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PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

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Academic year: 2022

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Liceo Statale

“A

LVISE

C

ORNARO

SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE -LINGUISTICO Via Riccoboni, 14 - 35127 PADOVA

🕿 049 755.695 web: www.liceocornaro.edu.it e.mail: [email protected] p.e.c. [email protected] C.F. 80021490281 – IBAN:IT40L0103012194000001386719

PIANO TRIENNALE DELL ' OFFERTA

FORMATIVA

2019-2022

APPROVATO

DAL CDD IL 30 OTTOBRE 2019

E DAL CDI IL 4 NOVEMBRE 2019

AGGIORNAMENTO 2020-21

Liceo Statale "Alvise Cornaro" Padova

Dirigente Scolastico: Franca Milani

Dicembre 2020

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2

PREMESSA

La Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (Legge 13/07/2015, n. 107) ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa che ha una durata triennale e viene denominato Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF)1.

Il PTOF è "il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia"2.

La procedura di elaborazione del Piano Triennale prevede le seguenti fasi:

● Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico al Collegio Docenti per l’elaborazione del PTOF;

● Elaborazione ed approvazione da parte del Collegio Docenti sulla base degli indirizzi dati dal Dirigente Scolastico;

● Approvazione del PTOF da parte del Consiglio di Istituto, in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi degli indirizzi di studio e con le esigenze culturali, sociali ed economiche del territorio.

Il Piano Triennale potrà essere aggiornato annualmente entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico.

Il Piano e le eventuali revisioni annuali sono pubblicate sul sito della scuola www.liceocornaro.edu.it e sul Portale Unico.

1L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti novellato dal comma 14 della legge succitata che ne ha cambiato anche le modalità di elaborazione.

2 L. 107, comma 14, 1.

(3)

3

I. LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

Il territorio padovano offre un contesto caratterizzato da:

- formazione universitaria e ricerca, in particolare nel campo medico, scientifico e tecnologico;

- terziario avanzato, in particolare banche e fondazioni, aziende di servizio pubblico (p. es. azienda ospedaliera) e privato;

- volontariato sociale e culturale (anche impegnato direttamente nella scuola), con associazionismo diffuso;

- attenzione all'integrazione da parte degli enti locali, con specifici operatori del Comune di Padova e della Provincia di Padova, impegnati in attività di inclusione e di lotta alla dispersione scolastica;

- famiglie sensibili al problema della formazione e disponibili alla collaborazione in ambito formativo, anche sulla base delle competenze professionali personali.

Secondo quanto prevede l’Autonomia scolastica, il Liceo “Alvise Cornaro” si avvale, per la realizzazione e la gestione dell’offerta formativa (per la didattica, la formazione, i beni e i servizi), di molte collaborazioni esterne tramite appositi accordi e convenzioni, a livello nazionale, regionale o locale. In particolare, collabora attivamente con gli Enti Locali (Comune, Provincia), con l’Università di Padova, con Associazioni e Cooperative sociali, con aziende e con altre agenzie educative del territorio.

Gli studenti del Liceo “A. Cornaro” sono attualmente 1128 e circa il 50% di essi proviene dai Comuni limitrofi; questo aspetto è caratteristico della scuola e crea una eterogeneità che educa alla convivenza tra soggetti diversi e promuove un ambiente inclusivo.

Gli studenti con cittadinanza non italiana rappresentano il 4,7% dell'intera popolazione scolastica e la scuola è attenta a favorire un loro pieno inserimento e, se necessario, interviene con percorsi personalizzati di sostegno linguistico.

I dati complessivi evidenziano un contesto favorevole al percorso di formazione e di integrazione sociale.

Il Liceo "Alvise Cornaro" garantisce agli utenti e al personale spazi puliti, accoglienti e sicuri.

È impegnato a svolgere ogni attività nel pieno rispetto dell’ambiente, attraverso la diffusione delle culture dello sviluppo sostenibile, l’organizzazione capillare della raccolta differenziata dei rifiuti, la scelta di tecnologie e prodotti a minor impatto ambientale, la realizzazione di una politica di acquisti verdi.

Per il raggiungimento di tali fini, sensibilizza e coinvolge in modo attivo tutte le componenti scolastiche.

Il Liceo ha sede nel polo scolastico comprendente anche l’ITSCT “Einaudi-Gramsci”, situato tra via Canestrini, via Landucci e via Riccoboni, in unazona servita da trasporti pubblici urbani ed extra-urbani.

Costruito negli anni 1975-77 appositamente per accogliere scuole secondarie superiori, il complesso è circondato da un ampio parco, che comprende un’area asfaltata, adibita in parte a parcheggio per le auto, le moto e le biciclette e una superficie verde di 25.000 mq, che è in parte occupata da un’aula scolastica all'aperto, arredata con panchine fisse, disponibile per lezioni di gruppo, letture, focus group, circle time, ecc., e dalle strutture sportive.

Gli edifici scolastici sono tre, di cui due occupati rispettivamente dall’ITSCT “Einaudi-Gramsci” e dal Liceo “Cornaro” e uno comprendente l’Auditorium e le palestre delle due scuole.

L’edificio del “Cornaro” ha pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani, con ampie vetrate.

I piani sono collegati da scale interne e da un ascensore, che garantisce l’accessibilità anche in presenza di difficoltà motorie; la scuola è dotata di uscite e scale di sicurezza esterne ad ogni piano.

L'edificio dispone di una rete wi-fi interna e di schermi televisivi o smartboard per lezioni multimediali in ogni aula.

Ha inoltre aule speciali e laboratori che sono descritti nel cap. III. 5. 2.

(4)

4

II. L'OFFERTA FORMATIVA

II. 1. FINALITÀ DELL'OFFERTA FORMATIVA

I principi fondamentali che qualificano le scelte dell'offerta formativa si ispirano agli artt. 3, 30, 33 e 34 della Costituzione italiana:

1) uguaglianza

2) imparzialità e regolarità 3) accoglienza e integrazione

4) diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza 5) partecipazione, efficienza, trasparenza

6) libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale.

La Costituzione italiana promuove il pieno sviluppo della persona umana (art. 3) ed afferma il dovere di sostenere i capaci e i meritevoli anche se privi di mezzi nel raggiungimento dei più alti gradi dell’istruzione (art. 34). Inoltre, secondo la Costituzione, la scuola è aperta a tutti (art. 34), l’istruzione dei figli (in capo ai genitori o allo Stato) è un “dovere e diritto” (art. 30) ed è compito della Repubblica rimuovere i limiti di fatto alla libertà e all’uguaglianza dei cittadini (art. 3).

