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CAPITOLO III Impianto metodologico

5. Percorsi formativi della Polizia giudiziaria

Infine abbiamo cercato di capire su quali versanti le Forze dell’Ordine si formano. Sin dall’inizio della carriera la Scuola militare prepara i cadetti in merito alla normativa vigente, alle funzioni di PG e alla gestione dell’indagine investigativa e nello specifico al sopralluogo (tab. 1, estratto 47), ma non forma nell’ambito della gestione della raccolta delle dichiarazioni probatorie, considerata “erroneamente” una funzione apprendibile solo con la pratica e l’esperienza individuale. Fra i diversi Corpi solamente un’ispettrice della Polizia di Stato ha potuto recentemente partecipare ad un corso di aggiornamento sull’ascolto delle vittima.

Tab 1 Temi della formazione emersi dai Focus Group

Lotta all’immigrazione clandestina, Lotta alla contraffazione

Sicurezza sul lavoro Sopralluogo

Indagini investigative e rilievi Investigazioni scientifiche

Rilievi tecnici che riguardano la scena del crimine Contraffazione alimentari, medicinali, giocattoli Diritto internazionale dei conflitti armati Tecniche investigative reati contro i minori

Focus group - Arma dei Carabinieri II -Estratto n. 47 La formazione in PG

C1 L’infarinatura generale la devono avere tutti…un indottrinamento su tutto e poi da lei, a seconda delle capacità, presunte o accertate del soggetto, portarlo, non dico in determinati specializzazioni, ma in determinati settori…C2 La formazione in PG è solo sul campo. C3 Ci sono 2 anni di scuola per allievi sottoufficiali ….C1La stazione serve a quello, noi quando uscivamo dalla scuola per sottoufficiali andavamo li… purtroppo la teoria non trovava il riscontro dei fatti. (….) C2 La formazione era sul campo. Prima del concorso c’era la specializzazione…l’ultima l’ho fatta io. Appena 40 giorni di corso, poi uno faceva più polizia giudiziaria. E c’erano ancora le preture, dove c’era un ufficiale di Polizia giudiziaria che di solito faceva stazione. C1 Dopo di che la PG è fatta di aggiornamenti costanti…sul codice di procedura penale, codice penale…aggiornamento individuale

Generalmente dopo la tipologia di formazione predisposta, il novizio impara grazie all’affiancamento di un PG “anziano” o comunque di lunga esperienza (estratto 48).

Essendo talmente tante le attività e le funzioni da adempiere il periodo di orientamento professionale (Pombeni, 1990; Quadrio, Zucchi, 1998) e mentoring dura pochissimo. La fase del “noviziato”36 e della “prima assegnazione” (Depolo, 1991; Patrizi, 2005) si sovrappongono.

Nello specifico dell’interrogatorio e della raccolta della testimonianza il novizio viene affiancato, cioè “osserva chi sa fare”, 2/3 volte e poi agisce operativamente da solo.

Focus group - Guardia di Finanza I- Estratto n. 48 Imparare a gestire un interrogatorio

Vieni affiancato da un collega più esperto che potrebbe essere anche più giovane, però più esperto. L’anziano con meno esperienza lo affiancano ad uno più giovane con più esperienza. “Quello che magari non ha mai affrontato un caso di omicidio e quindi si trova a dover sentire a sommarie informazioni persone, trattandole come se si trovasse in un caso di furto che è ben diverso. È li il problema: le specializzazioni!In Italia purtroppo questo concetto qui del responsabile che deve dare direttive non esiste. La PG deve conoscere ogni fase” (Focus Group Arma dei Carabinieri II)

È molto importante anche la preparazione individuale, lo studio dei casi mediante dei “memorandum”, l’apprendimento di esperienze reperibili nella rete, l’approfondimento della norma e i suoi continui aggiornamenti.

36Sinteticamente possiamo affermare che la carriera organizzativa prevede generalmente cinque fasi:i l

pre- ingresso, il noviziato, la prima assegnazione, le successive assegnazioni e l’uscita dall’organizzazione (Depolo, 1991).

