DIMENSIONI
2 porte tagliafuoco interne con maniglione antipanico
1 uscita di sicurezza (sul retro) - intera area palestra: mq 648, costituita da:
3 spogliatoi 2 bagni con docce 1 magazzino attrezzi
2 porte tagliafuoco con maniglioni antipanico (corridoio di accesso) 1 uscita di sicurezza verso l’area attrezzata
IMPIANTI ESTERNI
- 2 piastre polivalenti: basket (525 mq); pallavolo, tennis (371 mq):
- 1 pista di atletica leggera: m. 100 per 4 corsie
- 1 pedana per i salti in estensione (lungo e triplo) x 20 con porte regolamentari m.
2.00 x 3.00
spalliere; quadro svedese; parallele; n. 2 funi arrampicata; n. 1 pedana elastica;
n.10 ostacoli in acciaio regolabili; n. 1 minitrampolino; n. 2 materassoni (200x200x50) con taglio a 45°; n. 1 materassone per salto in alto rivestito in BTEX tipo Manoni cm.200x400x50; n.1 materasso cm.200x200x50 densità 16 con fondo antisdrucciolo; n. 17 tappeti mat gold 200x100x5; n. 5 Tappeto MAT GOLD in poliuretano con fondo
antiscivolo cm.200x100x5K20; n. 10 materassi per ginnastica a terra foderati in PVC, (200x100x5) n.4 materasso top cm.200x100x5 densità 100 con fondo antisdrucciolo; n. 2 tavoli da tennis tavolo.
Piccoli attrezzi
per la pratica dell’atletica, il badminton, il baseball, il basket, il calcetto, il calcio, l’ultimate frisbee, la ginnastica, l’orienteering, la pallamano, la
pallatamburello, la pallavolo, il rugby, il tennis, il tennis da tavolo, il flag-football
Primo soccorso
N. 9 manichini didattici per rianimazione uomo con relativi defibrillatori didattici e materiale, più n. 1 manichino bambino 1 lavatrice
1 frigorifero 1 stereo ACCESSO Secondo l'orario scolastico e solo in presenza di personale addetto.
Nel pomeriggio la palestra è utilizzata da società sportive, secondo le convenzioni stipulate con l'ente Provincia.
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III. 6. SICUREZZA
I servizi per la sicurezza rispondono all’esigenza di tutelare gli studenti e le studentesse per quanto riguarda la loro incolumità personale, secondo quanto prevede il Decreto Legislativo n°81 del 2009. La stessa esigenza sussiste anche per il personale docente e non docente, oltre che per i collaboratori esterni e per i visitatori.
I servizi vengono svolti mediante l’ordinaria sorveglianza sugli studenti e attraverso il lavoro delle figure presentate di seguito, oltre che per mezzo della redazione e della certificazione dei documenti necessari, nonché, infine, di una serie di azioni e interventi di prevenzione e protezione dai rischi per le persone.
Gli studenti sono equiparati ai lavoratori dipendenti e come tali soggetti a rispettare tutte le norme di legge (DL 81/2008) legate alla prevenzione antiinfortunistica ed alla tutela della salute.
III. 6. 1. PERSONALE ADDETTO E RESPONSABILITÀ
Il Dirigente Scolastico è responsabile degli interventi di prevenzione e protezione in quanto rappresentante legale dell’istituzione scolastica.
Il Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) è l’ing. Giuseppe Palombarini:
deve valutare tutte le possibili ragioni di rischio per i lavoratori e individuare, in accordo con il Dirigente scolastico, le misure per prevenire e proteggere chi lavora e studia a scuola o chi è in visita occasionale.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.):
- accede liberamente ai luoghi di lavoro per verificarne le condizioni di sicurezza;
- è consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione nel luogo di lavoro;
- è consultato sulle designazioni del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, degli addetti all’attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, all’evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente;
- è consultato in merito all'organizzazione della formazione;
- riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative, nonché quelle inerenti alle sostanze ed ai preparati pericolosi, alle macchine, agli impianti, all’organizzazione e agli ambienti di lavoro, agli infortuni ed alle malattie professionali;
- riceve le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza;
- riceve una formazione adeguata, con aggiornamento secondo le normative vigenti;
- promuove l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori;
- formula osservazioni in occasione di visite e verifiche effettuate dalle autorità competenti;
- partecipa alla riunione periodica annuale di cui all'articolo 35 del Dlgs 81/2008 sulla situazione dei servizi di prevenzione e protezione;
- fa proposte in merito all’attivista di prevenzione;
- avverte il Dirigente scolastico dei rischi individuati nel corso della propria attività;
- può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal DS e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro;
- dispone del tempo necessario allo svolgimento dell'incarico senza perdita di retribuzione, nonché dei mezzi e degli spazi necessari;
- non può subire pregiudizio alcuno a causa dello svolgimento della propria attività e gode delle stesse tutele previste dalla legge per le rappresentanze sindacali.
