TECCE (RC-SE). Rifondazione comunista votera` con convinzione a favore la fiducia posta su un provvedimento che, secondo un preciso im-pegno assunto nel programma dell’Unione, coniuga rigore e sviluppo,
ri-sanamento e giustizia sociale superando definitivamente la politica dei due tempi. Per la prima volta infatti il risanamento non e` fondato sui sacrifici imposti ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai ceti piu` deboli, come reiteratamente avvenuto con il Governo Berlusconi, ma investe settori ca-ratterizzati da forti difese corporative. Considerando l’equita` quale fattore indispensabile alla crescita, si avvia una prima fase di apertura del mer-cato tesa a favorire le giovani generazioni, soprattutto nel Mezzogiorno, e si proceda al rifinanziamento del Fondo nazionale per le politiche sociali in modo tale da consentire ai Comuni il rafforzamento dei servizi a favore dei ceti piu` deboli. Con il recepimento delle modifiche apportate in Com-missione, il decreto-legge definisce una serie di misure a tutela dei citta-dini consumatori mediante forme di liberalizzazione tese soprattutto alla semplificazione e ad agevolare l’accesso dei giovani alle attivita` economi-che. Positiva appare altresı` la definizione della vertenza dei taxi, nel senso auspicato dalla sua parte politica di valorizzare l’impresa artigiana esten-dendo anche ai familiari e a dipendenti l’utilizzo della macchina su un nu-mero maggiore di turni nonche´ le misure in materia di lotta all’evasione e all’elusione fiscale, quale principale strumento di un’equa politica di en-trate per il risanamento del debito pubblico. (Applausi dai Gruppi RC-SE, Ulivo e IU-Verdi-Com. Congratulazioni).
MATTEOLI (AN). Le proteste registratesi tra le categorie investite dal provvedimento non sono motivate da difese corporative ma dall’esi-genza di respingere le vessazioni disposte dal Governo nei confronti di cit-tadini italiani appartenenti a importanti settori produttivi. Il provvedimento infatti da un lato introduce liberalizzazioni false perche´ non toccano settori fondamentali, come quelli dell’energia, del gas, delle municipalizzate, dei trasporti, dall’altro, si caratterizza per il forte impianto impositivo, tipico di una cultura di sinistra tesa a penalizzare i ceti imprenditoriali produttivi.
Particolarmente grave appare il tentativo di operare un sistema di controlli da parte dello Stato sulle operazioni finanziarie dei cittadini, valutati aprioristicamente quali evasori. Peraltro, l’impatto della manovra sui conti pubblici e` irrilevante con cio` confermando la mancanza dei requisiti di ne-cessita` ed utenza e il prevalere di interessi propri di categorie economiche favorite dal centrosinistra, quali le cooperative. La fiducia posta sul prov-vedimento non e` scaturita inoltre dall’atteggiamento irresponsabile del-l’opposizione, che invece si e` mostrata aperta al confronto e disponibile a ritirare gran parte degli emendamenti, ma dalla necessita` di compattare la stessa maggioranza. (Applausi dai Gruppi AN, FI, UDC e LNP. Con-gratulazioni).
SCHIFANI (FI). La linea della concertazione sociale annunciata dal Presidente Prodi in campagna elettorale non e` stata applicata nella delicata fase della gestazione del provvedimento oggi in esame ed anche per que-sto il Paese ha dovuto sopportare molti giorni di scioperi dei tassisti e delle avvocature, e la chiusura delle farmacie. Il provvedimento non ha invece interessato alcuna delle corporazioni forti nei settori dell’energia,
dei trasporti e della grande distribuzione, abbattendosi piuttosto sul ceto medio borghese storicamente anticomunista e colpendo poi gli avvocati, ridotti ad impiegati o a soci di fatto del cliente e spinti verso la spartizione dell’oggetto economico della causa. Parimenti arbitrario appare l’aumento dei costi della giustizia amministrativa, che comporta danni anche in ter-mini di giustizia sociale. Colpisce, inoltre, che sia stato evidenziato con minore enfasi il contenuto della seconda parte del provvedimento, che contiene l’istituzione di una sorta di polizia fiscale contro il cittadino, che produrra` la frattura nella collaborazione instaurata tra contribuenti e fisco che ha portato al boom delle entrate per lo Stato nel primo trimestre di quest’anno: a nulla sono valsi i richiami elevati al riguardo dal Garante per la protezione dei dati personali presso la 1ª Commissione permanente.