In alcuni Corpi Armati, come l’Arma dei Carabinieri, non esiste una formazione per specializzazioni, e gli operatori devono essere in grado di gestire ogni fase dell’indagine, a differenza di altri Stati europei (estratto 49).

Focus group - Arma dei Carabinieri II

Estratto n. 49 L’assenza di specializzazioni in Italia

“In Italia non esistono le specializzazioni come negli altri Stati Europei e non. Mentre in Inghilterra c’è il British Home Office che ha dei protocolli standard, in America il Federal Bureau Investigation e non solo, in Olanda e in Russia ce ne stanno altri, in Svizzera ci sta la Polizia di Losanna che ha determinati protocolli standard. Il Italia non esiste la figura del Responsabile della scena del Crimine e la figura del manager dell’attività dell’investigativa. La PG si trova a far fronte da solo alle situazioni più disparate e inimmaginabili di questo mondo… Mentre per un’indagine diretta sulla scena del crimine c’è il personale specializzato, nell’indagine diretta se succede i primi che trovano partono. Quindi si può trovare il collega preparato, che ha l’esperienza per affrontare.

Oltre l’affiancamento iniziale, risulta fondamentale durante tutta la carriera professionale il confronto informale con i colleghi. A volte si creano anche momenti settimanali in cui è possibile confrontarsi su specifici temi (“l’istruzione”) (estratto 50).

Focus group - Arma dei Carabinieri II Estratto n. 50 La formazione in PG

C3 Ma non solo, noi generalmente facciamo “istruzione”. Il comandante del Reparto, da noi c’è una capitano, settimanalmente, secondo un programma, si affrontano diversi argomenti, non solo polizia giudiziaria. Soprattutto PG per chi come noi lavora nel campo della PG. C2 Se però chi ti fa lezione ha interpretato male una variante la interpretano tutti male..

Abbiamo cercato poi di fare una prima comparazione in merito ai percorsi di formazione previsti in seno ai tre principali Corpi che hanno collaborato alla ricerca, utilizzando prevalentemente i siti Istituzionali37 e documentazione fornitaci delle stesse Forze dell’Ordine; nello specifico quali “pacchetti formativi” vengono predisposti in relazione alle esigenze formative del personale, i corsi generali obbligatori in occasione dell’addestramento; i corsi di aggiornamento in itinere; contenuti specifici dei moduli formativi; chi li organizza e chi sono generalmente i docenti, modalità di organizzazione e espletamento della formazione; obbligatorietà o meno del percorso formativo; criteri di coinvolgimento ai percorsi

di formazione (per ruolo gerarchico, anzianità, settore di appartenenza etc.). Presentiamo al riguardo delle brevi schede sintetiche.

La ricerca sui siti istituzionali, in merito alla formazione dei tre Corpi, anche in relazione alla Polizia Giudiziaria, fa emergere l’esigenza di provvedere al raggiungimento di una sempre maggiore professionalità del proprio personale, rispondente alle esigenze concrete della società ed ai suoi cambiamenti.

Alla formazione iniziale di carattere teorico pratico, di addestramento, perfezionamento e specializzazione, segue la formazione permanente e ricorrente, con particolare riguardo all’elevazione ed aggiornamento culturale attraverso la partecipazione a seminari, convegni o congressi su materie di specifico interesse rispetto alle domande di sicurezza dei cittadini ed alle nuove forme delinquenziali. Viene sempre più avvertita la necessità di dare ampio spazio alle attività investigative quale momento qualificante dell’attività di polizia giudiziaria. Altro elemento emerso nel corso dell’esame è la necessità degli Istituti di formazione di offrire una preparazione omogenea, frutto dell’esperienza personale di docenti di altissimo livello, per evitare che analoghe problematiche vengano affrontate in modo diverso. Vengono riportati nello specifico i contenuti della Formazione dei tre Corpi.

