, toccando il più velocemente possibile il lato dello schermo che corrisponde allo stimolo più grande. In questa versione del test erano presenti 45 trial e ciascun blocco era suddiviso in tre condizioni: congruente, incongruente e neutro. Il test era preceduto da una breve sessione di prova. Il test fornisce i valori relativi alle RC e ai TR. Anche in questo caso ci si aspetta un aumento dei TR e una riduzione delle RC nel caso della condizione incongruente.

3.2.3.4 Strumenti per l’assessment delle WM

Per la valutazione delle capacità di memoria a breve termine sono stati utilizzati due strumenti: lo Sternberg task e N-Back test.

Lo Sternberg task consiste nella presentazione di una lista di item, più o meno lunga seguita da un periodo di latenza nel quale il soggetto deve mantenere attiva in memoria la lista appena appresa. Tale intervallo è seguito da un probe al quale il soggetto deve fornire una risposta rispetto alla presenza o meno di questo item nella lista memorizzata. Nella versione utilizzata i soggetti vedevano una lista di numeri, più o meno lunga da ricordare, seguita da un singolo numero scritto in rosso; ai soggetti veniva richiesto di toccare i due lati opposti dello schermo in base alla presenza o l’assenza del target nella sequenza appena visualizzata. Il test, in cui gli item vengono presentati in modo seriale ad una frequenza di 1200ms, è composto da 24 trial aventi 3 livelli di difficoltà, in base alla grandezza della sequenza: 2, 4 o 6 stimoli. Questi erano preceduti da una sessione di prova. Il test fornisce indicazioni rispetto alle RC e TR.

Nell’N-back test i partecipanti vedono una sequenza di stimoli che devono mantenere in memoria in modo attivo, in quanto il compito è di rispondere ad un target che cambia costantemente e dipende dal numero di stimoli che lo precedono; ciò che viene alterano è il numero di “n” volte prima in cui il target può presentarsi. Per ricordare qual è il target e identificarlo all’aumentare di “n”, il task diventa sempre più complesso; qualora si presenti, bisogna tenere in mente gli stimoli in modo attivo nella WM. Ad esempio in un 2-back task uno stimolo è un target solo se è stato presentato due volte prima. La versione utilizzata presenta come stimoli delle lettere che, in sequenze, sono presentate al centro dello schermo con le istruzioni variabili in base al task (1-back e 2-back). È composto da

50 trial suddivisi in due blocchi randomizzati riferiti alla complessità del compito. Gli stimoli sono presentati per 500ms con un ISI di 1000ms.

3.2.3.5 Strumenti per l’assessment della memoria visuo-spaziale

Per la valutazione della memoria visuo-spaziale è stato utilizzato il VPT. Si tratta di uno strumento che fa parte degli span tasks simile al test di Corsi; la differenza fondamentale è che il primo richiede di memorizzare una sequenza in cui subentra un conflitto tra l’informazione visiva (la localizzazione dei blocchi) e una non-visiva (l’ordine in cui i blocchi sono toccati). Il VPT è un tentativo di misurare la memoria limitando la componente deferente dell’informazione non-visiva. In questo test ai soggetti viene richiesto di ricordare le sembianze di una griglia con quadrati di due colori diversi. Subito dopo il soggetto deve riempire la griglia vuota riproducendo quella appena vista. Essendo uno strumento che valuta lo span, presenta dei compiti con difficoltà crescente (griglie con un numero più elevato di quadrati) e si interrompe nel momento in cui vengono sbagliate due configurazioni della stessa difficoltà. Il test inizia con una griglia di nove quadrati e il soggetto deve svolgere correttamente due tasks consecutivi per poter passare a quella più complessa; il test si interrompe qualora entrambe le risposte vengono sbagliate. Lo stimolo rimane presente per 2000ms prima della comparsa della griglia vuota, e il tempo che intercorre è di 1000ms. Viene fornito il punteggio delle RC (span).

3.2.3.6 Strumenti per l’assessment dell’attenzione

Il VS è stato utilizzato per l’assessment delle capacità di attenzione selettiva. Consiste nella presentazione di un insieme di stimoli, in mezzo ai quali può essere presente uno stimolo target e il soggetto deve fornire una risposta alternativa alla presenza o meno di quest’ultimo. La complessità del compito cresce all’aumentare dei distrattori. Nella versione qui utilizzata il soggetto vedeva un insieme di lettere sullo schermo e doveva toccare alternativamente e il più velocemente possibile un lato o l’altro dello stesso in base alla presenza dello stimolo target. Il test è composto da 48 trial con tre livelli di difficoltà, in base alla presenza del numero di stimoli no-target (5, 15, 30); fornisce il numero di RC e i TR.