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Politiche di gestione del rischio di credito

Nel documento Findomestic Banca. Bilancio (pagine 149-152)

Sezione 19 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Per la Banca, il rischio si manifesta principalmente in relazione alla propria attività caratteristica di concessione di finanziamenti alla clientela “retail”, in quanto il “core business” è rappresentato dall’attività di credito al consumo. Al fine di perseguire una gestione efficace e prudente del rischio di credito, la Banca si è dotata di sistemi volti alla corretta individuazione, misurazione e gestione del rischio stesso.

La Banca ha costituito un sistema integrato di gestione del rischio di credito, che prevede la definizione di regole che individuano quanto segue:

- specifiche modalità di controllo e monitoraggio del rischio;

- modalità e deleghe operative relative alle funzioni aziendali coinvolte;

- limiti operativi associati all’attività delle stesse.

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In riferimento alla Policy aziendale, le funzioni coinvolte nella gestione del rischio, in particolare con riferimento al rischio di credito, sono le seguenti:

- il Consiglio di Amministrazione;

- il Collegio Sindacale;

- l’Alta Direzione;

- il Comitato Rischi Aziendali;

- la Direzione Rischi.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Findomestic Banca S.p.A., per garantire una valutazione adeguata del merito creditizio della clientela, ha sviluppato internamente dei modelli di scoring predittivi del rischio per ogni canale di attività (centri cliente, operatori commerciali, partners bancari, etc.) e dei modelli di scoring comportamentali volti a misurare la probabilità di insolvenza sulla base di caratteristiche sociodemografiche della controparte, di informazioni sulla situazione in essere e di informazioni comportamentali su una profondità storica di diversi mesi.

Tali strumenti sono integrati in Sistemi Esperti gestiti da unità specifiche della Direzione Rischi. I Sistemi Esperti sono dunque sviluppati sia per offrire delle decisioni sulla base dei valori scores e sulla base di regole metodologiche sia per fornire indicazioni e supporto alle attività di colloquio commerciale e di studio.

Le Politiche d'Accettazione Clienti ed Intermediari unitamente alle regole poste sui Sistemi Esperti sintetizzano i principali sistemi di gestione dell’acquisizione del rischio e vengono costantemente monitorati e controllati.

Le funzioni dedicate alla gestione dei rischi analizzano e valutano i singoli rischi aziendali, quantificandone, dove possibile, il grado di esposizione e gli impatti economici (misurazione del livello di perdita). In particolare:

- sviluppano, mantengono e monitorano le metodologie e gli strumenti di supporto per la valutazione dei rischi, assicurando la stabilità e la robustezza dei modelli sottostanti;

- monitorano puntualmente i livelli di esposizione al rischio;

- valutano/misurano, attraverso specifici indicatori precoci del rischio, le esposizioni ai rischi aziendali;

- individuano eventuali azioni di mitigazione dei rischi a fronte di gradi di esposizione calcolati e ritenuti critici, monitorando lo stato di avanzamento degli interventi. Delle misure correttive individuate e dell’attività di monitoraggio è data informazione periodica all’Alta Direzione;

- coordinano, per gli ambiti di propria competenza, l’implementazione e la gestione degli applicativi informatici a supporto della rilevazione, del controllo e della misurazione dei rischi;

- sviluppano e producono la reportistica di competenza.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

I sistemi di misurazione del costo del rischio sono stati omologati alle indicazioni previste nel principio IFRS 9.

In particolare è stato sviluppato, per tutti i prodotti, un motore di calcolo automatico per la determinazione delle componenti del costo del rischio.

Modifiche dovute al COVID-19

Valutazione dell’incremento significativo del rischio di credito (SICR)

Findomestic, anche alla luce del rinnovato contesto normativo sulla valutazione dei crediti connesso alle moratorie promosse ex-lege e da Assofin (cfr. relazione sulla gestione) non ha ritenuto necessario apportare adeguamenti al processo di valutazione del rischio di credito del suo portafoglio.

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146 Misurazione delle perdite attese

Ferma restando la metodologia di calcolo del fondo svalutazione per il rischio di credito, redatta secondo i principi contabili IFRS9, la Banca ha provveduto, in accordo con la metodologia del Gruppo BNP Paribas, ad applicare un correttivo metodologico per prendere in conto gli effetti delle moratorie concesse ai clienti.