Il Liceo "A. Cornaro", attraverso la progettazione educativa e didattica, l’organizzazione e la gestione delle attività e delle strutture, è impegnato a garantire e dare concretezza a questi principi: il PTOF intende esplicitare e far conoscere all’utenza la complessità del servizio scolastico, che coniuga i principi e le normative generali con la propria particolare mission di scuola inclusiva, con la sua identità, le scelte educative, il peculiare legame con la società civile e culturale del territorio padovano.

Pertanto, in coerenza con questa mission, il Liceo “Alvise Cornaro” intende offrire agli studenti e alle studentesse tutte le opportunità formative per diventare:

competenti nella spiegazione del mondo naturale, della realtà storico-sociale, delle elaborazioni culturali;

competenti nella riflessione critica sui modelli di spiegazione dei fenomeni grazie all’apprendimento delle competenze, delle abilità e delle conoscenze correlate alle materie che formano, secondo il piano degli studi, gli assi e le aree culturali;

autonomi e responsabili nella partecipazione alla vita sociale e del territorio grazie

o all’apprendimento delle competenze di cittadinanza e delle competenze che formano l’Area metodologica,

o alla partecipazione agli organi collegiali di gestione della scuola,

o al comportamento secondo le indicazioni del Regolamento di Istituto, gli impegni presi sottoscrivendo il Patto Educativo di Corresponsabilità, i criteri previsti per la valutazione del comportamento, i limiti di frequenza delle lezioni stabiliti per la validità dell’anno scolastico,

o alla partecipazione a manifestazioni, competizioni studentesche, incontri di formazione su temi di educazione alla pace, alla solidarietà, alla cittadinanza, alla legalità,

o alla partecipazione alle attività dei Percorsi per le Competenze e l’Orientamento, o alla partecipazione a visite guidate e viaggi d’istruzione;

capaci di sviluppare attitudini ed interessi ed orientati a potenziare la propria formazione grazie:

o all’apprendimento delle competenze di cittadinanza e delle competenze che formano l’area metodologica,

o al coinvolgimento in attività e progetti di potenziamento e di integrazione del curricolo, o alla partecipazione alle attività promozione del successo scolastico.

Il Progetto Formativo, con la relativa programmazione, garantisce i principi fondamentali a cui si ispira il servizio scolastico e costituisce un impegno per l’intera comunità.

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5

I contenuti del PTOF sono integrati dai seguenti documenti:

per l'elaborazione complessiva: Atto di indirizzo del Dirigente scolastico, Piano di miglioramento;

per la progettazione didattica: Quaderno dei Dipartimenti disciplinari (QDD), Piano per la didattica digitale integrata (DDI);

per la progettazione e la verifica delle attività di potenziamento e di integrazione del curricolo, per la promozione del successo scolastico, per la formazione del personale: Progetti di

ampliamento dell’offerta formativa, Verifica dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa;

per l'organizzazione dell'attività scolastica: Piano annuale delle attività del personale docente e Piano annuale delle attività del personale A.T.A;

per la programmazione dell'uso delle risorse economiche: Programma Annuale e Conto consuntivo;

per la gestione della relazione educativa e l'esercizio di diritti e doveri di tutte le componenti scolastiche: Regolamento di Istituto, Patto Educativo di Corresponsabilità.

Tutta la documentazione è consultabile dal sito della scuola (www.liceocornaro.edu.it); le comunicazioni annuali del Dirigente scolastico sono inserite anche nel registro elettronico (BACHECA GENITORI/BACHECA CLASSI/BACHECA STUDENTI); agli atti della scuola sono raccolti tutti i verbali del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto e dei Consigli di classe.

II. 2. FINALITÀ GENERALI DEI PROGETTI DEL PTOF

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6

II. 3. IL SUCCESSO FORMATIVO

Nell'ambito scolastico il "pieno sviluppo della persona umana" si traduce nell'obiettivo chiave del

"successo scolastico e formativo" ovvero nell'impegno dell'istituzione per la formazione globale dello studente-futuro cittadino, proiettato nella realizzazione di sé nelle relazioni interpersonali, nella società e nel mondo del lavoro. Concretamente ciò significa che la scuola non fornisce solo un'istruzione ma pone appunto le basi per la costruzione di una personalità capace di confrontarsi con le sfide del mondo adulto e di inserirsi in esso con successo.

Il Liceo "A. Cornaro" ha tradotto questo nell'attenzione, oltre che alla realizzazione del curricolo disciplinare, agli aspetti relazionali delle dinamiche di insegnamento-apprendimento.

II.3.1 LO STILE EDUCATIVO

Il Liceo "A. Cornaro" è impegnato a promuovere e a costruire, nell'azione didattica quotidiana, uno stile educativo attento prima di tutto alla relazione e alla comunicazione.

Per raggiungere questo obiettivo propone ai docenti delle "linee guida" che orientino il loro comportamento nelle diverse situazioni in cui essi mettono in atto una relazione formativa con gli studenti nei seguenti contesti:

o gestione delle lezioni,

o interazione con il sistema-scuola, o valutazione.

GESTIONE DELLE LEZIONI / MOTIVARE AD APPRENDERE

Aprire le lezioni alla scoperta guidata degli argomenti e alla partecipazione attiva degli studenti Indicare a ciascuno studente che cosa deve fare per raggiungere gli obiettivi prefissati dai docenti Essere empatici

INTERAZIONE CON IL SISTEMA-SCUOLA / EDUCARE ALLA PARTECIPAZIONE Agire secondo le norme e le necessità del sistema in classe/a scuola. Spiegarle.

Vivere/Utilizzare come opportunità la collaborazione con altri docenti, le regole condivise e le necessità del sistema

Essere coerenti con il ruolo educativo Gestire il conflitto, quando sorge

VALUTAZIONE

Verifiche brevi, numerose, di tipologie diverse

Verifiche su conoscenze, abilità e competenze definite

Verifiche strutturate in parti, quesiti o problemi chiaramente riconducibili alle conoscenze, alle abilità e alle competenze in precedenza definite

Verifiche programmate secondo un calendario di classe (e non di singola materia) Verifiche consegnate tempestivamente

Voti accompagnati da motivazioni che indichino telegraficamente punti di forza (quello che lo studente ha saputo fare), elementi di debolezza, possibili modalità di recupero

Voto finale basato sugli obiettivi raggiunti a fine periodo (non sulla media dei voti) e accompagnati dal

“motivato giudizio”

II.3.2 LA GESTIONE DEL CONFLITTO

All'interno della relazione educativa un'attenzione particolare è dedicata alla gestione delle diverse dinamiche conflittuali che si possono verificare nella classe in relazione alle prassi di apprendimento- insegnamento. Lo scopo è quello di individuare correttamente un eventuale, effettivo disagio e di cercare di risolverlo seguendo una procedura trasparente, fondata sul dialogo e la mediazione.

Qui di seguito il diagramma di flusso che ne descrive il processo.

