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CAPITOLO 3: MATERIALI E METODI

3.4 Organizzazione dei dati

Sono state raccolte per ogni paziente informazioni relative a razza, sesso ed età, che sono state poi confrontate con la popolazione generale dei soggetti con IMT pervenuti presso l’ODV.

Per valutare l’andamento della conta piastrinica e della terapia nel tempo, sono stati individuati otto tempi di osservazione:

 T0: corrisponde alla data della visita in cui è stata diagnosticata la ITP con appropriatezza di informazioni cliniche o eseguito il test per gli autoanticorpi anti piastrine;

 T7: corrisponde a circa 7 giorni successivi la diagnosi di ITP e l’inizio della terapia specifica (con un range che varia da 6 a 8 giorni);

 T14: corrisponde a circa 14 giorni dopo T0 (con un range che varia da 13 a 16 giorni);

 T30: corrisponde a circa 30 giorni successivi a T0 (con un range che varia da 27 a 34 giorni);

 T60: corrisponde alla visita effettuata circa due mesi dopo la diagnosi (con un range che varia da 52 a 65 giorni);

 T90: circa 3 mesi dopo (con un range che varia da 85 e 110 giorni);  T180: circa 6 mesi (con un range che varia da 170 a 194 giorni);

 T365: circa un anno dalla diagnosi e dall’inizio della terapia (con un range che varia da 355 a 380 giorni).

I soggetti sono stati suddivisi tra quelli che sono arrivati a T0 con una terapia già impostata da un’altra struttura e quelli che invece sono arrivati presso l’ODV senza alcun trattamento. Per quanto riguarda i soggetti con una terapia pre-impostata abbiamo registrato quali sono stati i principi attivi principalmente utilizzati, i dosaggi e la durata del trattamento: in particolare in caso di terapia con glucocorticoidi è stato registrato il dosaggio somministrato valutando se fosse adeguato per ottenere l’effetto

64 immunosoppressivo, oppure se fosse viceversa un dosaggio anti- infiammatorio. Inoltre abbiamo osservato quali pazienti erano già in trattamento con anche un secondo farmaco immunosoppressore.

Successivamente, siamo passati a valutare la terapia impostata a T0 presso l’ODV; in particolare sono stati registrati gli approcci terapeutici intrapresi dal clinico, quali sono stati i principi attivi utilizzati e quali sono state le principali modifiche con un’eventuale terapia pre – impostata. Inoltre sono stati registrati i giorni trascorsi tra l’inizio della terapia con corticosteroidi e l’aggiunta del secondo immunosoppressore.

È stata poi calcolata, quando possibile, la durata della terapia con corticosteroidi e dopo quanti giorni sono stati sospesi; la stessa procedura è stata effettuata per la terapia immunosoppressiva completa, calcolando dopo quanti giorni è stata sospesa completamente ogni tipo di questa terapia. Per questi ultimi due aspetti però non è stato possibile considerare tutti e 25 i soggetti, in quanto non tutti possedevano un monitoraggio di almeno 365 giorni: infatti, solo per alcuni soggetti conoscevamo la data esatta della sospensione della terapia, e quindi non tutti sono stati compresi in questa valutazione. In particolare, per quanto riguarda la terapia cortisonica, di nove pazienti non conoscevamo la data di sospensione in quanto al momento dell’ultima visita effettuata, la terapia era ancora in atto e successivamente non si avevano più informazioni sul monitoraggio; due pazienti risultavano ancora in terapia al momento della data finale del monitoraggio di questo studio (31 Dicembre 2017); un paziente è stato trattato con un solo immunosoppressore, diverso dai corticosteroidi. Questi soggetti, dunque, non sono stati considerati per questa valutazione.

Per quanto riguarda la sospensione completa della terapia, sei pazienti sono stati esclusi in quanto non si possedevano informazioni sufficienti per conoscere con esattezza la durata del trattamento e otto pazienti non sono stati considerati in quanto al momento della data finale del periodo di monitoraggio valutato in questo studio, non avevano ancora sospeso la terapia impostata.

