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Progetto/Azione

DALL’AMMINISTRAZIONE

TOTALE COMUNI CAPOLUOGHI RESTO DELLA PROVINCIA

6) Progetto/Azione

Sistema di videosorveglianza finalizzato alla sicurezza urbana Responsabilità

Gabinetto del Sindaco – Ufficio Politiche per la Sicurezza Urbana Soggetti coinvolti

Comune di Modena: Polizia Municipale, Ser Prefettura, Questura, Comando dei carabinieri Obiettivi del Progetto/Azione

La peculiarità del progetto di videosorveglianza del territorio, realizzato a Modena a cura dell’Amministrazione Comunale, è quella di essere nato come un sottoprogetto di un più complessivo programma di in

fi

Ci si riferisce al Prog

finanziato al 50% dalla Regione Emilia-Romagna con Deliberazione de

2528 del 29/12/2000, nell’ambito del quale sono stati realizzati (o sono in corso di realizzazione) gli interventi riportati in tabella

Demolizioni Mercato Bestiame

Messa in sicurezza ex Fonderie e riqualificazione area esterna Riqualificazione palazzina di via Morandi (in via di ultimazione) Riqualificazione cavalcavia Mazzoni e aree limitrofe

Riqualificazione palazzina del Mercato (in via di ultimazione) Riqualificazione parco XXII aprile

Riqualificazione aree verdi quartiere Sacca

Sperimentazione di un sistema di Videosorveglianza Riqualificazione Scuola dell’infanzia Madonnina

Sistema di localizzazione per i mezzi mobili del Corpo di Polizia Municipale (in corso di realizzazione)

Tale peculiarità ne ha determinato sia la collocazione all’interno della città sia le caratteristiche gestionali. Infatti, per l’installazione delle telecamere si è convenuto di partite proprio dalle are aree in cui erano previsti interventi strutturali per sperimentare un sistema di videosorveglianza come un tassello di una risposta complessiva alla diffusa esigenza di

lvaguardia degli spazi pubblici e di ripristino delle condizioni di sicurezza.

i di carattere strutturale, sociale e di controllo del territorio da parte degli organi di polizia.

Nello specifico la realizzazione e la gestione del sistema di videosorveglianza è finalizzata a: sa

Il sistema di videosorveglianza ha quindi l’obiettivo di “integrare” le azion

che il sistema sarà in • rassicurare i cittadini attraverso una chiara comunicazione sulle zone sorvegliate L’ar

stabilit formativo per le finalità di polizia giudiziaria con eventuale

info commi Attivit

to condiviso fin dall’inizio.

particolare il contratto di sicurezza, sottoscritto a marzo del 2000 (rinnovato a luglio del trollo

ppa realizzata con i dai del 2001 (anno in cui sono stati • prevenire fatti criminosi attraverso un’azione di deterrenza che la presenza di

telecamere è in grado di esercitare

• sorvegliare in presa diretta zone che di volta in volta presentano particolari elementi di criticità o in concomitanza di eventi rilevanti per l’ordine e la sicurezza pubblica

• favorire la repressione degli stessi fatti criminosi qualora avvengano nelle zone controllate dalle telecamere ricorrendo alle informazioni

grado di fornire

chivio dei dati registrati costituisce, inoltre, per il tempo di conservazione successivamente o, un patrimonio in

rmativa nei confronti dell’Autorità giudiziaria competente a procedere in caso di rilevata ssione di reati.

à realizzate

Individuazione delle zone in cui in stalle le telecamere

Su questo come su altri progetti relativi alla sicurezza urbana la collaborazione già esistente fra Comune e Prefettura/Forze dell’Ordine, nell’ambito del Contratto di sicurezza, ha agevolato la definizione di un proget

In

2005), prevedeva l’attivazione di un gruppo di lavoro interistituzionale sul tema del con tecnologico del territorio. E’ stata questa la sede per la definizione della collocazione delle telecamere e la definizione degli aspetti gestionali.

