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poggerà su colonne industriali ?

Nel documento Cronache Economiche. N.131, Novembre 1953 (pagine 29-33)

M A R T O N

Le nuove prospettive che si aprono ai rapporti fra Italia e Grecia, posti in evidenza da recenti prese di contatto fra i maggiori esponenti della politica e dell'economia dei due Paesi, rendono particolarmente interessanti le osser-vazioni e i rilievi che il nostro collaboratore ci scrive in relazione ad un suo viaggio effettuato nei vari centri della Penisola Egea durante gli ultimi mesi passati.

Fino all'aprile di quest'anno pochi erano i turisti che, sbarcati a II Pireo, il ben noto porto di Atene, raggiungevano la capitale greca usu-fruendo dei tanti, talvolta lussuosi, taxi. Tradotta in lire, una corsa, coi relativi bagagli, poteva co-stare sulle quattromila lire; il trenino sotterra-neo era ben più economico. Dall'aprile in poi, in-vece, il viaggiatore più controllato nelle spese, si concede senza esitazioni il gusto di arrivare in Atene a bordo di una Buick Eight o di una Pa-nard, o di una Oldsmobile. Non che le tariffe siano diminuite dall'aprile in qua, ma la decisione eroica che giusto a quell'epoca il Governo greco ha preso sul piano monetario ed economico, la svalutazione della dracma del 50 per cento, ha reso possibile allo straniero l'acquisto di ogni cosa e il pagamento di ogni servizio con relativa tranquillità economica. In base alla svalutazione oggigiorno si cambiano in Atene 30 mila dracme per dollaro (per essere esatti, dedotte le spese bancarie, per ogni dollaro si ha in cambio 29.900 dracme). Per una lira italiana si ottengono 48 dracme, per un franco francese 84 e per una lira sterlina 84 mila.

In Grecia la minima spesa forma un ammon-tare impressionante. Ogni cartellino dei prezzi ha delle cifre significative seguite da molti zeri. Non-ostante ciò per chi arriva dall'estero la Grecia è una buona terra turistica, come lo sono l'Austria e la Spagna. Proprio per questo si prevede che il flusso turistico potrà dare alla Grecia un au-mento delle quote di bilancio cosiddette invisibili. Fino all'anno scorso l'apporto del turismo al bi-lancio dello Stato variava intorno ad una quindi-cina di milioni di dollari all'anno. Il deficit della bilancia commerciale greca ammontò nel 1951 a 296 milioni di dollari e nel 1952 a 226 milioni di dollari. Nel compiere un giretto in Grecia, stando

semplicemente alle apparenze, par di essere mi-lionari; si maneggia facilmente valuta per cen-tinaia di migliaia di dracme al giorno. Se si tien conto dei valori relativi il sogno sfuma, natural-mente, anche soltanto nell'acquistare il giornale che, ad esempio, costa mille dracme (tale è il costo de « Le Messager d'Athenes » ; le plus ancens

quotidiens atlieniens).

Bene invogliati dal costo relativamente mo-desto dei taxi, dalla possibilità di poter libera-mente scegliere tra una Ford ultimo modello, e una lussuosissima cabriolet di un'altra delle no-tissime Case americane, nessuno esita ad ado-perare i taxi cittadini anche per percorsi brevi, dalla celebre piazza Omonia al Licabette, o alla piazza della Costituzione o semplicemente per fare un giro nell'antico e caratteristico Plaka.

Una valutazione dell'effettiva consistenza eco-nomica della Grecia moderna, un barlume di chia-rezza sullo sviluppo futuro di questo Paese non li si può avere così, andando col naso all'aria da un quartiere popolare ad uno aristocratico, girando nei noti quartieri archeologici della NOVAE A T H E

-NAE, o dell'Acropoli o facendo qualche rapida puntata a Khephisia, nè, tanto meno, dando uno sguardo alla configurazione della città dal

Lica-bette. Tutto questo è ovvio, occorre basarsi sui

dati che i documenti mettono in rilievo dopo un adeguato accertamento della loro esattezza.