Arma dei Carabinieri Formazione

“L'addestramento del personale ha carattere di assoluta priorità nell'Arma dei Carabinieri, che è pienamente consapevole della sua determinante ricaduta sulla funzionalità dei comandi e dei reparti.L'azione, costantemente attenta all'evoluzione del contesto sociale e normativo, è rivolta nei confronti dei militari di ogni ordine e grado nella fase della formazione, dell'aggiornamento e della specializzazione, perseguendo l'obiettivo fondamentale di disporre di carabinieri capaci di concorrere efficacemente al soddisfacimento delle esigenze di sicurezza nazionale e di inserirsi a pieno titolo nell'ambito operativo internazionale ed, in particolare, europeo. In tale quadro, il peculiare assetto organizzativo dell'Istituzione, che si caratterizza - in maniera emblematica ed assolutamente singolare - per la distribuzione capillare sul territorio di strutture, uomini e mezzi, e la duplice connotazione, militare e di polizia, del servizio svolto impongono l'adozione di un modello addestrativo che privilegi l'attitudine all'autonomia decisionale ed organizzativa dei singoli, sviluppandone l'iniziativa ed il senso della responsabilità. Per il perseguimento di tali obiettivi, l'Arma si avvale della propria Organizzazione Addestrativa, articolata su un Comando delle Scuole, da cui dipendono la Scuola Ufficiali, la Scuola Marescialli e Brigadieri con due Reggimenti Allievi e la Brigata Scuole Appuntati e Carabinieri, con alle dipendenze 4 Scuole Allievi Carabinieri Effettivi.”38

Formazione investigativa

L’Arma dei Carabinieri, nel mese di ottobre 2008, ha inaugurato l'Istituto Superiore di Tecniche Investigative (I.S.T.I.) che ha il compito di svolgere corsi di formazione e di aggiornamento per quanto riguarda l’attività investigativa, sull'utilizzo delle più moderne tecniche di indagine e sull'impiego di tecnologie d'avanguardia. La didattica, che ha un taglio pratico ed è organizzata sulla base dei diversi tipi di incarico e sulle esigenze di specializzazione da soddisfare in concreto, è affidata a Magistrati, Professori universitari e professionisti forensi, ad esperti delle Sezioni Anticrimine del ROS, del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e dei Nuclei Investigativi provinciali maggiormente impegnati sul fronte delle indagini. L’Arma ha scelto un metodo di insegnamento che privilegia esercitazioni tecnico-pratiche, privilegiando le tecniche investigative per la localizzazione e la cattura di latitanti, le indagini patrimoniali, l'analisi criminale e gli strumenti di cooperazione internazionale di polizia.

Guardia di Finanza39 Formazione

L’Accademia della Guardia di Finanza, nasce il 9 febbraio 1896 per volere del re Umberto I, è il massimo istituto di formazione della Guardia di Finanza a cui è riservata la funzione formativa degli Ufficiali del Corpo. L’ordinamento didattico è stato adeguato alla riforma in materia universitaria ed al termine dei cinque anni, gli accademisti conseguono il grado di Tenente e la Laurea Specialistica in "Scienze della sicurezza economico-finanziaria". Per quanto riguarda la formazione dei sottufficiali del Corpo, invece, occorre risalire al 1886, quando un R. D. autorizzò il Ministro delle Finanze ad istituire dei reparti per preparare le guardie agli esami di idoneità. Occorre attendere il 1° febbraio 1924 per l’istituzione della Scuola Allievi Sottufficiali della R. Guardia di Finanza presso la quale saranno svolti d'ora innanzi i corsi d'istruzione degli allievi sottobrigadieri. Nel 1933 fu approvato il Regolamento per la Scuola che prevedeva l’organizzazione di corsi per la promozione al grado di sottobrigadiere, corsi di applicazione di polizia tributaria investigativa. Nel 1975 la durata del corso d'istruzione divenne di due anni e ad esso vennero ammessi oltre ai militari del Corpo anche ai giovani di età compresa tra i 18 ed i 26 anni, muniti del diploma di istruzione secondaria di primo grado. Nel 1984, fu poi costituito, sempre alle dipendenze della Scuola Sottufficiali, il Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, comprendente le attività agonistiche quali l'atletica leggera, judo, karate, nuoto, tiro a segno, canottaggio e canoa.

