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FERRARA (FI). Stigmatizza l’introduzione nel testo proposto dal Governo di un emendamento respinto in Commissione sulla base di argo-mentate motivazioni espresse dall’opposizione, secondo cui l’estensione della clausola di compatibilita` oltre che agli Statuti speciali anche alle norme applicative degli stessi produce incognite sul rispetto dei requisiti di copertura finanziaria, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione. (Ap-plausi dal Gruppo FI).

PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulla questione di fiducia.

CICCANTI (UDC). Il vero obiettivo del provvedimento non e` quello delle liberalizzazioni, che appaiono di pura facciata, ma piuttosto l’incre-mento dell’imposizione fiscale. Le misure di contenil’incre-mento e di razionaliz-zazione della spesa pubblica, di cui al Capo III, dispongono infatti vere e proprie imposte che si traducono in maggiori entrate e trovano fonda-mento, contraddicendo quanto affermato in campagna elettorale sulla con-certazione e l’unione del Paese, in una sorta di manicheismo ideologico in base al quale si operano odiose distinzioni in primo luogo tra giovani, proiettati all’apertura dei mercati delle nuove professioni, e anziani, da colpire perche´ arroccati nella difesa corporativa dei propri privilegi, ma soprattutto tra lavoratori autonomi, da punire in quanto evasori fiscali per antonomasia, e lavoratori a reddito fisso, finora penalizzati dalle im-poste trattenute alla fonte. Tale impostazione, riproponendo una distin-zione di natura squisitamente politica tra destra e sinistra, penalizza com-plessivamente il Paese in quanto colpisce i settori produttivi della ric-chezza nazionale coinvolgendo piu` in generale il mondo del lavoro, l’oc-cupazione e lo sviluppo. Si privilegiano invece gli interessi e i settori pro-pri del centrosinistra ammantando la discussione di false enunciazioni come quella di voler favorire il cittadino-consumatore, certamente non in-teressato a misure peggiorative dal punto di vista qualitativo di servizi quali le farmacie o le libere professioni. Per tali motivi la sua parte poli-tica neghera` convintamente la fiducia chiesta dal Governo sul maxiemen-damento. (Applausi dal Gruppo UDC. Congratulazioni).

CURSI (AN). L’impianto del decreto-legge si caratterizza per la pe-nalizzazione di importanti settori produttivi, come e` emerso anche dal forte scontro sociale registratosi con le categorie coinvolte, a dimostra-zione del permanere nel centrosinistra di un retaggio culturale proprio del vecchio partito comunista teso a colpire le attivita` imprenditoriali, le libere professioni e piu` in generale i lavoratori autonomi. Peraltro, gli

ef-fetti del provvedimento finora sono stati negativi, se si pensa alle forti per-dite verificatisi in borsa con riguardo ai fondi immobiliari, e alla vicenda dei tassisti, su cui il Governo e` stato costretto ad un passo indietro. Non riscontrandosi inoltre alcuna necessita` e urgenza di varare le norme previ-ste sarebbe stato preferibile procedere ad una effettiva concertazione con le categorie interessate, che invece e` stata negata, per varare misure a van-taggio di settori economici del centrosinistra, quali le cooperative, gia`

pronte ad accogliere all’interno dei supermercati i farmaci da banco. A tale riguardo il Governo sfugge alle proprie responsabilita` con il rischio, reale di fronte agli annunciati scioperi dei farmacisti e ad una possibile messa in discussione del convezionamento con il Servizio sanitario nazio-nale, che si interrompa l’erogazione dei farmaci a carico dello Stato. Per tali motivi Alleanza Nazionale neghera` la fiducia al Governo sul provve-dimento. (Applausi dal Gruppo AN).

