GLI EVENTI ORGANIZZATI PRESSO PALAZZO GRASSI – PUNTA DELLA DOGANA
L’OPERA PARLA: IDEAZIONE
Presupposti - Ricco sistema museale cittadino
- Cittadini ostili al rapporto con l’arte contemporanea - Volontà di dialogare con città di Venezia
- Legame con Università con Comitato Scientifico
- Precedenti attività di collaborazione con studenti universitari
Decisioni intraprese - Docenti universitari che tengono lezioni nello spazio del museo
- Appuntamento settimanale Tabella 3.3.1: Fase di attivazione dell’evento L’Opera Parla
Come obiettivi primari del progetto c’era dunque quello di creare un dialogo e interazione tra il museo e i tre atenei veneziani e quello di realizzare delle opportunità di incontro con i relativi studenti, inoltre come obiettivi secondari si possono rintracciare quello di dialogare con la città e di creare un ponte nel rapporto con l’arte contemporanea; mentre a livello di risultati attesi cioè di conseguenze positive che ci si aspettava di ricevere da queste attività, #############################################################
20 http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=76060
si possono individuare il ritorno di immagine che ne deriva, la fidelizzazione del visitatore, che trova qui un motivo di ritorno al museo, e l’interazione tra i tre atenei stessi, che spesso rivelano più atteggiamenti di reciproca rivalità piuttosto che di collaborazione.
Questi obiettivi sono stati fin dall’inizio comunicati e condivisi con chiarezza tra tutti gli individui partecipanti non solo alla concettualizzazione, ma anche alla realizzazione effettiva del progetto in termini organizzativi. L’idea fin da subito è stata riconosciuta come potenzialmente vincente, da tutti condivisa ed auspicabile.
Sono stati considerati degli obiettivi raggiungibili e chiari, in quanto la volontà di rapportarsi con gli studenti attraverso l’arte contemporanea presupponeva il raggiungimento di un ristretto numero di partecipanti (indicativamente meno di cinquanta, cioè il numero di persone che più o meno assistono ad una lezione universitaria); in particolare si considera raggiungibile la presenza degli studenti più di quella dei veneziani, mentre probabilmente poco raggiungibili possono essere valutati i risultati attesi in termini di interazione tra i vari atenei; per quanto riguarda la misurabilità degli obiettivi conseguiti, la formula di partecipazione ad ingresso libero presupponeva l’impossibilità di considerare il raggiungimento di un determinato livello di entrate; l’unico dato quantitativo quantificabile sarebbe stato appunto, il numero di presenze.
EVENTO OBIETTIVI PRIMARI OBIETTIVI SECONDARI RISULTATI ATTESI
L’Opera Parla - Dialogare con i tre atenei
veneziani
- Attrarre e incontrare gli studenti
- Dialogare con la città - Creare un legame tra i cittadini e l’arte contemporanea
- Ritorno di immagine - Fidelizzazione del visitatore
- Interazione tra gli atenei universitari veneziani
OBIETTIVI : L’Opera Parla
Specific Si ! Chiari e determinati fin dai presupposti iniziali
Measurable Si ! In termini quantitativi monetari (costi) e non monetari (numeri previsti di partecipanti: 50 prs.)
No ! in termini qualitativi
Achievable Si !Voler rapportarsi con numeri di pubblici ristretti e facilmente raggiungibili a livello comunicativo
Si ! per quanto riguarda risultati attesi di fidelizzazione e ritorno di immagine Forse no ! per quanto riguarda l’interazione tra gli atenei veneziani
Realistic Si! Basati su presupposti concreti e alla portata dell’organizzazione
Timetable Si!Stabilita la cadenza settimanale e inizialmente i cicli per semestri, poi per trimestri Tabella 3.3.3: Analisi SMART degli obiettivi de L’Opera Parla
3.3.2 Dall’ideazione, all’attivazione
Una volta definito il concetto, con i presupposti già definiti in contesto di Consiglio di Amministrazione, Palazzo Grassi ha attuato un’analisi, seguendo una linea non del tutto definita e programmata, sull’effettiva fattibilità del progetto, in particolar modo considerando ciò che mancasse per poterlo rendere concreto.
