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CASTELLI (LNP). Ormai non e` piu` possibile mistificare con ben or-chestrate campagne mediatiche la vera natura del provvedimento sulle co-siddette liberalizzazioni, che invero rappresenta la prima stangata fiscale che dovranno subire nella legislatura le categorie interessate e quindi il Paese, con evidente danno per il suo equilibrio economico e anche per la sua credibilita` all’estero. D’altra parte, gia` dopo i primi annunci del mi-nistro Visco su tale settore si erano determinate rilevanti perdite in borsa e l’agitazione dei tassisti ha prodotto gravi danni al comparto turistico. In effetti, per favorire un recupero di competitivita` sarebbe necessario rifor-mulare l’articolo 18 del Statuto dei lavoratori e liberalizzare i rapporti di lavoro, ma l’attuale maggioranza non sara` mai in grado di raggiungere tale obiettivo. A smentita delle le espressioni trionfalistiche sul consenso gene-ralizzato dell’opinione pubblica, rileva che il provvedimento in esame non vanta neppure il consenso della maggioranza in Senato, data la presenta-zione da parte di una sua componente di un emendamento soppressivo dell’articolo 2 in materia di concorrenza per i servizi professionali, consi-derato l’articolato parere negativo della Commissione giustizia e soprat-tutto la mancata sottoscrizione del testo da parte del Ministro della giusti-zia, tutti elementi che hanno indotto il Governo a porre la questione di fiducia. (Applausi dai Gruppi LPN e FI).

PISTORIO (DC-Ind-MA). Finalita` liberalizzatrici, che fanno perno su un malinteso interesse del consumatore, mascherano la vera sostanza del provvedimento, che rafforza l’ingerenza della politica nell’economia, col-pisce le professioni e le piccole imprese, inibisce l’iniziativa privata con

inutili appesantimenti burocratici e vessa i cittadini con odiosi controlli.

Un processo di reale liberalizzazione richiederebbe una riflessione sui fal-limenti delle privatizzazioni realizzate negli anni ’90 nonche´ una capacita`

di intervento sui monopoli operanti nei settori dell’energia e delle comu-nicazioni. Conclusa la campagna elettorale, durante la quale il centrosini-stra ha agitato i temi della concertazione e della difesa della democrazia parlamentare, il Governo ha preteso di trattare come sudditi cittadini ap-partenenti a diverse categorie, ha utilizzato impropriamente lo strumento del decreto-legge e ha fatto ricorso alla questione di fiducia per emanci-parsi dai condizionamenti della sua stessa maggioranza.

CANTONI (FI). Il frequente ricorso alla questione di fiducia, a fronte della risicata maggioranza presente in Senato, lede le prerogative parla-mentari e trasmette un segnale politico molto negativo. Il decreto-legge adottato con arroganza, in assenza dei presupposti costituzionali di neces-sita` e di urgenza e in mancanza di procedure di consultazione, e` costituito essenzialmente da interventi di carattere vessatorio sulle entrate, che mi-nano la certezza del diritto, colpiscono la liberta` dei cittadini e ricondu-cono al periodo buio dei controlli statalisti. Lungi dal rilanciare competi-tivita` e sviluppo, la manovra rischia di soffocare la ripresa economica in atto: dati recenti dell’Istat smascherano, infatti, le falsita` della campagna elettorale del centrosinistra e dimostrano che le politiche del Governo Ber-lusconi hanno fatto registrare nei primi mesi dell’anno corrente un signi-ficativo incremento del PIL con effetti molto positivi sulle entrate tributa-rie. (Applausi dal Gruppo FI).

CARUSO (AN). Al ministro Bersani, che si e` risentito per l’accusa di favorire le cooperative rosse con le disposizioni sulla vendita dei farmaci, ricorda che nella Regione Emilia-Romagna sono state realizzate opera-zioni illegittime di consegna delle farmacie comunali ad aziende multina-zionali. A dispetto delle dichiarazioni, spesso troppo ovvie, del Ministro, non si registrano segnali di positiva accoglienza di un provvedimento che rimuove regole e colpisce svariate categorie sociali a vantaggio dei poteri forti. Piccoli imprenditori, avvocati e altre categorie di liberi profes-sionisti non hanno bisogno di lezioni di concorrenza e di liberalizzazione, specie se impartite da un Governo incapace di ascolto, che ha ignorato persino il parere approvato dalla Commissione giustizia e ha fatto ricorso alla questione di fiducia per eludere un confronto serio. (Applausi dai Gruppi AN e FI).

PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulla questione di fidu-cia e, come concordato, sospende la seduta fino alle 21,30.

La seduta, sospesa alle ore 18,39, e` ripresa alle ore 21,32.

Presidenza del vice presidente BACCINI

PRESIDENTE. Passa alla votazione dell’emendamento 1.1000, inte-ramente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge n. 741, sull’ap-provazione del quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

BARBATO (Misto-Pop-Udeur). Il Gruppo accordera` la fiducia, che il Governo ha posto per fini anti-ostruzionistici, e votera` a favore di un provvedimento rilevante, idoneo a rilanciare lo sviluppo e ad assicurare ai cittadini standard di vita europei, tramite misure di apertura dei mercati e di garanzia della libera concorrenza. L’Udeur, che si e` spesa per assicu-rare un raccordo con le categorie interessate e per miglioassicu-rare il testo ori-ginario, confida in una riforma degli ordini professionali capace di dare soluzione positiva alle questioni rimaste irrisolte. (Applausi del senatore Peterlini).

FORMISANO (Misto-IdV). L’Italia dei valori votera` a favore del di-segno di legge che segna un’inversione di tendenza culturale, ponendo al centro del sistema sociale il cittadino consumatore e la sua liberta` di scelta. Il provvedimento e` scaturito da scelte difficili e complesse, volte a riscoprire l’energia positiva della concorrenza e ad intaccare consolidate rendite di posizione, misure tanto necessarie da aver suscitato rammarico in taluni esponenti colleghi del centrodestra, consapevoli di non aver adot-tato analoghe iniziative nella precedente legislatura. Merita tuttavia una considerazione critica l’eccessivo ricorso alla questione di fiducia, conce-pita dai padri costituenti quale strumento straordinario di realizzazione dell’indirizzo politico; la questione e` stata giustamente sollevata dal sena-tore Andreotti ed e` condivisibile la proposta di stabilire una regola vinco-lante nell’ambito della Giunta per il Regolamento. (Applausi dai Gruppi Misto-IdV e RC-SE).

ROTONDI (DC-Ind-MA). Un’intensa campagna mediatica, che ha rappresentato il decreto Bersani come la nuova frontiera dei due riformi-smi, capace di riscuotere consensi bipartisan, si e` miseramente infranta sugli scogli della questione di fiducia. Sebbene l’impostazione culturale del Ministro sia condivisibile, il provvedimento legislativo e le procedure che ne hanno contrassegnato l’iter sono inaccettabili. Le liberalizzazioni del centrosinistra, che predica il liberalismo ma pratica la connivenza con imprese di grandi dimensioni operanti nella finanza e nella distribu-zione, incontrano uno strano destino perche´ non piacciono ai liberali e su-scitano la dura protesta di categorie solitamente restie a proclamare lo sciopero. La Democrazia Cristiana neghera` quindi la fiducia al Governo non solo per ragioni politiche, ma anche per contrarieta` ad un

provvedi-mento la cui ispirazione non e` ne´ sociale ne´ liberale (Applausi dai Gruppi UDC e FI. Congratulazioni)

PETERLINI (Aut). La drammatica situazione finanziaria richiede ri-gorose misure di controllo dei conti pubblici e la promozione di interventi di liberalizzazione che possano favorire la libera concorrenza e lo sviluppo in settori trainanti dell’economia, nonche´ una diminuzione dei costi dei servizi e delle prestazioni a tutto vantaggio dei consumatori. E` altresı` ne-cessario procedere con una seria politica di lotta all’evasione e all’elusione per garantire una maggiore equita` fiscale. Sono queste le finalita` condivi-sibili poste alla base del provvedimento, il cui testo il Gruppo delle auto-nomie ha contribuito a migliorare presentando una serie di proposte emen-dative, a garanzia dell’autonomia statutaria e del bilinguismo, che sono state recepite dal Governo. La mancata consultazione preventiva delle ca-tegorie interessate e la scelta di utilizzare lo strumento della decretazione d’urgenza rappresentano ombre che non inficiano la buona sostanza del decreto, sulla cui conversione dichiara il voto favorevole del Gruppo. (Ap-plausi dai Gruppi Aut, Ulivo, RC-SE e IU-Verdi-Com. Congratulazioni).