PIROVANO (LNP). Le misure in materia di enti locali previste nel decreto-legge si caratterizzano per una forte iniquita`. La previsione se-condo cui e` possibile provvedere alla denuncia ICI all’interno di quella dei redditi da inviare all’Agenzia delle entrate toglie ai Comuni la possi-bilita` di contare su un’entrata certa, divenendo difficile fare i controlli sui contribuenti e prevedere le modalita` e i tempi con cui le entrate derivanti dall’ICI saranno restituite dallo Stato. Questa lesione dell’autonomia fi-nanziaria degli enti locali, sommata all’indiscriminato inasprimento delle sanzioni nei confronti dei Comuni in caso di mancato rispetto del Patto di stabilita` interno, assume particolare gravita` laddove colpisce realta`

del Centro-Nord che hanno una capacita` di autofinanziamento prossima al 100 per cento. Si configura il paradosso che le amministrazioni virtuose non solo ricevono meno sostegni di quelle inadempienti (vale per tutti l’e-sempio dei reiterati interventi statali volti ad affrontare lo scandalo dei ri-fiuti al Sud) ma vengono anche colpite nella capacita` di operare a favore dei cittadini. Anche per tali motivi il Gruppo non votera` la fiducia sul provvedimento. (Applausi dal Gruppo LNP e del senatore Cantoni).

GRAMAZIO (AN). L’effetto principale del decreto Bersani e` stato quello di determinare situazioni di forte conflittualita` con alcune categorie professionali altamente penalizzate, come nel caso dei tassisti e dei farma-cisti. Con riguardo a tali ultimi peraltro, non si e` neanche proceduto ad un confronto di merito, nella fretta di favorire settori commerciali legati alla sinistra, quali le cooperative, gia` predisposte da accogliere la vendita dei farmaci da banco. Le norme in materia di distribuzione dei farmaci prive-ranno in particolare i piccoli centri di un punto di riferimento chiave, con funzioni di vero e proprio presidio sanitario, rappresentato dalle farmacie, senza che tali novita` prefigurino l’occupazione di nuovi farmacisti. (Ap-plausi dal Gruppo AN e FI).

VENTUCCI (FI). La difficolta`, anche numerica, in cui versa la mag-gioranza di Governo e` dimostrata da una parte dal ripetuto ricorso allo strumento della fiducia e dall’altra dal contenuto dell’articolo 1 del prov-vedimento che costituisce premessa non richiesta ad un testo di legge non adeguatamente approfondito ne´ discusso con le categorie interessate. Per le controverse misure di liberalizzazione, poi, l’Esecutivo ascrive il senso della sua azione alla volonta` di adeguare la normativa nazionale a quella europea, senza tener conto del peso ben superiore a quello dell’Italia che i partner europei fanno valere a difesa dei loro interessi nella fase ascen-dente della legislazione comunitaria. A fronte delle liberalizzazioni enun-ciate, il provvedimento propone una oppressione fiscale dannosa per il Paese, contro la quale Forza Italia ribadisce ferma avversione poiche´

forme di controllo sempre piu` stringenti e capziose spezzano il rapporto di fiducia tra contribuente e fisco. A poco sembrano valere anche i ri-chiami presenti nel documento del Garante per la protezione dei dati per-sonali, ove viene censurata la sistematica trascrizione delle informazioni finanziarie all’anagrafe tributaria. Il provvedimento nel suo insieme mina i cardini posti alla base della liberta` dell’individuo, per cui Forza Ita-lia si esprimera` in senso negativo sulla questione di fiducia. (Applausi dai Gruppi FI e AN).

DIVINA (LNP). La natura liberticida del provvedimento in esame, che determina l’orientamento contrario della Lega Nord, emerge nella parte fiscale, largamente preponderante all’interno del testo, in cui si ar-riva a definire una aberrante tracciabilita` dell’attivita` delle persone. Ma si evidenzia anche nelle previsioni che impediscono i pagamenti in con-tanti per importi relativamente esigui; che impongono ai professionisti di far ricorso costantemente ai servizi forniti dagli istituti bancari; che co-stringono banche e gestori del risparmio ad informare l’Agenzia delle en-trate su tutti i movimenti finanziari dei clienti, cosı` come dovranno fare le assicurazioni rispetto a tutte le somme ed ai rimborsi corrisposti agli assi-curati; che attribuiscono all’Autorita` garante della concorrenza e del mer-cato la potesta` di emettere provvedimenti cautelari, similmente all’autorita`

giudiziaria, e sanzioni anche pari al 10 per cento del fatturato dell’azienda, un importo cosı` oneroso da determinarne di fatto la chiusura. In questo quadro generale, singolare e` la forma di razzismo al contrario perpetrata ai danni della popolazione italiana che si realizza nell’aumento delle spese dei ricorsi amministrativi di valore indeterminabile, aumento che non in-teressa i ricorsi per i problemi di ingresso e soggiorno sul territorio nazio-nale dei cittadini stranieri. (Applausi dai Gruppi LNP, FI e AN. Congra-tulazioni).