Oltre alle conoscenze specifiche degli operatori di polizia circa le zone più problematiche sono stati analizzati alcuni dati che nella maggior parte dei casi hanno confermato le valutazioni degli operatori di polizia sull’opportunità di installare una telecamera.

A titolo di esempio si riporta una ma

definiti i punti in cui installare le telecamere) che è stata utilizzata a questo scopo. Vengono evidenziate le zone da cui provengono un certo n. di segnalazioni alla Polizia Municipale e dove vengono rinvenute con una certa frequenza siringhe abbandonate.

Mappa delle segnalazioni alla P.L., zone considerate insicure e siringhe abbandonate nell’area della fascia ferroviaria

Sulla base delle zone individuate come maggiormente problematiche sono state quindi installate inizialmente 42 telecamere nei punti evidenziati nella mappa seguente.

Successivamente sono state aggiunte altre 3 telecamere mentre sono state inglobate nel sistema 10 telecamere poste a tutela della del Duomo che inizialmente facevano capo ad un

le.

are

dati via fibra ottica ha inoltre reso necessario fibra ottica su tutto il territorio.

a tutela del Duomo) d i

connesse da tre centrali di controllo, attive 24 su 24 e da un centro di gestione che registra, conserva e cancella dopo il tempo previsto le immagini registrate.

diverso sistema di gestione.

Il progetto prevedeva anche la sperimentazione di un sistema di videosorveglianza sugli autobus di due linee che risultavano quelli maggiormente utilizzati e dove si verificavano un certo numero di borseggi. Sono state installate complessivamente 20 telecamere (due per ogni mezzo) collegate ad un registratore loca

Individuazione delle caratteristiche tecniche del sistema

Sulla base delle finalità individuate nonché sulla base delle esigenze espresse dagli operatori di polizia si è avviato il percorso di individuazione, in collaborazione con il Servizio Sistemi informativi del Comune, ad individuare le caratteristiche tecniche del sistema ed esplet quindi le procedure di gara per l’acquisizione dei materiali e per l’installazione dell’intero sistema.

La scelta di realizzare un sistema che trasmette i un intervento preliminare di completamento della rete di

Il sistema di videosorveglianza è costituito da 55 telecamere (comprensive delle 10 telecamere el tipo brandeggiabile destinate alla videosorveglinza di spazi pubblic in rete

A ico,

Le i pubblici riparati, piazze e strade del capoluogo a partire dalle

tra

idoneo supporto, conservandole per il periodo di tempo previsto dalla normativa vigente. ap

Le i controllo sono situate presso le sale operative del Comando della Polizia

se rac

Il sorveglianza è a circuito chiuso e trasmette le immagini mediante la rete di qu

l’in isualizzazione delle centrali operative, o,

Le personale

utorizzato per la gestione e manutenzione del sistema, l’accesso alle immagini è possibile personale.

io su analogo

ature di registrazione installate a bordo

sull ittadini

queste si aggiungono 20 telecamere installate su mezzi di trasporto pubbl particolarmente esposti al reato di borseggio.

telecamere, istallate in luogh

aree di cui in premessa, provvederanno ad inviare le immagini visualizzate, via rete di smissione dati in fibra ottica al Centro di Gestione che registra le immagini raccolte su Il Centro di Gestione ha sede presso il CED del Comune di Modena, presso cui sono presenti le

parecchiature di registrazione ed archiviazione delle immagini. Centrali d

Municipale, della Questura e del Comando provinciale dei Carabinieri, dalle quali gli operatori in rvizio possono interrogare le telecamere, al fine di visualizzare in tempo reale le immagini

colte al momento o gli archivi digitali, per verificare precedenti registrazioni. sistema di video

trasmissione dati in fibra ottica del Comune di Modena; le immagini sono inaccessibili da alunque apparecchiatura in rete non abilitata all’accesso. Pertanto è esclusa

terconnessione con altri sistemi oltre a quello di v

con archivi dati, nonché l’accesso ad esso da altri terminali ed elaboratori.

immagini vengono registrate su un server dati accessibile solamente al a

solamente con chiave

Il sistema consente, di volta in volta all’operatore, dotato di necessaria autorizzazione e chiave di accesso, la visione in tempo reale delle immagini e, limitatamente al responsabile dell’impianto, l’accesso alle immagini videoregistrate, conservate sotto forma di dati digitali, attraverso programma riservato e l’eventuale trasferimento dei dati d’archiv

supporto.