(7)

7

colloq ui

moduli colloq

ui

Segnalazioni

disagio genitori Segnalazioni

disagio studenti

moduli

Segnalazioni docenti

andamento didattico disciplinare di classe

assemblea assemblea

Document o di sintesi Document

o di sintesi

Specifiche? Concrete?

Riferite a prassi

didattiche? no

no

Coordinatore di classe / colloquio con docente interessato

sintetizza i problemi - invita alla ricerca di soluzioni

Problemi risolti?

Nuove prassi avviate

?

no

Monitoraggio condiviso

Atto di indirizzo DS

sintetizza i problemi invita alla ricerca di soluzioni

Problemi

risolti?

no

Protocollo condiviso con azioni di

mediazione

DS convoca Organismo mediazione

(DS + R.stud. + R. gen. + docente + coord.

classe)

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8

II. 4 IL CURRICOLO DEGLI STUDI DEI LICEI: QUADRI ORARIO

Liceo Scientifico

h/s h/s h/s h/s h/s h tot

materie I II III IV V I-V

Religione catt./

Att. alternativa

1 1 1 1 1 165

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4 660

Lingua e cultura latina

3 3 3 3 3 495

Storia-Geografia 3 3 198

Storia 2 2 2 198

Filosofia 3 3 3 297

Inglese 3 3 3 3 3 495

Matematica 5 5 4 4 4 726

Fisica 2 2 3 3 3 429

Scienze 2 2 3 3 3 429

Disegno Arte 2 2 2 2 2 330

Scienze motorie 2 2 2 2 2 330

Totale h sett. 27 27 30 30 30 4752 Liceo

Scienze applicate

h/s h/s h/s h/s h/s h tot

materie I II III IV V I-V

Religione catt./

Att. alternativa

1 1 1 1 1 165

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4 660

Storia-Geografia 3 3 198

Storia 2 2 2 198

Filosofia 2 2 2 198

Inglese 3 3 3 3 3 495

Matematica 5 4 4 4 4 693

Informatica 2 2 2 2 2 330

Fisica 2 2 3 3 3 429

Scienze 3 4 5 5 5 726

Disegno Arte 2 2 2 2 2 330

Scienze motorie 2 2 2 2 2 330

Totale h sett. 27 27 30 30 30 4752

N.B. Nell’ultimo anno del Liceo Scientifico e dell’opzione Scienze Applicate è previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

N.B. Dall’anno 20/21 nella classe 1DS viene effettuato il potenziamento di fisica con 2 h supplementari Liceo

Linguistico

h/s h/s h/s h/s h/s h tot

Materie I II III IV V I-V

Rel. Cattolica/

Att. Alternativa

1 1 1 1 1 165

Lingua e letteratura italiana

4 4 4 4 4 660

Lingua latina 2 2 132

Lingua straniera 1 4 4 3 3 3 561 Lingua straniera 2 3 3 4 4 4 594 Lingua straniera 3 3 3 4 4 4 594

Storia e Geografia 3 3 198

Storia 2 2 2 198

Filosofia 2 2 2 198

Matematica 3 3 2 2 2 396

Fisica 2 2 2 198

Scienze naturali 2 2 2 2 2 330

Storia dell’arte 2 2 2 198

Scienze motorie 2 2 2 2 2 330

Totale ore sett. 27 27 30 30 30 4752

N.B. Nel Liceo Linguistico dal primo anno del secondo biennio è previsto l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.

Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL), compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato, tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie.

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9

II. 5. PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE

Il profilo definisce le caratteristiche che lo studente e la studentessa devono aver acquisito, a livello base, intermedio o avanzato, al termine del primo biennio, nell’ambito dell’istruzione obbligatoria, e al termine del quinquennio di liceo Scientifico e di liceo Linguistico.

Il profilo è definito anche in rapporto a:

Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli3

Competenze chiave per l'apprendimento permanente4.

I risultati attesi sono espressi in termini di competenze, basate su diverse abilità e su un vasto campo di conoscenze, raggruppando le materie di studio per assi (biennio obbligatorio) o per aree culturali (triennio, diviso in secondo biennio e anno conclusivo).

L’approfondimento di questi campi di studio e di ricerca si pone, al termine dei due cicli di studio, gli obiettivi di apprendimento riportati nella tabella alla pag. seguente.

I/le docenti del Liceo Scientifico e Linguistico “Alvise Cornaro” di Padova declinano poi gli standard nazionali previsti secondo l’offerta formativa propria della scuola, riportata nel Quaderno dei Dipartimenti Disciplinari.

Le interconnessioni tra gli standard europeo e nazionale e la specifica offerta formativa del nostro Liceo possono essere rappresentate in un quadro di questo tipo:

3 È possibile scaricare il testo integrale dal sito del Liceo.

4 Le competenze chiave per l'apprendimento permanente (Raccomandazione del Consiglio Europeo, 22 maggio 2018) forniscono un quadro di riferimento per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Esse hanno carattere trasversale e "sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva sono una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto; in particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione".

Il quadro di riferimento delinea otto tipi di competenze chiave: competenza alfabetica funzionale; competenza multilinguistica; competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria; competenza digitale;

competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare; competenza in materia di cittadinanza;

competenza imprenditoriale; competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

STANDARD EUROPEO

Competenze chiave per l’apprendimento permanente Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli

OFFERTA FORMATIVA

del Liceo

“Alvise Cornaro”

standard dei dipartimenti disciplinari

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

DISCIPLINARI PLURIDISCIPLINARI

TRASVERSALI

STANDARD NAZIONALE ITALIANO

per l’istruzione obbligatoria COMPETENZE DI CITTADINANZA COMPETENZE NEI DIVERSI ASSI CULTURALI

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10 II. 5. 1. COMPETENZE ATTESE

Primo biennio obbligatorio ASSI CULTURALI

COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA

• Imparare ad imparare

• Progettare

• Comunicare

• Collaborare e partecipare

• Agire in modo autonomo e responsabile

• Risolvere problemi

• Individuare collegamenti e relazioni

• Acquisire ed interpretare l’informazione ASSE MATEMATICO

(Matematica)

• saper utilizzar tecniche e procedure aritmetico-algebriche, rappresentandole anche sotto forma grafica e servendosi di strumenti informatici.

• individuare strategie appropriate per la soluzione dei problemi

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Fisica, Scienze, Informatica, Scienze motorie)

• saper osservare, descrivere ed analizzare criticamente fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale, utilizzando metodi e strumenti delle scienze della natura

ASSE LINGUAGGI (Italiano, Lingua straniere)

• saper utilizzare i basilari strumenti espressivi ed argomentativi, indispensabili per gestire l’interazione comunicativa, scritta e orale.

• saper utilizzare la lingua straniera (inglese / francese) per i principali scopi comunicativi ed operativi.

