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PREGHIERA DI BENEDETTO PAPA X III

P E R IM P E T R A R E DA DIO L A G R A Z IA D I NON M O R IR E D I M O RTE IM P R O V V IS A .

Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vo­

stra A gonia e sudor di Sangue, e per la Morte vostra liberatem i, V i supplico, dalla morte su­

bitanea ed im provvisa.

Benignissimo Signore Gesù, per l ’ acerbissima ed ignominiosissima Flagellazione e Coronazione vostra, per la vostra Croce e Passione amaris­

sima e per la vostra Bontà umilmente V i prego che non perm ettiate, che io improvvisamente m uoia, e senza i Santi Sacramenti passi da questa vita all’ eternità.

Mio amatissimo Gesù, m io Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori v os tri, pel vostro prezioso Sangue e per le sagrosante vostre Pia­

g h e : per quelle vostre, o m io dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus meus, Deus meus, Ut quid dereliquisti me? e per quel forte g rid o : P a d re, nelle tue mani raccomando lo Spirito mio; ardentissimamente V i prego di non levarm i tantosto da questo m ondo. Le vostre mani, o mio Redentore, m i hanno fatto e for­

mato tutto intieramente. Deh! non mi precipi­

tate si presto; datem i, V i supplico, spazio di penitenza; concedetem i un transito felice ed in grazia vostra, affinchè io V i ami con tutto il cuore, V i lodi e V i benedica in eterno.

Signor mio Gesù C risto, per quelle cinque P ia g h e , che l ’ amore verso di noi V i fece in Croce, soccorrete ai vostri servi redenti c o l v o ­ stro preziosissimo Sangue... Sanguinisque p re­

tiosi, quem in mundi pretium, R ex effudit gen­

tium.

PREGHIERA

P E R LA BUONA M O R T E .

Gesù Signore, D io di bontà, Padre di mise­

ricordia, io mi presento dinanzi a V o i con cuore umiliato e contrito: V i raccomando la mia ul­

tima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

Quando i miei piedi im m obili mi avvertiranno che la mia carriera in questo m ondo è presso a finire; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le m ie mani trem ole e intorpidite non potranno più strin gervi, Crocifisso mio Bene, e mio m algrado lascierovvi cadere sul letto del mio dolore ; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando i m iei occh i, offuscati e stravolti a l- l ’ orror della m orte imminente, fisseranno in V oi g li sguardi languidi e m oribondi; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le mie labbra fredde e tremanti p r o - nunzieranno per l ’ ultim a volta il vostro Nome adorabile; misericordioso G esù , abbiate pietà di me.

Quando le mie guancie pallide e livide inspi­

reranno agli astanti la compassione ed il ter­

rore, e i miei capelli bagnati dal sudor della

morte, sollevandosi sulla mia testa, annunzie- ranno prossim o il mio fine; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le mie o re c c h ie , presso a chiudersi per sempre ai discorsi degli u om in i, si apri­

ranno per intendere la vostra voce, ch e pronun- zierà l ’ irrevocabile sentenza, onde verrà fissata la mia sorte per tutta l ’ eternità; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando la mia immaginazione agitata da or­

rendi e spaventevoli fantasmi sarà immersa in m ortali tristezze, ed il mio spirito turbato dall’ a­

spetto delle mie iniquità e dal timore della vostra giustizia, lotterà contro l ’ angelo delle tenebre, che vorrà toglierm i la vista consolatrice delle vo­

stre m isericordie e precipitarmi in seno alla dispe­

razione; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando il mio debole cuore oppresso dal do­

lore della malattia sarà sorpreso dagli orrori di m orte e spossato dagli sforzi che avrà fatto contro ai nem ici della mia eterna salute; misericor­

dioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando verserò le mie ultime la g rim e , sin­

tom i della mia distruzione, ricevetele in sacri­

fizio di espiazione, acciocché io spiri com e una vittim a di penitenza, ed in quel terribile m o­

mento; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando i m iei parenti ed amici, stretti a m e d ’ intorno, s’ inteneriranno sul dolente mio stato, e V ’ invocheranno per m e ; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando avrò perduto l ’ uso di tutti i sensi ed il m ondo intero sarà sparito da m e , ed io ge­

m erò nelle angoscie dell’estrema agonia e negli affanni di morte; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando gli ultim i sospiri del cuore sforze­

ranno l ’ anima mia ad uscire dal corpo, accetta­

teli com e figli di una santa impazienza di venire a V oi, e V o i, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando l ’ anima mia sull ' estr emità delle lab­

bra uscirà per sempre da questo mondo e lascierà il mio corpo pallido, freddo e senza vita, accet­

tate la distruzione del mio essere co me un o - m a g g io , che io ven go a rendere alla vostra Divina Maestà, ed a llora ; misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando finalmente l ’ anima mia com parirà di­

nanzi a V oi, e vedrà per la prima volta lo splen­

dore immortale della vostra Maestà, non la ri­

gettate dal vostro cospetto; degnatevi riceverm i n el seno amoroso della vostra m isericordia, af­

finchè io canti eternamente le vostre lodi: mi­

sericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

O R A Z I O N E .

O Dio, che condannandoci alla m orte, ce ne avete nascosto il momento e l ’ o r a , fate c h ’ io passando nella giustizia e nella santità tutti i giorn i della v ita , possa meritare d ’uscire di questo mondo nel vostro santo amore, pei me­

riti del nostro Signor Gesù C risto, ch e vive e regna con V oi n ell'u n ità dello Spirito Santo.

Così sia.