MALAN (FI). La tecnica della maggioranza volta a predisporre una mole sempre maggiore di norme assurde e liberticide rende difficile dedi-care il giusto spazio temporale al commento e ad una valutazione com-piuta dei loro profili di costituzionalita`. Va tuttavia sottolineata l’evidente incostituzionalita`, rispetto al principio di uguaglianza ed al dovere dello

Stato di rimuovere gli ostacoli al raggiungimento della pari dignita` so-ciale, della previsione che subordina la possibilita` di eseguire pagamenti di entita` ridotta al possesso di un conto corrente bancario anche per i cit-tadini la cui situazione economica non consente l’apertura dello stesso.

Sempre in tema fiscale, rileva che la notevole retroattivita` del provvedi-mento determina incertezza e produce effetti negativi in termini di investi-menti nel Paese. Ribadisce infine la gravita` dell’operato del Governo che, per la terza volta su quattro provvedimenti esaminati, pone la questione di fiducia, adottando peraltro procedure irregolari. (Applausi dal Gruppo FI e del senatore Fluttero).

FLUTTERO (AN). Il provvedimento fallisce gli obiettivi che ne hanno motivato l’emanazione. L’apparentemente indispensabile manovra correttiva si e` tradotta in una correzione di importo pari allo 0,1 per cento del PIL, a seguito dell’inattendibilita` dei dati considerati in termini di pre-visioni di entrata. La volonta` di modernizzazione e di sostegno allo svi-luppo del Paese si traduce, nei primi atti del Governo, in tagli operati nei settori strategici della scuola, della ricerca, della giustizia e della pro-tezione civile. Gli interventi di liberalizzazione e privatizzazione propa-gandati come essenziali per il funzionamento corretto e virtuoso del si-stema economico si concentrano su ambiti quali le licenze dei taxi, come se questo fosse l’obiettivo tanto auspicato dalle aziende o come se le famiglie facessero uso del taxi con frequenza tale da poter conse-guire consistenti vantaggi in termini economici dalle novita` introdotte.

La decisione di utilizzare lo strumento della decretazione d’urgenza po-nendo sullo stesso piano normative cosı` diverse si e` dimostrata fallimen-tare e non risponde ai bisogni reali di riforma e di rilancio del Paese. (Ap-plausi del senatore Saporito. Congratulazioni).

BIANCONI (FI). La sottolineatura del Ministro mirata ad escludere qualsiasi legame tra l’azione di Governo e la volonta` di favorire le coope-rative non appare credibile, in ragione delle diverse caratteristiche richie-ste alle farmacie e ai centri commerciali per la vendita dei medesimi pro-dotti da banco. Il decreto Bersani sconta certamente l’incertezza sulla col-locazione delle farmacie all’interno del sistema di distribuzione commer-ciale o del Servizio sanitario nazionale, ma occorre considerare che la rete di farmacie pubbliche e private sul territorio nazionale e` stata voluta dallo Stato per la distribuzione armonica e capillare dei farmaci e che questi esercizi costituiscono pertanto uno strumento subordinato della politica dello Stato per quanto riguarda la tutela della salute pubblica. Il provve-dimento in esame, privatizzando una parte del servizio sanitario, sembra aver compiuto gia` una scelta in favore delle logiche di mercato, senza considerare l’alto tasso di mortalita` per uso scorretto dei farmaci e il no-tevolissimo innalzamento della spesa sanitaria pro-capite rilevabili in Paesi in cui la liberalizzazione della vendita dei farmaci ha gia` avuto

luogo. La scissione della professione dalla gestione e dalla monoproprieta`, la perdita del monopolio dello Stato sul controllo della distribuzione dei farmaci ed il venir meno del primo presidio di salute sul territorio rappre-sentato dalla farmacia costituiscono gravi responsabilita` del Governo. (Ap-plausi dal Gruppo FI. Congratulazioni).

