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I L RUOLO DELLE C IRCOSCRIZIONI NELLE POLITICHE DI SICUREZZA

DALL’AMMINISTRAZIONE

I L RUOLO DELLE C IRCOSCRIZIONI NELLE POLITICHE DI SICUREZZA

A cura di Annalisa Scagliarini

Ufficio Politiche per la Sicurezza Urbana Comune di Modena

A partire dal 1995, anno in cui è stato approvato il “Progetto per Modena Città Sicura” le Circoscrizioni hanno assunto un ruolo specifico nell’ambito del Programma di azioni sulla sicurezza urbana anche attraverso l’istituzione di un fondo di 200 milioni (oggi 100.000 €), da ripartire tra le Circoscrizioni e da destinare ad iniziative tese al miglioramento della vivibilità e della sicurezza dei rispettivi territori

Così come a livello dei Settori Comunali lavorare sulla sicurezza urbana ha significato introdurre l’ottica della sicurezza nelle politiche complessive dell’amministrazione comunale, anche a livello di Circoscrizione si riscontra (anche facendo riferimento ai contenuti delle Relazioni Previsionali Programmatiche anno 2006) un intreccio di attività che, sviluppate all’interno delle diverse commissioni, concorrono nel loro complesso alla vivibilità e sicurezza del territorio.

Nelle pagine che seguono si proverà a definire alcune caratteristiche e la valenza che il lavoro delle Circoscrizioni assume nell’ambito delle politiche di sicurezza (per questioni di spazio risulta difficile dare conto di tutte le azioni portate avanti dalle Circoscrizioni in questi anni). Attraverso il fondo le Circoscrizioni sono riuscite a mettere in campo una molteplicità di attività che hanno avuto come filo conduttore il coinvolgimento del tessuto sociale della città e il forte radicamento sul territorio.

La programmazione di tali attività è stata conseguente ad uno degli assunti da cui partiva il “Progetto per Modena Città sicura” approvato dal Consiglio comunale nel novembre del 1995:

“.... E indispensabile far conoscere, mettere in rete e valorizzare le energie e le risorse della città: la sicurezza è un bene pubblico, alla cui produzione devono concorrere più soggetti, privilegiando un approccio radicato sul territorio, capace di modulare l'analisi e la risposta in base alla diversità delle situazioni, avendo come obiettivo la salvaguardia e la valorizzazione del tessuto sociale dei quartieri della città”.

In altri termini vale, oggi più che mai, quanto affermato dal Prof. Tullio Aymone che nel ’96, come membro del Comitato tecnico del progetto per Modena Città sicura, delineava il ruolo della comunità nelle politiche di sicurezza: “una buona gestione del territorio urbano e la

possibilità di recuperare i suoi spazi alla comunicazione e alla socialità dipende certo da una buona progettazione delle politiche sociali e culturali, ma anche dall'esistenza di un tessuto sociale reattivo e vivace, capace di iniziative a livello capillare e in grado di responsabilizzarsi nella gestione del bene comune. ... Partendo dal presupposto che una società vitale si organizza e affronta le proprie realtà difficili quando i problemi si pongono, si potrebbe sostenere che Modena è una città organizzata, caratterizzata da una società civile attenta che

ltimi anni si è trovata di fronte ai nuovi tipi di patologia sociale che lo sviluppo ece, in termini assai nsistenti, le grandi metropoli contemporanee. Questa situazione del momento permette di iluppo richiesto dal mutamento sociale delle politiche e delle azioni di contenimento e prevenzione della criminalità, se portato a buon fine, tribuire ad un processo anche sperimentale di rinnovamento della cultura e degli

elazioni sociali, la

comunità svolge un doppio ruolo: da un lato può essere “usata” per

o far emergere le situazioni problematiche, capirne la valenza e il significato per i

a tra Prefettura e Comune di Modena

con altri interventi: controllo del territorio (con particolare riferimento ad una

nche dalla

fenomeni veri e propri di

solo in questi u

metropolitano propone, patologie che già da diversi decenni affliggono inv co

supporre che, in una città come Modena, lo sv potrebbe con

strumenti storicamente espressi dallo Stato sociale”.

