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Progetto/Azione Bullismo a scuola e sul territ

DALL’AMMINISTRAZIONE

TOTALE COMUNI CAPOLUOGHI RESTO DELLA PROVINCIA

8) Progetto/Azione Bullismo a scuola e sul territ

Responsabilità

Gabinetto del Sindaco – Ufficio Politiche per la sicurezza Urbana S

Provveditorato agli studi di Modena, Aziend Giovanili, Settore Istruzione

Obbiettivo del progetto/azione

Il progetto è stato realizzato con lo scopo di intervenire per modificare le situazioni problematiche che si manifestano all’interno delle scuole, sapendo che occuparsi di questo specifico problema significa occuparsi anche di educazione alla legalità e alla convivenza civile nella società.

Gli articoli usciti negli ultimi anni non solo su riviste scientifiche ma anche su quotidiani nazionali e stampa locale mostrano che il fenomeno degli atteggiamenti aggressivi, delle prepotenze e degli atti di bullismo perpetrate ai danni di soggetti più deboli, nell’ambito scolastico ma anche al di fuori della scuola, s

Nella realtà modenese sono state condotte negli ultimi anni due ricerche specifiche che hanno indagato il fenomeno del bullismo e degli atteggiamenti prevaricanti messi in atto tra compagni di scuola, riguardanti rispettivamente tre istituti di scuola secondaria superiore e un campione di scuole elementari e medie inferiori, con l’obiettivo di indagare la consistenza e le caratteristiche di tale fenomeno.

Dai risultati emersi

facilmente concordare sulla percezione che il problema esiste e che, in alcuni casi, rappresenta un elemento di forte perturbazione del clima e della possibilità di lavoro nelle classi, nonché una forma di grave disagio per chi subisce atti di prevaricazione che possono anche portare alla decisione di cambiare scuola o addirittura all’abbandono del percorso scolastico.

Lavorare sul tema della violenza giovanile nella scuola e sul territorio per prevenire il suo verificarsi e per affrontarne le manifestazioni quando si presentano significa affrontare il tema a diversi livelli e con strumenti differenziati.

Ciò comporta il perseguimento di molteplici obiettivi: • Approfondire le

Sensibilizzare i diversi soggetti che operano nella scuola (docenti, personale non docente, nti oggetto di attenzione, riflessione e intervento

azione alla legalità già in atto o programmati in alcune scuole del territorio modenese affinché il tema del bullismo diventi oggetto di approfondimento

azioni dei servizi sociali e psico-pedagogici ione del disagio giovanile nelle sue diverse forme.

coinvolgimento sulla tematica del bullismo degli

i è voluto indagare il fenomeno in tutti gli ordini di scuole e, pertanto, il gruppo di lavoro ha iare la metodologia e gli strumenti di ricerca tra scuola

ementare e media inferiore è stata curata da un docente di

na serie di incontri con gli insegnanti per

il videostimolo ha suscitato nei ragazzi

- Elaborazione e interpretazione delle riflessioni dei ragazzi da parte dei ricercatori •

famiglie, studenti) affinché il tema dive

• Fornire ai diversi soggetti coinvolti strumenti e competenze che aiutino a gestire le situazioni problematiche

• Orientare i progetti di educ specifico.

• Definire, sperimentare e valutare (sulla base delle esperienze già in atto o da programmare) materiali e strumenti didattici utilizzabili nelle classi, differenziati per ordini di scuola.

• Sviluppare collaborazione e raccordo tra i soggetti che intervengono a vario titolo all’interno delle istituzioni scolastiche e le

presenti sul territorio che si occupano della prevenz • Sviluppare forme di collaborazione e

organi di vigilanza sul territorio (Polizia Municipale e forze dell’ordine) che favoriscano modalità di intervento innovative e non settoriali.

• Sostenere e cercare punti di raccordo e collaborazione con progetti, portati avanti da soggetti pubblici o da Associazioni, che hanno attinenza con il tema del bullismo.

Attività realizzate

Come previsto dal progetto è stata realizzata una ricerca/azione finalizzata ad approfondire il fenomeno del bullismo e delle prevaricazioni soprattutto nei suoi aspetti qualitativi ovvero a rilevare i significati che i ragazzi attribuiscono ai comportamenti aggressivi e quali sono i presupposti sociali e relazionali predisponenti verso atteggiamenti prevaricanti.