L’analisi di fattibilità considera tutti gli elementi costitutivi del progetto e ne definisce l’effettiva realizzabilità in termini concreti, è possibile dunque considerare separatamente l’analisi dei differenti aspetti.
1. Possibilità di coinvolgimento dei principali interlocutori
Gli attori coinvolti a livello di creazione del concept si ritenevano disponibili e partecipi alla volontà di mettere in atto la realizzazione, già durante il momento della concettualizzazione.
Il Consiglio Scientifico, affrontando il problema di come organizzare la gestione del programma del progetto in termini di partecipazione dei contenuti, ha istituito i tre rappresentanti delle Università presenti in Consiglio Scientifico, come rispettivi referenti del progetto per i propri atenei, che avrebbero gestito la partecipazione dei professori, i quali sarebbero stati, a loro volta, incaricati di decidere individualmente, secondo i propri interessi e ambiti d’insegnamento, l’argomento da trattare in sede di conferenza, che fosse connesso con il contenuto e gli artisti della mostra in corso.
Ai professori fu proposto di tenere gli incontri gratuitamente, ma fu ideato una forma di riscontro simbolica, in sede di riunione generale con tutto lo staff, per la quale ogni relatore sarebbe stato omaggiato di una Membership card e di un catalogo dell’esposizione; questi per Palazzo Grassi non costituiscono dei costi effettivi, ma piuttosto sono interpretabili come dei costi opportunità rappresentanti la rinuncia al rispettivo ricavo in termini di prezzo di questi prodotti; grazie alla Card i professori avrebbero avuto la possibilità di visitare esposizione ed eventi gratuitamente per un anno.
Anche l’approvazione da parte dello stesso François Pinault, proprietario di Palazzo Grassi, e il suo invito ad implementare l’organizzazione di attività simili sarebbe stato un tassello fondamentale per la fattibilità del progetto.
2. Capacità di raggiungimento del pubblico
Per quanto riguarda invece il pubblico che si voleva raggiungere, non ci si poneva il problema dell’accessibilità all’evento, in quanto già durante il momento ideativo era stata definita la decisione di proporlo come un evento ad entrata libera proprio per la sua natura educativa e culturale, ma emerse soprattutto la necessità di dover rendere cittadini e studenti consapevoli di ciò che stava accadendo.
La comunicazione e il raggiungimento degli studenti sarebbe stato facilitato dal contatto con i docenti che tengono gli incontri, grazie ai quali sarebbero poteva innescarsi un processo di informazione e stimolo da parte dei loro docenti all’interno del museo.
Per il resto risultò necessario intraprendere altre forme di comunicazione delle quali si occupa l’Ufficio Comunicazione, quali la cartacea (flyer e locandine), quella tramite web (sito e altri spazi all’interno di altri siti) e quella della stampa locale, con cui si decise di intraprendere un periodico aggiornamento riferendo i contenuti delle attività.
Il piano di comunicazione comprendeva la volontà di avvisare gli studenti distribuendo flyer e locandine all’interno degli spazi universitari e nei pressi di librerie, bar e altri luoghi di cultura, sia nel centro storico che a Mestre, poi si decise di inserire la programmazione degli eventi nel sito di Palazzo Grassi (www.palazzograssi.it) e presso altri siti di pubblicizzazione; infine per quanto riguarda la stampa locale (Gazzettino, La Nuova) per parlare con i cittadini, si decise di riferire i contenuti del progetto e di ogni appuntamento, attraverso incontri e l’invio settimanale dei comunicati stampa.
3. Fattibilità di contenuti e apparato artistico
Per quanto riguarda contenuti e apparato artistico del progetto, questo non rivelava nessun aspetto di infattibilità in quanto si volevano pervenire degli obiettivi che si proponevano come raggiungibili e realizzabili con i propri mezzi e le proprie risorse finanziarie e logistiche-organizzative; i contenuti delle lezioni sarebbero stati proposti e gestiti di propria sponte dai professori universitari, che avrebbero quindi avuto padronanza dell’argomento, per presentarlo ad un pubblico a cui sono professionalmente abituati a fronteggiare con adeguato linguaggio e atteggiamento.