Parimenti censurabile appare l’aver introdotto nel provvedimento il con-cetto di retroattivita` fiscale, che fa svanire le certezze del contribuente e che appare in pieno contrasto con lo Stato di diritto. La situazione di in-certezza del Paese e del Governo in carica portera` gli investitori stranieri a guardare con prudenza agli investimenti in Italia e i capitali faticosamente recuperati con il provvedimento di scudo fiscale potrebbero essere nuova-mente portati all’estero Di fronte al tentativo della maggioranza di com-missariare la democrazia con l’uso reiterato della questione di fiducia, Forza Italia si battera` per recuperare al Parlamento la possibilita` di svol-gere appieno la propria funzione. (Vivi applausi dai Gruppi FI, AN e UDC. Molte congratulazioni).
LATORRE (Ulivo). L’Ulivo esprime pieno consenso all’Esecutivo e votera` favorevolmente la fiducia richiesta sull’emendamento governativo illustrato dal ministro Bersani. Sottolineato che al rispetto delle regole deve senz’altro far riscontro la difesa delle prerogative parlamentari ap-pena richiamata dal senatore Schifani e che proprio a questo scopo l’Ulivo si e` battuto nel corso dell’ultima consultazione referendaria in favore della soppressione della riforma costituzionale approvata nella scorsa legislatura che cancellava la centralita` della funzione parlamentare, rileva come il confronto duro ed approfondito che c’e` stato sul provvedimento si sia ri-velato utile ai fini dell’opera di miglioramento del testo. La decisione di porre la questione di fiducia non scaturisce quindi da un problema di na-tura politica, ne´ e` stata decisa con l’intento di soffocare il dibattito, ma promana dalla necessita` di porre in essere in tempi certi l’azione di poli-tica economica del Governo, licenziando il provvedimento dei suoi primi cento giorni. Il decreto-legge n. 223 consentira` di reperire risorse grazie alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale e contiene misure per lo svi-luppo delle infrastrutture e, per la prima volta, seri interventi di liberaliz-zazione e per l’aumento della concorrenza. Tutto cio` dimostra la reale vo-cazione riformatrice dell’Esecutivo di centrosinistra e permettera` di sfrut-tare appieno la grande risorsa del Paese costituita dalle energie dei gio-vani, che vedranno cadere molti degli ostacoli esistenti che si frappone-vano alla loro entrata nel mondo delle professioni. Il cittadino lavoratore e consumatore disporra` di diritti da far valere in un mercato piu` aperto.
(Vivi applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, Aut, Misto-IdV e Misto-Pop-Udeur).
SARTOR, sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Ap-porta una modifica di carattere formale all’articolo 39-bis, commi 1 e 6, dell’emendamento 1.1000. (v. Allegato A). (Commenti dai Gruppi FI e AN).
PISANU (FI). Prospetta l’esigenza di una valutazione di merito della correzione apportata. (Applausi dal Gruppo FI).
PRESIDENTE. Della correzione e` stata data preventiva comunica-zione ai Presidenti dei Gruppi parlamentari.
SARTOR, sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze. Og-getto della modifica e` il rimborso delle spese per l’elezione di rappresen-tanti degli italiani residenti all’estero e per il referendum costituzionale.
MORANDO (Ulivo). La modifica rimedia ad un errore materiale di scrittura di un testo, approvato da tutti i Gruppi, che rende operative al-cune norme sul rimborso delle spese elettorali. (Applausi dal Gruppo Ulivo).
AZZOLLINI (FI). Il presidente Morando ha consultato i componenti della Commissione bilancio e tutti i Capigruppo sono stati informati del contenuto della correzione. (Applausi dai Gruppi FI, AN e Ulivo).
PRESIDENTE. Procede alla votazione.
Seguono le operazioni di voto.
Con votazione nominale con appello, ai sensi dell’articolo 94, se-condo comma, della Costituzione e dell’articolo 161, comma 1, del Rego-lamento, il Senato approva l’emendamento 1.1000 (testo corretto), presen-tato dal Governo, interamente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge n. 741 di conversione del decreto- legge n. 223, sul quale il Go-verno ha posto la fiducia, con l’intesa che la Presidenza si intende auto-rizzata ad effettuare i coordinamenti che si rendessero necessari. Risul-tano conseguentemente preclusi, ove non gia` ritirati, tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno riferiti al testo del decreto-legge, nonche´ all’arti-colo 1 del disegno di legge di conversione. (Applausi dai Gruppi Ulivo, RC-SE, IU-Verdi-Com, Aut, Misto IdV e Misto-Pop-Udeur).
Per lo svolgimento di una interrogazione
STORACE (AN). Sollecita lo svolgimento dell’interrogazione 4-00307.
PRESIDENTE. La Presidenza sollecitera` il Governo a rispondere al-l’interrogazione. Da` annunzio della interpellanza e delle interrogazioni pervenute alla Presidenza (v. Allegato B) e comunica l’ordine del giorno delle sedute del 26 luglio.
La seduta termina alle ore 0,35 del 26 luglio.