Il reale coinvolgimento della comunità nelle politiche di sicurezza comporta quindi ripensare le forme di governo locale su questioni fondamentali come la regolazione delle r

natura della risoluzione dei conflitti, la cittadinanza, la democrazia e la giustizia sociale.

E’ soprattutto l’implementazione di politiche di prevenzione che richiede un’attenzione alle comunità residenziali. La

identificare le aree dove maggiormente sono avvertiti i rischi, dall’altro può essere visto come soggetto protagonista delle azioni di prevenzione.

Di qui il ruolo cruciale delle Circoscrizioni in quanto è a livello di Circoscrizione che è più facile rilevare

residenti di quel territorio, immaginare risposte realistiche, empiriche e adatte alle specificità territoriali, individuare le risorse formali e informali da attivare sulle situazioni specifiche. Va detto, per inciso, che questa peculiare capacità delle Circoscrizioni è stata valorizzata e formalizzata nell’ambito del Contratto di Sicurezz

prevedendo la presenza periodica dei Presidenti di Circoscrizione alle riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Occorre naturalmente tenere presente che le iniziative portate avanti dalle Circoscrizioni si sono integrate

costante interlocuzione con i responsabili di zona della Polizia Municipale), riqualificazione urbana, interventi di carattere sociale ecc. che, solo integrati tra loro, possono produrre risultati apprezzabili in termini di miglioramento della vivibilità della sicurezza di un territorio. Nel definire le proprie linee di azione, le Circoscrizioni sono partite a

rappresentazione sociale dei fenomeni di insicurezza sui rispettivi territori.

Come si è detto in altre parti di questo Rapporto per approntare un programma di interventi sulla sicurezza è essenziale decodificare i bisogni di sicurezza di un territorio: la sicurezza non è un bene neutrale e, pertanto, può assumere significati e connotazioni diverse sulla base dell’età, del genere, dell’etnia di appartenenza; può essere riferita a

criminalità e illegalità o riguardare aspetti del vivere urbano che comprendono le problematiche di conflittualità, di disagio, di degrado fisico e sociale, della vivibilità ecc.

Ogni Circoscrizione presenta quindi elementi di peculiarità che derivano dalle caratteristiche delle problematiche individuate come prioritarie, dalla composizione demografica, dalle

ni altamen

che gen zione di occupazione del territorio e di insicurezza individuale. Di

cons u

riattivare partenenza ad un territorio in grado di

rocetta-S. Lazzaro-Modena Est che, i allarme sociale qua

ne che su sollecitazione dei cittadini stessi, una serie di iniziative che non hanno

inata area attorno ad

presidio costante

l a Circoscrizione per le problematiche di volta in

l

ca del quartiere e nell’area del

e sabilizzazione dei vari attori del territorio ha

curezza come bene comune da costruire. mplessità dei problemi di sicurezza urbana richiede, che devono integrarsi tra loro

a manutenzione degli spazi, alle attività di

e ).

caratteristiche socio economiche, dalle caratteristiche e vocazione delle realtà associative che vi operano ecc.

Nel corso degli anni diverse zone della città sono state interessate dalla presenza di fenome te visibili sul territorio (spaccio, prostituzione, presenza di persone tossicodipendenti)

erano una sensa

eg enza una delle linee di lavoro delle Circoscrizioni è stata quella di rafforzare e/o quei legami di comunità e senso di ap

contrastare o prevenire questo sentimento e di indirizzare e supportare il lavoro delle realtà associative del quartiere verso un lavoro di presidio e animazione dl territorio.

Può risultare utile partire dalla Circoscrizione 2, C

soprattutto negli ultimi anni ’90, si è dovuta confrontare con problematiche d

diffuso e ha cercato di attuare un programma di attività strutturato in diverse zone del rtiere e attivando una molteplicità di soggetti.

L’esperienza di questa Circoscrizione può essere esemplificativa di come il territorio possa mobilitarsi di fronte a problemi di insicurezza. Ciò anche grazie alla fortuita presenza, in questa Circoscrizione, di una ricchezza di risorse nell’ambito dell’associazionismo e del volontariato in grado di assumere questo ruolo.

Nelle zone della Circoscrizione in cui si sono manifestati problemi di insicurezza legati allo spaccio (Modena Est, Sacca, Crocetta), si sono sviluppate, nel tempo, sia su iniziativa della Circoscrizio

avuto un carattere esclusivamente legato alla fase dell’emergenza.