Le immagini delle telecamere installate sugli autobus non vengono visualizzate in diretta, ma registrate (in modo digitale) direttamente su apparecchi

degli autobus; vengono poi estratte da un operatore, dotato di necessaria autorizzazione, e conservate per il periodo di tempo previsto dalla normativa vigente.

Gestione del sistema

Per la gestione del Sistema è stato sottoscritto nel 2002 un primo protocollo con la Prefettura per la definizione delle procedure di gestione e per tutto quello che concerne il rispetto della privacy.

Il protocollo è stato successivamente aggiornato sia per recepire il “Provvedimento generale a videosorveglianza” emanato il 29 aprile 2004 che ha rafforzato le garanzie per i c

r gli

Tito i sono, per il Comune di Modena, il Dirigente Responsabile

informativi e telematici del Comune per la registrazione e dena rimane titolare dell’investimento sostenuto.

rtinenza delle

s ono sere ecupe strate nei 7 giorni

asi l’accesso alle centrali di co raccolti e trattati è

l Corpo della Polizia

e dei Ca ti ai servizi da essi designati.

unce di atti criminosi da parte dei cittadini

segnalazioni relative ad atti criminosi pervenute agli Organi di Polizia • sulla base di atti criminosi che vengono rilevati direttamente dagli operatori di polizia

ccesso e lettura delle immagini.

in elazione al trattamento di dati personali mediante videosorveglianza, sia per definire meglio aspetti gestionali dopo tutta la fase di sperimentazione della funzionalità del sistema.

lari del trattamento dei dat

Gabinetto del Sindaco e, per la Prefettura, il Capo di Gabinetto della prefettura. I titolari si avvalgono del Settore Sistemi

conservazione elettronica delle informazioni, nonché per la gestione del sistema, tenuto conto che il Comune di Mo

Le telecamere possono essere utilizzate per monitorare “in diretta” le aree di pe

singole telecamere o po s es r rate immagini già regi

precedenti.

In entrambi i c ntrollo e ai dati da esse

consentito esclusivamente ai responsabili del trattamento dei dati de Municipale, della Questura rabinieri e dagli incaricati addet

Le procedure per accesso alle immagini registrate possono essere attivate: • sulla base di den

• sulla base di

nel visionare le immagini trasmesse in diretta dalle telecamere o nell’esercizio delle proprie funzioni

Nei casi su riportati, una volta stabilita la necessità di accedere alla lettura di immagini registrate, l’organo di Polizia Giudiziaria informa uno dei Responsabili al fine di attivare la procedura di a

) Titolo progetto/azione

ittà e cittadinanza: il punto di vista degli immigrati

Sindaco, Ufficio Pol e per rez a

7 C

Responsabilità

Gabinetto del itich la sicu za urb na.

Soggetti Coinvolti

Comune di Modena: Centro St ieri, C criz 1- , Settore Istruzione, settore

ne, ufficio ricerche

ran ircos ioni 2-3-4

Istruzio

Altri Enti: Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti, Consulta Comunale dei ittadini Stranieri

one

rtecipazione e della concertazione di tutti gli attori, in primo luogo degli

za del fenomeno migratorio.

ori di interessi e di esigenze nella definizione delle

fine di

vi:

1) la promozione di una conoscenza approfondita della percezione che gli immigrati hanno della città e della comunità di accoglienza relativamente ai temi dell'integrazione sociale attraverso un'indagine di carattere qualitativo e quantitativo;

C

Obiettivi progetto/azi

Il fenomeno migratorio nel territorio modenese ha assunto negli ultimi anni dimensioni significative caratterizzandosi come fenomeno strutturale e questione centrale per le politiche pubbliche da affrontare in modo coordinato al fine di garantire la definizione di indirizzi che tengano conto della pa

stranieri. Queste considerazioni hanno portato l’Amministrazione Comunale a rispondere all’esigenza più volte espressa dagli operatori che si confrontano con i problemi relativi all’immigrazione sotto i diversi punti di vista, di realizzare di iniziative che potessero portare ad una maggiore conoscen

Al fine di conoscere e riconoscere le esigenze, le necessità, la cultura e l’identità degli stranieri è necessario poter realizzare un confronto e pertanto stimolare la partecipazione e il riconoscimento degli stranieri come portat

politiche della città.