Non si può evidentemente pensare all'econo-mia greca soppesando o facendo sgranare tra le mani il tipico Komboloy. Quest'ultimo, una specie di rosario con grani di ambra e senza croci (com-pletamente areligioso) è rimasto quasi una tradi-zione ma raramente viene a scorrere tra le mani dei greci. Essi, è vero, affollano i vari locali che a centinaia si incontrano sulle rette e lunghe strade del nord Atene o nelle numerose e

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GENERALE INDICE

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Il " barometro economico " segna un deciso miglioramento anche nel campo della produzione di energia elettrica. ~ Indice di produzione 1948 — 100; indice 1952, minimo 158 massimo 174.

riose viuzze del Plaka. Il noto strumento musi-cale nazionale e il canto, quasi del tipo flamenco, accompagnano il pranzo e gli ozi degli ateniesi, ma tutto è fatto a tempo debito, molte ore sono dedicate alla ricostruzione come è dimostrato dal continuo incremento che l'indice delle attività eco-nomiche subisce. Infatti, almeno per quanto ri-guarda il settore industriale, uno dei settori an-cora in fasce, l'aumento dell'indice è sensibile.

L'indice mensile della produzione industriale dimostra infatti un orientamento nettamente fa-vorevole; nel 1953 si è passati dal 118 di gen-naio, al 128 di aprile, al 140 di luglio, al 151 e 160 rispettivamente per settembre e ottobre.

Il merito di ciò va attribuito al popolo greco e al suo Governo che si sono imposti dei chiari e precisi obiettivi. Si vuol giungere al pareggio del bilancio dello Stato tramite economie severe in ogni spesa statale, con una riorganizzazione del sistema fiscale e con l'affrancazione dell'economia nazionale dalle bardature ingiustificate. Si vuol creare un'atmosfera di fiducia e di stabilità del-l'economia greca al fine di risollevare le imprese locali ed incoraggiare altri investimenti di capitali greci e nuovi investimenti di capitali stranieri. Si pensa di incrementare la produzione interna migliorando nel contempo il potenziale di espor-tazione. Particolare attenzione viene rivolta al tasso di interesse bancario, per ridurlo nei limiti efficaci ai fini di un rapido sviluppo dei finan-ziamenti.

Come abbiamo detto all'inizio, il riadattamento della dracma di fronte alle valute straniere, mi-sura presa con la piena approvazione del Fondo Monetario Internazionale, ha creato le condizioni

necessarie per favorire l'espansione del commer-cio estero greco e per attirare in Grecia capitali stranieri. Tale misura ha inoltre consentito al Governo di abolire i contributi alle importazioni e i sussidi alle esportazioni. La tendenza alla sta-bilità economica, che la Grecia ha accentuato me-diante i provvedimenti di Governo e con la massa del lavoro agricolo ed industriale, ha creato al-tresì sane basi di fiducia per gli altri Paesi. Il Governo degli Stati Uniti ha recato alla Grecia un vasto appoggio ordinando commesse militari per più di 23 milioni di dollari.

Gli organismi internazionali, quale la Banca Internazionale e la Import Export Bank hanno vivamente seguito i piani economici greci. La loro Ritenzione venne attratta soprattutto dal piano per l'industrializzazione del Paese.

La nuova Grecia poggerà su colonne indu-striali?

Non è molto facile prevedere fino a quale punto l'industria greca potrà svilupparsi, nè facile è la valutazione del rapporto futuro tra il peso dell'agricoltura e quello dell'industria nell'auspi-cato prossimo bilancio statale in pareggio, e, forse, in attivo.

Ecco alcune considerazioni sul piano indu-striale secondo quanto il Ministro del coordina-mento, on.le Markezinis, ebbe a dichiarare re-centemente.

Il programma, dichiarato assolutamente rea-listico, che venne illustrato anche a Washington, è diviso in tre parti.

La prima si riferisce al completamento di altri lavori di bonifica per un importo totale in dollari di 22.400.000 dollari. Essi comprendono le prin-cipali grandi opere di irrigazione nella piana di Salonicco, che coprono un'area di 100 mila ettari, una serie di opere contro le inondazioni e di opere di irrigazione nella vallata dell'Acheloes. Agli altri lavori, che sono soprattutto una que-stione di risorse interne, provvederà in seguito la crescente economia greca.

Il " T U R I S M O " p o t r e b b e divenire u n a v o c e i m p o r t a n t e nel bilancio greco qualora venissero s a p i e n t e m e n t e ed e f f i c a c e m e n t e sviluppate le attrezza-ture alberghiere e riordinati e completati gli importanti musei nazionali.

400

300

200

100

1 ^

1948 1949 1950 1951 1952 1953

Andamento dell'indice di produzione delle industrie estrattive.

