• Non ci sono risultati.

PAESI O AREE PARTNER

Nel documento L'agricoltura nel Lazio in cifre. 2009 (pagine 53-62)

Industria Alimentare

PRIMI 6 PAESI O AREE PARTNER

ESPORTAZIONI

Germania 15,9

Stati Uniti d'America 14,1

Francia 9,9 Regno Unito 8,6 Spagna 4,6 IMPORTAZIONI Brasile 17,7 Germania 10,9 Spagna 7,5 Paesi Bassi 7,5 Francia 5,6 Argentina 5,5

Fonte: elaborazioni su dati INEA, “Il Commercio con l'Estero dei prodotti Agroalimentari 2008”.

Commercio estero per principali comparti agroalimentari, 2007 (mln. euro)

vata (5,5%). Per quanto riguarda le impor- tazioni il principale prodotto è rappresen- tato dai semi di soia (19,9%), seguito dalle carni bovine (6,6%) e dalle banane (5,5%). Osservando la distribuzione geografica delle esportazioni agroalimentari laziali per macroaree, si osserva come l'UE-27 sia il principale mercato di sbocco dei pro- dotti regionali (60,8% del totale), seguita dal Nord America (16,8%) e dall'area altri paesi europei e mediterranei (9%). I part- ner comunitari rappresentano anche i principali fornitori della regione (60,8%), seguiti dall'area del Centro e Sud America (32,4% del totale).

A livello di singoli paesi i principali merca- ti di sbocco dei prodotti agrolimentari regionali sono la Germania (15,9%), gli Stati Uniti (14,1%), la Francia (9,9%) ed il Regno Unito (8,6%), mentre il principale fornitore della regione è il Brasile (17,7%), seguito da Germania (10,9%), Spagna (7,5%), Paesi Bassi (7,5%) e Francia (5,6%).

Import Export Variaz. % 2008/07 Valore % % Valore % % Import Export corrente su AA prod corrente su AA prod

(mln. €) Italia (mln. €) Italia

Pesce lavorato e conservato 188,1 9,5% 6,1 1,5 0,2% 0,4 -0,2 -25,1

Ortaggi trasformati 76,4 3,9% 9,0 24,3 3,8% 1,4 43,6 -7,7

Frutta trasformata 21,6 1,1% 4,3 36,7 5,7% 4,1 -21,9 -16,5

Prodotti lattiero-caseari 158,0 8,0% 4,8 45,9 7,1% 2,6 -1,4 12,3

Olii e grassi 96,6 4,9% 3,4 78,4 12,1% 5,0 21,8 1,3

Mangimi 143,7 7,3% 9,2 0,7 0,1% 0,1 -14,4 -42,9

Altri prodotti alimentari trasformati 71,7 3,6% 4,8 106,5 16,5% 5,3 -5,0 6,2

Prodotti non alimentari 35,4 1,8% 3,9 3,8 0,6% 1,2 32,6 -18,7

Bevande alcooliche 23,0 1,2% 2,0 68,8 10,6% 1,6 -38,4 -6,5

Bevande non alcooliche 22,3 1,1% 10,1 2,6 0,4% 0,6 0,0 -52,3

TOTALE INDUSTRIA ALIMENTARE 1.130,6 57,2% 5,0 476,6 73,7% 2,3 -6,6 0,1 Totale BILANCIA AGROALIMENTARE 1.975,8 100,0% 5,8 646,9 100,0% 2,4 -3,9 2,0

TOTALE BILANCIA COMMERCIALE 27.179,8 7,5 14.510,1 4,1 -7,3 10,2

Fonte: elaborazioni su dati INEA, “Il Commercio con l'Estero dei prodotti Agroalimentari 2008”. segue >>

UE27 Nord America Altri paesi europei e mediterranei Asia Altri 60,8% 5,1% 8,2% 16,8% 9,1% UE27 Centro e Sud America Altri paesi europei e mediterranei Nord America Asia Altri 58,8% 4,0% 4,1% 2,3% 32,4% 6,4%

53

Provenienza delle importazioni agroalimentari laziali, 2008 Destinazione delle esportazioni agroalimentari laziali, 2008

MULTIFUNZIONALITÀ

La crescente preoccupazione dell'opinione pubblica circa il continuo aumento delle concentrazioni di nitrati nelle risorse di acqua potabile e le perturbazioni degli eco- sistemi acquatici dovuti all'eutrofizzazio- ne ha spinto la UE ad intervenire per migliorare la qualità dell'acqua. La politica comunitaria ha reagito a questa tendenza, con l'introduzione di norme appropriate. La normativa di riferimento relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento generato dai nitrati provenienti da fonti agricole è la direttiva comunitaria 917676/CEE, nota con il nome convenzio- nale di “direttiva nitrati”. Ciascuno stato membro designa, sulla base di una rete di monitoraggio, le zone vulnerabili dai nitra- ti (ZVN) provenienti da fonti agricole. La Regione Lazio ai sensi del D.lgs 152/99 ha individuato le ZVN con D.G.R. n. 767 del 6 agosto 2004, designando le aree Pianura

Pontina-settore meridionale e Maremma Laziale-Tarquinia e Montalto di Castro. La ZVN ricadente in Agro Pontino, e più precisamente nei Comuni di Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo, ha una forte vocazione orticola protetta, mentre gli allevamenti zootecnici (bovino e bufalino) ricadono principalmente nel Comune di Sabaudia. Il terreno ha tessitura principal- mente sabbiosa, con falde acquifere media- mente superficiali.

La ZVN che ricade nel Comune di Tarqui- nia è particolarmente vulnerabile all'inqui- namento, considerata la forte vocazione agricola dell'area. In quest'area, di fatto, si concentra una tra le aree maggiormente produttive dell'intera provincia di Viterbo e della Regione Lazio. La specificità agri- cola dell'area costiera della provincia è prevalentemente orticola.