L’esperienza fatta per l’animazione del Parco XXII Aprile ha inaugurato, già nell’estate ‘96, una modalità di lavoro fruttuosa che è stata incentivata anche in altre aree del quartiere, ovvero la creazione di Comitati o Coordinamenti di realtà presenti in una determ

uno specifico obiettivo comune. Il “Comitato per l’animazione del Parco XXII Aprile”, costituito inizialmente da un ristretto nucleo di associazioni conta attualmente 15 realtà associative che, con il contributo della Circoscrizione, organizza tutta l’attività di animazione del Parco nel periodo primaverile estivo ma, elemento più importante, costituisce un

de l’area e un interlocutore privilegiato dell vo ta rilevate.

La stessa modalità di lavoro è stata seguita nella zona Sac Parco Divisione Acqui, di Modena Est, Albareto.

Qu sto lavoro di coinvolgimento e respon

contribuito alla crescita di una cultura diffusa della si Si è diffusa la consapevolezza che la co

oltre che misure di repressione, una molteplicità di interventi (d lle attività di animazione, alla riqualificazione e

pr venzione del disagio

t tituitisi si sono radicati sempre più sul ere riconosciuti dai cittadini come punto di riferimento per

sulla sicurezza e la vivibilità, che vengono

mocrazia e Confronto sono un

nciato alcuni aspetti negativi che si stavano concentrando in quella piccola area uzione condivisa. La a riqualificazione ell’area verde che tenga conto delle diverse esigenze che hanno i bambini, gli adolescenti, i giovan i anziani e le famiglie che frequentano il parchetto. Il progetto verrà condiviso con i diversi soggetti (Scuola, Parrocchia, residenti) e realizzato quanto prima. La seconda direzione, invece, cerca di offrire delle proposte di aggregazione agli adolescenti e ai giovani che abitualmente si ritrovano in questo spazio. Anche in questo caso, in un percorso partecipativo e di confronto sono state coinvolte diverse risorse del territorio, per predisporre un progetto in via di definizione. Nel caso del Centro Torrenova, dove si sono verificati conflitti con compagnie di giovani, la Circoscrizione è riuscita a creare un ottimo rapporto con i commercianti ed i residenti, indispensabile presupposto per monitorare e presidiare al meglio il territorio.

Questa metodologia di lavoro è stata sperimentata da tempo anche ad Albareto, dove in unico “progetto sociale” proposto dalla Cooperativa “Il Girasole”, da sempre sostenuta dalla Circoscrizione, si cercherà di dare risposte concrete a differenti bisogni, quali il recupero sociale e scolastico di ragazzi, l’integrazione tra bambini e famiglie stranieri e italiani”.

Questo approccio si ritrova, pur con le specifiche peculiarità, in tutte le Circoscrizioni.

Il Centro Storico ad esempio si configura come una realtà piuttosto particolare rispetto alle altre Circoscrizioni, (invecchiamento della popolazione autoctona, forte concentrazione di attività di servizio e commerciali durante il giorno, decentramento delle attività artigianali, At raverso le iniziative descritte, i vari Gruppi cos

territorio e hanno cominciato ad ess

il quartiere, in quanto percepiti dai cittadini come interlocutori diretti della Circoscrizione e quindi dell’Amministrazione.

Questo ruolo è stato formalizzato dalla Stesa Circoscrizione attraverso la creazione di un Osservatorio sulla sicurezza di cui fanno parte i rappresentanti di realtà associative di tutti i quartieri della Circoscrizione. L’osservatorio viene riunito periodicamente dal Presidente al fine di effettuare un monitoraggio costante delle situazioni problematiche e di condividere le valutazioni sulla loro consistenza e sulle strategie di intervento. Ne risulta una conoscenza capillare del territorio da riportare in sede di Comitato Ordine Pubblico relativamente alle problemi di ordine pubblico riscontrati.