Leone XII accordò l ’ Indulgenza di 100 giorni a chi recita divotamente e con cuore contrito detta Preghiera; ed a chi la reciterà ogni giorno per un mese Indulgenza Plenaria alle solite condizioni.

ORAZIONE

P E R L E A N IM E D E L P U RG A T O RIO .

O Signore onnipotente, il quale per l ’ amore ch e portate agli uomini V i degnaste di prendere umana carne, di Vivere fra g li stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti m eriti che ci procuraste co l vostro preziosissimo Sangue, V i prego di vol­

gere uno sguardo pietoso ai tormenti, che sof­

frono nel P u rgatorio quelle anime ben ed ette, che, partite da questa valle dì pianto in grazia vostra, soffrono g li ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia. Accettate adunque, o pietosissimo Id d io , le p reg h iere, che per esse umilmente V i o ffr o , traetele da quel carcere tenebroso e chiamatele alla gloria del Paradiso.

V i raccomando particolarmente le anime d e’ miei parenti, benefattori spirituali e tem porali, e in ispecial m odo q u elle, a cu i posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. V er­

gine Santissima, Madre p ietosa , Consolatrice

degli afflitti, intercedete V oi per quelle anim e, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel P arad iso, che loro sta preparato.

Te ergo quaesumus, famulis tuis subveni.

Quos pretioso Sanguine redemisti.

Pater, Ave e Requiem.

ATTO EROICO DI CARITÀ ln suffragio delle A n im e del P u rg a to rio .

Dio m i o , in unione ai meriti di Gesù e di M aria, V i offro per le Anim e del Purgatorio tutte le mie opere satisfattorie, e quelle da al­

tr i a me applicate in vita, in m orte, e dopo la mia morte.

Pio IX concesse per quest’Atto: 1° Ai Sacer­

doti l’Altare privilegiato quotidiano. 2 ° A tutti iF e - d eli Indul. Plenaria per i Defunti ogni volta che si comunicano, e ogni Lunedì udendo Messa pei medesimi: visitando in ambi i casi qualche Chiesa e pregando secondo l ’ intenzione del Sommo Ponte-

ce. 3° A chi poi fosse impedito di udir la S. Messa il Lunedì, di poter applicare a questo fine la Messa d ’ obbligo della Domenica 0 quella di Precetto. 4°

E a chi non potesse fare la Comunione, diede la facoltà ai Confessori di commutarla in altra opera d i pietà. 5° Per tutti, ogni Indulgenza concessa e d a concedersi è applicabile ai Fedeli defunti.

DIVOZIONE A S. G IU S EP P E

Colla divozione a Gesù ed a Maria deve andare congiunta la divozione al glorioso Patriarca San Giuseppe. Imperocché dopo Gesù e Maria Egli è il Santo, che più di tutti si inerita la nostra venera­

zione e il nostro amore per la sublime sua dignità.

I suoi meriti furono sì alti, la sua santità sì grande, che la stessa Santissima Trinità lo elesse a Sposo della più pura delle vergini, della più eccellente e più amabile creatura, che è Maria Santissima;

lo fece Custode e quasi Padre di Gesù Cristo vero Figlio dell’ Eterno Iddio; gli confidò insomma i due tesori più preziosi che possedesse il Cielo e la terra, che sono Gesù e Maria.

S. Teresa ci anima a ricorrere sovente a questo Santo dicendo: « Io non mi ricordo di aver finora supplicato S. Giuseppe per cosa alcuna, senza che Egli mi abbia consolata. I favori e le grazie grandi, che mediante l ’ intercessione di questo Santo io ho ricevuto da D io; i pericoli, dai quali mi ha libe­

rata sì nell’ anima come nel corpo, sono cose ma- ravigliose. Vorrei persuadere ad ognuno la divo­

zione verso questo glorioso Patriarca, per la grande esperienza che ho dei beni grandi, che Egli ottiene da Dio. Solo per amor di Dio domando che chi non mi crede ne faccia la prova, e vedrà che gran bene sia l ’ essere divoto di questo santo Patriarca. » Queste parole bastino a stimolarci ad essere divoti dello Sposo purissimo di Maria Immacolata, e Padre putativo di Gesù.

S. Giuseppe, avendo avuto la invidiabile sorte di morire assistito da Gesù e da Maria, viene dato per Protettore ai moribondi. Siamogli dunque divoti in vita, se vogliamo averlo per nostro aiuto in morte.

Per la grande dignità poi, a cui fu elevato san Giuseppe, per aver protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici, mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli Cristiani, il Papa Pio IX con decreto degli 8 Dicembre 1870 dichiarò san Giuseppe Patrono universale della Chiesa Cattolica, e sollevò a rito doppio di prima classe la sua Festa del 19 Marzo.

P er queste ragioni io vi raccomando, o figliuoli miei, di professare a questo Santo una grande di­

vozione.

IL M E S E D I M A R Z O C O N S A C R A T O A S A N G IU S E P P E .

P io IX concede a tutti i Fedeli, che dedicheranno l ’intero mese di Marzo con qualche pratica quoti­

diana di pietà ad onorare il glorioso Patriarca San Giuseppe, Indulgenza di trecento giorni in ciascun dì del mese, e Plenaria in un giorno scelto ad ar­

bitrio, purché pentiti, confessati e comunicati, pre­

ghino secondo l a mente del Sommo Pontefice. Inol­

tre lo stesso Pontefice dichiarò che le medesime Indulgenze possono anche lucrarsi dai Fedeli, che com piono questo divoto esercizio in modo da termi­

nare il mese colla festa di San Giuseppe nel giorno 19 Marzo.