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2.2 ​ ​ La planimetria in Autocad e le sue problematiche.

4. I risultati delle analisi.

4.3.5 Periodo III, fase 5.

Intorno alla fine del II d.C. tutto l’edificio viene pesantemente danneggiato a causa di un possibile terremoto (vedi 1.1.1). Le murature e i tetti crollano non venendo ricostruiti e i vani cominciano a perdere le loro funzioni. I materiali vengono ritrovati nella sezione occidentale dello scavo e nel settore 1000. In quest’ultimo e nel vano O si segnalano le densità più alte di materiali. È da segnalare la completa assenza di materiali all’interno del portico X e del giardino AA (fig. 53).

Fig.53 La distribuzione dei materiali durante il periodo III, fase 5.

Anfore.

I materiali relativi a questa classe sono distribuiti in maniera sparsa su tutta la superficie della parte nord del complesso (fig. 54), nel vano P e nel settore 1000; nel quale sono ritrovate le maggiori concentrazioni all’interno delle UUSS 677, 1013 e 1001. Lo strato contenente la più alta densità è l’US 1013, in cui sono attestati 167 frammenti, identificata come riempimento del canale US -651. Anche gli altri strati US 677 e US 1001, contenenti rispettivamente 28 e 58 frammenti, sono interpretati come riempimento del canale. Da questo dato non è possibile intendere se le evidenze siano in giacitura primaria ma è possibile affermare la

defunzionalizzazione dell’US -651 in questa fase.

Fig. 54 La distribuzione delle concentrazioni delle anfore.

È interessante notare una discreta concentrazione di materiali (61 frammenti) all’interno del vano O nell’US 10.005. Lo strato è interpretato come una discarica estesa su tutto il settore facendo così ipotizzare la completa defunzionalizzazione dell’ambiente.

Ceramica comune da mensa e dispensa.

La distribuzione dei materiali di questa classe, come per le anfore, si sviluppa nella zona occidentale dell’edificio, con un’alta concentrazione nel vano O, nel settore 1000 e nel vano P (fig. 55).

Nel settore 1000 sono presenti maggiori densità negli strati (US 1013, US 677) identificati come riempimento od obliterazione del canale US -651. Un dato particolare proviene dall’US 1005, posta a ovest del settore e interpretata come discarica, in cui sono stati ritrovati 370 frammenti. Questa informazione permette di ipotizzare che oltre alla defunzionalizzazione del

canale US -651, il settore sia adibito anche come discarica.

Fig. 55 La distribuzione delle concentrazioni della ceramica comune da mensa e dispensa.

Nei vani P, W, J, R, Y, Z è testimoniata la presenza di numerosi frammenti all’interno dei crolli delle strutture e dei tetti. Questi indizi confermano la defunzionalizzazione degli ambienti ma permettono anche di affermare la presenza in giacitura primaria di questa classe ceramica al loro interno. Infine nel vano O sono presenti 86 frammenti nel butto US 10.005 confermando così il cambio di funzione dell’ambiente da produttivo a discarica.

Ceramica comune da fuoco.

I materiali si dispongono, come nelle classi precedenti, nella zona occidentale del complesso con elevate concentrazioni nei vani P, O, W, J e nel settore 1000 (fig. 56).

Fig. 56 La distribuzione delle concentrazioni della ceramica comune da fuoco.

Come descritto nei paragrafi precedenti, il settore 1000 possiede un’elevata quantità di materiali all’interno delle US di obliterazione (UUSS 1013, 677, 1001) del canale e nella discarica US 1005. Nel vano P sono presenti, all’interno del crollo parziale (US 2011) delle strutture murarie, 64 frammenti. Il fatto di trovare questa classe ceramica in un crollo conferma la giacitura primaria delle evidenze confermando così le interpretazioni delle fasi precedenti in cui si sosteneva la funzione dell’ambiente come cucina. Nel vano W e J sono presenti due strati, rispettivamente US 6508 e US 7016, interpretati come piani di abbandono degli ambienti nei quali sono presenti 31 frammenti nel primo e 28 frammenti nel secondo. Infine il vano O si conferma come luogo dedicato a discarica grazie al ritrovamento nell’US 10.005 di 255 frammenti sparsi su tutta la superficie del settore.

Terra sigillata italica.

Le maggiori concentrazioni di questa classe ceramica sono distribuite esclusivamente all’interno del settore 1000 con solamente 4 frammenti ritrovati all’interno del vano Y nello

strato di dilavamento US 6009 (fig. 57).

Fig. 57 La distribuzione della concentrazione dei frammenti di terra sigillata italica.

Nel settore 1000 gli strati in cui sono attestate le densità maggiori sono: UUSS 1013, 1001, 1005 e 595 con rispettivamente 75, 74, 13 e 115 frammenti. Tutte le unità stratigrafiche sono interpretate come riempimenti per la defunzionalizzazione del canale US -651 tranne US 1005 definita come discarica.

Terra sigillata tardo-italica.

A differenza della classe precedente, la distribuzione delle evidenze archeologiche comprende la zona occidentale del complesso con densità più elevate nei vani O, W, P e nel settore 1000 (fig. 58).

Fig. 58 La distribuzione delle concentrazioni dei materiali di terra sigillata tardo-italica.

Nel vano O sono presenti 132 frammenti all’interno dell’US 10.005 interpretata come discarica confermando quanto si è esplicitato prima sul fatto del cambio di funzione di questo ambiente. Nel vano W 78 frammenti sono ritrovati all’interno dello strato US 6510 identificato come crollo degli alzati delle strutture murarie USM 321 e 6524. Inoltre 38 frammenti sono presenti nello strato di abbandono US 6508. Nel settore 1000 la concentrazione più alta è riscontrata negli strati di obliterazione, US 594 e US 1003 del canale, con relativamente 28 e 51 frammenti. Infine nel vano P, all’interno del crollo US 2011, sono stati ritrovati 42 frammenti.

Ceramica a pareti sottili a impasto grigio e a impasto rosato.

I materiali sono disposti in basse concentrazioni in tutti i vani (ad esclusione del portico X e del giardino AA) ma con alte densità solamente nel vano O, nel vano K (unicamente per la

classe della ceramica a pareti sottili a pasta grigia) e nel settore 1000 (figg. 59, 60).

Fig. 59 La distribuzione delle concentrazioni dei frammenti di ceramica a pareti sottili a impasto grigio.

Nel vano O sono presenti all’interno della discarica US 10.005 23 frammenti di ceramica a pareti sottili a impasto grigio e 78 a impasto rosato. Nell’ambiente K è attesta la presenza di 6 frammenti di ceramica a pareti sottili a impasto grigio nell’US 9030 interpretata come un crollo delle murature del vano. All’interno del settore 1000 si notano alte concentrazioni di ceramica a pareti sottili a impasto rosato (98 frammenti) all’interno della discarica US 1005 mentre negli strati di obliterazione US 1003, 677, 594, 593 si ritrova la compresenza di entrambe le classi ceramiche con pochi frammenti.

Conclusioni.

In conclusione si può notare come dopo i crolli che interessano la maggior parte degli ambienti del complesso, essi perdano o cambino le loro funzioni. Soprattutto il vano O passa da una funzione produttiva a una di discarica. Il costante abbandono dell’edificio è testimoniato anche dall’obliterazione del canale US -651 e dalla discarica US 1005.

4.4 Periodo IV.

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