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GLI EVENTI ORGANIZZATI PRESSO PALAZZO GRASSI – PUNTA DELLA DOGANA

BUDGET DEGLI INVESTIMENTI L’OPERA PARLA Descrizione

8. SWOT Analysis (Strenght, Weakness, Opportunities, Threats)

Attraverso lo strumento analitico della Swot Analysis, è possibile evidenziare punti di forza e di debolezza del progetto, e relative opportunità e minacce; l’organizzazione nel procedere a livello realizzativo non aveva considerato l’impellenza di alcun rischio in particolare, se non la percentuale derivante dalla necessità di programmare calendari che si proiettassero anche a diversi mesi successivi,e di doversi affidare e appoggiare sulla promessa di disponibilità da parte dei relatori, che inizialmente era strutturata in una programmazione di durata semestrale, e quindi che l’affidamento all’impegno di risorse umane avesse un’incidenza rilevante per il successo di ogni singola serata.

La Swot Analysis prende in considerazione punti di forza e di debolezza del progetto come degli elementi interni alla realtà dell’organizzazione mentre minacce e opportunità sono da considerarsi delle forze esterne che potenzialmente possono incidere sul suo operato.

• Strenght: punti di forza

Per quanto riguarda “L’Opera Parla”, analizzando quella che è stata la realtà attuativa della sua organizzazione e i suoi presupposti ideativi possiamo affermare come dei punti di forza la possibilità di contare su un rapporto sicuro con i docenti dell’università, che non solo avrebbero dimostrato volontà e interesse a partecipare, ma avrebbero potuto coinvolgere gli studenti con la loro stessa presenza e aumentare l’attrattiva e la legittimazione degli incontri; anche l’innovazione stessa del progetto, può costituire un aspetto a suo favore, in quanto risulta essere una formula nuova di collaborazione tra università e museo; inoltre questo progetto non ha visto vincoli di budget, il ché l’avrebbe reso realizzabile senza impedimenti. Caratteristica che costituisce un punto di forza sarebbe stata anche la scelta di far coincidere il giorno gratis per i veneziani e per gli studenti con il giorno dell’Opera #############################################################

27 Cfr. DM 31 dicembre 1988 – “Coefficienti di ammortamento di beni materiali strumentali impiegati

nell’esercizio di attività commerciali, arti e professioni”.

28 Per dettagli riguardo a queste categorie di collaborazione si rimanda al paragrafo inerente l’organizzazione

Parla, così da creare un doppio motivo per accedere al museo il mercoledì; infine, l’attrattiva emanata dal complesso architettonico di Punta della Dogana, reduce da pochi mesi dal restauro di Tadao Ando, poteva da solo costituire motivazione per entrare al museo da parte dei veneziani, ai quali era stata negata l’accessibilità per trent’anni.

• Weakness: punti di debolezza

I punti di debolezza del progetto, invece, possono essere rintracciati nel fatto di non aver programmato, né ideato, l’opportunità di ricorrere all’utilizzo di indicatori qualitativi per misurare il raggiungimento degli obiettivi preposti preliminarmente; inoltre un punto di debolezza ulteriore è la caratteristica intrinseca dell’arte contemporanea, che risulta poco attrattiva per un grande pubblico, quindi la necessità di ricorrere a strategie alternative per richiamare chi si vuole raggiungere. Un altro aspetto elencabile è costituito dal rischio di aver scelto di dare la possibilità ai docenti stessi di gestire le loro disponibilità e gli argomenti da trattare in fase di conferenza, che ha rivelato come molti volessero intervenire a proposito dello stesso artista.

• Opportunities: opportunità

A livello di condizioni esterne ciò che potesse costituire una situazione di opportunità era l’assenza di iniziative che rispecchino la stessa formula, l’assenza di un altro museo d’arte contemporanea dalla configurazione così eclatante e maestoso, e così imponente a livello strutturale, che presentasse lo stesso periodo artistico e gli stessi contenuti a livello espositivo; per quanto riguarda invece le opportunità comunicative, la stampa locale poteva farsi canale per annunciare le iniziative ai cittadini.

• Threats: minacce

Le minacce provenienti dall’esterno sono la presenza di altri eventi culturali il mercoledì, che risulta spesso essere il giorno prescelto dalle organizzazioni per fissare un appuntamento infrasettimanale; la difficoltà per i veneziani di avvicinarsi all’arte contemporanea, in quanto, malgrado sensibilizzati dalle svariate iniziative d’arte contemporanea di cui la città si fa contenitore, sono difficili da fidelizzare e quello interessato all’arte contemporanea, risulta rimanere un segmento di nicchia.

Come ultimo fattore negativo esterno si può riconoscere la necessità di doversi affidare ai professori in termini di impegni e disponibilità, e quindi anche il rischio che deriva da potenziali inconvenienti da parte loro e del contesto ambientale (malattia, sciopero mezzi di trasporto, problemi trasporti) e la difficoltà di tutelarsi da questi rischi.

Strenght - Rapporto con docenti universitari - Presenza docenti attrae gli studenti - Innovatività del progetto

- No vincoli di budget

- Giorno gratis per veneziani coincidente con giorno OP - Attrattiva costituita da Punta della Dogana

Weakness - Non attrattività intrinseca nell’arte contemporanea a Venezia

- Non ideazione di indicatori qualitativi di successo e sistemi di rilevazione di feedback

- Rischio della libertà dei relatori di scegliere il proprio argomento

Opportunities - Assenza di iniziative coincidenti nel territorio

- Assenza sul territorio di un altro museo d’arte contemporanea così attrattivo - Utilizzo stampa locale per comunicazione

Threats - Presenza di altri eventi il mercoledì

- Rapporto ostico tra veneziani e arte contemporanea Tabella 3.3.6: Analisi SWOT dell’evento “L’Opera Parla”

3.3.3 Pianificazione: realizzare L’Opera Parla

Una volta analizzate e prese in considerazione tutte le caratteristiche dell’evento, si può procedere alla sua pianificazione, per la quale verranno definite l’insieme delle attività da compiere per poter concretizzare l’evento.

“L’Opera Parla”, come è già stato affermato lungo il corso del corrente capitolo, è un progetto che vede il suo ciclo di vita svilupparsi durante gli ultimi due anni (primo incontro: febbraio 2010), dal momento in cui è stato concepito, mentre Monique Veaute ricopriva la carica di amministratore delegato a Palazzo Grassi, durante l’anno 2009 – 2010.

Da quel momento “L’Opera Parla” è stata concepita e realizzata per essere un appuntamento settimanale nelle attività di Palazzo Grassi; questo consegue la difficoltà analitica di rintracciare il momento effettivo della sua pianificazione, che a differenza di un evento che avviene in modo unico e irripetibile, si ripete sullo stesso “pattern” organizzativo prima dell’inizio di ogni ciclo di incontri, da ormai due anni.