• saper utilizzare gli strumenti fondamentali al fine di una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.

• saper produrre semplici testi multimediali.

ASSE STORICO-SOCIALE (Latino, Storia-Geografia)

• saper comprendere in una prospettiva comune analogie, differenze, complessità, processi di trasformazioni di scenari diversi, sia in relazione allo scorrere dei tempi storici, sia in relazione ai differenti contesti geografici.

• riconoscersi come soggetti di doveri e diritti in un contesto sociale governato da norme condivise e in un orizzonte economico e produttivo di cui si individuano le principali coordinate.

Triennio del liceo AREE CULTURALI

AREA METODOLOGICA

• dimostrare d’aver acquisito un valido metodo di studio e di ricerca

• essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e approfondimento

AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA

• saper svolgere con coerenza e rigore le proprie argomentazione, dimostrando di saper valutare criticamente le argomentazioni altrui

AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

• padroneggiare l’uso della lingua italiana, sia nella forma scritta che nell’orale, nei diversi possibili registri

comunicativi

• saper riconoscere le radici della lingua italiana nella lingua latina

• avere acquisito competenze comunicative nelle lingue straniere studiate, corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

• saper utilizzare per scopi comunicativi e di ricerca le nuove tecnologie dell’informazione

AREA SCIENTIFICA, MATEMATICA E TECNOLOGICA

• sapere utilizzare i linguaggi formalizzati e gli strumenti di calcolo e previsione della matematica per la soluzione di problemi complessi e la costruzione di modelli conoscitivi in diversi settori scientifici

• possedere i concetti fondamentali delle scienze fisiche e naturali, riconoscendone e utilizzandone le principali metodologie di ricerca

• comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi AREA STORICO-UMANISTICA

• saper ricostruire in un quadro unitario le principali dinamiche e le fondamentali tappe dei processi evolutivi della storia e della civilizzazione europea, allargando poi la prospettiva ai rapporti fra cultura europea e altri orizzonti culturali.

• cogliere le interazioni che, a diversi gradi di complessità, relazionano l’uomo e l’ambiente circostante

• saper riflettere criticamente sui rapporti che si stringono fra i diversi ambiti di sapere e, in maniera più specifica, sulle relazioni che intercorrono fra pensiero filosofico e pensiero scientifico.

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11

II. 6. ATTIVITÀ E RISORSE PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA

II. 6. 1. FORMAZIONE DELLE CLASSI

La formazione delle classi avviene nel rispetto dei principi di uguaglianza ed imparzialità e del diritto di scelta libera da parte delle famiglie. Il principio di uguaglianza garantisce a tutti i cittadini interessati l’accesso alle classi secondo gli stessi criteri. La formazione delle classi viene gestita da docenti incaricati dal Dirigente, che si attengono alle procedure di seguito descritte.

PROCEDURE GENERALI

1. Ogni studente si iscrive, generalmente nel periodo tra gennaio e febbraio alla classe successiva e ottiene in questo modo la garanzia del posto per l’anno scolastico seguente, qualora lo scrutinio abbia esito positivo5.

2. Nei casi di sospensione del giudizio, la garanzia dell’iscrizione alla classe successiva viene conservata fino all’esito positivo dello scrutinio differito di agosto.

3. Nei casi di mancata ammissione, l’iscrizione per l’anno successivo nella classe già frequentata entra in conflitto con il diritto alla garanzia del posto per gli studenti promossi.

3.1. In questa situazione si segue il principio imparziale del merito, per cui la priorità va a chi ha ottenuto i migliori risultati al termine dell’anno precedente. Pertanto l’accesso viene garantito, in base alla disponibilità effettiva dei posti, nell’ordine:

3.1.1. ai promossi provenienti da altre scuole;

3.1.2. ai non ammessi interni;

3.1.3. ai non ammessi provenienti da altre scuole.

PROCEDURA PER LE CLASSI PRIME

Allo scopo di garantire a tutti le stesse opportunità formative, nelle medesime situazioni, gli studenti vengono distribuiti tra le classi prime, sulla base dei posti disponibili6, secondo i criteri che seguono:

scelta dell’indirizzo di studio da parte delle famiglie (Scientifico; Scienze applicate;

Linguistico [secondo le lingue richieste]);

equilibrata distribuzione degli studenti tra le classi con riferimento a:

o numero degli iscritti in ciascuna classe;

o bisogni educativi speciali;

o risultati di apprendimento (secondo la media dei voti di ammissione all’esame conclusivo della secondaria di primo grado: in Italiano, Matematica, Inglese, Scienze [IMIS] (Liceo Scientifico e Scienze applicate) oppure seconda lingua straniera (Linguistico) [IMIL],

o voto in comportamento nello scrutinio di ammissione all’esame e carriera scolastica pregressa;

o genere;

contenimento del numero dei frequentanti in presenza di studenti diversamente abili nella classe.

5 Per esempio: gli studenti che frequentano la terza media si iscrivono alla prima classe; gli studenti di prima superiore alla seconda e via dicendo, fino all’iscrizione in quinta.

6 Di norma 28 per ciascuna classe, compatibilmente con le esigenze organizzative e amministrative dell’istituto.

I posti disponibili sono determinati in relazione al numero delle classi autorizzate dall’amministrazione per l’anno successivo, ovvero fino al raggiungimento del massimo di studenti per classe previsto dalla normativa vigente (26 per standard costruttivi, con “moderati incrementi”; almeno 27 e fino a 33 per standard amministrativi relativi alle classi iniziali, cioè classi prime e terze), ferma restando l’opportunità di considerare eventuali richieste di iscrizioni alle stesse classi da parte di studenti che non fossero stati ammessi all’anno successivo e intendessero iscriversi nuovamente. La Commissione per la Formazione delle Classi (CFC) prende in considerazione le domande di iscrizione alla stessa classe prima da parte di due studenti o studentesse qualora ciò non comprometta l’equilibrata distribuzione.

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12

PROCEDURA PER LE CLASSI SECONDE, TERZE, QUARTE, QUINTE

Le classi successive alle prime vengono formate in due fasi, al termine delle operazioni di scrutinio (finale di giugno e differito di agosto), garantendo la continuità del gruppo7 per tutti coloro che abbiano conseguito esiti positivi (ammesso/a) e inserendo i nuovi iscritti, in base alla disponibilità di posti8, secondo il merito, individuato con riferimento alla media dei voti ottenuti al termine dell’anno precedente.

La distribuzione dei nuovi iscritti segue il criterio dell’equilibrio tra le classi per quanto riguarda o il numero degli iscritti in ciascuna classe;

o i risultati di apprendimento al termine dell’anno scolastico precedente;

o i bisogni educativi speciali;

o voto in comportamento nello scrutinio di ammissione all’esame e carriera scolastica pregressa;

o il genere;

o il contenimento del numero dei frequentanti in presenza di studenti diversamente abili nelle classi.