- riceve copia del documento di valutazione del rischio annualmente aggiornato;
- è tenuto alla tutela della riservatezza nel caso in cui venisse a conoscenza di dati protetti ai sensi delle norme vigenti.
Il R.S.L. viene di norma eletto o designato dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie della scuola.
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Le squadre di primo soccorso e di primo intervento antincendio sono formate dal personale ATA; esse hanno il compito di affrontare le emergenze, in attesa dell’arrivo dei soccorritori (ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco), secondo quanto previsto nel D. Lgs 81/2008.
Gli addetti sono periodicamente formati sui comportamenti da tenere in caso di emergenza.
Per l’a. s. 2019/2020 gli addetti nominati sono:
Addetti alle misure di prevenzione e protezione dagli Incendi all’accertamento, alla contestazione e alla verbalizzazione, secondo quanto stabilito dalla normativa33. Il Medico del Lavoro individua i fattori di rischio e dispone la sorveglianza sanitaria sul personale (esami; visite specialistiche; comportamenti da seguire), nel caso di esposizione a sostanze o processi e nel caso di condizioni in cui si riconoscono profili di rischio per studenti e lavoratori (laboratorio di Chimica; lavoro ai videoterminali; utilizzo di macchine fotocopiatrici; patologie individuali specifiche;
gravidanza e simili).
III. 6. 2. DOCUMENTI
- Il liceo “Alvise Cornaro” redige e aggiorna periodicamente, ad opera del RSPP, il Documento di Valutazione dei Rischi (D.V.R.), in cui sono analizzati i fattori di rischio presenti nell’ambiente di studio e di lavoro e sono disposte le misure necessarie ad evitare i danni prevedibili.
- Piano di gestione delle Emergenze, in cui sono elencati i comportamenti da tenere in caso di pericoli quali, ad esempio, incendi e calamità naturali.
- Con l’Informativa al personale ed alle famiglie sulla tutela dai rischi in caso di gravidanza, il Dirigente scolastico tutela la salute della madre e del nascituro chiedendo di essere messo al corrente
33 Il divieto di fumo è esteso a tutti i locali chiusi della scuola (aule, sale per riunioni, palestre, laboratori, auditorium, mense, archivi, ripostigli, corridoi, bagni, scalinate, atrio) e alle aree all’aperto (cortili, parco; parcheggi; vie di transito all’interno della recinzione perimetrale), in forza di quanto previsto dal Decreto Legge n.104 - 12/09/2013.
Il divieto di fumo in questione è inoltre esteso anche alle sigarette “elettroniche” per quanto riguarda i locali chiusi dell’edificio scolastico. L’ammontare della sanzione minima è ordinariamente di € 27,50 raddoppiata a € 55 se la sanzione si è verificata in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. In caso di dubbio si consiglia di richiedere alle persone interessate, in quanto vittime del fumo passivo, la conferma dello stato di gravidanza supposto o dell’età apparente dei bambini.
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dell’eventuale stato di gravidanza di studentesse, docenti, assistenti o collaboratrici. In tale caso, infatti, il Dirigente segnala al Medico del Lavoro il fatto e il Medico stesso dà le disposizioni necessarie.
- In ogni aula sono affisse le mappe con i percorsi di evacuazione dell’edificio scolastico in caso di emergenza.
III. 6. 3. AZIONI E INTERVENTI SISTEMATICI IN MATERIA DI SICUREZZA
- Controllo e manutenzione di impianti e presidi antincendio (rilevatori di fumo; estintori; bocchette e simili); degli ascensori; dei segnalatori delle uscite di sicurezza.
- Verifica della messa a terra dell’impianto elettrico.
- Valutazione del rumore.
- Formazione annuale del personale docente, non docente e degli studenti in materia di sicurezza - Due prove annuali di evacuazione dell’edificio scolastico.