4. Scelte relative a collocazione spazio – temporale dell’evento
Si è presa in considerazione la fattibilità di proporre un rendez – vous a cadenza settimanale, per poter permettere al più alto numero di persone possibile di partecipare, e di poter così raggiungere l’obiettivo di rendere quest’iniziativa come un momento abituale nell’agenda degli universitari e dei veneziani. Già stava emergendo in quel momento la proposta di creare un giorno gratis per i veneziani, ed è stata così intrapresa la decisione di far convergere le diverse iniziative in un unico giorno, che si individuò essere il mercoledì perché centrale all’interno della settimana e perché possibilmente proponibile agli studenti universitari che vivono fuori Venezia. Il mercoledì dunque un veneziano o uno studente di Venezia, possono visitare gratuitamente Palazzo Grassi e Punta della Dogana, e il pomeriggio alle 17 assistere all’incontro programmato.
La programmazione del progetto ipotizzava delle serate della durata più o meno di un’ora e mezza (considerando che l’orario di chiusura è alle 19), che comprendessero anche lo spazio per interventi e domande da parte del pubblico.
5. Fattibilità di allestimento e logistiche
In considerazione dell’apparato allestitivo, questo sarebbe stato già configurato alla possibilità di realizzare eventi nello spazio dell’atrio di Palazzo Grassi o del Cubo Ando a Punta della Dogana, organizzando le opere in modo che non occupassero tutto lo spazio disponibile, per evitare che questo tipo di attività intaccassero l’esposizione.
6. Fattibilità tecnico – logistica
Rispetto all’analisi dell’apparato tecnico è emerso come Palazzo Grassi non fosse totalmente attrezzato per la preparazione di una conferenza all’interno delle proprie sale a
causa della mancanza del supporto tecnico specifico necessario, così è stata realizzata una lista degli oggetti che mancavano da acquistare per adibire lo spazio ad una simile funzione:
- 100 Sgabelli per pubblico
- 10 Sedie per relatori ed eventualmente per pubblico - 2 Tavoli per relatori
- 2 Microfoni da scrivania per i relatori
- 2 Microfoni mobili per presentazione ed eventuali domande del pubblico - 1 Proiettore e schermo video per i supporti di immagini durante la conferenza - 1 Casse per impianto audio
Sono stati scelti dei materiali adatti a supportare una conferenza dove si ipotizzava avessero accesso all’incirca una cinquantina di persone, quindi commisurati alla potenza e alla capacità di raggiungimento necessaria per questo tipo di pubblico.
7. Fattibilità economico – finanziaria
A fronte di queste considerazioni è possibile definire quelli che possano costituire dei budget di riferimento per comprendere il valore economico – finanziario, al fine di realizzare l’Opera Parla, sia in considerazione di un “trimestre organizzativo”, che per quanto riguarda l’intero esercizio (quindi tre trimestri organizzativi)22.
Considerando l’apparato economico dell’evento, per la realizzazione del cosiddetto “Budget Economico” si è ritenuto necessario considerare le risorse materiali necessarie per la concretizzazione dell’evento che fossero caratterizzate da un utilizzo immediato e che quindi esaurissero il loro valore nel corso dell’esercizio, costituendo dei “Costi”23. Un altro documento da elaborare è quello costituito dal “Budget degli Investimenti”, che prende invece in considerazione quelle risorse acquisite che non dissolvono il loro valore nell’anno, ma hanno una durata pluriennale, andando a istituire degli “Impieghi”24.
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22 I valori che si sono presi in considerazione sono frutto di ricostruzioni ipotetiche, ma verosimili,
dell’ammontare dell’apparato economico e patrimoniale che corrisponde a ciò che Palazzo Grassi avrebbe potuto affrontare per la realizzazione de “L’Opera Parla”. Le “voci di spesa” private del corrispondente valore economico – finanziario sono state fornite dallo staff di Palazzo Grassi e il valore è stato da noi ipotizzato sulla base delle informazioni reperite da fonti attendibili (organizzazioni equivalenti, punti vendita, professionisti …).
23 P. Ferrarese, Lineamenti di report per le aziende di cultura, Cafoscarina, Venezia 2012, p. 55. 24 Ibidem.