FASI DELLA FORMAZIONE DELLE CLASSI

1. Gennaio-febbraio: gli studenti si iscrivono all’anno di corso successivo;

2. Luglio: le iscrizioni vengono aggiornate in base agli esiti degli scrutini finali e alle domande di iscrizione pervenute9, entro una data definita annualmente.

I posti sono già garantiti agli studenti interni ammessi alla classe successiva e a quelli per cui il Consiglio di Classe ha sospeso il giudizio.

Vengono iscritti, fino all’esaurimento dei posti10, nell’ordine11:

2.1. gli studenti ammessi all’anno che interessa, provenienti da altre scuole;

2.2. gli studenti interni non ammessi all’anno successivo;

2.3. gli studenti non ammessi all’anno successivo provenienti da altre scuole.

3. Agosto: le iscrizioni vengono aggiornate in base agli esiti degli scrutini differiti e alle domande di iscrizione pervenute entro una data definita annualmente12.

I posti sono garantiti agli studenti interni ammessi alla classe successiva.

Vengono iscritti, fino all’esaurimento dei posti, nell’ordine:

3.1. gli studenti ammessi all’anno che interessa, provenienti da altre scuole;

3.2. gli studenti interni non ammessi all’anno successivo;

3.3. gli studenti non ammessi all’anno successivo provenienti da altre scuole;

4. Settembre: le iscrizioni vengono aggiornate in base agli esiti degli esami integrativi per il passaggio tra indirizzi di studio differenti. Vengono pubblicati gli elenchi delle classi.

CRITERI DI ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE IN CASO DI ECCEDENZA DELLE RICHIESTE RISPETTO AI POSTI DISPONIBILI O DI CONTRAZIONE DEL NUMERO DELLE CLASSI

CLASSI PRIME

L’esubero degli iscritti si può verificare in tre fasi successive:

7 Fatti salvi i casi di contrazione del numero degli iscritti, tale da determinare una riduzione del numero delle classi di cui sia decretata la costituzione e situazioni didattico-disciplinari problematiche che richiedano una riconfigurazione delle classi.

8 L’effettiva disponibilità dei posti viene definita con riferimento al numero dei frequentanti (di norma 28 allievi, per le classi II e III; 26 per le classi IV e V) durante l’anno scolastico e nei giorni successivi agli scrutini differiti (inizio di settembre) tra un anno scolastico e l’altro, sulla base delle iscrizioni o dei trasferimenti correlabili agli esiti degli scrutini stessi.

9 Si tratta delle domande presentate dai non promossi interni e da studenti provenienti da altri istituti.

10 Le domande eccedenti rispetto ai posti disponibili vengono inserite, a richiesta, in una lista d’attesa, che viene presa in esame nella fase di agosto.

11 Nell’iscrizione, per determinare le priorità, si fa sempre riferimento, alla media dei voti in Italiano, Matematica, Inglese e Scienze per lo Scientifico e le Scienze applicate, Italiano, Matematica, Inglese e seconda Lingua Straniera per il Linguistico.

12 Comprese le domande inserite nelle liste d’attesa.

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13

- in febbraio-marzo, in caso di eccedenza di domande rispetto ai posti effettivamente disponibili13;

- in giugno, in caso di eccedenza del numero degli iscritti oppure in caso di contrazione del numero delle classi autorizzate dall'amministrazione, che produce un ulteriore esubero;

- in settembre, in base agli esiti di non ammissione deliberati nello scrutinio differito.

L’istituzione scolastica, pertanto

1. in febbraio-marzo predispone una graduatoria di merito per ciascun indirizzo di studi e per ciascuna opzione facendo riferimento:

1.1. al Consiglio Orientativo della Scuola secondaria di I grado, con precedenza per coloro:

- per i quali è espressamente indicata la scelta liceale - che hanno i fratelli già frequentanti il Liceo Cornaro

- che appartengono al genere meno rappresentato nell’indirizzo

1.2. in caso di parità si procede con il sorteggio effettuato in presenza dell’Organo di Garanzia 2. individua gli studenti eventualmente in esubero per ciascun indirizzo in quanto collocati in graduatoria nelle posizioni più basse e:

2.1. propone agli studenti interessati l’inserimento in un altro indirizzo di studi14 attivo presso il liceo “A. Cornaro”, nel caso vi siano posti disponibili;

2.2. avvia gli studenti in esubero al trasferimento presso altra istituzione scolastica, se non vi sono posti disponibili;

3. in giugno predispone una graduatoria di merito in base alla media dei voti di fine anno, accogliendo gli eventuali non ammessi alla classe seconda in base ai posti disponibili;

4. in settembre predispone una graduatoria di merito in base alla media dei voti dello scrutinio differito, accogliendo gli eventuali non ammessi alla classe seconda in base ai posti disponibili, fino a un massimo di 29 studenti.

CRITERI DI ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE IN CASO DI ECCEDENZA DELLE RICHIESTE PER LE ALTRE CLASSI

In caso di contrazione del numero delle classi autorizzate dall'amministrazione, in luglio-agosto, l’istituzione scolastica:

1. predispone una graduatoria di merito per ciascun indirizzo di studi e per ciascuna opzione facendo riferimento:

1.1. alla media dei voti dello scrutinio finale;

1.2. a parità di media, al genere (dando la precedenza a chi appartiene al genere meno rappresentato nell’indirizzo);

2. forma le nuove classi sulla base di criteri di equa distribuzione degli studenti per merito e per genere;

3. individua gli studenti eventualmente in esubero per ciascun indirizzo in quanto collocati in graduatoria nelle posizioni più basse;

4. avvia gli studenti in esubero al trasferimento presso altra istituzione scolastica, se non vi sono posti disponibili15.

CRITERI PER IL PASSAGGIO TRA INDIRIZZI DI STUDIO16

1. Il cambio di indirizzo di studi richiede esami integrativi su materie o parti di materie non comprese nei programmi del corso di studio di provenienza.

Gli esami integrativi si svolgono prima dell’inizio dell’anno scolastico.

2. Il numero dei posti liberi è definito entro la prima settimana di settembre di ciascun anno scolastico.

13Il numero dei posti disponibili è determinato con riferimento a 9 sezioni complessive, ordinariamente con 28 alunni per classe.

14 Per le classi prime viene presa in considerazione la seconda scelta eventualmente espressa.

15Il numero dei posti disponibili (ordinariamente pari a 28) può essere aumentato a 29 in caso di non ammessi interni.

16 Il passaggio tra classi dello stesso indirizzo non è di norma previsto.

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3. Il liceo mette annualmente a disposizione dei passaggi tra indirizzi metà dei posti liberi in ciascuna classe per studenti provenienti dall’istituto stesso (1 su 2), i rimanenti per studenti provenienti da altre scuole.