- Verifica del doppio sistema di allarme per le emergenze: campanella allacciata alla rete elettrica e tre sirene a batteria, autonome rispetto alla rete stessa.
- Verifica e utilizzo dei dispositivi individuali di protezione per gli esperimenti in laboratorio di Chimica.
- Verifica della funzionalità dei maniglioni antipanico.
- Verifica della funzionalità delle luci di emergenza.
- Acquisizione delle schede di sicurezza per i prodotti chimici utilizzati in laboratorio e per i detergenti utilizzati nei servizi di pulizia.
- Utilizzo della cappa aspirante per esperimenti con rilascio di gas.
- Convenzione con il medico del lavoro e con esperti di sicurezza chimica.
- Impianto di videosorveglianza sull’area esterna con 5 telecamere ad alta risoluzione.
III. 6. 4. PROCEDURA DEL SERVIZIO DI SORVEGLIANZA SUI MINORI
1) affidamento al personale docentea) da 5’ prima dell’inizio delle lezioni all’uscita
I. secondo l’orario di servizio del personale docente e non docente II. secondo i turni di sorveglianza durante l’intervallo
2) affidamento al personale non docente a) in caso di necessità temporanea
3) tramite Regolamento d’Istituto, Patto Educativo di Corresponsabilità, Carta delle Regole (prevenzione)
4) tramite il servizio “sicurezza”
a) Documento valutazione rischi b) Piano emergenze
c) Allarme acustico d) Squadra antincendio e) Squadra primo soccorso
f) Richiesta di interventi di emergenza (ambulanza; vigili del fuoco; forza pubblica) g) Prove di evacuazione annuali
5) tramite il servizio “comunicazione”
a) in caso di assenze ripetute, improvvise, non giustificate e simili b) in caso di violazione del regolamento.
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III. 7. RETI E CONVENZIONI
• Liceo A. Cornaro: Scuola Polo Di Ambito 21 Per La Formazione Del Personale (Decreto USRV n. 2919 del 4/11/2019).
• Rete "Bibliomediascuole - Bms" (capofila Liceo "A. Cornaro")
Rete di biblioteche scolastiche di Padova e provincia, con servizi, OPAC e sito web condivisi (http:
//www.retebibliomediascuole.org/ ).
• Rete Per Gli Insegnamenti Facoltativi E Obbligatori Nei Licei “R.I.F.O.L.” (capofila Liceo "E.
Fermi")
Rete dei Licei delle province di Padova e Rovigo per la formazione/aggiornamento dei docenti su
“Misure Accompagnamento Riordino Licei”.
• Rete “Didattica per l’Antidispersione” (capofila I.T.C. P. F. Calvi)
La rete unisce gli sforzi delle scuole per offrire supporto agli studenti in difficoltà sia per ragioni di profitto che per carenza di motivazione, allo scopo di promuovere il successo scolastico.
• RETE “Percorsi Individualizzati per il Riorientamento degli Studenti delle Classi Prime” (capofila I.T.C. P. F. Calvi)
La rete prevede accordi tra le scuole aderenti per favorire azioni di riorientamento per gli studenti in obbligo scolastico.
• RETE SiRVeSS – Sistema di Rifermento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole (capofila I.T.T.
G. Marconi)
Rete provinciale per la gestione della sicurezza nelle scuole.
• RETE “Insieme per la Consulenza Sanitaria” (capofila I.T.T. G. Marconi) Rete per la consulenza sanitaria sul personale e sugli alunni.
• RETE “C.T.I. Insieme” – Buone Pratiche d’inclusione – ambito 21 (capofila I.I.S. E. U. Ruzza) La rete promuove “Buone pratiche per l’Inclusione e progetti di ricerca-azione e di “didattica inclusiva”
per la consulenza, la formazione e la diffusione di buone pratiche.
• RETE “Più Opportunità Per Più Culture” (capofila I.I.S. E. U. Ruzza)
La rete organizza corsi di Italiano L2, di livello base e potenziato per tutti gli studenti stranieri delle scuole che aderiscono.
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III. 8. FORMAZIONE DEL PERSONALE
L’investimento strategico sulla formazione permanente risponde in primo luogo ad esigenze nazionali, legate alla modernizzazione del sistema Paese all’interno della comunità internazionale, come, ad esempio, l’acquisizione di competenze nelle lingue straniere e di competenze digitali.