Si è avvertita la necessità di comprendere il significato che hanno per gli stranieri termini come integrazione, cittadinanza, accoglienza, offerta di servizi, luoghi di incontro al

uniformare l’offerta della città (sociale, culturale, di integrazione, di rapporti con le istituzioni) alle esigenze degli stranieri.

Gli stranieri non devono essere visti, a differenza di quanto generalmente si pensi, come un universo indistinto ma ogni gruppo presenta proprie caratteristiche, identità, differenze culturali e legami con il paese di origine.

Si è a tal fine strutturato un progetto, presentato alla Regione Emilia Romagna nell’anno 2003 e che ha ottenuto un finanziamento, che ha perseguito i seguenti obietti

arriere linguistiche, culturali, organizzative che ostacolano o rendono roblematica per gli immigrati la fruibilità degli spazi di socializzazione pubblici e privati e la

;

, rivolti a cittadini stranieri da

he in 2) la promozione, sulla base delle conoscenze acquisite, di interventi finalizzati a migliorare e consolidare percorsi di reciproca conoscenza e incentivare relazioni tra comunità di accoglienza e cittadini stranieri soprattutto al fine di superare pregiudizi reciproci;

3) la riduzione delle b p

comunicazione con la comunità di accoglienza

4) prevenzione della conflittualità sul territorio tra cittadini stranieri e autoctoni attraverso percorsi di mediazione culturale e sociale;

5) sperimentazione di percorsi di accoglienza e di informazione

poco arrivati e relativi alla città ed ai suoi servizi, agli spazi di socializzazione, alle norme di convivenza civile formali e informali che regolano la vita negli spazi pubblici e privati anche attraverso la produzione di materiali informativi e eventuale elaborazione di unità didattic

rapporto all'emergere di specifici bisogni elaborate secondo le metodologie proprie dell'educazione degli adulti.

Attività realizzate:

Indagine conoscitiva sulla percezione degli immigrati rispetto alla città.

La predisposizione di strumenti volti a rilevare i bisogni e le necessità degli stranieri nonché le aree di indagine sulle quali focalizzare il lavoro, ha richiesto un notevole lavoro di gruppo che

i sulla percezione degli stranieri per quanto riguarda gli

odenese.

stionario somministrato ad un campione rappresentativo di

I ri ubblica in febbraio del

isogni prioritari, il tempo libero e i ha coinvolto il Settore Istruzione, l’Ufficio Ricerche, l’Università, un esperto di comunicazione interculturale, il Centro Stranieri.

Al fine di elaborare un questionario che tenesse conto di queste problematiche sono stati condotti 5 focus group. Dai focus group si sono ricavate informazioni che hanno permesso di rilevare alcune osservazioni general

aspetti fondamentali della persona, della comunità, dell’integrazione e soprattutto alcune idee e osservazioni sulla città, sulle istituzioni e sui più rilevanti problemi che possono incontrare gli stranieri nel loro periodo di inserimento ed integrazione nella comunità m

E’ stato quindi strutturato un que

300 stranieri a cura di mediatori culturali.

sultati della ricerca sono stati presentati nel corso di un’assemblea p

2005. E’ seguita una fase di elaborazione e approfondimento dei dati che ha portato alla pubblicazione di un rapporto che ha analizzato i molteplici aspetti indagati dalla ricerca: le relazioni tra modenesi e immigrati, l’accesso ai servizi, i b

luoghi di socializzazione.