4. L’ordine di accesso per il passaggio al nuovo indirizzo di studi è definito sommando la media dei voti allo scrutinio con il voto o i voti assegnati nelle materie oggetto delle prove integrative: il punteggio più alto determina la collocazione più utile.17

ISCRIZIONI IN CORSO D’ANNO

Durante l’anno scolastico, nel caso di richieste di trasferimento dell’iscrizione da un altro istituto, con gli stessi indirizzi di studi, il Dirigente scolastico, verificata l’effettiva disponibilità di posti per l’inserimento:

- assegna la priorità alla richiesta di trasferimento da fuori provincia per cambio di residenza;

- vaglia le ulteriori richieste secondo i criteri di merito (media dei voti conseguiti al termine dell’anno precedente).

I pareri espressi e la successiva decisione del Dirigente scolastico sono specifici per ogni singolo caso e non costituiscono un precedente a cui fare appello.

II. 6. 2. ORGANIZZAZIONE DELL’ORARIO SCOLASTICO

Nell’a.s. 20/21 l’organizzazione dell’orario di frequenza e dei turni/classe dovrà rispettare i D.P.C.M. legati all’emergenza pandemica, venendo quindi aggiornato in relazione ad essi.

Le lezioni sono organizzate su sei giorni, secondo il seguente orario giornaliero I ora: 8.05-9.05

II ora: 9.05-10.05 III ora: 10.05-11.05 IV ora: 11.05-12.05 V ora: 12.05-13.05 VI ora: 13.05-14.00 CRITERI DI FORMULAZIONE DELL’ORARIO

Durata delle lezioni e giornata scolastica

Secondo la delibera del Consiglio di Istituto, in base alla provenienza territoriale degli studenti e al sistema dei trasporti effettivamente utilizzabili per l’arrivo a scuola e per il rientro a casa in tempi compatibili con lo studio e le attività formative.

Successione delle lezioni nella giornata scolastica

● Esigenze di accesso alle aule speciali (palestra, laboratori scientifici e informatici) secondo i curricoli, con la massima riduzione possibile dell’affollamento delle aule stesse.

● Compatibilità con gli orari delle altre istituzioni scolastiche nel caso di docenti che prestino servizio in più scuole.

● Esigenze didattiche di gestione della classe (blocchi di più ore consecutive per compiti in classe o esercitazioni; distribuzione delle materie nell’arco della settimana; alternanza tra prime e ultime ore nell’arco della giornata scolastica).

● Rispetto dei diritti delle minoranze religiose (p. es. impossibilità di collocare una materia esclusivamente in una giornata in presenza di studenti che celebrino abitualmente in quella giornata per celebrazioni religiose settimanali).

17Si procede partendo da chi ha dovuto sostenere una sola prova integrativa, poi si passa a quelli che ne hanno dovute sostenere due e via dicendo.

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15

● Modulazione dell’impegno orario giornaliero dei docenti, in particolare nel caso di specifiche patologie.

● Giornata libera richiesta dai docenti.

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16

II. 6. 3. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA: CHI FA COSA QUANDO

La programmazione didattico-formativa e il processo della valutazione sono le azioni fondamentali del servizio scolastico.

Nella tabella seguente indichiamo le responsabilità e la tempistica ordinaria di tali azioni.

CHI FA COSA QUANDO

Dirigente scolastico

Emana l'atto di indirizzo. Settembre

Collegio dei Docenti

Approva il piano annuale delle attività.

Delibera la programmazione didattico-formativa.

Settembre CdD/Dipartimenti

disciplinari CdD/Coordiname nti di asse e area

Concordano proposte di integrazione tra i saperi e progetti comuni di potenziamento e integrazione coerenti con le finalità educative.

Settembre

Consigli di Classe

Analizzano la situazione di partenza delle classi.

Progettano interventi educativi e didattici straordinari in caso di Bisogni Educativi Speciali.

Programmano e coordinano le attività didattiche curricolari, i percorsi dl integrazione tra i saperi, le attività di potenziamento e le attività integrative e di PCTO.

Approvano uscite, visite didattiche, viaggi di istruzione e scambi,

Settembre

CdD Elabora ed approva le attività del PTOF.

Elegge le Funzioni strumentali.

Definisce modalità generali ARS.

Approva:

- modalità di comunicazione scuola-famiglia

- strumenti della valutazione delle competenze e per l’assegnazione dei crediti scolastici

- modalità e tipologie di verifica per l’attribuzione del voto - criteri per la valutazione delle verifiche

- criteri per la valutazione in sede di scrutinio - criteri per la validità dell’anno scolastico - criteri per la valutazione del comportamento - criteri per la formazione delle classi.

Settembre / Ottobre

Consigli di Classe

Elaborano un profilo sintetico della classe relativo a conoscenze, abilità, competenze, impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo

Aggiornano e/o integrano la programmazione iniziale.

Valutano le competenze acquisite mediante PCTO in struttura esterna (classi quarte e quinte)

Presentano la programmazione educativa e didattica 2019-2020 ai rappresentanti dei genitori e degli studenti.

Ottobre

Docenti Redigono il Piano di lavoro, prendendo in considerazione:

- situazione di partenza

- obiettivi trasversali e disciplinari - obiettivi minimi

- contenuti (anche pluridisciplinari) - periodizzazione attività didattica

- metodologie, materiali e strumenti didattici - tipologie, contenuti, tempi delle prove di verifica

- criteri e griglie di valutazione e corrispondenza giudizio/voto - interventi ARS

- piani di studio personalizzati (PEI, PDP).

Entro fine Ottobre

Consiglio di Istituto

Approva il PTOF annuale. Ottobre

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Docenti/CdC Valutano i risultati nelle discipline e nel comportamento I periodo.

Individuano e segnalano carenze.

Programmano le attività di recupero.

Monitorano lo stato di avanzamento dei percorsi e dei progetti del CdC.

Progettano le attività PCTO in struttura esterna (classi quarte)

Gennaio (scrutinio I periodo)

Docenti/CdC Analizzano la situazione didattico-disciplinare della classe.

Valutano gli esiti delle attività di recupero e sostegno

Verificano lo stato di avanzamento dei percorsi e dei progetti del CdC.

Individuano le materie da affidare ai Commissari interni per lo svolgimento degli esami di Stato (solo classi quinte)

Marzo

CdD/Dipartimenti disciplinari

Scelgono i libri di testo.

Monitorano e programmano attività didattiche collegiali

Aprile Docenti/CdC Verificano lo sviluppo delle attività di apprendimento.

Redigono il “Portfolio della classe”.