Questa peculiarità della Circoscrizione viene ribadita anche nella Relazione revisionale programmatica in relazione ad alcuni progetti

richiamati a titolo di esempio di una modalità di lavoro: ”La Circoscrizione rimane sempre il

primo luogo della partecipazione, della democrazia e del confronto politico…… … Anche in altri contesti, come quello della sicurezza urbana, Partecipazione, De

utile chiave di lettura per affrontare e risolvere problematiche del nostro territorio. Nel caso del Parco San Giovanni Bosco i genitori della Scuola Elementare, i residenti e la Parrocchia hanno prima denu

verde, ma poi si sono resi disponibili a collaborare per trovare una sol Circoscrizione si è attivata su due direzioni. La prima prevede una complet d

i, gl

forte presenza di cittadini stranieri resident e attività commerciali di carattere etnico, p

in Centro Storico ne

associazioni come la “La

e hanno

anche

Circoscrizione sosterrà in prevalenza iniziative tese all’integrazione fra i popoli”.

di indirizzato verso attività che hanno un carattere maggiormente orientato alla prevenzione primaria dei fenomeni.

astore quindi sono state in buona parte dirette levata la frequentazione e i livelli di vivibilità e sicurezza di queste aree pubbliche.

i roblematiche di conflittualità).

La Circoscrizione Centro Storico vede poi una minore presenza di associazioni o gruppi informali che sviluppino un tipo di iniziative legate al territorio o che si caratterizzano per essere luoghi di aggregazione come possono essere le polisportive (

troviamo una sola).

In questo contesto la Circoscrizione ha cercato di incoraggiare e sostenere quelle iniziative che si sviluppano ad opera di soggetti legati a microterritori. E’ il caso di

Pomposa” o associazioni di esercenti che hanno come obiettivo quello di rivitalizzare le rispettive aree, anche con il sostegno dell’Amministrazione e con la partecipazione dei cittadini residenti.

La scelta della Circoscrizione Centro Storico, soprattutto negli ultimi anni, è stata quella di avviare, con maggiore sistematicità, percorsi specifici di attivazione delle microrealtà territoriali e coinvolgimento dei cittadini a partire da elementi di problematicità riportati dagli stessi cittadini alla Circoscrizione: elementi di disagio sociale, problematiche di conflitti di territorio, fenomeni di insicurezza.

A questo proposto nella relazione Previsionale Programmatica anno 2006 si legge: “La

Circoscrizione, già per l’anno precedente, ha puntato in particolare a progetti tesi all’inclusione sociale e al superamento dei conflitti di varia natura: conflitti territoriali, intergenerazionali, interculturali. Proseguiremo dunque su questo percorso, consolidando iniziative ch

avuto un notevole riscontro di apprezzamento da parte dei cittadini. Mi riferisco, in particolare, al progetto su P.zza Redecocca, progetto la cui sperimentazione sarà esportata in altre piazze/luoghi (ad esempio il comparto delle case popolari Via C. Menotti/Via Ricci) e che da quest’anno vede anche la collaborazione dell’Assessorato alle politiche sociali” …… Oltre ad avere la più alta densità abitativa, il nostro territorio ha la caratteristica di avere

un’elevata percentuale di stranieri soprattutto donne che spesso svolgono un prezioso servizio d’assistenza in molte famiglie modenesi. Già lo scorso anno abbiamo partecipato all’iniziativa “Modena Medina” per promuovere momenti d’incontro e di intercultura fra le diverse etnie che si trovano sul nostro territorio; in collaborazione con la Consulta degli Stranieri e il Centro Stranieri, la

La circoscrizione Buon Pastore si caratterizza come un territorio senza particolari problematiche di sicurezza in senso stretto.

Il lavoro della Circoscrizione si è quin Anche le iniziative della Circoscrizione Buon P

all’animazione/gestione dei grandi parchi presenti in questa Circoscrizione con l’obiettivo di mantenere e

a

gio ni di lavoro maggiormente perseguiti dalla

rc alla mo Circ

pro ico” (vedi

L’ap

Nell me

o occasioni di ascolto e di confronto, impegnandosi a dare

percorsi costruttivi per migliorare il tessuto socio-territoriale, esaminando Problematiche di conflittualità delle quali è stata investita la Circoscrizione

Un delle caratteristiche della Circoscrizione è quella di avere una popolazione mediamente più vane rispetto alle altre e, pertanto uno dei filo

Ci oscrizione è quello relativo ai giovani. Se si guarda ad esempio alle segnalazioni pervenute polizia Municipale vediamo che la Circoscrizione 3 è il territorio da cui provengono ltissime segnalazioni di conflitto tra giovani e adulti. E’ su questo terreno che la oscrizione sta conducendo sperimentazioni molto interessanti anche nell’ambito del getto sulla mediazione dei conflitti “Dall’ordine pubblico all’ordine nel pubbl

capitolo 1 – Sezione II).

proccio è, anche in questo caso, quello del dialogo e dell’attivazione della stessa comunità. a Relazione Previsionale Programmatica questo approccio viene bene esplicitato, assie all’individuazione delle principali problematiche relative a questa tematica:

“E’ forte l’impegno a valorizzare sempre più il ruolo istituzionale della Circoscrizione e dei suoi singoli componenti / organismi.