65 In occasione di T0 sono state valutate sia la conta che la stima piastrinica, valutando quanti pazienti hanno presentato una stima ridotta o inadeguata e mettendo questo dato a confronto con la popolazione di IMT dell’ODV.

Per quanto riguarda i tempi successivi, non tutti i soggetti possiedono un monitoraggio di 365 giorni e non tutti dispongono di una visita per ogni tempo considerato: infatti, se a T0 ogni soggetto ha effettuato un CBC, a T7 solo 20 soggetti sono stati controllati; a T14 il numero di controlli sale a 23, a T30 sono 21, a T60 scendono a 18, a T90 sono 15, a T180 ne troviamo 12, fino ad arrivare a T365 quando abbiamo solo il CBC di 7 soggetti.

Inoltre, non disponendo sempre della stima piastrinica, è stata presa in considerazione solamente la conta piastrinica strumentale; per ogni tempo è stata calcolata la mediana della conta piastrinica ed il relativo incremento. Con il termine “incremento” intendiamo il numero di volte che la conta piastrinica è aumentata in un periodo compreso tra due tempi di osservazione consecutivi. Tale valore è stato stimato effettuando il rapporto tra la conta piastrinica valutata ad un determinato T e il numero di trombociti circolanti osservato in occasione del controllo precedente.

Un rapporto > 1 rappresentava un aumento della conta piastrinica, < 1 esprimeva una diminuzione.

Alla fine è stato dunque possibile osservare l’andamento della conta piastrinica nel primo anno di monitoraggio e valutare l’incremento in base al valore piastrinico iniziale. In particolare, abbiamo confrontato gli incrementi delle mediane delle conte piastriniche tra i soggetti che a T0 hanno presentato una trombocitopenia grave e quelli con piastrinopenia moderata.

Sono stati inoltre individuati alcuni soggetti con ITP che in passato avevano presentato un episodio di anemia emolitica immuno-mediata (IMHA) e che sono arrivati a T0 senza alcun trattamento. È stata osservata la risposta di

66 questi soggetti alla terapia, l’andamento del numero di piastrine nel tempo e il relativo incremento, mettendolo a confronto con quello degli altri soggetti. Per ogni individuo, è stato osservato se, nell’arco dei primi 365 giorni dalla diagnosi, vi siano stati episodi di riacutizzazione della patologia, in seguito a diminuzioni o sospensioni della terapia, concentrando l’attenzione sul periodo di tempo intercorso tra la sospensione e la recidiva.

Successivamente abbiamo confrontato il numero di recidive, le principali cause e il tempo medio dopo il quale si sono presentate in soggetti:

 Arrivati a T0 presso l’ODV con una terapia pre-impostata e soggetti non trattati;

 Arrivati a T0 presso l’ODV con una terapia pre-impostata a dosaggi adeguati e non;

 che hanno presentato in precedenza un episodio di IMHA e quelli che hanno avuto solo la ITP Soggetti che, prima della manifestazione dell’ITP, hanno presentato un episodio di IMHA.

Tra tutti i soggetti, sono stati individuati quelli sottoposti a splenectomia; abbiamo dunque messo a confronto l’evoluzione della patologia in seguito a terapia chirurgica e terapia medica.

Infine è stato valutato il tasso di mortalità dei soggetti a T365. In particolare, sono stati messi a confronto gli indici di sopravvivenza di soggetti:

 Arrivati a T0 presso l’ODV con una terapia pre-impostata e soggetti non trattati;

 Arrivati a T0 presso l’ODV con una terapia pre-impostata a dosaggi adeguati e non;

 che hanno presentato in precedenza un episodio di IMHA e quelli che hanno avuto solo la ITP Soggetti che, prima della manifestazione dell’ITP, hanno presentato un episodio di IMHA.

Tra i 25 pazienti, sei non possedevano un monitoraggio di almeno 365, quindi non è stato possibile includerli in questa valutazione, per quanto alla fine del periodo di monitoraggio risultavano ancora tutti in vita. Inoltre tre soggetti

67 non si sono messi più in contatto con l’ODV prima dei 365 giorni, e quindi è stato impossibile ricevere informazioni circa lo stato del paziente.

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