S

ritenuto opportuno differenz

elementare/media inferiore e scuole medie superiori. La ricerca nell’ambito della scuola el

sociologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e ha preso il titolo “Diversità, diritti personali e prevaricazioni. I presupposti sociali per la promozione del rispetto delle norme sociali e dei coetanei”.

A partire da febbraio 2001 sono stati organizzati u

costruire e testare gli strumenti di rilevazione. Si è deciso infatti di utilizzare strumenti di ricerca innovativi come descritto di seguito:

- Proiezione di un videostimolo su un episodio di bullismo e breve questionario con domande aperte sulle riflessioni che

i nella percezione delle regole

Hanno aderito al percorso di ricerca 13 scuole, di cui 8 elementari e 5 medie inferiori per un totale di 22 classi:

Scuole elementari Scuole medie inferiori

Ceccarelli (una IV, una V) Calvino (una II, una III)

Cittadella (una V) Carducci (una II, una III)

Collodi (una V) Cavour (una II, una III)

Giovanni XXIII (una IV, una V) Ferraris (due III)

Gramsci (una IV, una V) Marconi (due II)

Palestrina (una IV, unaV) San Damaso (una III)

Saliceta Panaro (una IV) Sant’Agnese (una V)

Con riferimento a questo campione, si è deciso di coinvolgere bambini e preadolescenti, insegnanti e personale non docente, allo scopo di fornire un quadro ampio e differenziato di prospettive sul tema delle prevaricazioni e del rispetto della persona. Nell’insieme, sono stati coinvolti nella ricerca 478 bambini e preadolescenti, 70 insegnanti e 40 membri del personale non docente.

Per quanto riguarda le scuole superiori, la ricerca è stata curata da una psicologa sociale presso l’Università di Parma.

Anche per questa parte di ricerca che ha preso il titolo “Comportamenti aggressivi e trasgressivi in adolescenza: rappresentazioni e significati” si è posta la necessità di svolgere, in collaborazione con gli insegnanti delle classi che hanno aderito alla ricerca, una fase di confronto ed elaborazione circa i contenuti e la metodologia della ricerca da febbraio a giugno 2001.

La prima fase della ricerca è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario strutturato ad un campione di studenti frequentanti le classi prime e seconde di cinque diversi istituti di istruzione secondaria modenese.

Il questionario è stato somministrato a 578 ragazzi e ragazze più o meno equidistribuiti per classe frequentata (281 in prima, 297 in seconda) e genere (277 maschi e 292 femmine); le classi scolastiche coinvolte nella rilevazione sono complessivamente 28 (14 prime e 14 seconde) distribuite in cinque diverse scuole secondarie superiori come risulta dalla tabella seguente:

- Intervento nelle stesse classi a cura di personale esperto per discutere con i ragazzi i risultati dei loro scritti e cercare di indurre delle modificazion

e del rispetto delle persone.

Sono state inoltre svolte interviste al collegio docente di ogni classe coinvolta e al personale non docente in tutte le scuole.

1^ 2^ Totali N % N % N % I. P Cattaneo/Deledda 53 18.9 67 22.6 120 20.8 T. Guarini 49 17.4 42 14.1 91 15.7 44 15.7 36 12.1 80 13.8 o Viligelmo 66 23.5 68 22.9 134 23.2 otali 281 100.0 297 100.0 578 100.0 I. I. T. Corni L. Classico Muratori 69 24.6 84 28.3 153 26.5 L. Scientific T

Composizione del campione per scuola e classe frequentata (valori assoluti e percentuali)

ti alcuni focus group con gli insegnanti delle classi teressate al progetto.

venti nelle classi durante i quali personale esperto (psicologi

gni che tra atico dal punto di vista dei

no.it/novasres appositamente costruito nell’ambito del progetto al fine di Nella seconda fase sono stati condot

in

La terza fase è consistita in inter

sociali) ha discusso con i ragazzi i risultati emersi con lo scopo di verificare la disponibilità degli stessi a modificare i propri punti di vista e le proprie condotte rispetto ai comportamenti prevaricanti.

A partire dall’anno scolastico 1998/1999 è stato realizzato un programma di interventi per la prevenzione del bullismo presso l’Istituto professionale IPSIA CORNI attraverso il lavoro di psicologi nelle classi, teso a indurre modificazioni nelle relazioni sia tra compa

insegnanti e ragazzi.