Attivazione di “gruppi di contatto” finalizzati alla comunicazione interculturale

della società civile della comunità di accoglienza finalizzati, sulle singole tematiche, ad individuare azioni specifiche in grado di promuovere percorsi di inclusione, di integrazione, di pari opportunità per i cittadini stranieri.

Sono stati individuati i terreni di intervento:

1) azioni per favorire la frequentazione da parte degli stranieri dei luoghi di aggregazione sportiva e ricreativa.

2) Azioni di sensibilizzazione sulle regole di convivenza e uso degli spazi pubblici al fine di prevenire la conflittualità interetnica

3) Azioni per favorire il confronto tra Polizia e Stranieri al fine di prevenire conflitti e discriminazioni

I gruppi, finalizzati sulle singole azioni ad individuare attività specifiche a livello territoriale volte a promuovere percorsi di inclusione, integrazione, pari opportunità per cittadini stranieri sono stati convocati prevedendo il coinvolgimento di rappresentanti delle comunità di stranieri, soggetti istituzionali, della società civile e della comunità di accoglienza. Questa attività è in corso di realizzazione.

Produzione di materiali informativi sulla città, tradotto in più lingue, rivolti ad immigrati.

A seguito della ricerca promossa e dei risultati emersi, si è avviato un percorso per approfondire in modo più sistematico i bisogni, le richieste e le esigenze evidenziate dagli stranieri attraverso la ricerca al fine di definire i temi rilevanti su cui intervenire.

Si è proceduto a realizzare la seconda azione prevista dal progetto con l’attivazione di gruppi di contatto intesi come gruppi di discussione formati da rappresentanti delle comunità di stranieri e soggetti istituzionali e

Il progetto prevedeva la produzione di una guida completa sulla città rivolta agli immigrati utilizzando i materiali che nel corso degli anni sono stati realizzati su argomenti diversi da parte del Centro Stranieri per garantire un migliore accesso ai servizi pubblici. E’ stato realizzato un opuscolo in 4 lingue scelte sulla base di una valutazione congiunta di coloro che hanno contatti con gli stranieri in modo da garantire la massima diffusione e comprensione delle informazioni in esso contenute.

L’opuscolo è disponibile presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di Modena. Si è pensato di effettuare la distribuzione attraverso gli sportelli anagrafici nel momento in cui lo straniero acquisisce la residenza a Modena. Questa distribuzione è legata all’accoglienza dei nuovi venuti da parte dell’Amministrazione Comunale.

Nella guida sono contenute indicazioni relative ai servizi offerti dalla città specificando se sono volti agli anziani, ai giovani, alle donne ecc.

Adeguamento funzionale del Centro Territoriale per l’educazione permanente degli adulti

a del CSA (ex Provveditorato) che organizza corsi di italiano per essi a norma gli pianti ed aumentato il numero delle aule che, visto il crescente numero di utenti, risultavano

svolgimento di una efficace attività didattica. Sono stati realizzati interventi di – sanitario, interventi di anutenzione sugli impianti di riscaldamento ed illuminazione e di urbanizzazione esterna per

.

lo un sempio: i focus group sono stati realizzati presso il Centro e i componenti sono stati Il Centro Territoriale, struttur

stranieri è stato oggetto di una riqualificazione funzionale. Sono stati m im

insufficienti allo

riparazione di parti strutturali e di adeguamento igienico m

posti auto e pedonale

La riqualificazione del Centro e quindi il potenziamento delle attività che può svolgere è risultato funzionale alla realizzazione dell’intero progetto in quanto attraverso le attività didattiche è possibile veicolare una serie d’informazioni rivolte agli stranieri. Per fare so e

individuati tra gli utenti.

orio: percorsi di ricerca e di azione

oggetti coinvolti

a Usl, Prefettura di Modena, Settore Politiche

ia piuttosto diffuso.

dalle ricerche e da quanto evidenziato da chi nella scuola opera si può

conoscenze sul fenomeno del bullismo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo avendo attenzione a rilevare i fattori predisponenti o che favoriscono il suo manifestarsi.

8) Progetto/Azione