La Scuola di Polizia Tributaria è stata istituita nel 1923, con l’organizzazione del 1° corso di Applicazione per la Polizia Tributaria Investigativa, ed ha assunto l'attuale denominazione con legge 9 ottobre 1965 n. 1218. La Scuola fornisce la preparazione tecnico-professionale del personale del Corpo per "provvedere all'organizzazione e allo svolgimento di corsi di aggiornamento e di perfezionamento professionale per Ufficiali e Sottufficiali della Guardia di Finanza", come indicato nella Legge 29 ottobre 1965, n. 1218, e provvedere, altresì "allo svolgimento di ogni altro corso di qualificazione o specializzazione che sia disposto dal Comando Generale", come indicato dal D.M. 13 giugno 1967. La Scuola cura: l'Alta Formazione del personale della Guardia di Finanza, e, in particolare, l'Alta Qualificazione dei futuri quadri dirigenti del Corpo; la predisposizione e realizzazione di progetti formativi destinati ad Ufficiali e Funzionari di Polizia degli Stati Membri dell'Unione Europea e di Paesi terzi; la promozione di progetti di studio, ricerca e innovazione, in collaborazione con Enti ed Organismi del mondo scientifico, accademico e delle Istituzioni, sia nazionali che esteri, curando altresì la realizzazione di apposite linee editoriali.

39 Guardia di Finanza

La Polizia di Stato40

Scuola Superiore di Polizia

L'Istituto Superiore di Polizia, istituito con il D.P.R. 341 del 24 aprile 1982, è stato rinnovato in seguito all’emanazione del D.P.R. 256 del 1 agosto 2006, che ha modificato sia i compiti che l’assetto organizzativo e funzionale, facendone assumere la denominazione di SCUOLA SUPERIORE DI POLIZIA, quale istituzione di “alta formazione e cultura”, che annovera tra i suoi compiti la formazione, l'aggiornamento professionale e la specializzazione dei Commissari, dei Dirigenti e dei funzionari della Polizia di Stato ai fini della progressione in carriera, l’organizzazione di conferenze, convegni e seminari di studio per le esigenze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, lo svolgimento di attività di ricerca, documentazione e consulenza e, infine, lo sviluppo di attività formative per altre Forze di polizia, anche estere.

In virtù del D.Lgs. 155/2001, la Scuola si occupa anche della formazione iniziale dei Commissari e dei Dirigenti del Corpo Forestale.

La Scuola è l'erede delle due precedenti strutture di formazione: la Scuola Superiore di Polizia per i funzionari di Pubblica Sicurezza, sorta nel 1902 su iniziativa del Prof. Salvatore Ottolenghi, ordinario di Medicina Legale ed allievo di Cesare Lombroso, e l'Accademia, nata nel 1964, per gli Ufficiali del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza.

Il D.Lgs. 334/2000, concernente il "Riordino dei ruoli del personale direttivo e dirigente della Polizia di Stato", ed il D.M. 400/2003, che disciplina le modalità per lo svolgimento dei corsi, hanno innovato il sistema della formazione dei funzionari della Polizia di Stato, attraverso i seguenti tre momenti fondamentali: la formazione iniziale, che è stata completamente riformulata, sia per la durata dei corsi che per l'offerta formativa; la formazione dirigenziale, finalizzata a perfezionare le conoscenze per l'esercizio delle funzioni manageriali; la formazione permanente e ricorrente, che si sostanzia nell’organizzazione di corsi di aggiornamento.

Tutti i momenti formativi vedono la collaborazione del mondo accademico e sono integrati da diverse attività culturali, quali conferenze, convegni, seminari e workshop. Sono previste lezioni sulle tecniche di interrogatorio e sui metodi di comportamento con soggetti quali confidenti, pentiti, testimoni ed organi di stampa.