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I P ROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA FINALIZZATI ALLA SICUREZZA

DALL’AMMINISTRAZIONE

I P ROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA FINALIZZATI ALLA SICUREZZA

torio.

estione dello spazio pubblico e la riqualificazione/progettazione urbanistica,

Gli stu e ricerche sulle correlazioni tra ambiente urbano e sicurezza risalgono agli anni ’60 con l’obiettivo di definire indirizzi e

esto filone di studi è che per creare un ambiente urbano

i questo approccio alla progettazione è che se l’urbanistica vuole

ad un determinato territorio.

ovimenti, l'uso della città; dall’altro devono integrarsi con le politiche di prevenzione sociale e di controllo e del territorio.

a americana Jane Jacobs, che può' essere tenuto principalmente dalla polizia, per quanto questa possa A cura di Giovanna Rondinone e Antonio Assirelli

Ufficio Politiche per la Sicurezza Urbana Comune di Modena Premessa

Il coinvolgimento degli Enti Locali nelle politiche di sicurezza urbana ha prodotto una riflessione sulle competenze e gli strumenti propri di un Ente Territoriale che possono essere messi in campo per innalzare i livelli di sicurezza oggettivi e percepiti di un terri

Uno dei filoni di intervento è quello della prevenzione cosiddetta “situazionale” che comprende tutte quelle azioni che modificano lo spazio fisico al fine di produrre cambiamenti per rendere più sicuro un territorio.

L’ipotesi è che la g

se inglobano e assumono il tema della sicurezza urbana, possono contribuire enormemente alla coesione sociale di un territorio creando le premesse perché questo sia anche un territorio sicuro.

di e l

e si sono sviluppati soprattutto in Nord America

raccomandazioni di cui tenere conto nella progettazione e recupero urbano delle città nonché nella gestione/manutenzione dello spazio pubblico.

Un primo assunto da cui muove qu

sicuro occorre che quando si pensa ad un progetto urbanistico per un determinato territorio, questo venga considerato non solo dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto dal punto di vista sociale.

Diretta conseguenza d

contribuire a rispondere alla domanda di sicurezza deve aprirsi ad altre discipline, dalle scienze sociali ed economiche a quelle legate al management, alla comunicazione al fine di integrare e contaminare codici di lettura e di intervento rispetto

La sicurezza di un territorio è determinata da una molteplicità di fattori e, pertanto, le politiche urbanistiche da una lato devono assumere in maniera strutturale il criterio della sicurezza e devono riguardare tutto il territorio cercando di incidere in maniera specifica sull'ambiente urbano, lo spazio, le attività, i servizi, i m

"La prima cosa da capire - dice l'antropolog

considerata il caposcuola di questa linea di pensiero - è che l’ordine pubblico nelle strade e sui marciapiedi della città non è man

essere necessaria: esso è mantenuto soprattutto da una complessa e quasi inconscia rete di

di Jane Jacobs si focalizza sulla possibilità di pratiche spontanee di controllo sociale del territorio. Questo tipo di controllo trova la sua origine all’interno di quartieri nei

ali:

astanza complessa per

coesione sociale, l’organizzazione degli abitanti, le relazioni di vicinato,

roporre interventi

tori che contrib iscono a rendere sicuro o insicuro l'ambiente urbano, sia in termini reali che percettivi. attori principali individuati dal Laboratorio "Qualità Urbana e

struttura dell'edificato e delle aree libere e della maglia stradale collettivi e del verde

controlli spontanei e di norme accettate e fatte osservare dagli abitanti stessi". (Jane Jacobs, Vita e morte delle grandi città, New York 1961).

Jane Jacobs sostiene che la sicurezza dell'ambiente urbano dipende da due fattori principali: - la vitalità dei quartieri: "l’occhio sulla strada" da parte degli abitanti, è il primo tutore

della sicurezza;

- l’identificazione dei cittadini con il territorio in cui vivono; come l'animale, anche l'uomo difende e rispetta il "suo" territorio.

L’attenzione

quali non siano andati persi due fattori fondament

- l’esistenza di legami sociali forti e stabili che strutturino il tessuto sociale - l’esistenza di una mescolanza di attività e di usi che sia abb

mantenere strade e spazi pubblici frequentati a diverse ore del giorno e della sera.

In questo senso quando si parla di urbanistica finalizzata alla sicurezza si fa riferimento al fatto che la riqualificazione o progettazione dello spazio fisico deve essere funzionale a sostenere la vitalità del quartiere prevedendo una distribuzione delle funzioni (commercio, attività ricreative, culturali e sociali, trasporti, spazi pubblici collettivi) e favorendo, attraverso interventi strutturali, la

l’identificazione con i luoghi, per ingenerare meccanismi virtuosi di controllo informale del territorio.

A livello di politiche pubbliche spesso sono stati i movimenti femminili a p

sull’ambiente urbano per renderlo maggiormente sicuro per non rinunciare ad un uso del territorio anche di notte: adeguamento dei parcheggi spesso bui o sotterranei, potenziamento dell’illuminazione pubblica, presenza di locali pubblici, il tipo di viabilità.

Gli urbanisti che si sono interessati al tema hanno quindi elaborato degli indicatori o fat u

Di seguito sono elencati i f

Sicurezza" del Dipartimento Scienze del Territorio del Politecnico di Milano: - carattere della zona e attività prevalenti

-

- struttura e organizzazione degli spazi

- modalità di affaccio su strada di edifici e giardini - presenza dei mezzi di trasporto pubblico

- caratteristiche del traffico e del parcheggio - flussi e orari dei movimenti pedonali

- presenza di attività commerciali ed esercizi pubblici - presenza di attività culturali, ricreative e sociali - orari delle attività

- stato di degrado e di manutenzione dell'amb nte

La presenza più o meno consistente di fattori ivi rispetto alla sicurezza, permette una e dei diversi luoghi, strade e spazi pubblici e l’elaborazione di una sorta di “griglia

cc. Da questa rete principale di percorsi "sicuri" si diparte un sistema secondario di perc s

mancan interven

Que c è quindi rafforzare la

grigli territorio permette

ziali di due interventi di riqualificazione urbanistica ie

- illuminazione nelle ore notturne

posit classificazion

di sicurezza” ovvero “la rete principale dei percorsi che i cittadini possono utilizzare di giorno e di notte in ragionevoli condizioni di sicurezza grazie alla presenza di luoghi sorvegliati. Questi saranno costituiti sia da luoghi "vitali", in cui la sicurezza deriva dalla sorveglianza spontanea, quali ad esempio bar, negozi, fermate dei mezzi pubblici, parcheggi di taxi ecc. che da luoghi in cui la sorveglianza é affidata a enti preposti al controllo, quali vigilanza notturna, forze dell'ordine e

or i in cui la sicurezza é affidata ad altri elementi quali la linearità del percorso, la za di ostacoli visivi, la trasparenza della vegetazione, l'illuminazione.” (Carla Cardia “Un

to di quartiere per la sicurezza” 1999).

llo he la progettazione urbanistica finalizzata alla sicurezza deve fare a di sicurezza e renderla continua. Questo metodo di analisi di un anche di individuare gli interventi necessari e prioritari.

Si riportano di seguito gli elementi essen

finalizzata alla sicurezza, sviluppati nell’ambito del programma di lavoro sulla sicurezza urbana:

- Il progetto “Qualità urbana, sicurezza, controllo sociale del territorio” - Il progetto di “Riqualificazione urbanistica e sociale del comparto RNORD”