Tale correttivo è stato applicato sulle pratiche a cui è stata concessa la moratoria, sia durante la sospensione dei pagamenti sia dopo la ripresa degli stessi. Prendendo in conto sia il rischio di credito attuale delle pratiche con moratoria, che avrebbe potuto essere sottostimato durante il periodo di sospensione, sia il rischio di credito futuro di tali pratiche.

L’approccio forward looking è stato applicato a tutto il portafoglio crediti, utilizzando le variabili macroeconomiche fornite dal Gruppo BNP Paribas, opportunamente selezionate in base al contesto economico e di mercato in cui opera Findomestic, aggiornate più volte per adeguarsi tempestivamente all’evoluzione del contesto. Tali variabili macroeconomiche sono tra gli input di base dei modelli di previsione.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nell’ambito delle misure a mitigazione del rischio di credito un elemento importante è stato quello dell’implementazione di nuovi strumenti di prevenzione delle frodi, in particolare nell’ambito dell’e-commerce e dei prestiti on-line, attivando nuovi strumenti informatici ed individuando nuovi profili di clientela ad alto rischio.

Inoltre la Banca si è impegnata a sostenere il mercato del credito al consumo tramite anche gli accordi con i venditori, supportando in particolare gli accordi con i partner più significativi, ricercando il giusto equilibrio tra sviluppo del business e mitigazione del rischio di credito.

Nell’ambito del settore Auto, dove Findomestic opera anche nel finanziamento diretto ai venditori (stock financing, wholesale) è continuato il supporto alla rete dei concessionari: le linee di credito sono rimaste attive e disponibili senza operare riduzioni degli importi originariamente concessi; inoltre, durante il lockdown, la Banca ha concesso ai dealer proroghe di 60 giorni sulle fatture in scadenza, al fine di preservare la loro stabilità finanziaria.

Per quanto riguarda gli aspetti regolamentari connessi alla gestione del rischio di credito, nel corso del 2020 sono state portate avanti diverse attività nell’ambito di tre principali direttive:

- svolgimento delle attività necessarie per le implementazioni della nuova definizione di default ai fini del recepimento della normativa EBA/GL/2016/07 “Linee guida sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’art. 178 del regolamento (UE)” il cui completamento è previsto in linea con le scadenze normative;

- svolgimento delle attività necessarie all’adeguamento dei processi aziendali per la gestione e il monitoraggio dei crediti deteriorati (Non Performing Loan) ai fini del recepimento della normativa EBA/GL/2018/06 “Orientamenti sulla gestione di esposizioni deteriorate e oggetto di concessioni” e delle disposizioni normative della BCE e del Parlamento Europeo;

- svolgimento delle attività necessarie per passare dal metodo di calcolo dei requisiti patrimoniali Standard relativi al rischio di credito al metodo Internal Rating Based - IRB avanzato. Tale progetto rientra nel contesto di “Roll-Out” del modello IRB avanzato di BNP Paribas Personal Finance, già validato dall’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR - Banca di Francia).

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147 3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

Le strutture operative che sviluppano il trattamento del cliente in ritardo prima della decadenza del beneficio del termine sono sia interne che esterne in outsourcing: cinque contact center Findomestic dislocati sul territorio nazionale (Milano, Firenze, Roma, Napoli e Catania) vengono affiancati da outsourcer esterni specializzati nel trattamento del cliente in ritardo. La gestione ripartita, interna ed esterna, garantisce flessibilità, tempestività, specializzazione operativa ed un forte presidio dei ritardi precoci.

La mancata regolarizzazione prolungata dei ritardi nei pagamenti comporta la decadenza del beneficio del termine per i clienti. Anche su questi clienti si sviluppano trattamenti con strutture sia interne che esterne in outsourcing, facendo prevalere sempre l’azione stragiudiziale rispetto alla marginale azione giudiziale. Un contact center interno effettua i primi trattamenti telefonici lasciando alla rete di outsourcer, l’azione di esazione domiciliare e giudiziale. Parte dei crediti non recuperati sono oggetto di cessione pro soluto verso banche ed investitori specializzati nel recupero del credito, con la finalità di mantenere la quota di crediti deteriorati sempre sotto controllo ed all’interno dei parametri normativi previsti e mantenere il rischio di credito ai migliori standard di mercato.

Tutta la catena di gestione dei crediti deteriorati ha un’azione continua di monitoraggio della qualità del servizio sviluppata attraverso sistemi di controllo ed indagini di Customer Satisfaction.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Si precisa che alla data di riferimento la Banca non detiene attività finanziarie impaired acquisite o originate.

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