In secondo luogo, l’arricchimento del profilo professionale dei docenti è strettamente correlato al miglioramento del sistema di istruzione e all’adeguamento dell’offerta formativa della singola scuola ai bisogni educativi.
Infine, la formazione è espressione dei bisogni e delle prospettive di crescita professionale del singolo docente, come individuo e come professionista34.
Il piano annuale di formazione è pertanto realizzato in coerenza con gli obiettivi del PTOF e nell’ambito delle priorità definite a livello nazionale.
Rientrano nelle azioni di formazione le iniziative di autoformazione, di ricerca e innovazione didattica, di ricerca-azione; il diritto alla formazione può essere esercitato anche nella forma dell’aggiornamento individuale, purché coerente con il piano di formazione d’istituto
Alle attività di formazione può partecipare tutto il personale in servizio, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato; esse coinvolgono tutti i soggetti professionali della scuola.
Obiettivi formativi per tutto il personale: sicurezza nei luoghi di lavoro; contrasto all’insuccesso formativo; inclusione; autonomia organizzativa e didattica; riforme di ordinamento e innovazioni curriculari; obblighi normativi per la Pubblica Amministrazione.
Obiettivi formativi specifici per i docenti: competenze trasversali (inclusione, integrazione, prevenzione del disagio giovanile, cittadinanza, cultura della sostenibilità, scuola-lavoro); competenze metodologiche (uso di risorse digitali e di nuovi ambienti per l’apprendimento, lingue straniere;
valutazione e miglioramento); competenze didattiche specifiche dei diversi ambiti disciplinari.
Le attività formative possono essere offerte da singole scuole, scuole consorziate o in rete, Uffici Scolastici Territoriali e Regionali, soggetti esterni accreditati dal MIUR, soggetti esterni riconosciuti dall’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto.
La verifica delle attività può essere attuata mediante breve relazione tecnica e di sintetica relazione amministrativo-contabile, redatte dai Direttori dei corsi; esiti dei questionari di gradimento o delle discussioni di verifica che accompagnano le iniziative di formazione (quando previsti); materiali elaborati nell’ambito delle iniziative di formazione; feedback non formali trasmessi dai partecipanti alle diverse iniziative di formazione.
III. 8. 1. FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente,
La formazione è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale, nonché parte integrante della funzione docente.
Il CDD delibera annualmente il piano delle attività di aggiornamento e formazione35, sulla base delle esigenze espresse dai Dipartimenti disciplinari.
Le attività deliberate sono contenute nei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa.
III. 8. 2. FORMAZIONE DEL PERSONALE A.T. A.
Nella riunione di inizio d’anno, su proposta del DSGA (art. 66 contratto 2006/2009) e sentito il parere del personale, sono state programmate le azioni formative rivolte al personale ATA, finalizzate al
34 Cfr. La buona scuola, Piano per la formazione 2016-2019, MIUR
35 Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Comparto Scuola 2006/2009, art. 66.
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miglioramento della gestione dei processi amministrativi a livello digitale e alla formazione specifica per le diverse aree professionali.
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IV. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E PIANO DI MIGLIORAMENTO
Priorità: Aumento del successo scolastico allo scrutinio di giugno
Traguardo: Rientrare nella media provinciale di sospensione del giudizio relativamente al III e IV anno
Obiettivi di Processo:
-Revisione e potenziamento del modello organizzativo e didattico delle ARS
-Revisione della progettazione didattica dei dipartimenti disciplinari con attenzione specifica alla continuità tra il primo e il secondo biennio
-Potenziamento dei progetti di ampliamento dell'offerta formativa collegati con le discipline caratterizzanti i curricoli dei diversi indirizzi
Priorità: Miglioramento dei risultati degli studenti delle classi seconde nelle prove INVALSI
Traguardo: Raggiungere nelle prove INVALSI delle classi seconde i livelli regionali di punteggio con riferimento a contesti simili per indirizzo di studi e ambiente economico-sociale
Obiettivi di Processo:
-Revisione e potenziamento del modello organizzativo e didattico delle ARS
-Potenziamento dei progetti di ampliamento dell'offerta formativa collegati con le discipline caratterizzanti i curricoli dei diversi indirizzi
-Potenziamento delle attività di accoglienza e di raccordo tra ordini di scuola per gli studenti provenienti dalla secondaria inferiore