Gli interventi in questo Istituto, che risulta essere il più problem

comportamenti prevaricanti all’interno della scuola ma anche agiti fuori dai contesti scolastici, hanno assunto un carattere di continuità.

Nell’ambito del progetto lo sforzo del Comune di Modena è stato quello di collegare tutte le attività locali per la prevenzione delle prevaricazioni e delle prepotenze a scuola nel senso di arricchire i percorsi di azione attraverso gli scambi di esperienze con i partner europei.

Sono stati organizzati due incontri di lavoro con i partner europei di tre giorni ciascuno ( 8-10 febbraio 2001 a Bruxelles e 4-6 ottobre 2001 a Siviglia)

Le giornate di studio hanno avuto l’obiettivo di mettere in comune le esperienze al fine di strutturare linee guida circa i progetti di prevenzione nonché le metodologie di valutazione dell’efficacia dei progetti (i materiali prodotti sono consultabili sul sito internet

www.comune.tori

diffondere e rendere disponibile le elaborazioni e le esperienze fatte).

Nell’ambito del progetto e come attività specifica del Comune di Modena è stata prodotta una pubblicazione relativa al convegno tenutosi ad ottobre 2000 e organizzato come momento di confronto delle esperienze in atto in varie realtà. La pubblicazione è stata diffusa ampiamente nelle scuole.

Attività nelle scuole della Circoscrizione n. 2

Da alcuni anni la Commissione Scuola della Circoscrizione 2 – Crocetta S. Lazzaro Modena Est

oro dei ricercatori con i progetti delle singoli zazione anche rivolte ai genitori delle classi coinvolte.

pio e nelle sue diverse sfaccettature.

portamenti dei ragazzi.

li.

ulla base di questa disponibilità l’Università di Modena e Reggio Emilia in accordo con il ha presentato un progetto al Ministero dell’Istruzione per un

stionario a tutti i genitori delle classi medie feriori ed elementari che avevano partecipato alla prima fase della ricerca al fine di rilevare la ro percezione rispetto al fenomeno. I primi risultati dei questionari sono stati esposti durante no specifico incontro.

promuove e incentiva, anche attraverso contributi specifici, l’attuazione di progetti sull’educazione alla legalità da parte delle scuole del quartiere.

Le scuole del quartiere sono state contattate affinché i percorsi fatti autonomamente fossero coordinati e trovassero un supporto scientifico nel lavoro di ricerca/azione sopra descritto nonché un coordinamento nello svolgimento dei progetti nell’anno scolastico 2000/2001.

Le scuole della Circoscrizione 2 sono state infatti quelle maggiormente attive nell’ambito del progetto e sono riuscite a mettere in sinergia il lav

scuole, sviluppando iniziative di sensibiliz

Il progetto, finanziato dalla regione Emilia Romagna, formalmente concluso a dicembre 2001, ha suscitato notevole interesse da parte delle scuole. Il numero di scuole, di insegnanti e di ragazzi coinvolti nel percorso di ricerca hanno consentito di ottenere un quadro del fenomeno oggetto del progetto molto am

L’obiettivo di svolgere un indagine che non fosse fine a se stessa ma che avesse il carattere dell’intervento è stato raggiunto in quanto gli insegnanti hanno non solo partecipato alla costruzione degli strumenti di rilevazione ma hanno dato disponibilità di tempo e di conoscenze specifiche affinché gli incontri nelle classi potessero essere orientati alla modificazione degli stessi com

L’efficacia del percorso di ricerca/azione svolto e il gradimento da parte delle scuole è testimoniato anche dalla dichiarata disponibilità, fin dall’inizio delle attività, a proseguire la collaborazione avviata anche l’anno scolastico 2002/2003 su due fronti:

1. coinvolgimento dei genitori

2. prosecuzione degli interventi nelle classi a cura di personale esperto in comunicazione interpersonale con particolare attenzione alle relazioni intercultura

S

Comune di Modena

cofinanziamento delle attività ottenendone l’approvazione. A maggio 2002 è stato somministrato un que

in lo u

mportante del progetto è stato quello di creare le premesse perché diverse scuole abbiano maturato la convinzione che gli interventi relativi alle tematiche della legalità, del rispetto della persona e delle diversità devono progressivamente essere assunte come e

rutturali all’in genera to i

ioni impro e ma ci e

convivenza sul Un risultato i

politich

st terno della scuole se ci si pone l’obiettivo di creare un clima lizza d

relaz ntate al rispetto delle persone e delle regole non solo scola territorio.

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