RIPAMONTI (IU-Verdi-Com). Esprimendo solidarieta` al presidente Marini per gli ingiusti attacchi cui e` stato sottoposto da parte di alcuni esponenti dell’opposizione, rileva come la decisione di porre la fiducia sul provvedimento in esame risponda ad una logica di buon andamento dei lavori e di garanzia dell’azione di Governo, onde evitare un possibile sovraffollamento nel calendario dei lavori dell’Assemblea di Palazzo Ma-dama. Nell’evidenziare gli aspetti positivi della filosofia del provvedi-mento, tesa all’impostazione di una nuova politica dei diritti individuali e collettivi, si sofferma sulle misure volte all’allargamento della base fi-scale mediante il recupero di vaste sacche di evasione ed elusione, permet-tendo di restituire al Fisco i caratteri di equita` e progressivita` richiamati nell’articolo 53 della Costituzione. Dichiara quindi che il Gruppo votera`

a favore del provvedimento, confermando la fiducia al Governo Prodi.

(Applausi dai Gruppi IU-Verdi-Com e Ulivo).

Presidenza del vice presidente ANGIUS

PRESIDENTE. Invita l’Assemblea ad un atteggiamento piu` rispettoso nei confronti degli oratori. (Applausi dal Gruppo FI).

POLLEDRI (LNP). Con la scusante del contrasto delle forme di elu-sione ed evaelu-sione fiscale il Governo introduce un vasto sistema di con-trollo e monitoraggio sulle attivita` dei cittadini contribuenti, favorendo la diffusione di una percezione negativa dell’Amministrazione finanziaria.

Si tratta di un provvedimento basato su liberalizzazioni tanto sbandierate quanto limitate in termini di portata, che innalzano inutilmente i livelli del conflitto sociale in settori fondamentali nella vita del Paese. Particolare preoccupazione sollevano le disposizioni relative alla liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco, che favorisce gli interessi di grandi gruppi di pressione a svantaggio della sicurezza e della salute dei cittadini, e quelle volte ad estendere le attivita` delle sale da gioco, incrementando la raccolta per meri fini di cassa con grave nocumento per le famiglie e per le fasce piu` deboli della popolazione, in primo luogo gli anziani. Esprime quindi forte perplessita` per l’aumento del livello della tassazione nel set-tore immobiliare che rende ancor piu` difficile per i giovani l’acquisto della prima casa. Tutto cio` costituisce una valida premessa per porre in essere legittime forme di protesta fiscale. (Applausi dai Gruppi LNP, FI, AN e UDC. Molte congratulazioni).

EUFEMI (UDC). Il Governo ricorre ancor una volta alla fiducia per approvare un disegno di legge che, dietro enfatiche enunciazioni, si carat-terizza quale manovra di tipo fiscale mediante la quale si introducono nuove tasse e si appesantiscono i meccanismi burocratici. Gli interventi previsti dal Governo sconfessano il metodo della concertazione, cui il cen-trosinistra ha dichiarato di volersi ispirare in campagna elettorale, e fanno registrare i primi effetti dannosi nei confronti di quel cittadino-consuma-tore che avrebbe dovuto essere il beneficiario delle liberalizzazioni, come dimostra la vicenda dei tassisti i quali, nonostante la precipitosa marcia indietro del Governo di fronte alle proteste di piazza, stanno gia`

aumentando le tariffe. La verita` e` che le liberalizzazioni non toccano set-tori di rilievo, come quelli dei servizi pubblici locali, dell’energia, ne´ il sistema di holding periferiche destinate soltanto a perpetuare il consenso, ma colpisce i ceti medi produttivi, la piccola distribuzione e l’impresa fa-miliare. Quanto mai censurabile e` la manovra sull’IVA degli immobili con le speculazione finanziarie che ne sono derivate e le conseguenti pesanti perdite per i risparmiatori. Peraltro, il presunto stato disastroso dei conti pubblici non si e` tradotto in misure coerenti di controllo della spesa, a di-mostrazione dell’intento propagandistico del catastrofismo elettorale del centrosinistra. Per tali ragioni dichiara il voto contrario del Gruppo alla fiducia posta sul provvedimento. (Applausi dai Gruppi UDC, FI, AN e LNP. Congratulazioni).