I frutti di questo impegno si concretizzano:

- nella continua ricerca di un incontro e un dialogo con i cittadini, sapendoli ascoltare, dando voce alle loro istanze, promuovend

delle risposte;

- nel costruire una modalità di lavoro con le associazioni sempre più coinvolgente e responsabilizzante, facendole diventare co-protagonisti dei progetti della Circoscrizione e non solo interlocutori alla ricerca di contributi;

- costruendo per la città e, in particolare, per chi l’amministra, opportunità di dialogo con i cittadini e di

problemi e studiando soluzioni, promuovendo iniziative e coesione sociale.

‰ Problematiche estive del parco issima presenza di giovani e

disagi ti; sperimentazione della limitazione del traffico e della sosta nella d via Mantegna e via Zurlini)

ti con i residenti (polisportiva “Gino Nasi” e “Morane”, nremo, via Zurlino, via Piacenza.

e 4 (S. Faustino Madonnina) ha indirizzato il proprio lavoro verso o con la finalità di mantenere e rinsaldare i ciali.

ualità di vita intesa possibilità di fruire di beni e servizi qualificati, ma come offerta di sostegno

abitanti che per coloro che vi svolgono a

to attr ità. In Questa Circoscrizione

insiste il più grande Parco della città, il Parco Ferrari e La circoscrizione investe più di

Amendola Sud: numeros per i residen

zona di via Mantegna (cittadini ella zona di

‰ Gruppi giovanili spontanei e conflit

via Oristano, via Gottardi, via Bre

Anche per la Circoscrizion

scia, vis Sa

attività di animazione e presidio sociale de legami so

l territori Un quartiere,si legge nella relazione P

privilegiare la q

revisionale Programmatica 2006, in cui “si tende a

non solo come

alle relazioni, alle reti sociali, alla solidarietà sia per gli ttività lavorative”.

Questo obiettivo viene persegui averso una serie di attiv

progr un’attività o una manifestazione per e sforzo volto a rendere il parco sempre più sicuro, e vissuto ed a consolidare la sua trattiva intergenerazionale.

ta da una vasto e frammentato territorio con molte

anche molto disomogen Questo comporta una maggiore difficoltà

he problematiche delle diverse zone.

l 2005 la Circoscrizione ha avviato un ttivare i cosiddetti “Urpisti di li uffici del cittadino aperti l’anno precedente nelle a e Marz

Sono state defi zone in cui sono stati individuati uno o più "urpisti" con l’obiettivo asti, alfunzionamento e di segnarli all'URP di Circoscrizione. Si tratta, in sintesi, di trovare un nto. Gli stessi urpisti collaborano alla nto nelle bacheche espositive del materiale pubblicitario.

Parallelam à volte a consolidare le reti sociali come le

attività residenti,

20.000,00 euro per assicurare un amma che preveda 100 serate estive. Si tratta di un grand

vivibile capacità at

La Circoscrizione 4 è inoltre caratterizza

frazioni e quartieri ei tra loro.

per la Circoscrizione nel rilevare le specific

Pertanto ne percorso per a

quartiere” superando l’esperienza deg frazioni di Villanova, Baggiovar aglia.

nite 16 micro-

di avere degli interlocutori in grado di rilevare tempestivamente situazioni di pericolo, gu m

"amico della zona" che ne abbia a cuore il buon andame

diffusione delle iniziative promosse o sostenute dalla Circoscrizione, anche tramite l'aggiorname

ente la Circoscrizione sviluppa attivit

di accoglienza nelle frazioni, realizzando "la giornata dell'incontro" tra vecchi e nuovi sperimentata quest’anno a Villanova.

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APITOLO

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