Le zone vulnerabili ai nitrati nel Lazio

interessano solamente il 2% del territorio regionale e lo 0,90% delle ZVN designate a livello nazionale.

La Regione Lazio ha inoltre adottato con il Regolamento n. 14 del 23 novembre 2007 il Programma d'Azione Regionale (PdA) per le ZVN. Il programma di azione si pre- figge di valutare e correggere la pratica della fertilizzazione azotata attraverso una corretta gestione del bilancio azotato in modo da limitare, in maniera sostanzia- le, l'inquinamento delle acque superficiali e sotterranee da nitrati di origine agricola. Il PdA fissa tra le norme specifiche divieti di utilizzazione dei liquami, dei letami, dei concimi azotati e degli ammendanti organi- ci. Definisce, inoltre, divieti temporali di spandimento degli effluenti di allevamento, dei concimi azotati e ammendanti organici.

Ambiente e Territorio

2%

98% ZVN

Resto del territorio

DIRETTIVA 91/676/CEE

ZONE VULNERABILI AI NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Zone Vulnerabili ai nitrati

ZVN di origine agricola all’interno della Regione Lazio

Fonte: MATT

Designazione su Area Regionale (%)

Fonte: MATT

0,9%

99,1%

ZVN Lazio ZVN Altre Regioni

Designazione su area nazionale (%)

Fonte: MATT

La superficie forestale regionale ammonta a 605.859 ettari, pari al 5,8% della super- ficie forestale nazionale ed è composta per il 78,8% da latifoglie che, con 477.117 ettari, costituiscono il 7% del totale nazio- nale di latifoglie. Le conifere ammontano al 2,3% della superficie a bosco regionale e rappresentano circa l'1% della superficie a conifere presente sul terreno nazionale, mentre la superficie non classificata per il grado di mescolanza rappresenta circa il 16% dell'area boschiva della regione. Il

27% della superficie forestale laziale si trova nella provincia di Rieti, il 26% nel- l'area romana, il 22,5% nel frusinate; a Viterbo si trova il 15%, mentre il restante 9,5% dei boschi è presente nella provincia di Latina. La più evidente minaccia degli ecosistemi forestali è il fuoco. Nell'ultimo triennio osservato la superficie boscata media interessata dagli incendi è stata di 3.805 ettari. Solamente nel 2007 si sono verificati 778 incendi che hanno colpito 8.690 ettari di bosco, l'1,4% della superfi-

cie forestale totale. La provincia maggior- mente colpita da incendi è Latina, con 282 eventi nel 2007 e 143 nel 2008, che hanno interessato più del 50% della superficie totale incendiata. Nella provincia di Frosi- none è andato in fumo il 28% circa della superficie regionale interessata da incen- di; le province meno colpite sono Rieti e Viterbo. In media la superficie percorsa dal fuoco nel 2008 è stata di 4,9 ettari per ogni evento, mentre nel 2007 è salita a 11,2 ettari di bosco ciascun evento.

Foreste

Superficie forestale per grado di mescolanza - Anno 2008 (ettari)

Conifere Latifoglie Misto Superficie non classificata Totale per il grado di mescolanza

BBoossccoo AAllttrree tteerrrree BBoossccoo AAllttrree tteerrrree BBoossccoo AAllttrree tteerrrree BBoossccoo AAllttrree tteerrrree BBoossccoo AAllttrree tteerrrree

bboossccaattee bboossccaattee bboossccaattee bboossccaattee bboossccaattee

Lazio 11.791 2.185 444.145 32.972 15.450 3.316 72.499 23.501 543.884 61.974

Italia 1.172.806 76.347 5.942.912 891.705 840.883 94.738 802.600 645.542 8.759.200 1.708.333

59

Superficie percorsa dal fuoco e numero di incendi per provincia

Province Superficie forestale Numero incendi Superficie boscata (ha) Superficie non boscata (ha) totale (ha) 22000066 22000077 22000088 22000066 22000077 22000088 22000066 22000077 22000088 Frosinone 136.315 70 208 77 287 2.482 483 243 958 426 Latina 57.295 114 282 143 472 4.657 925 115 1.439 302 Rieti 163.410 19 55 22 32 344 40 11 375 22 Roma 157.119 44 160 64 171 939 145 344 1.764 107 Viterbo 91.720 27 73 41 62 268 108 185 341 191 Lazio 605.859 274 778 347 1024 8690 1701 898 4877 1048

Nell'ultimo decennio, l'adozione di nuove strategie di difesa delle colture, la valoriz- zazione delle produzioni agricole e di qua- lità attraverso l'adozione di tecniche agri- cole a basso impatto, la formazione e la sensibilizzazione degli imprenditori agri- coli, hanno portato ad una graduale ridu- zione dei prodotti fitosanitari a livello nazionale.

Nel periodo rappresentato, 2002-2007, il dato a livello regionale mostra una riduzio- ne dell'uso di erbicidi del 57,6%. Riduzioni di una certa entità riguardano pure il grup- po degli insetticidi e acaricidi (-19,7%) e dei fungicidi (-11,2%). In ripresa, rispetto alla forte diminuzione fatta registrare nel 2006, l'utilizzo di prodotti biologici, che aumenta del 28,8%. Un aumento conside- revole risulta per l'uso di trappole per la lotta contro gli insetti dannosi alle colture e per i prodotti raggruppati nella categoria vari, quali fitoregolatori, fumiganti, mollu- schicidi.

Nel documento L'agricoltura nel Lazio in cifre. 2009 (pagine 53-62)

Documenti correlati