La seconda parte concerne il programma di elettrificazione il quale da una parte assicura il completamento dei lavori già in corso e dall'altra riconosce la necessità di eseguire nuovi lavori. È questa una parte essenziale del programma ed è di importanza decisiva. I lavori che si devono completare sono: la centrale termica di Aliveri e le opere idroelettriche dell'Agra, del Ladon e del Louros. I nuovi lavori seguono questo ordine. Anzitutto il collegamento delle reti di trasporto di corrente elettrica del Nord e del Sud per un importo totale di due milioni 600 mila dollari. Senza questa somma, relativamente insignificante, tutto il programma di elettrificazione della Grecia, compreso il vecchio, resterebbe come mutilato. Gli impianti dell'Agra che, come dicono i tecnici, co-stituiscono un'opera di punta, sarebbero suffi-cienti per il compito che dovrebbero avere nella Grecia del Nord ed incapaci di aiutare la Grecia del Sud e, nello stesso tempo, incredibilmente costosi.

Ecco ora i nuovi lavori di elettrificazione, per i quali si può dire, senza esagerazione, che tra-sformeranno la struttura dell'economia greca. Con la modificazione della convenzione concernente Tolemaide, si aggiunge all'economia del Paese una centrale termica di 40 mila Kw. la quale produrrà a costi particolarmente bassi. Si procederà in seguito alla valorizzazione del Megdova, centrale di una potenza di 84 mila Kw. che richiede una spesa globale di 15.500.000 dollari.

L'Acheloos è la più grande opera, di una po-tenza di 184 mila Kw. e di un valore globale di

54 milioni di dollari, che più di ogni altra con-tribuirà non soltanto a trasformare l'aspetto delle regioni che il fiume attraversa, ma quello dell'in-tera Grecia, perchè la sua realizzazione apre la via ad un'altra grande aspirazione ellenica: ve-dere le bauxiti greche che saranno trasformate in alluminio.

La terza parte del programma concerne i la-vori industriali. Il loro importo totale si eleverà a 117 milioni di dollari dei quali 75 per le indu-strie basilari e 42 milioni per diverse altre opere industriali. Le industrie basilari, comprese nel programma sono le seguenti: industria dell'azoto, raffinerie di petrolio, industrie della soda, saline, industrie dell'alluminio, del magnesio e del ferro-nichel, raffinerie dello zucchero. In particolare, per le industrie dell'azoto, la realizzazione assi-curerà un risparmio netto in valuta superiore agli otto milioni di dollari all'anno e nello stesso tempo concimi abbondanti e a buon mercato, che molto contribuiranno allo sviluppo dell'agricoltura. Le raffinerie di petrolio procureranno al Paese un risparmio di circa 5.500.000 dollari all'anno men-tre gli impianti non costeranno che 12 milioni di dollari.

Le regioni ricche di bauxite, dal Parnasso fino all'Othrys, forniranno al Paese, grazie all'elabora-zione e all'esportaall'elabora-zione di un maggior quantita-tivo di bauxite, un reddito accresciuto di non meno di tre dollari a tonnellata per la bauxite e di oltre 50 dollari a tonnellate per l'allumina, con un profitto annuo in valuta superiore ai quat-tro milioni di dollari.

La funivia da Itea a Stylis per un importo di 6.800.000 dollari è opera preziosa per lo sfrutta-mento industriale della regione, per l'industria dell'alluminio e del nichelio e contemporaneamente di grande valore per la sicurezza nazionale.

Come è noto, in tutta l'Europa non esistono altre miniere di nichelio che quelle di Larimma in Grecia e di Petsamo in Finlandia. L'industria di sfruttamento del nichelio e dei suoi preziosi pro-dotti assicurerà al Paese un introito annuo di 23 milioni di dollari e nello stesso tempo faci-literà il piazzamento dei prodotti agricoli perchè il nichelio non cerca la clientela, ma è cercato dalla clientela e di conseguenza ha il potere di porre condizioni.

L'importo totale di tutto il programma si eleva a 235 milioni di dollari dei quali 131 milioni e 400 mila dollari in valuta e 105 milioni e 600 mila dollari in dracme.

Occorreranno da tre a cinque anni per portare a compimento il programma, compresi anche i lavori dell'Acheloos. I risultati immediati che si attendono dalla realizzazione del programma sono, oltre l'aumento del reddito nazionale e il conse-guente miglioramento reale del livello di vita dei greci, un risparmio di circa 90 milioni di dollari annui, sia per l'aumento delle esportazioni sia per la riduzione delle importazioni. Verrà data nello stesso tempo una seria soluzione al pro-blema della disoccupazione, grazie all'utilizzazione di migliaia di operai. Senza contare i vantaggi generali indiretti derivanti dall'accrescimento del-l'attività commerciale e produttiva in genere.

Nel documento Cronache Economiche. N.131, Novembre 1953 (pagine 29-33)

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