Adottano i libri di testo

Redigono il Documento del 15 Maggio (classi quinte)

Maggio

Collegio dei Docenti

Adotta i libri di testo

Monitora lo stato della rendicontazione sociale.

Maggio Docenti Relazionano su:

- obiettivi raggiunti in relazione all’andamento disciplinare e didattico della classe e agli obiettivi minimi

- contenuti disciplinari e pluridisciplinari svolti - ARS attivate

problemi riscontrati, strategie per il loro superamento - esiti generali

- consegne per il recupero e proposte di lavoro per l’anno successivo

Entro scrutini Giugno

Docenti/CdC Valutano i risultati nelle discipline e nel comportamento II periodo.

Certificano le competenze in uscita (classi II) Assegnano credito scolastico e formativo (triennio) Sospendono la valutazione per studenti con carenze

Individuano e segnalano le carenze ed assegnano le attività di recupero estivo

Giugno (scrutini II periodo)

Collegio dei Docenti Funzioni strumentali

Verificano il POF e valutano operato FF.SS.

Relazionano al CdD sulle attività svolte

Giugno

CdC Valutano risultati disciplinari delle prove di recupero di agosto Certificano competenze in uscita classi II

Assegnano credito scolastico e formativo (triennio)

Valutano e assegnano il credito scolastico agli studenti provenienti da un periodo scolastico all’estero tramite colloquio pluridisciplinare

Agosto (scrutini differiti)

Docenti Prove di idoneità (su domanda) Settembre

(II sett.) CdC Valutano i risultati delle prove di idoneità

Settembre (II sett.)

(18)

18

II. 6. 4. CRITERI PER L’OMOGENEITÀ, L’EQUITÀ E LA TRASPARENZA DELLA VALUTAZIONE

II.6.4.1 CRITERI GENERALI

La valutazione rappresenta i processi di apprendimento in forma numerica e/o verbale18; misura e descrive i progressi dell’apprendimento19 compiuti da studentesse e studenti rispetto ad una situazione iniziale data all’avvio di un segmento del percorso di apprendimento, nel caso della singola prova di verifica, o all’avvio di un anno scolastico nel caso del voto allo scrutinio intermedio, allo scrutinio finale e a quello differito; attesta l’idoneità di studenti e studentesse a proseguire un percorso di formazione20 nella classe successiva o in un ordine superiore dell’istruzione e/o della formazione.

La valutazione si esplica:

nell’assegnazione di voti relativi alle singole prove di verifica;

nell’assegnazione dei voti relativi alle diverse materie e al comportamento in sede di scrutinio intermedio, finale e differito;

nell’assegnazione del credito scolastico e formativo per l’esame di stato (terzo, quarto e quinto anno di corso);

nella certificazione delle competenze dopo dieci anni di formazione obbligatoria (generalmente secondo anno di corso).

II.6.4.2 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

La valutazione degli alunni con diversa abilità certificata è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.), anche in sostituzione parziale dei contenuti disciplinari programmati, ed è espressa in decimi.

Per la valutazione dei risultati di apprendimento sono consentite prove equipollenti e comunque commisurate alle attività didattiche svolte, tempi più lunghi per l’effettuazione delle prove scritte o grafiche; l’utilizzo degli strumenti di ausilio necessari e la presenza di docenti di sostegno o di altro personale educativo; l’eventuale utilizzo degli strumenti dispensativi.

Agli studenti diversamente abili che hanno svolto percorsi didattici differenziati e non hanno conseguito il diploma finale è rilasciato un attestato che riporta gli elementi informativi riguardanti l’indirizzo seguito, la durata del corso di studi, le materie d’insegnamento con l’indicazione della loro durata oraria, le conoscenze, abilità e competenze acquisite, gli eventuali crediti formativi.

La valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (B.E.S.) in caso di disturbi specifici di apprendimento, recente immigrazione, disagio psico-sociale, segue i criteri definiti nel Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) elaborato dal Consiglio di classe mediante la definizione delle misure compensative ed eventualmente dispensative opportune, sulla base delle diagnosi acquisite dall’istituzione scolastica.

18 Nella sua forma verbale la valutazione si basa sul “motivato giudizio” da cui viene desunto il voto. In coerenza con quanto prevede la normativa vigente, la valutazione fa riferimento alle conoscenze acquisite, alle abilità padroneggiate, alle competenze messe in atto nello studio delle diverse materie e considera anche l’impegno nell’apprendimento, l’interesse mostrati, la partecipazione al dialogo educativo ed alle attività integrative per definire i voti assegnati agli studenti e i crediti attribuiti per l’esame di stato.

19 Ciò significa che la valutazione, a scuola, misura un incremento di conoscenze, abilità e competenze, non una media tra le prestazioni registrate in un certo periodo o tra i risultati conseguiti in occasione di prove di verifica diversamente strutturate (p. es.: verifica scritta e orale). È compito della valutazione, quindi, anche l’individuazione delle carenze di ciascun allievo e lo stimolo delle potenzialità che consentano di porvi riparo.

20 Il compito fondamentale delle istituzioni scolastiche è infatti quello di promuovere il successo formativo anche mediante l’individuazione delle carenze di ciascun allievo e lo stimolo delle potenzialità che consentano di porvi riparo.

(19)

19

II.6.4.3 ASSEGNAZIONE DEL VOTO NELLE PROVE DI VERIFICA

Modalità di verifica per l’attribuzione del voto

L’attribuzione del voto nelle diverse discipline avviene secondo le seguenti modalità di verifica:

in presenza: l’interrogazione orale, l’elaborazione scritta secondo le tipologie previste per l’esame di Stato, la trattazione sintetica scritta o digitale di argomenti significativi, anche a partire da materiali pertinenti, le prove scritto-grafiche di rappresentazione mediante disegno strutturato; il questionario strutturato o a risposta aperta, i problemi a soluzione rapida, gli esercizi di trasformazione linguistica, la trattazione di casi, lo sviluppo di progetti, l’elaborazione grafica e digitale dei materiali (p. es.:

presentazioni multimediali, mappe concettuali; rappresentazione di algoritmi o linguaggi di programmazione e simili; progetti ed elaborati di ricerca e simili); la discussione in classe su temi disciplinari o su percorsi pluridisciplinari; la redazione di schede di osservazione delle attività di laboratorio; la relazione scientifica; la partecipazione a gruppi di lavoro; le prove pratiche nelle aule speciali o in quelle di classe.

a distanza: elaborato scritto: diario, riassunto, relazione, tema, descrizione, racconto, testo argomentativo, comprensione e analisi del testo (discipline letterarie, linguistiche, arti visive, ecc.), saggio breve, dialogo filosofico, ricerca (sincrono con Meet e video acceso o asincrono, con consegna in drive, piattaforma Classroom o via e-mail); quiz a risposta multipla o aperta, questionario scritto, esercizio strutturato, problema (in modalità sincrona, con tempo limitato, o asincrona, attraverso applicazioni di Google Suite: Meet, Classroom, Moduli Google, ecc.); interrogazione mediante video-colloquio su temi disciplinari e/o su percorsi pluridisciplinari, con testimoni; risposta breve a domanda puntuale o richiesta di feedback, intervento costruttivo e significativo (individuale, a coppie o in piccoli gruppi), durante la videolezione; lavoro di gruppo;presentazione multimediale di prodotti finali di ricerche o di approfondimenti (individuali o di gruppo); esposizione registrata in formato audio/video su argomenti assegnati; produzione di video su attività svolte individualmente; disegno, elaborato grafico.