BASSOLI (Ulivo). Le discussioni aperte in Parlamento, sui mezzi di informazione e tra i cittadini dal decreto Bersani dimostrano il desiderio di grande cambiamento nutrito dalla popolazione italiana a fronte del lento ma inesorabile declino del Paese. Le liberalizzazioni proposte dal decreto Bersani costituiscono un segnale di attenzione rispetto a tali esigenze poi-che´ si tradurranno inevitabilmente in benefici per i cittadini, che potranno godere degli effetti della modernizzazione, di nuove tutele per i consuma-tori e di maggiori possibilita` occupazionali per i giovani. Circa l’attivita` di distribuzione dei farmaci, non si puo` non rilevare che in sede europea l’I-talia e` il Paese che controlla piu` rigidamente tale mercato, situazione che ha consentito il perpetrarsi di situazioni anacronistiche al punto da essere oggetto di due deferimenti alla Corte di Giustizia europea. Il provvedi-mento in esame supera tali previsioni normative, adeguandosi al contesto comunitario e liberalizzando il mercato, con occhio attento alla tutela della salute pubblica. La presenza del farmacista nei nuovi punti vendita garan-tira` il cliente nella scelta delle specialita` da banco, ne´ vale la considera-zione secondo cui questa liberalizzaconsidera-zione potra` comportare un aumento dei consumi, poiche´ a tale riguardo andra` incentivata l’opera svolta dai medici di famiglia. (Applausi dal Gruppo Ulivo).

TOFANI (AN). Il ricorso da parte del Governo, per la terza volta dal-l’inizio della legislatura, alla questione di fiducia fa emergere una delicata questione politica, connessa allo snaturamento delle funzioni legislative delle Camere e anche alla difficolta` della maggioranza di accettare il con-fronto con l’opposizione, che viceversa aveva accolto l’invito del Ministro per i rapporti col Parlamento in Conferenza dei Capigruppo non solo a non fare ricorso all’ostruzionismo ma anche a contenere il numero degli emendamenti al provvedimento, peraltro dopo la conclusione del costrut-tivo dibattito in Commissione bilancio. Per il bene del Paese, il Governo dovrebbe prendere atto che non ha una maggioranza certa nel Senato ed e`

costretto a ricorrere continuamente al voto di fiducia, com’e` gia` previsto per il provvedimento recante il rifinanziamento delle missioni internazio-nali in discussione dal prossimo giovedı`, per superare i pesanti condizio-namenti di settori della maggioranza. Anche il Presidente della Repubblica ha stigmatizzato questo modo di procedere ed ha invitato in maniera ap-prezzabile la maggioranza ad avviare un dialogo con l’opposizione. (Ap-plausi dai Gruppi AN e FI).

FERRARA (FI). Il decreto-legge rappresenta una sorta di ossimoro politico perche´ tenta di avviare un processo di liberalizzazione in alcuni settori pur essendo emanato da una maggioranza contrassegnata da

un’im-postazione comunista. Come ha spiegato lo stesso ministro Bersani, l’in-tento che si vuole raggiungere e` quello di liberalizzare alcuni settori del-l’economia, attraverso un piu` facile acquisto dei farmaci o di altri generi di prima necessita`, l’incremento del trasporto pubblico locale tramite taxi nelle citta` o la liberalizzazione delle tariffe per alcune prestazioni profes-sionali, ma nel contempo si aumenta la pressione fiscale e si comprime la liberta` dei cittadini, ad esempio con l’obbligo del ricorso alle carte di cre-dito per l’accesso all’assistenza dei liberi professionisti. Al contrario, la Casa delle liberta` con il precedente Governo aveva avviato e avrebbe tinuato ad instaurare nell’attuale legislatura un rapporto leale con il con-tribuente per un aumento del prelievo fiscale non basato sulle vessazioni.

Il Governo Prodi, con la gestione politica della protesta dei tassisti sul de-creto-legge, ha gia` dimostrato il fallimento del proprio progetto. (Applausi dei senatori Cantoni e Polledri).