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2.2 Classificazione degli strumenti finanziari

2.2.5 Passività finanziarie

Anche con riferimento al Passivo dello Stato Patrimoniale, le poste più rilevanti riguardano gli strumenti finanziari. Di seguito, come già precedentemente fatto per le attività finanziarie si elencano, nell’immagine sottostante, estratta dal bilancio al 31/12/2015 di UBI Banca, le diverse possibilità di classificazione di passività finanziaria

42 Figura4. Estratto bilancio UBI Banca chiuso al 31/12/2015. Classificazione di passività finanziarie

La tavola sottostante, invece, riepiloga, per le voci dalla 10 alla 60, le possibili presenze per tipologia di strumento con suddivisione tra passività per cassa e strumenti derivati. Per ognuna delle voci dello Stato Patrimoniale si rinvengono, nella Nota integrativa (Parte B, Passivo, Sezioni dalla 1 alla 6), tabelle che dettagliano il valore aggregato di bilancio con riferimento alla composizione merceologica, alle eventuali tipologie di debiti subordinati e strutturati, ai debiti per leasing finanziario e alle coperture; non per tutte le voci sono previsti i medesimi livelli di dettaglio.

Voce 10 Debiti vs banche Voce 20 Debiti vs clientela Voce 30 Titoli in circolazione Voce 40 Pass fin di negoz Voce 50 Pass fin fari value Voce 60 Derivati copertura

Passività per cassa

-Debiti verso banche x x X

-Debiti verso clientela x x X -Titoli x x X Derivati -Derivati finanziari x x -Derivati creditizi x x

Tabella 4. Esempio di tavola riepilogativa della presenza di passività finanziarie per cassa o strumenti derivato

Di seguito sono illustrate le singole voci relative alle principali tipologie di passività finanziarie e alle principali poste del Patrimonio Netto.

Voci 10 e 20 Debiti verso banche e debiti verso clientela

In questa voce figurano tutti i debiti qualunque sia la loro forma tecnica.

Nella voce 10 figurano i finanziamenti ricevuti da banche e gli altri debiti verso banche, che riflettono le politiche di raccolta sul mercato interbancario; la voce comprende, inoltre, i debiti verso la BCE a fronte, ad esempio, di finanziamenti ricevuti nell’ambito di operazioni di politica monetaria.

Nella voce 20 è compresa l’intera raccolta da clientela, effettuata tipicamente attraverso depositi in conto corrente e depositi a risparmio, che rappresenta certamente una delle componenti più rilevanti del Passivo bancario.

43 Voce 30 Titoli in circolazione

Nella voce 30 sono iscritti i titoli emessi, inclusi i buono fruttiferi e i certificati di deposito quotati e non quotati, valutati al costo ammortizzato. Anche questa voce, nell’ultimo decennio, ha assunto grande rilevanza nel bilancio delle banche italiane, diversamente da quanto accade in altri paesi dell’Area euro.

Voce 40 e 50 Passività finanziarie di negoziazione e passività finanziarie valutate al fair value

Analogamente a quanto descritto relativamente alle attività finanziarie, anche per le passività finanziarie è previsto un doppio profilo di esposizione in bilancio: i debiti in senso stretto, che sono distinti in base alla tipologia di controparte e quelli rappresentati da titoli che rispettano le categorie dello IAS 39 (voce 40 e 50).

Formano oggetto di rilevazione nella voce 40 le passività finanziarie, qualunque sia la loro forma tecnica (titoli di debito, finanziamenti), classificate in modo autonomo dalla banca nel portafoglio di negoziazione. Ciò comporta che la loro valutazione di fine periodo siano effettuate al fair value e che i risultati di tali valutazioni abbiano impatto immediato sul conto economico. Le passività finanziarie di negoziazione includono:

a. i derivati non contabilizzati come strumenti di copertura;

b. le obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto;

c. le passività finanziarie detenute con l’intento di riacquisto a breve termine; d. le passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio unitario di strumenti

finanziari e per il quale esiste evidenza di gestione con finalità di negoziazione24.

Le passività finanziarie appartenenti a questa categoria, inclusi i derivati, sono valutate al fair value sia inizialmente che durante la vita dell’operazione; fanno eccezione i derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato di capitale il cui fair value non può essere valutato in modo attendibile e che, di conseguenza è valutato al costo.

Sono rilevate nella voce 50 le passività finanziarie, qualunque sia la loro forma tecnica (Titoli di debito, finanziamenti ecc.), designate al fair value, con i risultati valutativi iscritti a Conto Economico, sulla base della facoltà riconosciuta dallo IAS 39 (fair value option).

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Il trattamento contabile è analogo a quello della voce 40, con imputazione dei profotti e delle perdite alla voce 110 del Conto Economico, Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value.

Voce 60 Derivati di copertura

Nella voce figurano i derivati finanziari e creditizi di copertura che, alla data di riferimento del bilancio, presentano un fair value negativo.

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Capitolo 3

IAS 39: Rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari

3. Introduzione

Per ogni attività/passività finanziaria sono rilevanti i criteri di prima iscrizione o valutazione iniziale (initial recognition) e i criteri di valutazione successiva

(measurement); tali criteri sono differenziati a in funzione del portafoglio di

classificazione degli strumenti finanziari di cui si è detto precedentemente. Si sottolinea, inoltre, che esiste anche il momento della cancellazione dal bilancio degli strumenti finanziari (derecognition) a seguito della perdita del controllo dei relativi diritti contrattuali (ad esempio quando giudizialmente la perdita è definitivamente accertata). La valutazione iniziale concerne il valore al quale le attività o le passività finanziarie sono rilevate per la prima volta, essendo osservato, per le prime, il requisito dell’attesa di futuri benefici economici, essenzialmente costituiti da un afflusso di risorse finanziarie per la banca, e per le seconde assunzioni di un’obbligazione con conseguente deflusso di risorse e, quindi, con rinuncia dei benefici economici che lo stesso potrebbe apportare.

Il valore di rilevazione iniziale di uno strumento finanziario è il suo fair value che corrisponde al corrispettivo pagato per l’acquisto di un’attività finanziaria oppure ricevuto in cambio dell’emissione di una passività finanziaria ed è comprensivo dei costi di transizione. Per quanto concerne l’iscrizione, lo IAS 39 chiarisce che le attività e le passività finanziarie devono essere rilevate nello stato patrimoniale quando, e solo quando, l’entità diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento25.

La valutazione successiva è operata a fine esercizio per la determinazione dei risultati aziendali.

Nei paragrafi che seguono si descrivono i due fondamentali criteri di valutazione:  Il Criterio del Fair Value:

è il criterio di iscrizione iniziale di tutte le poste di bilancio a prescindere dalla tipologia; tale omogeneità nell’applicazione dei criteri di valutazione fra le diverse fattispecie viene meno nelle rilevazioni successive a quella iniziale.

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 Il Criterio del Costo ammortizzato:

è il criterio di valutazione da applicare negli esercizi successivi, ma solo per alcune poste.

Inoltre si illustra il procedimento di Impariment: non si tratta di un criterio vero e proprio, ma di una procedura che riguarda diverse categorie di attività, fra le quali le attività valutate con il criterio del costo ammortizzato.

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