Criteri di valutazione delle verifiche

I voti assegnati dai/dalle docenti nelle singole prove fanno riferimento ai criteri di valutazione deliberati dal Collegio dei Docenti, grazie all’articolazione del Collegio stesso in Dipartimenti disciplinari per ciascuna materia.

I criteri di valutazione seguiti dai/dalle docenti nell’assegnazione dei voti alle singole prove disciplinari sono definiti in coerenza con il Profilo educativo, culturale e professionale liceale e con le Indicazioni nazionali per i licei e riportati nel Quaderno dei Dipartimenti Disciplinari. Sono inoltre inseriti nel Piano di lavoro individuale dei/delle docenti, nelle Relazioni finali degli stessi e nel Documento del Consiglio di Classe per quanto riguarda le classi quinte.

Trasparenza e tempestività della valutazione

La trasparenza della valutazione è garantita dal riferimento ai criteri riportati nel Quaderno dei Dipartimenti Disciplinari e dall’esplicitazione del motivato giudizio da cui è desunto il voto che viene assegnato nelle diverse prove.

La tempestività della valutazione è assicurata mediante la sollecita comunicazione per via telematica delle attività di preparazione e verifica in cui le studentesse e gli studenti sono impegnati e degli esiti che gli stessi hanno ottenuto. Nel Regolamento d’istituto e nel Patto educativo di corresponsabilità si fa operativamente riferimento a tempi brevi per la comunicazione degli esiti delle verifiche: all’incirca nell’ambito di tre settimane nel caso di verifiche scritte di classe, nell’arco di un giorno o due per quanto riguarda quelle orali individuali e comunque prima delle prove successive.

Scala Numerica

I voti assegnati dai docenti nelle verifiche sono espressi nella scala decimale (da 1 a 10).

Incompletezza degli elementi valutativi disponibili.

Il rifiuto di sottoporsi a verifica e/o il mancato svolgimento di una prova di verifica programmata come recupero di prove precedenti equivalgono a un voto minimo nella scala decimale, salvo presentazione di idonea documentazione medica o dichiarazione di chi esercita la potestà familiare. È compito dello

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20

studente dimostrare alla prima occasione utile, secondo le indicazioni dei docenti, la qualità della sua preparazione in modo da compensare la valutazione negativa precedente.

Al fine di notificare alle famiglie l’incompletezza del percorso formativo seguito da ogni studente, i docenti indicano nel registro di classe, mediante annotazione visibile ai genitori, l’omesso svolgimento di prove o attività formative programmate. Tale annotazione segnala altresì allo studente che, alla prima occasione utile, sarà sottoposto a prove di verifica sostitutive stabilite dai docenti.

II.6.4.4. ASSEGNAZIONE DEL VOTO ALLO SCRUTINIO

Come si arriva alla formulazione della proposta di voto in sede di scrutinio

Nel primo e nel secondo periodo dell’anno a ogni studente è assegnato un voto unico per ciascuna disciplina, mediante una pluralità di prove di verifica idonee a rilevare l’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze secondo la programmazione didattica elaborata dai docenti nel Quaderno dei Dipartimenti Disciplinari.

Il voto attribuito in ciascuna disciplina in sede di scrutinio è desunto da un motivato giudizio, espresso secondo gli indicatori e gli obiettivi di riferimento definiti e approvati dal Collegio dei Docenti.

Nella proposta del voto il docente esercita la sua discrezionalità tecnica, superando, grazie agli elementi valutativi acquisiti, il mero riferimento alla media aritmetica dei voti attribuiti in occasione delle singole prove di verifica, in quanto si tratta della valutazione di un percorso di incrementi e non di valori medi tra inizio e fine di un percorso.

I risultati di apprendimento sono definiti attraverso l’osservazione sistematica dei docenti durante tutto l’arco dell’anno scolastico e sulla base degli esiti conseguiti nelle prove di verifica secondo la programmazione didattica annuale.

Il motivato giudizio disciplinare tiene conto

 del processo di apprendimento, inteso come acquisizione di conoscenze, abilità e competenze secondo la programmazione didattica d’istituto e la progettazione del Consiglio di Classe, con riferimento anche alla situazione di partenza e ai livelli di apprendimento raggiunti dallo studente e dalla classe stessa nel suo complesso.

 della partecipazione al dialogo educativo attraverso:

o l’interesse rilevato dai/dalle docenti del Consiglio di Classe sulla base dell’attenzione rivolta alle spiegazioni ed allo svolgimento delle diverse attività in classe o a distanza;

richieste di chiarimento, interventi di riflessione critica, ricerche di approfondimento durante le attività curricolari, nonché attraverso la frequenza di attività integrative e/o extra-curricolari organizzate dall’istituto

o l’impegno desumibile dalla collaborazione con i compagni e i docenti durante le attività in classe o a distanza, dalla puntualità nella frequenza e nello svolgimento delle consegne in classe e a casa, nonché dalla completezza del percorso formativo seguito, anche grazie al rispetto delle scadenze di verifica: in particolare l’assegnazione dei voti finali valorizzerà la costanza della partecipazione a tutte le attività di verifica programmate dai docenti durante l’intero arco dell’anno. Il mancato svolgimento di una o più prove programmate influisce di norma sulla valutazione finale in quanto esprime l’incompletezza degli elementi disponibili;

 in sede di scrutinio finale (II periodo, giugno) e differito (verifica degli esiti delle attività di recupero e sostegno dopo la sospensione del giudizio, agosto), dell’esito delle verifiche relative alle attività di sostegno e recupero rivolte a porre riparo alle carenze riscontrate dal Consiglio di Classe nel contesto dello scrutinio intermedio e/o finale.

Come si arriva all’assegnazione del voto in sede di scrutinio

 I voti attribuiti nelle singole discipline sono decisi collegialmente dal Consiglio di classe, a maggioranza o all’unanimità, sulla base:

 di quelli proposti dai docenti titolari delle discipline stesse;

 del motivato giudizio da cui quei voti sono desunti;

 degli elementi di contesto che hanno influito sull’apprendimento, quali:

 la situazione di partenza della classe;

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